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Tra il Cielo e la Terra
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Tra il Cielo e la Terra

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Tra il Cielo e la Terra stiamo noi, cercando di capire, vivere e posizionarci costantemente, in questa dualità alternante tra la cotidianidade palpável delle cose banali e cicliche che ci accadono e il bisogno di qualcosa di più profondo, più soddisfacente and spirituale. Assim, este cielo onirico, pungente e delle grandi verità del nostro io profondo sembra aver bisogno di una forte comunione and integrazione con la Natura and l'Universo, nella sua dimensione infinita. Quel mondo è rappresentato in quest'opera dalla "poesia". L'altra metà, i "testi" (prosa), porta la sensazione della nuda e cruda realtà delle cose terrene and comuni. In questo contesto compaiono frammenti di idee e pensieri su temi che ci coinvolgono e ci integrano. È in questo costante alternarsi dinamico che si concretizza questa opera, che cerca di condurre il lettore em uma strada tortuosa and straordinaria. Dove desideri, dubbi, sogni e realizzazioni são parte integrante dello stesso viaggio misterioso e stimolante che è la vita.

LanguageItaliano
PublisherBadPress
Release dateJun 17, 2021
ISBN9781507167311
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    Tra il Cielo e la Terra - Mongiardim Saraiva

    SINTESI DELL’OPERA:

    Tra il Cielo e la Terra stiamo noi, cercando di capire, vivere e collocarci costantemente, in questa alterna dualità tra la concreta vita quotidiana delle cose banali e cicliche che ci accadono e la necessità di qualcosa di più profondo, soddisfacente e spirituale. Così questo Cielo onirico, struggente e delle grandi verità del nostro io profondo, sembra aver bisogno di una comunione e di un’integrazione forte con la Natura e l'Universo, nella sua dimensione infinita ...Questo mondo è rappresentato in quest’opera con la Poesia.

    L'altra metà, i Testi (prosa), introduce la sensazione della realtà nuda e cruda delle cose terrene e comuni.

    Ancora sorgono, in questo contesto, frammenti di idee e pensieri su temi che ci coinvolgono e integrano. È in questa costante e dinamica alternanza che l’opera si realizza, cercando di condurre il lettore su una strada tortuosa e suggestiva.

    Dove le preoccupazioni, i dubbi, i sogni e le realizzazioni, sono parte integrante dello stesso viaggio misterioso ed emozionante che è la vita.

    mongiardimsaraiva

    ––––––––

    I PAESAGGI MENTALI (Texto de Oscar D'Ambrosio) – BIOGRAFIA DELL’AUTORE:

    Carlos Saraiva

    I paesaggi mentali

    Il maestro spagnolo Pablo Picasso già avvertiva che L'arte è una menzogna che ci consente di riconoscere la verità.. In pochi casi la massima è così vera come nella pittura del portoghese Carlos Saraiva. Nelle sue tele, la realtà è solo il punto di partenza per una distorsione pittorica e visuale che obbliga lo spettatore a vedere il mondo circostante con occhi nuovi.

    In questo processo, quando l’osservatore distoglie lo sguardo dalla tela, si rende conto che la fetta del mondo che riesce a cogliere è minima. Semplicemente amplificando i suoi sensi, come accade attraverso l’arte,  egli è capace di catturare filigrane di sogno e di fantasia di un mondo che molte volte si rivela difficile e insormontabile alla sensibilità e all’intelligenza.

    Nato a Lisbona, in Portogallo, il 9 Settembre del 1957, Saraiva, figlio di un ufficiale dell’esercito portoghese,  viaggiò per le province ultramarine lusofone,  fino al decesso del padre, nel 1967. Cumulando così periodi di tre anni in India e di cinque anni in Angola, al di fuori dei periodi trascorsi in Egitto, Guinea Bissau, Capo Verde e São Tomé e Príncipe

    Saraiva ha viaggiato anche negli Stati Uniti, in Finlandia, Spagna, Francia, Italia e Tunisia, accumulando un vasto repertorio. Nonostante dimostrasse del talento per il disegno, confessa che non ha mai pensato di essere un artista plastico. Probabilmente per questo la sua carriera iniziò solo nel 1982, in Portogallo.

    Otto anni dopo si sposò con una brasiliana, andò quindi a vivere definitivamente in Brasile, a Mogi das Cruzes, nello stato di San Paolo, dal 1995. Contemporaneamente al suo lavoro con l’inchiostro, Saraiva è professore di arti marziali (Karatê-do). È la mia filosofia di vita. Cerco in esso l’equilibrio e l’energia necessarie per tutta la mia condotta e la mia carriera artistica, principalmente in quello che dice rispetto alla creatività, afferma.

    Nelle prime esposizioni, quando l’artista presentava un lavoro più figurativo e con grande richiamo a problematiche relative alla natura, il suo più grande sostenitore era il drammaturgo e romanziere portoghese Romeu Correia, il quale scrisse: Il verde e il marrone scuro sono sempre  presenti nella sua opera, ricordando l’affetto per il regno vegetale e per la terra madre.

    Correia definisce Saraiva come il creatore di paesaggi più mentali che osservati. La definizione rimane contemporanea, anche se l’artista oggi realizza un lavoro più concettuale, radicato e vissuto dalle esperienze personali, di solito riportate sulla tela con gestuali pennellate rapide. Sono scariche espresse in momenti casuali. Non vi sono progetti predefiniti e la fluidità dei tratti giunge a una conclusione tramite gli stimoli, dice. Nella maniera in cui dipingo, compongo i colori e i tratti ricercando un’armonia soddisfacente.

    Lo stesso Saraiva paragona i suoi pennelli ad altre arti, come alla musica. Presumo che il processo sia simile a quello vissuto da chi compone musica, dichiara. Ed anche alla letteratura: Dopo aver concluso un’opera, faccio una rilettura del lavoro e quasi sempre scrivo qualcosa sopra quello che ho fatto.

    Da tutto questo compromesso artistico con la qualità, la bellezza e l’espressione di uno stile contemporaneo, nasce ciò che Saraiva chiama espressionismo gestuale (astratto figurativo e puro), il quale obiettivo primario è la semplificazione del reale per  la ricerca di elementi essenziali. Determina così una posizione critica nei confronti del reale, la quale rigetta qualsiasi semplicismo.

    Saraiva stesso riconosce tre tappe del suo lavoro. Inizialmente figurativo e preciso, ricorrendo alla copia, divenne poi una rappresentazione della natura, con particolare attenzione ai colori e ai movimenti e con rilievo dei posizionamenti e delle tecniche. Attualmente, il tratto dell’artista, più sciolto e spontaneo, permette di catturare flash di vicissitudini ed esperienze più memorabili, oltre ad un processo più ampio di ricerca e sperimentazione.

    Il segreto dell’arte di Saraiva si trova nel suo potere di aggiungere sempre qualcosa all’immagine o al sentimento, che è il punto di partenza del suo lavoro. In questa procedura egli lascia da parte ciò che è facilmente percepibile in un primo momento. Si ricerca un’immersione nel quotidiano delle persone e, per fare ciò, per creare un’interazione, è necessario offrire qualcosa in più.

    Un esempio è la tela Nostalgia, che ha ricevuto il Troféu Lúcio Bittencourt 2000 dalla Sociedade de Cultura Latina in Brasile. Il cielo, in giallo, con un accecante sole, le montagne di un verde punteggiato di marrone e i tratti di tre colori che suggeriscono l’esistenza di una città con alcune aree boschive, compongono un’immagine originale di un paesaggio, obbligando l’osservatore a riflettere su ciò che vede.

    Il quadro, esposto in occasione del Benial do Alto Tietê, realizzato per il Memoriale dell’ Alto Tietê, nel 2001, evento che riunisce artisti di città come Mogi das Cruzes, Suzano, Guararema, Arujá, Ferraz de Vasconcelos e Poá, rivela il talento di Saraiva nel rendere immagini, apparentemente semplici e povere, dense di riflessioni sull’essere e sull’apparire.

    La naturalezza presente nelle tele di Saraiva corrisponde al picassiano ideale di condurre l’osservatore delle arti plastiche verso nuovi orizzonti per mezzo delle immagini. Per l’artista portoghese, ciò che è chiamato reale e le relative emozioni sono l’espressione di un mondo molto più importante che si nasconde dietro le apparenze.

    Ogni quadro è un paesaggio mentale che genera nuove dimensioni di analisi. Ciò che si trova nella tela non è il referente concreto, ma lo oltrepassa. Vedere il mondo attraverso i tratti

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