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Strage di cuori
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Strage di cuori

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About this ebook

Desiderare di sposare un pilota danese e, invece, trovarsi ad avere a che fare con un italiano bello e intelligente. Come farà Antonella a perseguire il suo obiettivo e a ignorare la tentazione incarnata dal capitano Stefano Bacigalupi?
Il pilota italiano, inoltre, ci mette del suo nel distogliere la ragazza dalla ricerca dell'uomo dei sogni. Tra scontri, battute e situazioni assurde, Antonella capirà che il marito perfetto può avere un'altra nazionalità.
LanguageItaliano
PublisherLedra
Release dateNov 18, 2016
ISBN9788822866219
Strage di cuori

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    Strage di cuori - Ledra

    possessori.

    1.

    «Caro cognatino, mi devi trovare un marito figo come te. Hai capito?» disse a Mark, cercando di modulare la voce in modo che sembrasse un comando.

    Lo sentì ridere al di là della cornetta. Forse non era stata così imperativa.

    «Ahhhh, credo che sia un'impresa al di là delle mie forze. Dove lo trovo uno meravigliosamente in gamba come me?» le disse ironico.

    «Non lo so, ma datti da fare. Fra una settimana vengo lì e lo voglio trovare. Sono stufa di mezzi scemi, ne voglio uno bello, simpatico, dolce e molto, molto focoso. E se non me lo trovi dico a mia sorella di non adempiere ai doveri coniugali finché non hai realizzato il mio desiderio. Anzi, passamela» gli ordinò decisa.

    «Sissignora» le rispose il cognato con una voce da schiaffi. Lei sospirò. Non l'aveva per nulla presa sul serio. E sì che le sembrava di essere stata determinata nel dirgli il regalo che voleva.

    «Antonella, cosa hai detto a Mark che si sta sganasciando sul divano?» le chiese la sorella.

    Questa volta uno sbuffo le uscì dalle labbra.

    «Che, visto che non trovo uno straccio di fidanzato qui, lo voglio lì. E che lui ha il dovere morale di infiocchettarmi uno dei suoi colleghi e regalarmelo. Sono stufa di tutti i tuoi racconti su quanto sia bello essere sposata con un pilota e soprattutto figo... lo voglio pure io!».

    Sentì anche Anna ridere come una pazza. Okay, pensavano entrambi che fosse uno scherzo. Gliel'avrebbe fatto vedere lei che scherzo. Si sarebbe fatta presentare tutti i colleghi scapoli dai venticinque anni in su e non avrebbe lasciato il suolo danese senza un bell'anello al dito. Sì, un danese sarebbe stato giusto per lei, era stufa di montanari. Lì a Canazei non c'era nessuno che le aveva fatto palpitare il cuore e neppure regalato attimi di lussuria. Non vedeva l'ora di sbarcare in terra straniera. La conquistatrice che c'era in lei era determinata a conquistare il premio.

    Una settimana dopo

    «Li voglio anch'io» mormorò guardando quell'essere perfetto che teneva in braccio. Luca era delizioso e gorgheggiava felice. Lo ammirò estasiata e poi spostò lo sguardo su Chris, in braccio ad Anna. Dormiva beato senza risentire delle chiacchiere tra loro due.

    «Tesoro, non ti garantisco che ti arrivino due gemelli, ma io e Mark faremo il possibile per trovarti un uomo di cui innamorarti. Mark si sta già lavorando qualche collega dicendo che è in arrivo la sua splendida cognata» le disse Anna con un'espressione felice stampata in faccia. Antonella le sorrise di rimando. Non contestò la parola splendida ma non ne era per nulla convinta. Provò un moto di contentezza per la sorella, si meritava tutto ciò che aveva ma... in fondo al suo cuore voleva anche lei la stessa cosa. Un marito, dei bambini, qualche animale da amare e pure un lavoro che la gratificasse. Voleva tutto ma in quel momento non aveva nulla, solo due genitori un po' apprensivi e una nonna rompipalle che le chiedeva continuamente se intendesse rimanere zitella. Sospirò cullando il suo dolce nipotino. Odorava di talco e di neonato. Meraviglioso.

    «Lo so che Mark si è messo sotto. Ieri quando è venuto a prendermi all'aeroporto mi ha illustrato il suo piano di accalappia l'uomo. Devo dire che mi piace sempre più tuo marito. Quando è venuto nel nostro hotel l'avrei pestato a sangue per la sua aura da uomo che non deve chiedere mai, ma adesso lo trovo una gran brava persona. Tu, però, non dirglielo» ammise con difficoltà. Non era molto brava ad ammettere le sue colpe e, con Mark, aveva toppato alla grande.

    Fece un paio di giri intorno al divano, Luca stava cedendo. Gli occhietti furbi del colore del cielo in tempesta stavano per raggiungere Morfeo. Qualche altro giretto e sarebbe stato pronto per il mondo dei sogni. Vide Anna dirigersi al primo piano nella camera dei bambini per portare Chris a letto e la seguì. Fatti pochi passi anche Luca era crollato. Lo depose nella culla vicino al gemello e si guardò attorno. La cameretta era bellissima: piena di colori e di giochi per piccoli. Sorrise. I cuccioli erano molto amati dai genitori. Riconobbe anche una sua foto con Anna. Era sulla parete centrale,

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