Vini d'Italia 2017

Vini d’Italia 2017

GAMBERO ROSSO®

Gambero Rosso S.p.A.

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Curatori

Gianni Fabrizio - Eleonora Guerini - Marco Sabellico

Collaboratori Speciali

Antonio Boco - Paolo De Cristofaro - Lorenzo Ruggeri - Paolo Zaccaria

Responsabili Regionali

Nino Aiello - Giuseppe Carrus - Nicola Frasson - Massimo Lanza - Giorgio Melandri - Gianni Ottogalli - Nereo Pederzolli - Pierpaolo Rastelli

Hanno inoltre redatto le schede

Stefania Annese - Francesco Beghi - Sergio Bonanno - Michele Bressan - Pasquale Buffa - Dionisio Castello - Giacomo Mojoli - Franco Pallini - William Pregentelli - Leonardo Romanelli - Maurizio Rossi - Giulia Sampognaro - Herbert Taschler - Cinzia Tosetti

Hanno collaborato

Filippo Apollinari - Enrico Battistella - Claudia Cherchi - Lucio Chiesa - Francesca Ciancio - Mario De Benedittis - Mario Demattè - Pierluigi Fais - Maurizio Fava - Mario Josto D’Ascanio - Maurizio Marci - Leonardo Marco - Enrico Massidda - Enrico Melis - Michele Muraro - Nicola Piccinini - Michele Pico Palermo - Massimo Ponzanelli - Flavia Previtera - Walter Pugliese - Carlo Ravanello - Riccardo Rossetti - Simona Silvestri - Paolo Trimani - Vincenzo Verrastro - Liliana Zanellato - Danilo Zannella

Segreteria

Giulia Sciortino

Coordinamento tecnico e Impaginazione

Marina Proietti

Direttore Editoriale

Laura Mantovano

Responsabile Grafica

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Direttore Commerciale

Francesco Dammicco

Responsabile distribuzione e vendita prodotti editoriali

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Produzione

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Responsabile Paola Persi

Mail: ufficio.pubblicita@gamberorosso.it

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Vini d’Italia

Iscrizione al Tribunale di Roma,

sez. stampa e informazione, n. 520 del 24.10.1995

Direttore Responsabile Paolo Cuccia

copyright © 2016

Gambero Rosso S.p.A.

i diritti di traduzione, di riproduzione, di memorizzazione

elettronica e di adattamento totale o parziale,

con qualsiasi mezzo (compresi microfilm

e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i paesi

La guida è stata chiusa in redazione il 2 settembre 2016

ISBN 978-88-6641-197-0

Realizzazione dell’edizione elettronica

Novembre 2016

Michele d’Agostino

Maurizio Lupi Meyer

eBookFarm

Sommario

La guida

I tre bicchieri 2017

I tre bicchieri riscoperti

I premi speciali

I tre bicchieri sotto i 15 euro

I tre bicchieri verdi

La classificazione delle annate

Le stelle

Come leggere la guida

Le Regioni

Valle d’Aosta

Piemonte

Liguria

Lombardia

Trentino

Alto Adige

Veneto

Friuli Venezia Giulia

Emilia Romagna

Toscana

Marche

Umbria

Lazio

Abruzzo

Molise

Campania

Puglia

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

Gli indici

Alfabetico dei produttori

Regionale dei produttori

LA GUIDA

È difficile scrivere queste righe d’introduzione alla trentesima edizione senza scivolare, anche involontariamente, nella retorica dell’autocelebrazione. Però chi ha vissuto questa storia fin dagli esordi non può non provare una grandissima soddisfazione per aver raggiunto questo traguardo. Tre decenni sono lunghi: il mondo, non solo il mondo del vino, è cambiato completamente... Basti pensare che nell’estate del 1987, quando prendevano forma le prime pagine della prima edizione (redatte con una macchina da scrivere), il muro di Berlino, anche se scricchiolante, era ancora in piedi. E l’Italia enologica tentava faticosamente di uscire da uno dei periodi più neri della sua storia recente. Realizzare la Guida dei Vini è stato un grande atto di fede nei confronti dei mille vignaioli che già allora cercavano di esprimere con entusiasmo e creatività il grande potenziale enologico italiano, e soprattutto un servizio per una nuova generazione di appassionati e gourmet - tra i quali noi stessi - che erano alla ricerca di indicazioni e suggerimenti in un panorama produttivo in decisa e turbolenta evoluzione. Era il Rinascimento del vino italiano, com’è stato ribattezzato quel periodo, un’epoca straordinariamente ricca di fermenti e novità, nella quale sono state poste le basi per l’affermazione internazionale del nostro comparto vinicolo di questi anni. Il successo della Guida dei Vini, allora come oggi, è legato a una serie di fattori che cerchiamo di riassumere brevemente. Vini d’Italia è un’opera collettiva, dove gli assaggi vengono sempre fatti da commissioni di almeno tre persone, e dove le bottiglie sono esaminate alla cieca, cioè sono coperte in modo da non influenzare il giudizio del degustatore. I vini più interessanti valutati dalle commissioni locali, che sono oltre 30, e coinvolgono oltre 70 degustatori di provata esperienza, vengono poi successivamente riesaminati da una commissione composta dai curatori della Guida e dai responsabili delle varie regioni. È in questa fase che da circa 1600 vini vengono selezionati i Tre Bicchieri, un’espressione che ormai significa vino eccellente in tutto il mondo. Quest’anno i vini premiati sono 429, sicuramente molti se paragonati ai 32 della prima edizione: ma allora avevamo assaggiato appena 1500 vini mentre ora dalle nostre sedute d’assaggio passano non meno di 45mila vini ogni anno. E le cantine valutate sono passate da 500 a 2400. Se il primo decennio di Vini d’Italia è stato dedicato al consolidamento dell’organizzazione e della struttura editoriale, fin dai primi anni sono state realizzate le traduzioni della Guida in tedesco e in inglese, cui poi in tempi più recenti si sono aggiunte quella in cinese e in giapponese, a conferma della vocazione internazionale del Gambero Rosso. Che ha speso l’ultimo decennio proprio nel consolidamento della sua immagine internazionale, arrivando a realizzare ogni anno oltre 40 eventi nel mondo, dove il vino italiano è il protagonista. Abbiamo trasformato nel tempo una geniale ma piccola pubblicazione rivolta al mercato italiano in un vademecum per gli appassionati di vino di tutto il mondo che è divenuto un formidabile strumento di lavoro per i professionisti del vino internazionale, al punto che i nostri punteggi di uno, due o Tre Bicchieri, hanno ormai la valenza di quelli di una vera e propria agenzia internazionale di rating finanziario. Un grande successo al quale hanno contribuito negli anni più di mille degustatori. A loro tutti, e a tutti gli enti, le associazioni e le istituzioni che con noi hanno collaborato, vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per averci sostenuto negli anni fino a raggiungere questo straordinario traguardo.

Come ogni anno abbiamo sintetizzato il nostro lavoro nei Premi Speciali. Il Rosso dell’Anno è un grande Gioia del Colle Primitivo, il Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto ’13 di Chiaromonte. Il Bianco dell’Anno è un raffinatissimo elegante Verdicchio dei Castelli di Jesi, il Classico Superiore Misco ’15 di Tenuta di Tavignano. Il premio Bollicine dell’Anno va alla ventesima annata di un iconico Valdobbiadene Extra Dry, il Giustino B. ’15 della Ruggeri & C., decisamente uno dei migliori spumanti a base di uve glera che abbiamo mai assaggiato. Il premio Dolce dell’Anno va alla friulana Lis Neris che ci ha proposto un Tal Lùc Cuvée Speciale, un fantastico vino da meditazione frutto del taglio di due annate, la 2006 e la 2008. La Cantina dell’Anno va a Bellavista, la grande azienda franciacortina capofila del gruppo Terra Moretti che vanta una collezione di maison di livello tra Franciacorta e Toscana. Il Miglior Rapporto Qualità Prezzo va all’ottimo Pecorino ’15 dell’abruzzese Tiberio, mentre il Viticoltore dell’Anno è Aimone Vio, un vigneron ligure di grande talento e straordinaria passione. La Cantina Emergente è la chiantigiana Istine, una bellissima realtà dal sicuro avvenire. Il premio per la Viticoltura Sostenibile, infine, che è una tematica a noi molto cara, va all’umbra Roccafiore, che oltre a produrre un eccellente Grechetto di Todi è dalla sua nascita impegnata in questo settore. Troverete infine la segnalazione dei Tre Bicchieri Verdi, quelli prodotti da aziende biologiche o biodinamiche certificate, che sono 88. Infine, sono ben 88 i vini premiati reperibili in enoteca entro la fascia dei 15 euro.

Ringraziamo la Camera di Commercio di Bolzano EOS, la Camera di Commercio di Cagliari, la Camera di Commercio di Perugia, il Coordinamento delle Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria, le strade del Vino di Arezzo, l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini di Jesi (IMT) e la VINEA di Offida, l’ERSA del Friuli Venezia Giulia, l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Valenzano, l’Ente Vini Bresciani, il Comune di Carcare (SV), il Comitato Grandi Cru della Costa Toscana, Assovini Sicilia, il Centro per l’Innovazione della Filiera Vitivinicola Ernesto del Giudice di Marsala e poi i Consorzi di Tutela: quello del Gavi, quello del Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Roero, dei Vini dei Colli Tortonesi, dei Nebbiolo dell’Alto Piemonte, di Caluso, di Carema e del Canavese, dei Vini di Valtellina, dell’Oltrepò Pavese, del Franciacorta, della Valcalepio, dei Vini Mantovani, del Lugana, della Valtenesi, di Conegliano Valdobbiadene, del Soave, il Consorzio Vini Trentini, e poi quelli di Bolgheri, del Brunello di Montalcino, del Chianti Classico, di San Gimignano, di Montepulciano, del Chianti Rufina, del Morellino di Scansano, quello dei Vini della Maremma Toscana, del Montecucco, del Carmignano, di Orvieto, di Montefalco, il Consorzio di Tutela dei Vini Piceni e infine il Consorzio di Tutela dei vini Doc Sicilia. Ringraziamo inoltre, l’Enoteca Regionale della Lombardia di Cassino Po, quella del Roero, di Nizza Monferrato, di Canelli e dell’Astesana, la Cantina Comunale I Söri di Diano d’Alba, la Bottega del Vino di Dogliani, l’Università di Bologna – Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia, la Terre Naldi di Tebano, il ristorante Carpe Diem di Montaione, il Calidario di Venturina, l’Agriturismo Giuncola & Granaiolo di Rispescia, le Città del Gusto di Roma e di Napoli, l’Enoteca Regionale della Basilicata di Venosa, la Caneva di Mogliano Veneto, il ristorante Bouchon di Messina, l’Acqua San Martino di Codrongianus.

Ringraziamo infine tutta la squadra dei nostri collaboratori, che ci ha assistito con autentica passione nella realizzazione di questa Guida, dalle degustazioni sul territorio alla redazione delle schede fino alla realizzazione del volume, e a tutti quelli che con noi hanno collaborato nel corso degli anni. Con un ringraziamento particolare a Nereo Pederzolli che con immutata passione continua a seguirci dall’inizio della nostra storia.

Gianni Fabrizio, Eleonora Guerini, Marco Sabellico

DEGUSTARE CON IL GAMBERO ROSSO

Ho ricevuto un invito a far parte della commissione d’assaggio del Gambero Rosso nel novembre dello scorso anno durante Taste of Moscow. Potete immaginare la mia reazione. A quell’epoca avevamo già realizzato una serie di eventi insieme in Russia, in particolare avevo curato le masterclass, ma non avevo mai avuto il piacere di far parte della commissione dei curatori della Guida nell’assegnazione dei Tre Bicchieri. Certo, eravamo stati seduti allo stesso tavolo in qualche evento, ma questa era tutta un’altra cosa. E poi, un conto è prendersi la responsabilità di una lezione-degustazione, un altro il dare punteggi su una Guida che leggeranno migliaia e migliaia di persone nel mondo... All’inizio pensavo che avrei fatto parte di qualche panel regionale, con il risultato di approfondire la mia conoscenza di questa o quella zona vinicola, ma inaspettatamente ho passato diversi giorni seduto al tavolo delle degustazioni finali. Sicuramente la preselezione era stata fatta con molta cura, quindi la maggior parte dei campioni era - come punteggi - vicinissima alla soglia dei Tre Bicchieri. Vi sottolineo però una cosa: molto vicina, ma spesso i vini non ce l’hanno fatta, dato che il punteggio finale era la media dei punteggi dei degustatori. Non ho la media delle statistiche, ma solo un 25% circa dei campioni degustati alle finali ha poi avuto i Tre Bicchieri. Non pensate che sia una valutazione molto rigida e selettiva? Forse sì. Ma d’altro canto tutto questo non fa che rafforzare il valore di un Tre Bicchieri. Senza dubbio alcuno, questo significa che ognuno dei vini premiati è un riferimento assoluto nella sua categoria. La grande sfida è stata confrontare i miei punteggi con quelli del resto del panel. Non perché io tenda a sottovalutare la mia opinione, ma piuttosto perché è stato un ottimo modo per capire la filosofia dei degustatori del Gambero Rosso. Abbiamo discusso serenamente e ci siamo scambiati opinioni per capire il punto di vista di ognuno. Sicuramente questi dibattiti sono stati utili per scoprire la bellezza nascosta di vini che a volte sarebbe potuta passare inosservata, e per essere due volte più attenti degustando vini che magari inizialmente non mi avevano colpito o che addirittura per qualche ragione non mi piacevano proprio. E così i curatori della Guida m’hanno permesso di vedere da vicino il loro sistema di lavoro e di valutazione, aiutandomi ad ampliare gli orizzonti su alcuni stili e tipologie particolari del vino italiano. La mia esperienza personale di degustatore per la più nota e prestigiosa Guida dei vini d’Europa mi ha fatto capire veramente perché i punteggi del Gambero Rosso sono sinonimo di valutazione obiettiva e si sono guadagnati la credibilità e la stima di appassionati ed esperti di tutto il mondo. Questa Enciclopedia merita sicuramente di essere il loro primo riferimento se vogliono essere informati su quali sono veramente i migliori vini italiani.

Dmitry Fedotov

Wine Expert, Member of the Supervision Board of the Union of Winegrowers and Winemakers of Russia

I TRE BICCHIERI 2017

Valle d'Aosta

Valle d'Aosta Chambave Muscat Flétri ’14

La Vrille

Valle d'Aosta Chardonnay Élevé en Fût de Chêne ’15

Maison Anselmet

Valle d'Aosta Cornalin ’15

Rosset Terroir

Valle d'Aosta Petite Arvine ’15

Elio Ottin

Valle d'Aosta Pinot Gris ’15

Lo Triolet

Valle d'Aosta Syrah Côteau La Tour ’14

Les Crêtes

Piemonte

Barbaresco Albesani S. Stefano Ris. ’11

Castello di Neive

Barbaresco Angelo ’13

Albino Rocca

Barbaresco Asili Ris. ’11

Ca' del Baio

Barbaresco Asili Ris. ’11

Bruno Giacosa

Barbaresco Asili ’13

Ceretto

Barbaresco Costa Russi ’13

Gaja

Barbaresco Currà ’12

Sottimano

Barbaresco Gallina ’12

Piero Busso

Barbaresco Pajé ’11

Roagna

Barbaresco Rabajà ’12

Bruno Rocca

Barbaresco Rombone ’12

Fiorenzo Nada

Barbera d'Asti Pomorosso ’13

Coppo

Barbera d'Asti Sup. Nizza La Court ’13

Michele Chiarlo

Barbera d'Asti Sup. Nizza ’13

Tenuta Olim Bauda

Barbera d'Asti Sup. V. La Mandorla Edizione La Grisa ’14

Luigi Spertino

Barbera del M.to Sup. Bricco Battista ’13

Giulio Accornero e Figli

Barbera del M.to Sup. Pico Gonzaga ’13

Castello di Uviglie

Barolo Bric dël Fiasc ’12

Paolo Scavino

Barolo Bricco Boschis ’12

Cavallotto Tenuta Bricco Boschis

Barolo Bricco Fiasco ’12

Azelia

Barolo Bricco Pernice ’11

Elvio Cogno

Barolo Bricco delle Viole ’12

G. D. Vajra

Barolo Brunate ’12

Mario Marengo

Barolo Bussia 90 Dì Ris. ’10

Giacomo Fenocchio

Barolo Bussia V. Mondoca Ris. ’10

Poderi e Cantine Oddero

Barolo Cannubi ’12

G. B. Burlotto

Barolo Cannubi ’12

Marchesi di Barolo

Barolo Cerretta V. Bricco ’10

Elio Altare - Cascina Nuova

Barolo Cerretta ’12

Giovanni Rosso

Barolo Francia ’12

Giacomo Conterno

Barolo Giachini ’12

Giovanni Corino

Barolo Ginestra Casa Maté ’12

Elio Grasso

Barolo Ginestra Ris. ’08

Paolo Conterno

Barolo Lazzarito Ris. ’10

Ettore Germano

Barolo Liste ’11

Giacomo Borgogno & Figli

Barolo Monprivato ’11

Giuseppe Mascarello e Figlio

Barolo Monvigliero ’12

F.lli Alessandria

Barolo Ornato ’12

Pio Cesare

Barolo Paiagallo Casa E. di Mirafiore ’12

Fontanafredda

Barolo Ravera ’12

Vietti

Barolo Resa 56 ’12

Brandini

Barolo Rocche dell'Annunziata ’12

Mauro Veglio

Barolo Rocche di Castiglione ’12

Brovia

Barolo San Bernardo Ris. ’10

Palladino

Barolo Sorì Ginestra ’12

Conterno Fantino

Barolo Sottocastello di Novello ’11

Ca' Viola

Barolo V. Lazzairasco ’12

Guido Porro

Barolo Vigna Rionda Ris. ’10

Massolino

Barolo Vignarionda ’12

Luigi Pira

Barolo del Comune di Barolo Essenze ’12

Vite Colte

Barolo ’12

Cascina Fontana

Barolo ’12

Bartolo Mascarello

Boca ’11

Le Piane

Carema Et. Bianca ’12

Ferrando

Dogliani Papà Celso ’15

Abbona

Dolcetto di Ovada Sup. Du Riva ’13

Tacchino

Erbaluce di Caluso La Rustìa ’15

Orsolani

Gattinara Osso San Grato ’12

Antoniolo

Gavi del Comune di Gavi Monterotondo ’14

Villa Sparina

Gavi del Comune di Gavi Minaia ’15

Nicola Bergaglio

Gavi del Comune di Gavi Pelöia ’15

San Bartolomeo

Ghemme ’11

Torraccia del Piantavigna

Grignolino del M.to Casalese ’15

Vicara

Lessona ’12

La Prevostura

Moscato d'Asti Canelli Sant'Ilario ’15

Ca' d'Gal

Moscato d'Asti Casa di Bianca ’15

Gianni Doglia

Moscato d'Asti Ciombo ’15

Tenuta Il Falchetto

Nebbiolo d'Alba Sup. Cumot ’13

Bricco Maiolica

Roero Gepin ’12

Stefanino Costa

Roero Giovanni Almondo Ris. ’13

Giovanni Almondo

Roero Mompissano Ris. ’13

Cascina Ca' Rossa

Roero Printi Ris. ’12

Monchiero Carbone

Roero Sudisfà Ris. ’13

Angelo Negro e Figli

Roero V. Mombeltramo Ris. ’12

Malvirà

Ruchè di Castagnole M.to La Tradizione ’15

Montalbera

Liguria

Colli di Luni Vermentino Et. Nera ’15

Cantine Lunae Bosoni

Colli di Luni Vermentino Il Maggiore ’15

Ottaviano Lambruschi

Colli di Luni Vermentino Sarticola ’15

La Baia del Sole - Federici

Dolceacqua Bricco Arcagna ’14

Terre Bianche

Riviera Ligure di Ponente Pigato Bon in da Bon ’15

BioVio

Riviera Ligure di Ponente Pigato Le Marige ’15

La Ginestraia

Lombardia

Brut Farfalla

Ballabio

Brut ’11

Monsupello

Franciacorta Brut Rosé Boké ’12

Villa Franciacorta

Franciacorta Dosage Zéro Vintage Collection ’11

Ca' del Bosco

Franciacorta Extra Brut ’09

Lo Sparviere

Franciacorta Extra Brut ’12

Ricci Curbastro

Franciacorta Nature 61 ’09

Guido Berlucchi & C.

Franciacorta Non Dosato Bagnadore Ris. ’09

Barone Pizzini

Franciacorta Pas Dosé 33 Ris. ’09

Ferghettina

Franciacorta Pas Dosé Girolamo Bosio Ris. ’09

Bosio

Franciacorta Pas Operé ’09

Bellavista

Franciacorta Zero ’12

Contadi Castaldi

Lugana Molin ’15

Cà Maiol

OP Bonarda Vivace Campo del Monte ’15

F.lli Agnes

OP Brut 'More ’12

Castello di Cigognola

OP Cruasé Oltrenero

Tenuta Il Bosco

OP Pinot Nero Brut 1870 ’12

F.lli Giorgi

Pinot Nero Bertone ’13

Conte Vistarino

Valtellina Sforzato Albareda ’13

Mamete Prevostini

Valtellina Sfursat 5 Stelle ’13

Nino Negri

Valtellina Sup. Grumello Buon Consiglio Ris. ’07

Ar.Pe.Pe.

Valtellina Sup. Sassella Ris. ’12

Aldo Rainoldi

Valtellina Sup. Valgella Cà Moréi ’13

Sandro Fay

Trentino

Fojaneghe Rosso ’12

Bossi Fedrigotti

San Leonardo ’11

Tenuta San Leonardo

Teroldego Rotaliano Pini ’12

Roberto Zeni

Trento Brut Altemasi Graal Ris. ’09

Cavit

Trento Brut Domini ’10

Abate Nero

Trento Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore ’05

Ferrari

Trento Brut Ris. ’10

Letrari

Trento Dosaggio Zero Ris. ’11

Maso Martis

Trento Extra Brut Tridentum ’09

Cesarini Sforza

Trento Rotari Flavio Ris. ’08

Mezzacorona

Alto Adige

A. A. Cabernet Puntay Ris. ’12

Erste+Neue

A. A. Chardonnay Löwengang ’13

Tenute Alois Lageder

A. A. Gewürztraminer Auratus Crescendo ’15

Tenuta Ritterhof

A. A. Gewürztraminer Brenntal Ris. ’14

Cantina Kurtatsch

A. A. Gewürztraminer Nussbaumer ’14

Cantina Tramin