Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Il marchio del destino
Il marchio del destino
Il marchio del destino
Ebook163 pages2 hours

Il marchio del destino

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

L'attesissimo seguito de "Il Settimo Marchio".

A volte il passato non è come credi che sia.

Rouge è sopravvissuta agli ultimi mesi di scuola e sta iniziando un nuovo capitolo della sua vita dopo il diploma. Vuole risposte alle domande sul suo passato e sta ancora tenendo nascosti dei segreti alle persone che ama.

Spera di trovare quello che cerca a Niagara Falls, così da poter andare avanti con la sua relazione con Michael e avere la possibilità di convincere la sua famiglia che lei è alla sua altezza.

L'antico libro dei grollic rivela un altro dei suoi segreti, di nuovo unicamente a Rouge, che lo teme e continua a trovare scuse per non studiarlo.

Rouge vuole disperatamente conoscere la verità sul suo passato, ma niente avrebbe potuto prepararla a quello che sta per scoprire.

LanguageItaliano
PublisherBadPress
Release dateSep 9, 2016
ISBN9781507154571
Il marchio del destino
Author

W.J. May

About W.J. May Welcome to USA TODAY BESTSELLING author W.J. May's Page! SIGN UP for W.J. May's Newsletter to find out about new releases, updates, cover reveals and even freebies! http://eepurl.com/97aYf   Website: http://www.wjmaybooks.com Facebook:  http://www.facebook.com/pages/Author-WJ-May-FAN-PAGE/141170442608149?ref=hl *Please feel free to connect with me and share your comments. I love connecting with my readers.* W.J. May grew up in the fruit belt of Ontario. Crazy-happy childhood, she always has had a vivid imagination and loads of energy. After her father passed away in 2008, from a six-year battle with cancer (which she still believes he won the fight against), she began to write again. A passion she'd loved for years, but realized life was too short to keep putting it off. She is a writer of Young Adult, Fantasy Fiction and where ever else her little muses take her.

Read more from W.J. May

Related to Il marchio del destino

Related ebooks

Fantasy For You

View More

Related articles

Reviews for Il marchio del destino

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Il marchio del destino - W.J. May

    PREFAZIONE

    ––––––––

    PRIMA NOTA PER ME STESSA:

    Beh, sembra che finalmente io abbia motivo di vantarmi: per la prima volta nella mia vita ho portato a termine qualcosa, tutto da sola.

    Ho finito il liceo!

    La cerimonia dei diplomi sarà domani pomeriggio. Avrò ufficialmente chiuso con il liceo. Devo solo attraversare l'auditorio della scuola con una stupida toga e uno stupido tocco, prendere il mio diploma ed è fatta.

    Poi inizierà il capitolo successivo della mia vita. Anzi no, inizierà un nuovo libro. Potrò smetterla di sentirmi una nullità e iniziare a pianificare il mio futuro... con Michael.

    Il giorno dopo il diploma, io e Michael attraverseremo lo Stato per tornare a Niagara Falls. Spero solo che il viaggio non si riveli una totale perdita di tempo e che troverò quello che cerco. Il vero problema è che non ho la più pallida idea di cosa sto cercando. Ma almeno così sarà più facile non rimanere delusi.

    Mi correggo. C'è  una cosa che voglio assolutamente scoprire. Chi è mia madre? E mio padre? Quello che Damon mi ha detto è vero? C'è la possibilità che io sia imparentata con questo Bentos, il tizio del diario antico? Okay, c'è più di una cosa. Rendiamo più semplice il concetto...

    Voglio sapere perché sono finita nel sistema.

    Ho pensato che il modo migliore per tenere traccia dei milioni di domande che ho è di iniziare a scrivere un diario. Forse troverò risposte ad alcune domande, o forse troverò risposte a quelle domande che ho troppa paura di porre.

    E immagino sia arrivato il momento di riaprire il libro dei lupi. A Michael e Caleb dà fastidio quando mi riferisco ai grollic chiamandoli lupi, ma è quello che sono. Sono mutaforma. Licantropi.

    ––––––––

    Ho passato gli ultimi tre mesi ad evitare il libro, ma è ora che io affronti il mio futuro e che scopra cosa sono realmente. O forse è meglio scrivere: cosa dovrei essere? Ho il terribile presentimento che il libro dei lupi mi dirà molto di più di quello che voglio sapere davvero... ed è per questo che negli ultimi mesi ho evitato di guardarlo.

    Il passato è passato. Non definisce chi sono. Devo concentrarmi su quello che mi aspetta, ma se voglio far parte del futuro di Michael, devo scoprire chi (o cosa) sono.

    Cavolo. Ora inizia la parte difficile.

    Rouge.

    Capitolo 1

    ––––––––

    Avevo bisogno di conoscere il mio passato per poter comprendere il mio futuro.

    Mi era difficile pensare che l'indomani mi sarei diplomata. Avevo aspettato con impazienza quel momento durante gli ultimi quattro anni, e non riuscivo a credere che fosse davvero arrivato. Era stato il mio obbiettivo per così tanto tempo che ero delusa di non provare un maggior senso di realizzazione. Avevo sempre pensato che il diploma fosse la chiave della mia libertà.

    Peccato che fosse cambiato tutto.

    Non da un giorno all'altro. C'era voluto quasi tutto il mio ultimo anno di scuola, con qualche nottata memorabile e non tutte in senso buono.

    Sapevo che i miei obbiettivi e le mie aspettative erano cambiate da quando avevo incontrato Michael. Michael era la cosa più importante della mia vita, più importante anche della mia presunta libertà. Dopo aver passato la mia intera esistenza passando da una casa in affido all'altra, avevo fatto il conto alla rovescia per i miei diciotto anni e per il diploma. Il diploma rappresentava la mia libertà dal sistema. Avevo iniziato la scuola con un anno in ritardo e non ero sicura se la colpa fosse di uno dei miei genitori in affido o di tutti quegli spostamenti. Da quando ero piccola, l'unica certezza che avevo avuto era che avrei ottenuto la mia libertà quando mi sarei diplomata e sarei diventata maggiorenne.

    Poi avevo incontrato Michael e la mia prospettiva era completamente cambiata. Per tutta la vita mi ero rifiutata di provare speranza o gioia. Lui aveva cambiato tutto. Era stato un anno folle. Quasi anno prima ero depressa perché i miei genitori in affido mi stavano trascinando dall'altra parte dello Stato, in una nuova città e in una nuova scuola. Non volevo trasferirmi da Niagara Falls a Port Coquitlam, ma – come era successo per gran parte della mia vita fino a quel momento – non avevo voce in capitolo.

    Il destino sembrava avere altri piani.

    Il trasferimento si era rivelato una delle cose migliori che mi potessero capitare.

    O almeno, era quello che ormai provavo. Chiunque altro, osservando la mia vita, non sarebbe stato d'accordo.

    Fin dal mio arrivo, era stata una continua corsa sulle montagne russe. Ho conosciuto la gemella di Michael, che si stava per diplomare con me. Michael era già all'università ed è a questo punto che le montagne russe si riempiono di tutti quei folli avvitamenti e di svolte.

    Dopo l'assurdo incidente durante un falò per l'inizio della scuola, avevo scoperto una cosa che avrebbe sconvolto completamente il mio mondo. C'era in atto una guerra di cui gli uomini non sapevano nulla, una guerra centenaria tra licantropi e... e... Beh, questo è il punto in cui le cose diventano ancora più complicate ed è per questo che mi è servito un diario per raccapezzarmici. Hollywood la definirebbe una guerra tra licantropi e vampiri, ma Michael e Grace non erano vampiri. Più o meno. Non bevevano sangue e non avevano canini allungati. Non erano nemmeno propriamente morti. Credo. Erano morti, ma nelle loro vene scorreva una sorta di sangue angelico che evitava che morissero del tutto.

    Sospirai e giocherellai con la collana che portavo al collo. In un certo senso, potevano definirsi vampiri moderni.

    Mi lasciai cadere all'indietro sul letto e incrociai le mani sotto la testa. Pensare a tutto quanto mi mandava il cervello in pappa. Il mio ragazzo e la mia migliore amica erano pericolosi. Avevano una forza e una velocità che andavano oltre le capacità umane. Chiunque sano di mente sarebbe corso via senza voltarsi indietro. Io avevo fatto il contrario, mi ero trasferita a casa loro. Vivevo con un'intera famiglia – una congrega – di vampiri. E, per rendere le cose ancora più complicate, Caleb, uno dei leader, era il padre adottivo di Michael e Grace e Michael era il suo allievo.

    In termini fiabeschi, stavo uscendo con l'erede al trono, però ero solo una contadinella del villaggio, una semplice umana. Michael mi amava e mi aveva donato il suo Siorghra per il mio compleanno, a gennaio. Tutti loro avevano un ciondolo Siorghra, creato il giorno della loro morte. Il ciondolo consisteva in una piccola fiala che conteneva alcune gocce di sangue, gli ultimi residui del loro sangue umano. Donavano lo Siorghra quando si innamoravano, presumibilmente di un loro simile perché Siorghra significa amore eterno in gaelico. Una volta scambiati, i ciondoli dovevano venire indossati per sempre.

    Michael mi aveva donato il suo. Nel profondo avevo sperato che un giorno gli avrei potuto donare il mio. Ma non sarebbe mai successo. Né ora, né mai. Michael ancora non lo sapeva, ma avevo il marchio del nemico e un giorno mi avrebbe odiata.

    Rouge, sei pronta per andare a fare shopping? Grace fece irruzione nella dépendance che ormai era casa mia.

    Saltai giù dal letto, grata per l'interruzione. Non volevo preoccuparmi per il futuro. Volevo essere felice nel presente. Cacciai il diario nel cassetto accanto al futon.Quasi, devo solo trovare un paio di scarpe da mettermi.

    Grace andò dritta verso il piccolo armadio accanto alla porta. Prese un paio di deliziose mary jane che si sarebbero abbinate perfettamente ai miei pantaloni capri e alla mia camicetta. Grace sapeva esattamente dove cercare: era stata lei a riempire l'armadio per me.

    Grazie. Mi sedetti sul bordo del letto per indossarle.

    Dov'è Michael? chiese, guardandosi intorno. In questi giorni ti sta sempre incollato. Sono rimasta sconvolta quando non si è messo a discutere per lo shopping.

    Doveva parlare con Caleb.

    E ti ha lasciata da sola? La finta espressione scioccata sul suo viso era troppo.

    La dépendance è a quindici metri da casa tua. Penso di potermela cavare da sola. Raccolsi un calzino solitario dal pavimento accanto al letto e glielo lanciai.

    Lo schivò facilmente e rise. Ti credo. È l'uomo in quella casa, Fece un cenno in direzione della grande casa di Caleb e Sarah. che dovrebbe ricordarselo. Controllò l'orologio. Dobbiamo andare, se vogliamo scegliere il vestito e tornare a scuola in tempo per le prove di oggi pomeriggio.

    Se siamo in ritardo, possiamo sempre fare shopping nel tuo armadio o nel mio. Metà dei miei vestiti hanno ancora il cartellino. Sorrisi perché Grace amava fare shopping e aveva riempito quell'armadio solo perché il suo era già troppo pieno. Non avevo mai avuto soldi, quindi ero parsimoniosa quando si trattava di spendere.

    Sono una compratrice piena di energie!

    Non ho dubbi, Grace. Sorrisi e presi le mie chiavi, appese a un piccolo gancio accanto alla porta. Esitai. Non avevo guidato la Jeep da quando Damon mi aveva obbligata ad andare nel bosco. Non ci ero nemmeno salita.

    Guido io. Strinse le labbra per un istante. È più facile trovare parcheggio con la mia macchinina.

    Lasciai cadere il braccio lungo il fianco. Okay. Magari domani porterò la Jeep a fare un giro. Presi la mia borsa e cercai di nascondere un sospiro di sollievo.

    Una volta fuori, girammo attorno alla piscina, dirette verso la casa. Invece di entrare, continuammo a camminare, costeggiandola. È cambiato qualcosa nel... sai? disse a bassa voce, lanciando un'occhiata alle finestre accanto a noi. Non eravamo per niente vicine allo studio di Caleb, ma lei rimase comunque all'erta. Grace sapeva del marchio sulla mia schiena. Era lo stesso che i grollic avevano sul petto, ma il mio si trovava sulla schiena nello stesso esatto punto, come se mi fosse passato attraverso e fosse finito sull'altro lato.

    Scossi la testa, ricordandomi che un giorno Michael mi avrebbe rifiutata. Al momento, però, mi odiava di più il nemico. Avevo un dono (o una maledizione, dipende da come la si voleva vedere) che mi permetteva di controllare i lupi. Potevo trasformare un grollic in un servitore se volevo, anche se non avevo idea di come riuscissi a farlo. Avevo trovato un antico libro che sembrava fornire spiegazioni sui licantropi, ma non era scritto in inglese e nemmeno in un'altra lingua conosciuta e nessuno poteva leggerlo, tranne me. C'erano alcune pagine che a me sembravano scritte in inglese, ma nessun altro le vedeva allo stesso modo. I licantropi non volevano che io li controllassi. Mi volevano morta.

    Non aprivo il libro dei lupi da quando Damon mi aveva quasi uccisa, a gennaio. I mesi erano passati e io avevo continuato a inventare scuse per non aprirlo, e lo stesso valeva per guidare la Jeep. Una parte di me era terrorizzata e l'altra parte voleva fingere che le cose fossero normali, anche se solo per pochi mesi. Il diploma era stato il mio conto alla rovescia mentale. Avrei dovuto essere entusiasta all'idea di diplomarmi, ma quello che sarebbe venuto poi mi terrorizzava.

    Terra chiama Rouge. Grace fece ondeggiare la mano davanti al mio viso. Devi muovere le gambe per camminare. Fece scivolare il braccio attorno alle mie spalle. Sarò anche una compratrice veloce, ma a te serve tutto l'aiuto disponibile.

    Svoltammo l'ultimo angolo della casa, dirette al vialetto d'accesso dov'erano parcheggiate le macchine. La Mustang di Michael non era al suo solito posto. Strano, non mi ha detto che doveva andare via, ma solo che

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1