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Napoli 1647. Rivoluzione d'amore
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Napoli 1647. Rivoluzione d'amore

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Ci sono personaggi che attraversano la nostra vita tracciandovi una strada. Non hai voglia di lasciarli andare, perché senti che ti porteranno lontano. A me, con Bernardina Pisa, è accaduto così. Incontrata per caso tre anni fa, in un rigo di un libro, ho poi continuato a cercarla, trovando rari ritratti, mai lunghi più di una manciata di paragrafi, insieme a poesie e qualche testimonianza.

Questo Monologo è nato da un insieme di curiosità e suggestioni, dallo studio di un’epoca complessa come il Seicento e dal dialogo quotidiano e sempre necessario con il passato. Bernardina, giovane, volitiva, sfacciatamente bella, piena di passione e di amore per Masaniello, protagonista insieme al marito e ai napoletani di una indimenticabile rivoluzione. Invaghito della libertà, intollerante ad ogni forma di potere, lui era di tutti, lei era solo sua. Una sensazione questa che non l’ha mai lasciata, una sensazione intensa e terribile al tempo stesso.
LanguageItaliano
Release dateOct 13, 2012
ISBN9788897567189
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    Napoli 1647. Rivoluzione d'amore - Marilena Lucente

    d’amore

    PREFAZIONE

    di Paola Servillo

    In teatro, Marilena ed io ci siamo incrociate per la prima volta nel 2009, quando per quella edizione di Settembre al Borgo arrivarono a Caserta circa sessanta allievi della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano che, accompagnati dai loro insegnanti tennero all’Istituto Salesiano dei laboratori di voce, danza e movimento cui parteciparono molti giovani casertani.

    In quella occasione Marilena Lucente chiese a Ferdinando Ceriani e a me (direttori del festival) di assistere a quei laboratori in qualità di osservatori. Mi sentii onorata da questa richiesta e felice di poter condividere questa esperienza con Marilena, di cui stimo l’intelligenza e la professionalità di pedagoga.

    Confesso che ero anche molto curiosa di ciò che sarebbe scaturito da quell’esperienza. L’acume di Marilena è venuto fuori dal resoconto che è stato poi pubblicato nel libro per i quarant’anni del festival.

    Del teatro e dei laboratori cui ha assistito, Marilena ha colto e fatto suo, in questa nuova esperienza di scrittura teatrale, il senso della compartecipazione; compartecipazione teatrale che a Caserta è possibile solo con i teatri off (e meno male che ci sono!). Marilena ha condiviso il suo testo con Roberto Solofria (Teatro Civico 14) ed è nata una produzione che porta con sé una compartecipazione di idee, di sensazioni, di sentimenti, di emozioni, di esperienze. Una compartecipazione che porta dentro di sé la forza del coraggio, il coraggio di un monologo, di una voce diretta a un pubblico, un pubblico che viene chiamato in causa direttamente a condividere una visione di un momento storico, di un tempo che grazie al testo di Marilena, ci separa momentaneamente dal nostro tempo, dalla nostra quotidianità, per portarci a compartecipare nella rappresentazione di un tempo altro, che è necessario per capire meglio il tempo a cui torniamo una volta calato il sipario.

    Introduzione

    Ci sono personaggi che attraversano la nostra vita tracciandovi una strada. Non hai voglia di lasciarli andare, perché senti che ti porteranno lontano. A me, con Bernardina Pisa, è accaduto così. Incontrata per caso tre anni fa in un rigo di un libro, ho poi continuato a cercarla, trovando rari ritratti, mai lunghi più di una manciata di paragrafi, insieme a poesie e qualche testimonianza. Pagina dopo pagina avvertivo in lei un incessante pulsare di vitalità. Questo monologo è nato da un insieme di curiosità e suggestioni, dallo studio di un’epoca complessa come il Seicento e, come insegnante di Storia, dal dialogo quotidiano e sempre necessario con il passato. L’incontro e il prezioso confronto con il drammaturgo Manlio Santanelli ha contribuito alla resa

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