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Natale con il capo
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Natale con il capo

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About this ebook

Caroline è l’assistente personale di Jason Walsh, uno degli avvocati più in gamba della City di Londra.
Si conoscono da otto anni e l’intesa e la fiducia reciproca sono alla base del loro fantastico rapporto di lavoro… O almeno finché non arriva il Natale.
Quest’anno Jason decide di passare le vacanze, organizzate da Caroline, in un resort di lusso a Cervinia con la sua ultima conquista, Miss Chihuahua, ma (a causa dello zampino di Caroline) la sua relazione amorosa si complica e Jason decide di regalare quel soggiorno alla sua segretaria.
Peccato che Miss Chihuahua non abbia nessuna intenzione di perdersi quel viaggio, così obbligherà Jason a partire ugualmente senza immaginare che al resort non saranno soli!
LanguageItaliano
PublisherCastle Books
Release dateApr 16, 2018
ISBN9788898304301
Natale con il capo

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    Natale con il capo - Melissa Castello

    possiedo

    Natale con il capo

    Melissa Castello

    Caroline è l’assistente personale di Jason Walsh, uno degli avvocati più in gamba della City di Londra.

    Si conoscono da otto anni e l’intesa e la fiducia reciproca sono alla base del loro fantastico rapporto di lavoro… O almeno finché non arriva il Natale.

    Quest’anno Jason decide di passare le vacanze, organizzate da Caroline, in un resort di lusso a Cervinia con la sua ultima conquista, Miss Chihuahua, ma (a causa dello zampino di Caroline) la sua relazione amorosa si complica e Jason decide di regalare quel soggiorno alla sua segretaria.

    Peccato che Miss Chihuahua non abbia nessuna intenzione di perdersi quel viaggio, così obbligherà Jason a partire ugualmente senza immaginare che al resort non saranno soli!

    Altre opere di Melissa Castello:

    - Una relazione proibita

    - Io ti possiedo

    - Il bacio dell'angelo perduto

    Copyright ©Melissa Castello

    ISBN 978-88-98304-30-1

    Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del libro può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il permesso dell’autrice.

    Copertina: © 2016 - Progetto grafico a cura di Josephine Poupilou | stock: stock.adobe.com

    Questo libro è un’opera di fantasia. Personaggi e luoghi citati sono invenzioni dell’autrice e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione. Qualsiasi analogia con fatti, luoghi e persone, vive o defunte, è assolutamente casuale.

    1

    «Ti prego, Caroline, abbassa la voce. Ho un mal di testa terribile» si lamentò dolorosamente Jason, appoggiando il capo sulla scrivania invasa da fascicoli e documenti.

    «Ti sto semplicemente elencando i tuoi impegni di oggi. Tra meno di mezz’ora devi incontrare Sandra Foster in sala conferenza, mentre tra un paio d’ore ti aspettano in tribunale per la causa Bradshow contro Haton. Spero tu ti sia studiato l’arringa finale che ti sei preparato venerdì, dato che hai detto che con oggi volevi chiudere il caso»

    «Cristo, ho talmente mal di testa che non ricordo nemmeno dove ho messo il fascicolo di Bradshow»

    «Ci stai dormendo sopra» gli rispose gelida la sua assistente decisa a non lasciarsi impietosire. Era abituata alle serate di follia e sbronze del suo capo dopo cinque anni. Ormai era quasi una prassi vederlo arrivare in ufficio ogni lunedì con una delle sue emicranie. Per quanto cercasse sempre di evitargli riunioni e incontri in tribunale a inizio settimana, non sempre ci riusciva.

    «Ho la testa che mi esplode…»

    «Questa è la terza volta che lo dici… Se pensi di fare così anche in tribunale, devo avvertire Michael Bradshow che è spacciato»

    «Caroline, non hai cuore. Io sto soffrendo…»

    «Come ogni lunedì. Jason Ezechiele Walsh, hai trentacinque anni e ancora nessuno ti ha insegnato che esistono i cocktail analcolici per evitare le sbronze?» lo rimproverò Caroline, chiamandolo con il suo nome per intero sapendo quanto questo lo infastidisse.

    «Non mi piace questa vena di sarcasmo nella tua voce»

    «Licenziami»

    «L’avrei già fatto se avessi tempo da sprecare in lunghi e noiosi colloqui di lavoro per trovare una nuova collaboratrice con le tue competenze»

    «Oppure, in verità, è perché sai già che un’altra in gamba come me non la troverai mai» lo provocò lei.

    Finalmente Jason alzò il viso dalla scrivania per rivolgerle uno dei suoi sguardi ammiccanti e più affascinanti con cui spesso aveva fatto innamorare decine di donne.

    «Hai ragione» ammise con un largo sorriso. In realtà Jason non si sarebbe mai potuto sbarazzare di Caroline. Lei era l’unica in grado di capirlo con un solo sguardo e di cui aveva una totale e cieca fiducia. Non per altro, quando aveva lasciato lo studio legale Bronson & Bronson, dove aveva conosciuto Caroline che faceva da segretaria a lui e a un altro associato, aveva chiesto proprio a lei di seguirlo alla Sailman & Baker, uno dei studi di avvocati più famosi della città, per continuare a lavorare insieme.

    Ormai erano trascorsi cinque anni da allora e sia Jason che Caroline non si erano pentiti neanche una volta di tale scelta. Ormai vivevano in simbiosi e ognuno conosceva tutto dell’altra. Tuttavia tra loro non c’era mai stato nulla di più personale e intimo oltre a qualche scaramuccia tra confidenti e non si erano mai frequentati oltre l’orario di ufficio che comunque spesso arrivava anche a coprire più di dieci ore giornaliere.

    «Io ho sempre ragione» si affrettò a chiarire la donna che adorava fingere dimostrazioni di superiorità. «E ora, ti consiglierei di prenderti un caffè bello forte e di ridare un’occhiata alla pratica Foster prima della riunione»

    «Me lo porti tu, vero?» la supplicò con un broncio adorabile.

    «Ovviamente no, lo sai»

    «Sono il tuo capo e…» provò a fare il minaccioso, sapendo che tanto non sarebbe servito a nulla.

    «Devo di nuovo ripresentarti il mio contratto di lavoro che tu mi hai fatto firmare? Nelle mie mansioni non c’è scritto che devo portarti il caffè»

    «Lo so, me l’hai già detto mille volte, ma pensavo che questa volta avresti fatto uno strappo alla regola. Se poi fossi così gentile da portarmi anche un bicchiere d’acqua con un’aspirina, ti sarei debitore a vita» la supplicò dolcemente, sicuro di farla cedere… come sempre.

    «Vada per l’aspirina» si arrese Caroline

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