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Viaggio ad Adocentyn la casa del Signore
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Viaggio ad Adocentyn la casa del Signore
Ebook145 pages2 hours

Viaggio ad Adocentyn la casa del Signore

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About this ebook

Un messaggio di apertura alla conoscenza o un
benevolo approccio? L' autore ci immerge in una dimensione vasta quanto interi pianeti rivelando segreti e nascoste realtà.
LanguageItaliano
Release dateNov 25, 2016
ISBN9788822869357
Viaggio ad Adocentyn la casa del Signore

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    Book preview

    Viaggio ad Adocentyn la casa del Signore - Roberto Beggio

    Roberto Beggio

    Viaggio ad Adocentyn la casa del Signore

    UUID: 5ee4562a-c44e-11e6-8264-0f7870795abd

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    Prefazione

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Capitolo 10

    Capitolo 11

    Capitolo 12

    Capitolo 13

    Capitolo 14

    Capitolo 15

    Capitolo 16

    Capitolo 17

    Capitolo18

    Capitolo 19

    Capitolo 20

    Capitolo 21

    Capitolo 22

    Capitolo 23

    Capitolo 24

    Capitolo 25

    Capitolo 26

    Capitolo 27

    Capitolo 28

    Capitolo 29

    Capitolo 30

    Capitolo 31

    Capitolo 32

    Capitolo 33

    Capitolo 34

    Capitolo 35

    Capitolo 36

    Capitolo 37

    Capitolo 38

    Capitolo 39

    Capitolo 40

    Capitolo 41

    Capitolo 42

    Capitolo 43

    Capitolo 44

    Capitolo 45

    Capitolo 46

    Capitolo 47

    Capitolo 48

    Capitolo 49

    Capitolo 50

    Ringraziamenti

    Note

    Prefazione

    Prefazione

       Accidenti che tempaccio… peggiora ed il vento sta aumentando...dovrebbe apparire questa benedetta Isola, sono le cinque ormai ed inizia ad imbrunire. Calma dai rivediamo la posizione. Dunque...sì il Capo deve essere qui davanti ed il faro dovrebbe accendersi tra poco… sono un poco nervoso per la visibilità. Avevo ridotto la velatura un’ora prima al notare un rinforzo del vento ed avevo accertato ma… lo rifaccio prima che sia troppo buio. Accidenti alla meteo...dava quindici nodi e sono venticinque quasi. Non mi illudo più, questa è una depressione da Sudovest sul naso ed in più inizia a piovere...però va bene, ora navigo meglio e tra una oretta sono in porto… La barca, un bel veliero moderno di dodici metri in solido acciaio solcava l'acqua sbandato nel vento, creando una nuvola di schiuma e spruzzi che si confondevano con le grigie ombre delle onde. Allora questo faro? Dove sei Capo de Pera? Siamo quasi alle ultime luci, stringo bene il vento ma non me la sento di scendere al carteggio per un controllo, non ho cambiato rotta da l'ultimo calcolo, è lì davanti non mi sbaglio… ma la corrente? Sapevo di una anomalia nel canale di Minorca dovuta a forti sbalzi di profondità e l’avevo anche tenuta presente nel tracciare la rotta ma...aspetta scendo per un ultimo controllo e...in quel momento odo degli sbuffi d’aria che risuonano alla mia destra… Delfini! Cari amici! Quattro o cinque belli esemplari nuotavano a lato della barca quasi sfiorandola, respirando tutti insieme uno a fianco a l’altro. Di colpo si immergono tutti passando sotto la profonda chiglia ed eccoli uscire sulla sinistra a lato della prua: attenti delfini la mia chiglia è tagliente! Sorrido ma subito eccoli di nuovo a fianco alla mia destra....e via! Un altro tuffo all’ ingiù e di nuovo emergono a sinistra della prua spumeggiante...ragazzi vado bene? Non mi rispondono… non giocano? Non giocano come sempre? Ancora ripetono imperterriti lo stesso percorso da destra a sinistra...ed ancora di nuovo ignari ai miei richiami. Vai a sinistra Capitano seguili...Vira! Sì vado a sinistra...stringo il vento di quasi venti gradi e cazzo le vele, la barca si appoggia sul fianco e guizza in avanti aumentando il vento apparente ormai a pochi minuti da l'oscurità. Eccoli! Ci sono ancora! Ma… cosa fanno ora? Giocano! Stanno giocando! Ho cambiato rotta e stanno giocando... saltano da tutte le parti spiaccicando la coda sulle onde...cari delfini! Mi siedo di nuovo con la barra stretta nella nuova rotta e alzo lo sguardo: improvvisamente sopra di me, poco dietro la cima dell’albero, scorgo dei lampi di luce intervallati tipici di un faro. Vedevo il fascio tenue del lampo, offuscato dalla pioggia battente, riflettersi sulla parete rocciosa sulla quale era abbarbicato. Nel mentre un rumore assordante mi raggiunse e sotto il faro, quaranta metri da me, onde di schiuma bianca colpivano un prominente scoglio di quasi dieci metri di diametro, del quale avevo completamente perso le coordinate, a poca distanza dalla costa. Sicuramente mi ci sarei impattato di prua senza speranza per Me e la barca, se non avessi corretto la rotta! Grazie cari Delfini! E scoppiai in lacrime. Grazie per salvarmi la vita ed il mio bel veliero! Ero in preda di una crisi, ero al limite. Tremando senza controllo riuscii ad ormeggiare nel piccolo porto e poi mi tuffai nella cuccetta piangendo in silenzio fino a che mi addormentai.   

    Capitolo 1

    Dobbiamo continuare ad essere bravi, migliorare ed aiutare. Non mi sono mai posto, nemmeno per un minuto, il dubbio sulla veridicità di ciò che mi è successo, tanto meno su ciò che racconto. Sono perfino andato oltre a quei giochi mentali che a volte lasciamo prendere forma e crescere dentro di Noi, con i quali poi conviviamo con indifferenza, fino a che, una mattina ci venga da pensare ma che stupide idee ho per la testa...Non è mai accaduto? Se sì siete già dei genietti sani di mente. Al peggio, se non è così ci considereremo un po' incompresi, che è un buon inizio per diventare delle brave persone. Ma nemmeno questo ho lasciato al caso nel mio pensiero, non me lo sono permesso. Ho impiegato troppo tempo forse, questo sì. Quindi se Qualcuno Vi parla dell'aldilà o dall'aldilà fateci caso, potrebbero esserci delle belle sorprese dietro quel discorso... Poi arriva il tempo della scelta: Mi decido sì o no? Poi quello dell'organizzazione: Prima mi faccio il segno della croce e poi inizio...e vai! E invece non partiamo, no non lo vogliamo fare, non me la sento.... Poi dopo un poco siamo vecchi e non abbiamo fatto niente, nulla. No questo non lo accetto, non mi piace. Cogliere l'attimo...questo è interessante. Ho voluto solo dare un piccolo esempio di come potrebbero andare le cose su questo pianeta. Per tornare quindi al dubbio su quella veridicità, chi lo crederà vero ponga il fatto ben chiuso in uno scrigno, spolverandolo di tanto in tanto. Chi non lo ha creduto tale però, stia ben attento ai furti! Su questo mondo avvengono di sovente, con il bello ed il cattivo tempo: con l'avanzare della tecnologia così velocemente potrebbe uscire un apparecchio, in offerta a buon prezzo, per portare via le anime alla gente... cerchiamo di evitarlo con la buona volontà! Poi ci sono le Divinità, forse suona meglio se li chiamo GLI EXTRATERRESTRI, che nominiamo anche ALIENI, quelli che guidano gli UFO e che portano i caschi di Guerre Stellari e le spade di luce. Comunicano dentro i microfoni sonori per non mostrare i Loro volti...o forse non lo fanno per non farci capire che non parlano proprio bene la nostra lingua! Ecco, il caso ha voluto che fossi Io uno di coloro i quali, hanno dovuto mantenere attivo il contatto con queste Entità Aliene Extra Cosmiche, ET già compreso e servire di rappresentanza. Ciò ha fatto nascere questo mio preoccuparmi di non cadere nell'errore di non essere veritiero, nell'espressione e contenuto, curando di evitare di inventare i fatti. Da lì quindi il mio continuo monitoraggio del mio intimo e profondo Me stesso. Dovevo assicurarmi, prima di scrivere, di non mentire né apportare distorte testimonianze, né commenti poco adeguati, né usare gonfiaggi approfittatori. Ma poi alla fine non ebbi dubbi, il check-up me lo avevano già fatto LORO: mi avevano immerso senza che Io me ne fossi reso conto, a modo di un bel bagno purificatore, nella Materia Oscura, il Dark Matter,...e ne divenni consapevole solamente trentaquattro anni dopo...

    Capitolo 2

    Sono un testimone, questo sì. Sicuro e matematico. Non voglio confondere nessuno, devo dire cose importanti e lo faccio per l’essere umano, per me e la mia famiglia, e perché ora mi è stato concesso. Riscuoterò i consensi di un numeroso pubblico o verrò sferzato da duri commenti? Lezioni ne ho imparate molte nella vita, tante da capire come seguire la giusta via, per ciò divulgo la mia avventura, il mio viaggio più bello del mondo e l'incontro con l'infinito che sta intorno a Noi...ed anche dentro di Noi. Sono stato prescelto, istruito, indirizzato ed infine premiato. Tutto riguarda Noi, esseri umani: come ci conosciamo, come ci comportiamo, pensiamo eccetera, ma la fonte di tutto ciò che racconto no. La fonte proviene da lontano: parsec di distanza, fotoni di luce, sistemi di creazione, di cui i più vicini a noi sono i dolci pensieri nella famiglia moderna, giovane, attenta e fedele. Sono un testimone dell’aldilà, lo sconosciuto luogo abitato dai folletti con le antenne. La Loro energia è una forza per noi infinita: una forza dolce e delicata, potente e invalicabile, che con le Proprie mani plasmano per crearci. Mi conviene assecondarli, Pensai la prima volta che percepii il loro contatto, nel Aprile 1982, sui dolci prati dell’isola Martinica. Aspettavo che l’amico Paolo tornasse a raccogliermi per il viaggio di ritorno dai Caraibi. Lui aveva proseguito per visitare le isole del Venezuela, con la sua compagna e la nostra bella barca a vela messa in acqua con sacrifici, ed Io avevo scelto di rimanere in Martinica, terra di magia e di musica. Leggevo Castaneda, don Juan faceva parte degli idoli, con Moitissier ,Tabarly, Malingri e tutti loro, ma ciò che avvenne su quella isola cancellò tutto di me. In pochi secondi capii che una tremenda dimensione sconosciuta si stava aprendo a mio lato e diventavo un Illuminato, un veggente e uomo di conoscenza: così sospettai. Avevo 32 anni! Non toccare nulla eh Roberto, qui è serio il discorso! Uno sguardo sbagliato o una mossa non controllata, possono suscitare dubbi di poca preparazione: ciò che succede qui, non appartiene al umano ma al Divino Pensai. Ora so che tutto appartiene a Loro. Immaginavo come non potessero appartenere a Loro i miei abiti, la mia moto o chissà cos'altro. Così dopo più di trenta anni eccomi qua, con un bel bagaglio di conoscenza e con il desiderio di trasmetterlo a l’umanità, sì perché di passi avanti se ne sono fatti: noi umani sappiamo di averne percorsi tanti. La cosa più bella è che, con la loro bontà e comprensione, mi hanno spiegato che vive moltissima gente che merita di conoscere un bel pezzo di storia della nostra Terra, e cosa ci facciamo qui dentro. Quindi da ora torno d'accapo ed incomincio a raccontare: Esiste una città magica chiamata ADOCENTYN" Scrisse Ermete Trismegisto. Non sul nostro pianeta, aggiungo Io. Per forza nessuno l’ha trovata e pochi l'hanno vista. Oggi so che mondi abitati fanno parte del nostro gruppo locale e quello su cui si trova ADOCENTYN, proprietà particolare del Nostro Signore e della tanto amata Sua Sposa, non è poi così lontano dal nostro, secondo i loro canoni di distanze. Incredibile ma vero.

    Capitolo 3

    Rimaniamo per ora sulla Terra. Dopo quel

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