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111 Luoghi dell'Umbria che devi proprio scoprire
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111 Luoghi dell'Umbria che devi proprio scoprire
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111 Luoghi dell'Umbria che devi proprio scoprire

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About this ebook

Mummie polverose e lenticchie sopraffine, arcigni guerrieri templari e statue che hanno cambiato sesso, costole di crudeli draghi e gelati eccezionali. Nella regione più verde d'Italia, patria di San Francesco, del buon vivere e del cioccolato, si nascondono scoperte saporite, passeggiate e silenziosi eremi.. Tutti da scoprire, seguendo senza fretta le tortuose strade secondarie, i sentieri e le ferrovie minori di una regione dove cultura, fede, storia e tradizioni convivono e si mescolano da sempre. O magari sedendo nelle comode poltrone del teatro più piccolo del mondo, scendendo con cautela in cisterne dimenticate da secoli o scoprendo le tracce dell'ultimo glorioso elefante di Annibale.
Staubige Mumien und grimmige Krieger, Statuen, die das Geschlecht ändern, Drachen und sensationelles Eis – Italiens grünste Region hat viel zu bieten. Entdecken Sie die geheimen Orte einer Gegend, in der Kultur, Glaube, Geschichte und Tradition nebeneinander bestehen und sich vermischen. Nehmen Sie Platz in einem gemütlichen Sessel im kleinsten Theater der Welt, steigen Sie in eine Zisterne hinab, die seit Jahrhunderten vergessen wurde, und entdecken Sie die Spuren des letzten Elefanten Hannibals.
LanguageDeutsch
PublisherEmons Verlag
Release dateAug 30, 2016
ISBN9783960411512
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    111 Luoghi dell'Umbria che devi proprio scoprire - Fabrizio Ardito

    111 luoghi dell’Umbria che devi proprio scoprire

    Fabrizio Ardito

    emons: Verlag

    Colophon

    © Emons Verlag GmbH // 2016

    Tutti i diritti riservati

    Testi/Testo: Fabrizio Ardito

    Fotografie: © Fabrizio Ardito eccetto: »Monte Cucco« © Alessandro De Rossi; »Parco di Colfiorito« © Alfiero Pepponi; »L’abbazia di Sant’Eutizio«, »La statua della fontana« © Fabrizio Ardito su gentile concessionedella Galleria Nazionale dell’Umbria

    Progetto grafico: Emons Verlag

    Informazioni di base sulle mappe: Openstreetmap, © Openstreet Map-participants, ODbL

    ISBN 978-3-96041-151-2

    Questo ebook è basato sull’edizione italiana pubblicata da Emons Verlag

    Scopri altri luoghi interessanti sul sito www.emonsedizioni.it

    Indice

    Premessa

    1_Villa Cahen | Allerona

    La dimora nella foresta

    2_Palazzo Venturelli | Amelia

    Ritrovamenti sotterranei

    3_L’abbazia di S. Benedetto al Subasio | Assisi

    I pesci di san Francesco

    4_Domus di Properzio | Assisi

    Affreschi romani per un giardino del passato

    5_Eremo delle Carceri | Assisi

    L’albero più antico

    6_Nun Spa | Assisi

    Nuotando nel teatro

    7_Il sepolcro di Giovanni di Brienne | Assisi

    Dalla Terrasanta ad Assisi

    8_La Via di Francesco | Assisi

    Il Cammino di Santiago dell’Umbria

    9_Foresta fossile di Dunarobba | Avigliano Umbro

    Viaggi nel tempo

    10_Il teatro romano | Bevagna

    Magie satellitari

    11_Teatro Torti | Bevagna

    L’opera di ghisa

    12_Eremo di San Pietro in Vigneto | Biscina

    Lo spirito dell’Oriente

    13_Fonti del Clitunno | Campello sul Clitunno

    La sorgente dei poeti

    14_Collegiata di Santa Maria | Cascia

    I leoni gemelli

    15_L’abbazia dei Santi Felice e Mauro | Castel San Felice

    Due santi, una nutrice, un tesoro

    16_La piana di Castelluccio | Castelluccio di Norcia

    Nella valle delle fate

    17_Il lago di Pilato | Castelluccio di Norcia

    Sulla riva dei Sabba

    18_La fagiolina del Trasimeno | Castiglione del Lago

    Il legume degli etruschi

    19_Area archeologica di Carsulae | Cesi

    Stonehenge sulla via Flaminia?

    20_Il croco di Pietro Perugino | Città della Pieve

    Color zafferano

    21_Giardino dei Lauri | Città della Pieve

    La fabbrica della modernità

    22_I sotterranei della Corgna | Città della Pieve

    Un mistero in cantina

    23_Abbazia di Petroia | Città di Castello

    Le perfide sirene del Medioevo

    24_Il mazzafegato | Città di Castello

    Un salume per intenditori

    25_La Pinacoteca comunale | Città di Castello

    Il fantasma di Laura

    26_Il reliquiario di San Crescenziano | Città di Castello

    La leggenda del drago

    27_Il Torrione | Città di Castello

    Sotto il giardino

    28_La roveja | Civita di Cascia

    I semi del passato

    29_Museo Ovo Pinto | Civitella del Lago

    È Pasqua, prendete i pennelli

    30_Le patate rosse | Colfiorito

    Gnocchi di montagna

    31_Parco di Colfiorito | Colfiorito

    Una palude in mezzo ai monti

    32_Il museo della ceramica | Deruta

    Una fortunata scoperta

    33_La cripta di Santo Stefano | Ferentillo

    Il mistero delle mummie

    34_La Calamita Cosmica | Foligno

    Un enorme scheletro alieno

    35_Palazzo Trinci | Foligno

    Affreschi ed esametri

    36_Via dei Molini | Foligno

    Seguendo l ’acqua tra le case

    37_La fontana del Bargello | Gubbio

    Come diventare uno dei matti

    38_Cascata delle Marmore | Marmore

    Un belvedere molto umido

    39_Catacombe di Villa San Faustino | Massa Martana

    Misteri da svelare

    40_Teatro della Concordia | Monte Castello di Vibio

    Minuscole armonie

    41_Cantine Tabarrini | Montefalco

    Una dolcezza di vino

    42_Convento di S. Fortunato | Montefalco

    Benozzo Gozzoli e la Terrasanta

    43_La Scarzuola | Montegiove

    La città ideale di Tomaso Buzzi

    44_Eremo di Santa Cecilia | Montelovesco

    La beata dei bambini

    45_Convento di San Francesco | Monteluco

    Il silenzio dell ’eremo

    46_Ponte Cardona | Narni

    Il centro dell ’Italia

    47_Il Sacro Speco | Narni

    L ’eremo del vino

    48_I sotterranei di San Domenico | Narni

    Sulle tracce del condannato

    49_Le marcite | Norcia

    Dove l ’erba è sempre verde

    50_Moscatelli tartufi | Norcia

    Norcini da generazioni

    51_Bottega Michelangeli | Orvieto

    Uno zoo di legno povero

    52_La chiesa di San Domenico | Orvieto

    Una dea divenuta madonna

    53_La funicolare | Orvieto

    Un tramvia ad acqua

    54_Gelateria Pasqualetti | Orvieto

    Vengono quaggiù fin dalla 5th Avenue

    55_Grotta dei tronchi fossili | Orvieto

    Foreste preistoriche

    56_Antiquarium | Otricoli

    Un peso sbagliato

    57_Eremo di Santa Maria Giacobbe | Pale

    Il mito del Santo Graal

    58_Il presepe permanente | Penna in Teverina

    Capolavori in miniatura

    59_La cappella del Sant ’Anello | Perugia

    Una fede, quattordici chiavi

    60_Cioccolato Augusta Perusia | Perugia

    Esperimenti dolcissimi

    61_Galleria nazionale dell ’Umbria | Perugia

    La fontana scomparsa

    62_Ipogeo dei Volumni | Perugia

    La casa dei morti

    63_Laboratorio Giuditta Brozzetti | Perugia

    I telai delle donne

    64_Minimetrò | Perugia

    Il metrò più piccolo del mondo

    65_Oratorio dei Disciplinati | Perugia

    I segreti della confraternita

    66_Pasticceria Sandri | Perugia

    Dall ’Engadina a corso Vannucci

    67_Pozzo etrusco | Perugia

    Ventritré secoli di storia

    68_San Bevignate | Perugia

    I cavalieri del Tempio

    69_San Costanzo | Perugia

    Un santo e un occhiolino

    70_I sotterranei della cattedrale | Perugia

    A spasso nell ’Etruria

    71_Spezieria Bavicchi | Perugia

    Il paradiso degli odori

    72_Studio Moretti Caselli | Perugia

    L ’arte della luce e della trasparenza

    73_Il fiume Nera | Piediluco

    Delizie d ’acqua dolce

    74_Il museo del vetro | Piegaro

    L ’arte dei soffiatori

    75_Pieve de ’ Saddi | Pietralunga

    Un albergue de peregrinos in Umbria

    76_L ’abbazia di Sant ’Eutizio | Preci

    Preghiere e bisturi

    77_Museo della pesca del lago Trasimeno | San Feliciano

    Dall ’alba al tramonto

    78_Fondazione Archeologia Arborea | San Lorenzo di Lerchi

    Gli alberi del passato

    79_La Sella di San Venanzo | San Venanzo

    Un salume a marchio registrato

    80_Il museo della canapa | Sant ’Anatolia di Narco

    Una pianta che viene da lontano

    81_Pieve di San Paterniano | Sellano

    Invece dell ’ortopedico

    82_Monte Cucco | Sigillo

    Via col Vento

    83_Solomeo | Solomeo

    Il borgo del cachemire

    84_L ’acquedotto romano | Spello

    Passeggiata con vista

    85_Molino Buccilli | Spello

    La farina dei nonni

    86_L ’anfiteatro romano | Spoleto

    Luci e ombre

    87_La chiesa di San Pietro | Spoleto

    La pesatura delle anime

    88_Ponte delle Torri | Spoleto

    Fantasmi ad alta quota

    89_Ex ferrovia Spoleto-Norcia | Spoleto

    Passeggiando in bicicletta

    90_Forno Martinelli | Strettura

    Il migliore pane dell ’Umbria

    91_Azienda Madonna del Latte | Sugano

    In cantina con gli etruschi

    92_Ferrovia Centrale Umbra | Terni

    Sferragliando attraverso l ’Umbria

    93_Pasticceria Pazzaglia | Terni

    Il più antico autogrill della Flaminia

    94_La pressa idraulica dell ’Acciaieria | Terni

    12.000 tonnellate di monumento

    95_La Resurrezione | Terni

    La salvezza è per tutti!

    96_Il rifugio antiaereo di via Carrara | Terni

    Attese silenziose

    97_L ’abside della cattedrale | Todi

    Il regolo e gli altri mostri

    98_Caseificio Montecristo | Todi

    Assaggiando le prove d ’esame

    99_Le cisterne romane | Todi

    Sotto i piedi, la storia

    100_Gole del Forello | Todi

    Il Gran Canyon del Tevere

    101_Museo Lapidario | Todi

    Il quadrato del mistero

    102_Ristorante Umbria | Todi

    Celebrità e panorama

    103_Il museo del vino | Torgiano

    Simposi del passato

    104_La chiesa di Pietrarossa | Trevi

    Acque miracolose e cura per l ’infertilità

    105_Museo della Civiltà dell ’olivo | Trevi

    Solo, sasso, sole, stabbio e scure

    106_San Pietro a Pettine | Trevi

    A caccia di tartufi

    107_Campo del Sole | Tuoro

    I menhir sul lago

    108_Il campo di battaglia | Tuoro

    Romani vs Cartaginesi

    109_Isola Maggiore | Tuoro

    Santi e merletti

    110_La Deposizione | Umbertide

    La leggenda della Croce

    111_Studio d ’arte Marino Moretti | Viceno/Orvieto

    Ceramiche del Medioevo

    Galleria

    Cartine

    Premessa

    Tra le regioni italiane, l’Umbria è quella che – a parte il mare – conservanel suo territorio la più grande varietà di paesaggi, ambienti epanorami. Piccola, ma mai banale, la regione scende dalla neve dellevette dell’Appennino fino alle coste del lago Trasimeno, s’inerpicasu colli coperti d’ulivi argentati e foreste oscure e sembra riposaredavanti allo scorrere dei suoi fiumi. Un compendio del centro dellaBella Italia, dunque, e di tutte le sue qualità: il buon vivere e i capolavoridel passato, i ritmi lenti e l’arte di tutelare un paesaggio segnatoda millenni di presenza umana.

    Il passato si tocca con mano nelle sue città, Perugia e Orvieto,Terni, Todi e Foligno, ma la regione è ancora segnata dalla presenzadi un gran numero di cittadine e di grandi borghi ricchi di attrattivee fascino che, come nell’antica Italia dei Comuni, conservano conorgoglio le loro tradizioni e particolarità storiche (e gastronomiche).

    Attorno alle mura merlate e alle basiliche del passato, la naturadell’Umbria domina ancora oggi il paesaggio, con parchi e riserve(da Monte Cucco al fiume Nera, da Colfiorito ai monti Sibillini) eun’attenzione sempre maggiore verso chi ama le attività all’aria aperta.Non a caso, strettamente legata all’Umbria è la figura di san Francesco,la cui predicazione fu segnata dal rispetto della Madre Naturache ci circonda.

    Viaggiare in Umbria, quindi, è spesso fonte di meraviglia e sorprese,in ogni stagione: mummie polverose e lenticchie sopraffine,costole di crudeli draghi e gelati eccezionali sono a portata di mano.Decine sono i luoghi, i musei e gli artigiani da scoprire, seguendosenza fretta le tortuose strade secondarie, i sentieri e le ferrovie minoridi una regione dove cultura, fede, storia e tradizioni convivono esi mescolano da sempre. O magari sedendo nelle comode poltronedel teatro più piccolo del mondo, scendendo con cautela in cisternedimenticate da secoli o provando a seguire le tracce dell’ultimo gloriosoelefante di Annibale, sulle rive del lago Trasimeno.

    Allerona

    Ingrandisci immagine

    1_Villa Cahen

    La dimora nella foresta

    Tra gli alberi, i crinali boscosi e il serpeggiante corso del fiume Paglia si cela una sorpresa. La Villa della Selva – o Villa Cahen, come viene chiamata in ricordo del suo proprietario – nacque attorno al 1880 quando un ricco finanziere di Anversa, dopo aver acquistato un’enorme area dei boschi della Selva di Meana che si spingono al confine con il Lazio e aver ricostruito un castello nella vicina località di Torre Alfina, decise che era venuto il momento di fondare una residenza degna del suo nome.

    La costruzione, che si trova al centro di un ampio parco, è un esempio di stile liberty, all’epoca l’architettura che meglio rappresentava l’indole e le aspirazioni della nobiltà e della borghesia del neonato Stato italiano. Tra piante monumentali e viali alberati, pochi passi conducono a una porzione del giardino ispirata al Giappone, con cascatelle e piccoli ponti che, anche se un po’ malandati, ancora rendono l’idea del loro aspetto originale. Dal belvedere della serra, che sorge a fianco del corpo centrale dell’edificio, il panorama sulla vallata è ampio e verdeggiante e in lontananza, ben riconoscibile nelle giornate terse, la sagoma della rupe di Orvieto chiude l’orizzonte a meridione.

    Info

    Indirizzo Selva di Meana, 05011 Allerona, tel. 075879091 | Guida Dal borgo di Allerona, seguire la SP 50 in direzione del Parco di Villalba. Si supera un cartello in legno sulla sinistra che indica la Selva di Meana e poi si lascia la provinciale sulla sinistra. La strada diviene sterrata e porta a un secondo bivio che, dopo circa 3 km, va seguito sulla sinistra (indicazione per Villa Cahen) | Orari Il parco e i giardini sono aperti tutti i giorni dall’alba al tramonto | Un suggerimento A pochi chilometri di distanza dalla villa si trova l’area del Parco di Villalba (dove è aperto nella buona stagione un punto di ristoro,www.parcodivillalba.it.) che offre ai suoi visitatori un anello escursionistico di durata simile al confine tra Lazio, Toscana e Umbria.

    Alla morte di Edouard Cahen, la dimora passò al figlio Ugo che, per poter raggiungere agevolmente il fratello che risiedeva a Torre Alfina (si dice che i due comunicassero con un sistema di specchi), fece costruire una strada che scendeva nella valle sottostante, superava il Paglia su un ponte di ferro e risaliva sul versante opposto.

    Attorno alla villa, la passeggiata più conosciuta della zona (che fa parte dell’area protetta dello STINA) è quella dell’anello della Selva di Meana che, in circa cinque ore e quasi 13 chilometri di cammino, parte dall’abbazia di Meana per raggiungere poi la villa e da qui scende verso Allerona per chiudere così il cerchio. Esiste anche una variante più corta (e segnalata) del sentiero che prende il nome di anello di Villa Cahen.

    Nei dintorni

    Studio d ’arte Marino Moretti (8.48 km)

    Azienda Madonna del Latte (13.38 km)

    Bottega Michelangeli (15.44 km)

    La chiesa di San Domenico (15.5 km)

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    Amelia

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    2_Palazzo Venturelli

    Ritrovamenti sotterranei

    indietro

    Città antichissima, prima umbra e poi romana, Amelia conserva un’atmosfera particolare, piacevolmente tranquilla e fuori dal mondo, e molti segreti.

    Superate le lunghe mura ciclopiche e raggiunto il palazzo del Comune, si scopre che il grande vuoto di una cisterna romana riposa in silenzio sotto piazza Matteotti. Ma le meraviglie sotterranee del centro storico non finiscono certo qui: scendendo verso valle, il nome di via Civitavecchia fa capire immediatamente che ci troviamo nella parte più antica del borgo.

    Info

    Indirizzo Via Pomponia 30, 05022 Amelia, tel. 0744983809, 3468150292, www.palazzoventurelli.com | Orari Visita su richiesta | Un suggerimento Al di sotto della vicina piazza Matteotti si trovano gli ambienti di dieci imponenti cisterne romane, aperte in inverno il sabato, la domenica e i festivi, in estate anche giovedì e venerdì. Per informazioni www.sistemamuseo.it, 0744978436.

    Tra gli edifici che si allineano lungo la strada che portava verso il mercato cittadino e la Porta del Sole, Palazzo Venturelli, che nacque nel Rinascimento dall’unione di una serie di strutture preesistenti, venne costruito sui resti di una domus romana. La strada parallela si chiama via Pomponia (probabilmente deve il suo nome a una nobile famiglia romana che qui risiedeva) e da questa si accede al complesso del palazzo, ma gli ingressi delle cantine che utilizzano le strutture più antiche si trovano sulla via Civitavecchia, più in basso di un piano. Pochi passi in discesa, lungo la scala che conduce nei sotterranei, ci svelano un ambiente ampio e umido, rischiarato dal bianco e dagli intarsi di un eccezionale mosaico del II secolo d.C. riportato alla luce per caso, durante gli interventi di sgombero dalle botti e dai detriti accumulati nel corso dei decenni.

    Dalla forma dell’ambiente e dal disegno del mosaico, gli archeologi che hanno studiato questo ritrovamento hanno dedotto che doveva trattarsi della pavimentazione di un atrio scoperto o di un tipico cortile, com’era nello stile delle sontuose dimore dell’aristocrazia romana. E la gens Pomponia, che si celebrava come discendente dal figlio del mitico re Numa Pompilio, faceva parte di diritto della più antica ed esclusiva nobiltà di Roma.

    Oggi il palazzo è sede di una elegante residenza d’epoca e nelle sue cantine ospita un museo dedicato al vino e ai mosaici.

    Nei dintorni

    Il presepe permanente (8.58 km)

    I sotterranei di San Domenico (8.92 km)

    Ponte Cardona (11.81 km)

    Foresta fossile di Dunarobba (13.1 km)

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    Assisi

    Ingrandisci immagine

    3_L’abbazia di S. Benedetto al Subasio

    I pesci di san Francesco

    indietro

    Assisi non sarebbe quella che è senza la mole verdeggiante del Monte Subasio, che la sovrasta da sud. Il massiccio, che al di sopra delle sue foreste culmina in un brullo altopiano di pascoli, è sempre stato un luogo di profonda spiritualità, ambiente ideale per piccole comunità di monaci in cerca di silenzio e raccoglimento.

    A pochi chilometri dal centro cittadino, l’abbazia di San Benedetto al Subasio fu fondata prima del fatidico anno Mille e domina dall’alto con una splendida vista la Valle Umbra. Davanti ai cancelli dell’abbazia giunse nel 1210 san Francesco accompagnato dai suoi fraticelli per chiedere all’abate (Maccabeo o Teobaldo, non lo sappiamo con certezza) la concessione della piccola cappella diroccata della Porziuncola, oggi custodita come una reliquia nella grandiosa basilica di Santa Maria degli Angeli. I primi francescani avevano infatti bisogno di una chiesetta da restaurare e da far divenire il centro della loro predicazione, e offrirono al rettore un cesto di pesce fresco delle acque gelide del Chiascio. La consegna di questo povero dono si sarebbe rinnovata per secoli, fino all’abbandono di San Benedetto, reso ancor più definitivo dagli effetti del terremoto che, nel 1997, ha di colpo seccato la sorgente dell’abbazia.

    Info

    Indirizzo Via di San Benedetto, 06081 Assisi, Fraternità di Bose, Convento di San Masseo (tel. 0758155261, www.monasterodibose.it) | Guida Da piazza Matteotti, seguire via di San Benedetto poi, sulla destra, via Giovanni XXIII che diviene via della Cooperazione, poi di nuovo a sinistra seguire via di San Benedetto fino a giungere davanti all’abbazia (circa 5,5 km) | Orari Su appuntamento | Un suggerimento Il Parco del Subasio merita certamente un’escursione. Per raggiungere le zone più alte della montagna si può seguire la strada che da Assisi, raggiunto l’eremo

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