Racconti Brevi per Ragazzi
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Book preview
Racconti Brevi per Ragazzi - Fabrizio Trainito
Indice
Premessa: il racconto breve è il futuro della lettura?
Odio l’estate
Lo scrittore
Il granello di sabbia
Il velista
Avventura alla colonia montana di Rowny Mountain
I fratelli litigiosi
Il capriccio
L'aquilone
La Dama di Quadri
La gazza ladra
Una piramide di storie
Il pianeta dei quattro soli
L’autore e le altre pubblicazioni
Premessa: il racconto breve è il futuro della lettura?
Leggere nell’era dei social e degli smartphone è diventato per i giovani un’esperienza impegnativa. La molteplicità dei messaggi, la frequenza delle interruzioni, la velocità dei tempi di risposta non permette di prestare attenzione prolungata sullo stesso tema e lo spezzatino di comunicazioni richiede sempre nuova attenzione sull’ultimo contatto, sull’ultimo messaggio, sull’ultima immagine o video. Le giornate sembrano sempre più corte e si vive continuamente nella fretta.
Come dice Giorgio Biferali sul Messaggero Ci vogliono impegno, coraggio, costanza, dedizione e fedeltà per leggere un romanzo, gli stessi ingredienti del matrimonio, mentre i racconti (le raccolte) si possono prendere e lasciare mille volte e somigliano molto alle storie occasionali
. E’ così che i romanzi lunghi vengono spesso lasciati sul comodino e mai più ripresi.
E’ forse questa l’era del racconto, forma breve di romanzo che comunque contiene in sé una trama completa e autonoma? Il racconto, per quanto breve concentra l’attenzione su un fatto, su una scena, su un evento, lasciando al lettore e alla sua fantasia la scelta di approfondire o meno. E’ questa forse una moderna forma di lettura e scrittura, che privilegia la rapidità, i tempi interstiziali, i ritmi di vita veloci e giovanili.
Il racconto ha anche una grande versatilità perché, seppur contenendo una trama breve e semplificata, permette di trattare con facilità argomenti leggeri
e ponendo al centro dell’attenzione protagonisti inattesi come ad esempio un aquilone, una gazza ladra, persino un granello di sabbia. In uno dei racconti un mazzo di carte conquista la scena tra scontri furibondi e passioni amorose, due grossi alberi si affrontano tra continui litigi, un aquilone solitario trova compagnia e anche qualcosa di più prezioso, mentre la gazza ladra rinuncia ai suoi tesori sotto lo sguardo sorpreso delle sue compagne.
Sarà quindi forse la missione del racconto quella di salvare la lettura?!
Buona lettura breve
!
Fabrizio Trainito
Odio l’estate
Odio l’estate. Tutto quel caldo appiccicoso, che ti avvolge e ti frena in ogni movimento, pensiero, espressione. Stento ad addormentarmi e, quando ce la faccio, mi sveglio ancora di soprassalto e abbaio nel buio. Il padrone si alza e mi guarda turbato, poi se ne torna a letto. Anche questa è andata, ma il pensiero corre rapido a quella notte maledetta, quando persi la mia famiglia e per me iniziarono i guai.
Era una calda serata estiva e avevo cenato in abbondanza. Eravamo usciti per la solita passeggiata e tutto sembrava normale. Invece di tornare a casa, alla mia comoda cuccia, salimmo in automobile. Ci volle un bel po’, ma finalmente l’auto si fermò e la portiera mi fu aperta. Uscii di slancio immaginando di trovarmi di fronte al portone di casa, ma era troppo buio e all’inizio non mi raccapezzai. Subito la portiera si richiuse alle mie spalle e la macchina partì.
Non si era accorto che ero sceso! Dovevo avvertirlo prima che si allontanasse: abbaiai, corsi e abbaiai ancora. Non mi sentì, persi terreno e in breve non vidi più la vettura. Ero solo.
Avevo perso la mia famiglia, ma ero convinto che si sarebbero accorti della mia mancanza e tornati a cercarmi. Mi sedetti esausto e attesi. Rimasi lì tutta la notte, mentre le auto passavano veloci. L’alba giunse ed ero ancora su quel marciapiede, impaurito e infreddolito.
Rimasi là, speranzoso, altri due giorni, ma la fame era insopportabile. Ero debole e al cassonetto avevo rimediato solo pochi rimasugli e un tozzo di pane duro. Ricordo poco di quello che successe dopo, perché persi conoscenza, ma mi svegliai al canile: le porte dell’inferno si erano appena spalancate. Rimasi prigioniero nel mio recinto per mesi, forse anni.
Ancor oggi quando arriva quella