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Gli uomini sono un problema
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Gli uomini sono un problema

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ROMANZO BREVE (59 pagine) - FANTASCIENZA - Una Terra invasa da alieni imperscrutabili è il teatro di questo avvincente thriller di J.P. Kelley

Gli investigatori privati hanno sempre dovuto aggirarsi per vicoli oscuri e quartieri malfamati. Questo profondo e toccante romanzo breve, considerato tra i migliori del 2004 e del suo autore, non fa eccezione: la nostra protagonista, Fay Hardaway,  si aggira per le strade pericolose e infide di un vicino futuro assai particolare, dove la nostra Terra è stata invasa da alieni potenti ed enigmatici che hanno sterminato tutti i maschi umani e guidano la popolazione femminile secondo dettami imperscrutabili e con mano inflessibile. Alieni dagli scopi misteriosi e che parlano solo attraverso la voce dei loro robot, alieni con cui Fay dovrà inevitabilmente scontrarsi in un'indagine dagli aspetti oscuri e misteriosi (come nella tradizione delle migliori "detective stories").

James Patrick Kelly, nato a Mineola, New York, nel 1951, è uno dei migliori autori della fantascienza moderna. È noto in Italia soprattutto per la sua narrativa breve, ed è stato infatti più volte ospitato nelle antologie dei migliori racconti dell'anno curate da Gardner Dozois e da David Hartwell. Delos Books ha pubblicato il suo romanzo "L'utopia di Walden" ("Odissea Fantascienza" 23, 2008), incentrato sulle teorie di Henry David Thoreau e vincitore di un premio Nebula. Kelly è un pezzo di storia della fantascienza: era già presente nella leggendaria antologia "Mirrorshades "curata da Gibson e Sterling, ha vinto, oltre al Nebula già citato, anche due volte il premio Hugo per il miglior racconto (nel 1996 per l'ormai classico "Think like a Dinosaur" e nel 2000 per "10^16"" to 1"). In tempi recenti ha curato con John Kessel alcune antologie che offrono una carrellata delle ultimissime tendenze del genere, quali lo slipstream e il post-cyberpunk. Delos Digital è sempre stata molto attenta alle opere di quest'autore, di cui ha presentato anche  i recentissimi "Immersione profonda" e "Più o meno".
LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateSep 27, 2016
ISBN9788865308608
Gli uomini sono un problema

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    Gli uomini sono un problema - James Patrick Kelly

    a cura di Sandro Pergameno

    James Patrick Kelly

    Gli uomini sono un problema

    Romanzo breve

    Traduzione di Fabio Centamore

    Prima edizione settembre 2016

    ISBN 9788865308608

    © 2016 James Patrick Kelly

    Titolo originale: Men Are Trouble

    Traduzione: Fabio Centamore

    Copertina: Tiziano Cremonini

    Edizione ebook © 2016 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

    Versione: 1.0

    Font Exo Sans by Natanael Gama, SIL Open Font Licence 1.1

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

    Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria

    Indice

    Il libro

    L'autore

    Gli uomini sono un problema

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Delos Digital e il DRM

    In questa collana

    Tutti gli ebook Bus Stop

    Il libro

    Una Terra invasa da alieni imperscrutabili è il teatro di questo avvincente thriller di J.P. Kelley

    Gli investigatori privati hanno sempre dovuto aggirarsi per vicoli oscuri e quartieri malfamati. Questo profondo e toccante romanzo breve, considerato tra i migliori del 2004 e del suo autore, non fa eccezione: la nostra protagonista, Fay Hardaway,  si aggira per le strade pericolose e infide di un vicino futuro assai particolare, dove la nostra Terra è stata invasa da alieni potenti ed enigmatici che hanno sterminato tutti i maschi umani e guidano la popolazione femminile secondo dettami imperscrutabili e con mano inflessibile. Alieni dagli scopi misteriosi e che parlano solo attraverso la voce dei loro robot, alieni con cui Fay dovrà inevitabilmente scontrarsi in un’indagine dagli aspetti oscuri e misteriosi (come nella tradizione delle migliori detective stories).

    L'autore

    James Patrick Kelly, nato a Mineola, New York, nel 1951, è uno dei migliori autori della fantascienza moderna. È noto in Italia soprattutto per la sua narrativa breve, ed è stato infatti più volte ospitato nelle antologie dei migliori racconti dell’anno curate da Gardner Dozois e da David Hartwell. Delos Books ha pubblicato il suo romanzo L’utopia di Walden (Odissea Fantascienza 23, 2008), incentrato sulle teorie di Henry David Thoreau e vincitore di un premio Nebula. Kelly è un pezzo di storia della fantascienza: era già presente nella leggendaria antologia Mirrorshades curata da Gibson e Sterling, ha vinto, oltre al Nebula già citato, anche due volte il premio Hugo per il miglior racconto (nel 1996 per l’ormai classico Think like a Dinosaur e nel 2000 per 10^16 to 1). In tempi recenti ha curato con John Kessel alcune antologie che offrono una carrellata delle ultimissime tendenze del genere, quali lo slipstream e il post-cyberpunk.

    Delos Digital è sempre stata molto attenta alle opere di quest’autore, di cui ha presentato anche  i recentissimi Immersione profonda e Più o meno.

    Dello stesso autore

    James Patrick Kelly, Immersione profonda Robotica ISBN: 9788867757992 James Patrick Kelly, Più o meno Robotica ISBN: 9788867757985 James Patrick Kelly, Pensa come un dinosauro Robotica ISBN: 9788865306741

    1

    Fissai il mio wallet, desideravo che si decidesse a cinguettare. Avevo già provato a fissare la porta, ma da lì non arrivava il minimo suono. Avrei potuto buttar giù qualcosa sul caso di Rashmi Jones, o in alternativa spolverare l'ufficio. Aveva proprio bisogno di una spolverata. Oppure potevo consultarmi con Johnnie Walker che, giusto quella mattina si era stabilito nell'ultimo cassetto della mia scrivania. Invece, decisi di aprire la finestra. Magari sarebbe arrivato un nuovo caso portato da un piccione viaggiatore. Oppure avvolto attorno a un mattone.

    Tre piani sotto di me, Market Street era vuota come il resto della città. Solo un paio di tipe assolutamente ordinarie in scarpe da passeggio e un'anziana con i sandali avvolta in una coperta. Sedeva sul marciapiedi di fronte a una caffetteria defunta intenta a strimpellare una chitarra per pochi spiccioli, sperando di trovare un filantropo all'inferno. La sua voce era sottile ma amabile come un gelato alla pesca. "Il mio uomo, io parlo del mio uomo. Povera vecchia cagna, pensai. Non ci sono uomini – nè per te, nè per nessun'altra." Smise di cantare appena un demone ci sorvolò, calando in picchiata per atterrare all'altro isolato. Era stata una magnifica mattina di giugno fino ad allora, l'umida promessa di primavera non ancora distrutta dall'estate in questa nostra città avvizzita. L'anziana si rimise in piedi a fatica appoggiandosi alla chitarra. Si avvolse ancor di più nella coperta e cominciò a trascinarsi verso il centro.

    Proprio allora il mio wallet si decise a squillare, ma era solo Sharifa, la mia quasi ex compagna. Di certo chiamava dall'ospedale, indossava il camice azzurro. Perfino attraverso il piccolo schermo riuscivo a vedere che piangeva.

    – Ciao Fay.

    Cominciai a mordermi un labbro.

    – Torna a casa stasera – disse. – Ti prego.

    – Non so dove sia casa.

    – Sono molto dispiaciuta di averti detto quelle cose. – Si strinse forte le braccia sul petto. – Dopotutto è il tuo corpo. La tua vita.

    La amavo. Ero proprio stufa dell'inseminazione, dell'aborto e di tutto ciò che era successo fra noi nell'ultima settimana. Non le risposi.

    La sua voce era come carta vetrata su uno specchio. – Non l'avevi mai fatto prima? Quella domanda mi fece nuovamente infuriare. Ne era rimasta così offesa da non riuscire nemmeno a pronunciare la parola.

    – Mi faccia indovinare, dottore – le risposi – stiamo parlando del fatto che mi sono fatta ripulire?

    Contrasse il viso. – Ti prego.

    – Se vuoi sapere i particolari più truci – replicai – puoi sempre assumermi per pedinarmi da sola. Stavo giusto cercando un nuovo incarico.

    – Considerala solo una battuta, va bene?

    – Tanti saluti, dottore – conclusi prima di buttare giù.

    Così la mia vita si era trasformata in un casino – non certo una notizia da prima pagina. Come se non bastasse, perfino con la finestra aperta la chiamata di Sharifa aveva risucchiato via l'aria dall'ufficio. Mi dissi che avevo solo bisogno di un bel caffè, anche se in realtà avrei voluto una zia ricca, una vacanza alle Fiji e una nuova ragazza. Chiusi la porta dietro di me, attraversai il corridoio, ed ero quasi sul punto di premere il bottone quando l'ascensore si

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