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Cynthia, la spia che cambiò il corso della Seconda Guerra Mondiale
Cynthia, la spia che cambiò il corso della Seconda Guerra Mondiale
Cynthia, la spia che cambiò il corso della Seconda Guerra Mondiale
Ebook130 pages1 hour

Cynthia, la spia che cambiò il corso della Seconda Guerra Mondiale

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Cynthia, nome in codice di Elisabeth Thorpe Pack, americana sposata con un diplomatico inglese,viene considerata la spia che cambiò il corso della seconda guerra mondiale. Fornirà, in effetti, notizie determinanti per penetrare i codici segreti italiani e francesi. Le sue informazioni facilitarono in particolare lo sbarco alleato in Nord Africa nel novembre 1942. Da quel momento iniziò il principio della fine per i nazisti e la guerra cambiò decisamente corso.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateJan 26, 2017
ISBN9788892646940
Cynthia, la spia che cambiò il corso della Seconda Guerra Mondiale

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    Cynthia, la spia che cambiò il corso della Seconda Guerra Mondiale - Domenico Vecchioni

    L’AUTORE

    Capitolo primo

    Una vocazione particolare

    AMY ELISABETH THORPE nasce il 22 novembre del 1910 a Minneapolis, nel Minnesota. Il padre, George Cyrus, è un coraggioso, valido e tipico ufficiale dei Marines. La madre, Cora Wells, è una bella ma alquanto pedante rappresentante dell’alta società americana, figlia del senatore Harry Wells. Amy Elisabeth, che tutti chiameranno in seguito affettuosamente Betty, vive un’infanzia mediocre, convenzionale, non infelice, ma caratterizzata da sentimenti di solitudine e di ripiegamento su sé stessa. Se il padre infatti non di rado è assente a causa delle missioni che gli vengono affidate, la madre non è persona da manifestare con facilità i propri sentimenti, più preoccupata di rispettare l’etichetta e le regole formali della buona società che disponibile al sincero dialogo familiare. Betty, dal canto suo, rivela presto un carattere decisamente indipendente e tende quindi, per non entrare in conflitto con la mamma e in assenza del padre, a isolarsi il più spesso possibile diventando una bambina matura prima del tempo, pensierosa e introversa.

    Gli incarichi del capitano Thorpe obbligheranno la famiglia a numerosi spostamenti negli Stati Uniti e all’estero. Nel 1917 sono tutti a Cuba - all’epoca ruotante nell’orbita di Washington che vi mantiene un’importante base militare - dove George Cyrus è stato nominato capo di stato maggiore del II Corpo dei Marines. Nei quasi dodici mesi di permanenza all’Avana, Betty impara agevolmente lo spagnolo, mostrando di avere una particolare predisposizione per l’apprendimento delle lingue, dono che le sarà della più grande utilità quando dovrà districarsi nel mondo diplomatico e dei servizi segreti.

    Dopo una permanenza in Florida, in attesa del rientro del padre inviato in missione in un paese sudamericano, tutta la famiglia, di nuovo riunita, si trasferisce a Washington, dove George ha ottenuto un incarico nella Scuola di guerra dello stato maggiore e dove Cora si farà un piacere di frequentare i salotti che contano.

    Betty intanto comincia ad entrare nell’adolescenza delineando splendide fattezze fisiche (alta, magra e bionda) e sviluppando una complessa personalità (malinconica, selvaggia e desiderosa di sensazioni forti). Come lei stessa spiegherà nelle sue memorie, due erano le passioni che in quegli anni l’infiammavano, la solitudine e l’eccitazione: «Qualunque forma di eccitazione\ anche la paura. Tutto ciò che potesse placare la mia terribile agitazione e il sentimento insopportabile di tensione di cui non ho mai saputo individuare la causa né l'origine e che si calmava solo nell’azione e nello sfinimento». Nei periodi estivi si divertiva a nascondersi in luoghi di difficile accesso e pericolosi, costringendo spesso i genitori a rivolgersi alla polizia locale per rintracciarla e riportarla a casa, rivelando così un altro aspetto della sua complessa personalità: il coraggio fisico.

    Nella giovanissima adolescente, insomma, si intravede chiaramente l’impronta che caratterizzerà più tardi, fisicamente e moralmente, la persona adulta.

    Nel 1921 c’è un nuovo incarico per George Thorpe, nominato comandante dei Marines a Pearl Harbour e un nuovo trasferimento per la famiglia. Betty nelle isole Haway, per vincere la sua immancabile solitudine e compensare il senso di disorientamento che le procurano i troppo frequenti trasferimenti dei genitori, fa mostra di un certo talento letterario scrivendo, a soli dodici anni, una sentimentale storia d’amore di una ragazza per il padre, ambientata in Italia, a Napoli, dal titolo Fioretta. A tale of Italy, che George, vedendovi riflessi i sentimenti che la figlia verosimilmente nutriva nei suoi confronti, farà volentieri pubblicare a sue spese, riuscendo anche ad ottenere la prefazione da parte del Governatore delle isole.

    Operetta giovanile, dove traspare il carattere romantico e avventuroso dell’autrice, che descrive con mano sicura la sua eroina di riferimento: «Fioretta era una ragazza di rara bellezza [...] i suoi capelli cadevano in soffici, profondi, ricchi riccioli castani sulle sue graziose e ben disegnate spalle, e i suoi occhi, colore nocciola, grandi, fascinosi, erano pieni di amore e di vivacità di spirito [...] La sua pelle era di un delicato color olivastro e la sua gola e il suo collo erano quelli di un cigno [...] Era inconsapevole della sua bellezza e della voce che un giorno le avrebbe dato la celebrità...»

    Il libro viene spedito con fierezza a Washington e alcune copie circoleranno anche negli uffici dell’Ambasciata d’Italia dove Betty, in considerazione dei sentimenti di ammirazione manifestati per il nostro paese e delle accurate descrizioni degli ambienti napoletani, ispirate unicamente da cartoline e guide turistiche, diventa una sorta di mascotte.

    *

    ALL’INIZIO DEL 1923, per festeggiare la fine del servizio attivo di George, degnamente andato a riposo, tutta la famiglia si imbarca alla volta dell’Europa per il Grand Tour culturale e linguistico ancora molto in voga nella buona società statunitense. Parigi, Costa Azzurra, Roma, Napoli (che Betty trova somigliante alla descrizione che ne aveva fatto senza esservi mai stata...), Berlino, Monaco di Baviera, insomma tutte le classiche destinazioni di cui parlare poi con dovizia di dettagli, al ritorno, nei salotti dorati di Washington. Betty dal canto suo decide di rimanere per qualche tempo in un collegio esclusivo di Ginevra. In pochi mesi, considerata la sua eccezionale capacità di apprendimento, acquisisce un impeccabile francese, dopo aver del resto perfezionato il suo italiano scolastico durante la permanenza romana.

    Tornata negli Stati Uniti, Betty continua ad essere un’adolescente un po’ strana, solitaria, isolata dai suoi compagni di scuola a causa della sua precoce intelligenza e delle sue esperienze di viaggi che non riesce a condividere con i suoi coetanei, per lei fisicamente acerbi e mentalmente ancora immaturi.

    In vacanza a New Port – meta estiva della buona società statunitense - , come di consueto indipendente e un po’ in disparte, trascurata dalla madre troppo impegnata a seguire le fasi mondane della stagione, Betty, a soli quattordici anni viene iniziata, senza pentimenti o rimpianti, alle gioie del sesso da un suo più maturo amico, scoprendo con l’occasione lo straordinario potere di attrazione che esercita sugli uomini. Un potere che si manifesterà progressivamente in una sorta di forza magnetica che, al di là degli stupendi occhi verdi, del solare sorriso e della voce calda e persuasiva, fa sentire gli uomini al centro della sua attenzione, attirandoli con decisione a sé.

    Un potere che deciderà presto di utilizzare con lucidità e al meglio, non solo per il raggiungimento di scopi ritenuti patriottici, ma probabilmente anche per soddisfazione personale. Betty infatti si rende presto conto di essere, a sua volta, fisicamente attratta dagli uomini, in evidente contrapposizione con la madre che considera i rapporti con l’altro sesso solo in funzione dello status familiare e sociale che se ne può ricavare. Una contrapposizione che peserà molto sulla personalità e sulle abitudini sessuali della signorina Thorpe.

    Di ritorno a Washington, incontra nel giro di amicizie della madre il capitano di fregata Alberto Lais, ufficiale in servizio presso l’ufficio dell’addetto navale italiano, che aveva letto con divertito interesse Fioretta. Già sulla quarantina, Alberto viene colpito dal fascino esuberante e spesso provocatorio di Betty. Un’attrazione peraltro senza domani, vista la differenza di età tra i due: «Le nostre conversazioni erano molto, molto profonde: amore, filosofia, destino, tutte cose da ragazzi in realtà... Alberto mostrava un interesse paterno nei miei confronti e mi incoraggiava a scrivere... Era attratto in maniera particolare dai miei boccoli biondi ed era solito chiamarmi la mia ragazza d’oro...».

    Ma i due non possono evitare di essere per qualche tempo al centro di pettegolezzi e maldicenze, anche se le cose non andranno oltre una stuzzicante, reciproca simpatia. Il destino tuttavia, come vedremo in seguito, metterà ancora una volta Betty, quindici anni più tardi, sulla strada di Alberto, per il bene degli inglesi e a danno degli italiani. La loro love story è solo rinviata...

    Lais comunque non è l’unico addetto d’ambasciata in posto a Washington ad essere soggiogato dal corpo giovanile e abbronzato di Betty, spesso in bella mostra di sé sul bordo della piscina del circolo diplomatico della capitale. Tra i molti pretendenti, anche il non più giovanissimo Segretario commerciale dell’Ambasciata britannica, Arthur Pack, cadrà nella rete piena di fascino tesa dall’esuberante miss Elisabeth Thorpe ai cui occhi verdi è obiettivamente difficile resistere.

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