Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Quello che le mamme (non) dicono
Quello che le mamme (non) dicono
Quello che le mamme (non) dicono
Ebook179 pages2 hours

Quello che le mamme (non) dicono

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Un libro nato dai racconti spontanei di un gruppo di mamme che, dopo essersi conosciute in un gruppo Facebook, ne hanno creato un altro. Per parlare non solo di bambini, non solo di tette, non solo di vestitini. Ma anche di uomini, di miti, di cavolate, di scherzi. Ma soprattutto di se stesse.
Quando le donne diventano mamme sono solo mamme per i primi mesi. Poi riaffiora la donna, una donna diversa rispetto a quella di prima, una donna che nemmeno loro comprendono ancora.
Finché non la descrivono alle loro compagne di avventura.
LanguageItaliano
Release dateNov 29, 2016
ISBN9788822871800
Quello che le mamme (non) dicono

Related to Quello che le mamme (non) dicono

Related ebooks

Relationships For You

View More

Related articles

Reviews for Quello che le mamme (non) dicono

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Quello che le mamme (non) dicono - Mamme Del Fight Club Febbraio 2016

    Mamme del Fight Club Febbraio 2016

    Quello che le mamme (non) dicono

    UUID: 3da4f9de-b6f6-11e6-b208-0f7870795abd

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write (http://write.streetlib.com).

    Indice

    Da mamme a Fighters

    Il colpevole del litigio

    Litigare in un gruppo su Facebook e aprirne un altro più figo

    La donna che sta dentro

    Serena

    Afrodite

    Callisto

    Armònia

    Cassandra

    Leto

    Ilio

    Euridice

    Maddalena

    Rea

    Sibilla

    Era

    Martina

    Seléne

    Jamila

    Circe

    Medusa

    Luna

    Athena

    Medea

    Diana

    Elettra

    Musa

    Flora

    Giocasta

    Maya

    Artemide

    Ambra

    Argenta

    Il parto

    Serena

    Callisto

    Afrodite

    Armonia

    Athena

    Leto

    Maddalena

    Sibilla

    Era

    Martina

    Jamila

    Luna

    Medusa

    Musa

    Ilio

    Euridice

    Circe

    Medea

    Ambra

    Selène

    Rea

    Argenta

    Note

    Da mamme a Fighters

    Del perché e del percome scrivere un libro come questo

    I migliori contenuti generati dai social sono quelli scritti da persone che, sentendosi a proprio agio tra sconosciuti con cui non condividono altro che una passione, si sentono liberi di aprirsi, senza filtri eccessivi.

    Successe proprio questo nel gruppo Fighters Febbraio 2016, creato da alcune ragazze che si erano conosciute in un gruppo di mamme. Cominciarono prima le amministratrici a mettersi in gioco, a metterci la faccia, svestirsi, denudarsi, raccontarsi, scrivere cose belle, brutte, difficili, vissute prima di diventare mamme, durante il parto e a volte anche dopo.

    Attirate da questa sorta di liberazione karmica, fecero la stessa cosa gran parte delle Fighters.

    Erano tutte storie talmente belle e vissute (e coinvolgenti, perché scritte di getto) che una delle mamme un giorno fa: perché non scriverne un libro? Sicuramente era un pensiero che stava balenando un po' a tutte, perché ci fu subito una forte adesione al progetto.

    Ed ecco il libro: l'abbiamo scritto per noi.

    Tutte le mamme protagoniste di questo libro sono d'accordo a pubblicare le loro storie con nomi e luoghi di fantasia.

    Ogni riferimento a cose, fatti e persone è puramente casuale.

    Il colpevole del litigio

    W gli spinaci congelati

    C'era una volta un gruppo di future mamme che si volevano bene su Facebook.

    Condividevano ogni giorno paure, speranze e foto di pance.

    Nel mese di febbraio nacquero i loro bambini e il loro legame divenne speciale.

    Un giorno però il re SpyNacio, che le spiava dal Grande Frigo con connessione Wi-fi, invidioso come una zucchina,  lesse un post pubblicato da una mamma Fighter: preoccupata, aveva riportato l'allerta di un medico riguardo agli spinaci cotti e poi congelati. Gli venne un'idea diabolica, ghignò e entrò nel gruppo a menar zizzania.

    Qualche giorno dopo infatti, il re SpyNacio insinuò il dubbio nel cuore di ogni mamma di quel gruppo, in particolare modo nei post di una di loro, Tonia, e all'occasione, di un partito di amiche sue fatte della stessa materia.

    Successe che in un post Tonia aumentò il terrore: i maledetti avrebbero scorreggiato nuvole di nitriti nitrati e uranioti sui loro pargoli innocenti. Il partito del No agli spinaci congelati cominciò a sputare sentenze, giudizi e veleni sulle altre mamme preoccupate e non preoccupate. Mamme degeneri, abbasso chi usa gli spinaci cotti e congelati! Voi siete mamme di serie b c d. Noi di serie A: non diamo giudizi, no, ma diamo informazioni noi, faceva dire il re SpyNacio al suo partito, che scambiava l'informazione per qualsiasi minchiata si condividesse sui social. Per non parlare di quando le adepte riportavano informazioni travisate perché ne avevano letto solo il titolo.

    E così litigarono, la magia si ruppe e il re SpyNacio ne fu non contento, di più: super contento! La sua marachella creó un altro partito di adepte agli spinaci, cotti e surgelati, le quali erano molto più simpatiche e divertenti delle altre, che lui stesso aveva contribuito a inacidire Queste mamme, le Fighters, si riunirono in un altro gruppo dove lo nominavano sempre, senza litigare, giudicare o condividere minchiate. Si, magari quelle le condividevano ma non furono mai scambiate per informazioni.

    Fu così che il re SpyNacio cambiò partito e traslocò nel Grande Congelatore da dove, cotto e surgelato, vigilò per sempre sui loro piccoli e li mantenne ogni giorno al riparo dai peti tossici.

    Litigare in un gruppo su Facebook e aprirne un altro più figo

    Le Fighters ricordano come hanno deciso di riunirsi

    Diana

    In realtà non c'era l'idea di fare un altro gruppo ma c'era l'idea di non perdersi. Il motivo è chiaro. 

    È vero che non ci conosciamo, ma abbiamo passato nove mesi intensi tra alti e bassi, molti dei quali anche taciuti, dove abbiamo condiviso tanto e ci siamo fatte forza durante l'ultimo giro di gara.

    Una sera Armònia mi contatta, chiedendomi se tornavo nel gruppo di mamme da cui ero uscita da qualche giorno e immagino che la stessa richiesta sia stata fatta ad altre che erano andate via. Alla richiesta di Armònia si aggiunge poi quella di Ambra.

    In modo scherzoso ho proposto di fare un gruppo dove invitare quelle a cui faceva piacere.

    Sinceramente non pensavo di essere presa in parola. Invece Armònia la mattina dopo ci contatta e ci dice di aver creato un gruppo su Facebook chiamato Fight Club: idee e pensieri comuni hanno reso la cosa fattibile.

    Inizialmente non ero convinta della scelta sul nome del gruppo, ma effettivamente ognuna di noi lotta per arrivare a fine giornata...viva! Anche se penso che l'idea del titolo derivi da ben altro!

    L'altro gruppo mi piaceva e anche tanto. Di solito rimango spettatrice di fronte alle conversazioni, per paura di incappare nelle critiche violente e senza educazione di alcune madri/donne che leggo nelle comunità virtuali. All'inizio però lì non è mai accaduto che qualcuna offendesse un'altra per prepotenza o si arrogasse il diritto di dire ciò che era giusto o sbagliato. Anzi, personalmente ho trovato molto conforto nel confronto tra una neo-mamma e un'altra già alla seconda esperienza, che confessava di aver avuto le stesse sensazioni o paure.

    C'era un'aria di condivisione. Non siamo state sempre d'accordo, ma ci sono modi e modi per dire le cose e soprattutto l'ironia non è mai stata scambiata per attacchi personali.

    Dopo il parto, si sono aggiunte altre mamme, molte delle quali non hanno mai parlato e non perché c'era un maniaco a fissare le foto dei nostri bimbi ma perché tra queste c'erano degli elementi che non hanno fatto altro che portare uno stato di tensione. Tonia, per esempio. Non è sconosciuta la mia avversione per Tonia, che vera avversione poi non è. C'ha problemi, ma non glieli posso risolvere io, né essere il suo punching-ball. È entrata senza nemmeno presentarsi e non ha fatto altro che dare sentenze. Ne ha sparate di tutti i generi fino a fare entra-esco-rientra-riesco, nemmeno fosse la Cipollari.

    Dopo l'ennesima discussione, ho visto la reazione dell'admin. Infatti non me ne sono andata per Tonia o le Dementes Girls, ma per la gestione. Quell'aria malsana che si era creata l'ha creata lei, evitando di moderare gli atteggiamenti sbagliati, anzi: li ha appoggiati con tanto di scuse alle Dements. Non ha rispettato chi all'inizio aveva dato vita al gruppo che gestisce, cioè noi. Non ci si giustifica con: Non ho tempo, oppure siete mamme, tolleranza. Ma santa miseria quanta pazienza c'ho messo io e le altre, con certi elementi? Che magari non sono dementi ma gli atteggiamenti ce li hanno tutti.

    Post di ripicca per dire che avevano ragione loro, offese senza nè capo nè coda, giudizi nemmeno poi tanto velati per poi nascondere la manina... I post sul detersivo per i pavimenti andavano bene, ma una mamma che si sfogava no. Ma cos'è, la rubrica di economia domestica o un gruppo di esseri umani?

    Nella vita ci vuole coerenza e un po' di giudizio. Si vede che sta gente non l'aveva e io non sto alle manie di grandezza di una donnina dietro al pc, né ai problemi psicologici di una persona che offende e pretende che le si legga nel pensiero.

    Non penso che il mio post sul Programmerò il mio bambino dopo la vacanza (che ha scatenato le Dements girls e causato l'uscita di massa delle Fighters) fosse così offensivo da gridare alla mancanza di tatto. Ma che posso dire: in fondo noi Fighters siamo... presunte madri!

    Maddalena: Amen!!!

    Medusa: A quel post ci penso spesso e non ho mai capito dove fosse la mancanza di rispetto nella voglia di diventare di nuovo genitori dettandosi in qualche modo dei tempi. È vero, c'è chi ha atteso tanto una gravidanza; ma chi programma non è detto che venga esaudito subito. A me il commento di Tonia è sembrato solo vittimismo, come a volersi sentire ancora una volta al centro dell'attenzione, compatita... Sarebbe stata capita semplicemente raccontando la sua storia come abbiamo fatto qui, senza filtri. Ecco, io odio chi fa la vittima, soprattutto quando poi alla fine non ha nulla di cui lamentarsi.

    Sibilla: Anche io quella volta non ho capito... Anche perché anche io ci ho messo più di due anni per Giorgia, ma comunque sia anche per il terzo programmerò. Poi è ovvio che arriverà quando arriverà, ma un minimo di organizzazione ci vuole. Comunque sia... Io nel gruppo di prima non ho mai stretto amicizie con nessuno in particolare, ma era comunque l'unico gruppo in cui ogni tanto mi esponevo. Alla fine però passa la voglia.

    Mi ricordo un episodio: tutti che dicono la propria su proteine/carboidrati/verdure/Nutella/cognac e quant'altro... Provo io a far notare a Corinne che aveva messo 3 proteine in un pasto che aveva postato e mi risponde che non sono obbligata a copiarlo... Vabbè... Comunque sono ancora anche di là, ma tra poco mi tolgo perché faccio solo confusione.

    Artemide: Sapete come la penso: non è perché uno è dietro un computer o dietro il cellulare che può scrivere tutto ciò che vuole. A volte le persone vanno oltre e da lì in moltissimi argomenti si è rovinato lo spirito del gruppo. Anche io sono entrata in quel gruppo a metà gravidanza e mi sono trovata benissimo. Ho avuto un sacco di consigli ed era bellissimo condividere tutto ciò, anche perché stavamo aspettando tutte lo stesso momento, quel mese di febbraio (che poi è nata a fine gennaio perché sapeva che la mamma non ne poteva più dell'attesa).

    Comunque tantissime discussioni per niente, pur di far polemiche, irritare la gente. E purtroppo sono stata coinvolta pure io troppe volte.. Non ci voglio più pensare credetemi, voglio andare avanti e ignorare tutto ciò che è successo e spero che questo bel gruppo possa sistemare e far tornare tutto come era una volta!!! Tutti sereni, allegri, contenti e positivi di condividere e con rispetto per le opinioni altrui! #paceeamore

    Medea La prima volta che Tonia mi fece arrivare il sangue al cervello fu un post dove ci lamentavamo delle suocere. Santa miseria, da che mondo e mondo si sa che spesso tra nuora e suocera c'è un po di aria tesa. Bene: lei si offese e fece polemica perché parlavamo di persone che non erano presenti. Da lì ho capito che non c'era speranza.

    Medusa Primo post. Neanche presentata e booom: viva la saggezza

    Athena: Si, mi ricordo bene!!!!

    Musa Idem. Lì fu la prima volta che ci ho discusso, poi lei ha continuato a punzecchiarmi ma io ho preferito sempre ignorarla...

    Flora Da noi si dice che è assittatavin pizzu.

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1