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21 e 30: strage
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Ebook95 pages1 hour

21 e 30: strage

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About this ebook

Le storie di persone legate o meno tra loro nella giornata che precede una strage. Le vite delle future vittime che si mescolano a quelle dei killer. Fino all'ora X: le 21,30.
LanguageItaliano
Release dateSep 14, 2016
ISBN9788822843739
21 e 30: strage

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    Book preview

    21 e 30 - Angela Giulietti

    dell'autore

    7,30

    Camminare sulla sabbia è un esercizio semplice e poco faticoso, e il dottore si è raccomandato:

    Fate lunghe passeggiate

    Lo hanno ascoltato, Herbert e Getrude. La mattina è fresca e piacevole e c'è poca gente in giro. Il sole sorge senza fretta, come se volesse godersi lo spettacolo dei primi respiri e delle prime voci. E' il sole italiano, sembra quasi più dolce e gentile del sole tedesco. Hanno atteso quella vacanza in Italia da sempre, e ora sono qui, grazie a Magda e a Hans, i figli, e ai nipoti, che hanno voluto regalare loro un sogno mai realizzato. 65 anni di matrimonio non sono un traguardo facile da raggiungere, nemmeno per quella generazione, quella in cui ci si sposava giovani e si metteva su famiglia con quel poco che c'era.

    Eccoli qua. Due adolescenti che si erano conosciuti ad Auschwitz, sicuri che non sarebbero mai sopravvissuti. Due ebrei tedeschi magri, vivaci e coraggiosi, rassegnati a veder morire uno ad uno i membri delle proprie famiglie ma non a lasciarsi andare. Disegni fatti con pezzi di legno nella polvere del cortile, bigliettini sporchi e sottili con parole d'amore, sguardi complici nelle lunghe giornate di lavoro, pianti che diventavano sorrisi in pochi istanti. Era stato un amore vissuto intensamente, voluto, difeso da tutto e da tutti, fino al giorno in cui avevano visto arrivare i primi soldati russi, uno in particolare: un giovane biondo dalle guance rosee, di nome Igor. Igor aveva acqua e gallette e loro si erano avventati su di lui come cani randagi. E abbracciando Igor si erano abbracciati, promettendosi:

    Non ci lasceremo più

    Promessa mantenuta. Le nozze, i figli, i nipoti, e proprio pochi mesi fa il primo bisnipote, figlio del figlio di Magda, il bel Kurt dagli occhi di cielo appena laureato. Quanta gioia in quelle vite, iniziate con la segregazione e la prigionia!

    Amo l'Italia Osserva Herbert, infilando gli occhiali da sole Sapevo che era bella, ma non la immaginavo così. Tutto questo mare... c'è mare ovunque ti giri!

    E' il paese più bello del mondo Concorda Gertrude. Quel viaggio è stato atteso da sempre. Prima c'erano i figli piccoli, poi Herbert ha studiato sodo per la promozione in azienda, poi i nipotini da seguire e infine la frattura al femore di Gertrude che l'ha tenuta ferma per quasi due anni. Ora, finalmente, a 86 anni, possono godersi la realizzazione del loro sogno. Capri, Argentario, Sanremo, e adesso qui a Riccione, per qualche giorno di relax, partite a carte e shopping. Tra le rughe di una vita intera spunta la gioia per ogni angolo di strada, ogni granello di sabbia, ogni conchiglia, perfino per le grida selvagge dei ragazzini che la notte giocano e parlano sotto le finestre dell'hotel. Herbert e Gertrude non hanno più nulla da chiedere, hanno avuto tutto. Si guardano, con gli occhi colmi di felicità, e restano per qualche istante ad osservare il mare. Quel mare italiano che col suo movimento calmo e continuo invita al relax.

    Ogni volta che Antonio guarda Paula e Mabel si sente brutto. Sa di essere un uomo piacevole di 38 anni, uno che ha successo e che gestisce l'autofficina più famosa di Riccione. Sa che sua madre gli ha dato in eredità gli zigomi alti e ben definiti e suo padre una struttura ossea robusta. Però, le sue donne sono davvero qualcosa di indescrivibile. Paula ha ancora gli stessi capelli neri e folti di quando l'ha incontrata in Brasile, 17 anni fa. Allora era appena maggiorenne e adesso è una donna, ma quando sorride sembra che il tempo non sia passato mai, avendo un timore quasi reverenziale di quel viso dolce e di quel corpo sinuoso, che ora è arrotondato dalla gravidanza. Mabel, poi, è di una bellezza da catalogo di moda, con quella chioma castana, le labbra carnose e gli enormi occhi neri dalle palpebre gentili. Le sue amiche la chiamano Belén, e non vanno tanto lontano! In questo momento sta raccontando qualcosa, e gesticola all'italiana tenendo il tono di voce musicale del portoghese-brasiliano. Antonio, divertito, si ferma un istante sulla porta:

    Chi è questo Mattia?

    E' un ragazzo di Verona che mi sta dietro Spiega lei Ma non mi piace, è impacciato, e ha uno sguardo assente. Non mi attira per nulla, e poi lo sanno tutti che a me piace Emanuele

    Emanuele il bagnino?

    Proprio lui

    Ma ha 20 anni! E' grande per te!

    E invece mi dà retta, parla con me. Io poi sono molto più matura della mia età

    Se lo dici tu... Paula allarga le braccia Bene, ne prenderò atto quando dovrai stare dietro a tuo fratello

    Ma certo Mabel annuisce Io per Thiago ci sarò sempre. Sarò la sorella maggiore più affidabile e responsabile che si sia mai vista... non vedo l'ora che nasca

    Non è solo bella. E' ruffiana, carina, affettuosa come una gatta. E' la figlia che aveva sempre voluto, ed è anche colei che ha tenuto insieme il matrimonio durante la crisi. Ormai, Antonio neanche si ricorda più di Ewa, la turista danese che lo aveva sedotto, facendogli mettere in discussione il suo rapporto con Paula. Sono andati avanti, con fatica, con tanto lavoro, ma ce l'hanno fatta. E hanno riprovato dove avevano fallito: dopo due aborti spontanei, la terza gravidanza è stata serena e tranquilla, tanto che tra 5 settimane nascerà Thiago. Adesso va tutto bene, a casa e sul lavoro. Ed è il momento di scacciare quell'inquietudine che gli dà l'emicrania.

    Perché, ancora? Antonio si batte con la mano sulla fronte Lasciami in pace, non c'è motivo di preoccuparsi!

    Hai bevuto un caffè che sa di brodo, perché a tua madre non interessa, tanto lei lo prende al bar. Hai girato per quel bilocale come un leone in gabbia. Hai maledetto tua nonna che vi ha regalato queste due settimane di vacanza perché tu non sei e non sarai mai il tipo da vacanze. Non stai al sole e la tue pelle è così bianca che si vedono le vene sotto. Detesti chi balla con la faccia felice, perché non sai ballare e quando ti muovi sei ridicolo. Stai fermo, Mattia, fermo. Cosa cazzo ci fai lì, con quella idiota di donna che ti ha messo al mondo solo perché voleva incastrare tuo padre

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