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Più o meno verso le 13.38...
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Ebook73 pages1 hour

Più o meno verso le 13.38...

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Opera prima di Paolo Pollicoro. Nato a Milano il 18 maggio 1965. Ha vissuto al quartiere Gratosoglio prima di trasferirsi a Siziano e successivamente a Lacchiarella. Bancario. Uomo medio di pezzatura grossa non certo attribuibile allo stress come ama far credere. Amante piuttosto della buona cucina e del buon vino. Assoli interminabili di chitarra su pezzi heavy metal, hard rock o punk hanno certamente ispirato qualche capoverso del racconto. Cuor contento il ciel l’aiuta.
LanguageItaliano
Release dateFeb 2, 2017
ISBN9788826014661
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    Più o meno verso le 13.38... - Paolo Pollicoro

    POLLICORO PAOLO

    PIU' O MENO VERSO LE 13,38

    UUID: 90373cfc-ebcb-11e6-b863-0f7870795abd

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    P R E F A Z I O N E

    B L A N C A

    BLANCA E PILLY

    NAVAJO

    QUEL BACIO

    VIAGGIO NEL PASSATO

    UN WEEK END A NAPOLI

    ANIME IN CERCA DI PACE

    È capitato anche che……

    IL DOPO LAVORO

    ALLE ARMI !!

    Ringraziamenti

    P R E F A Z I O N E

    In quei pochissimi libri da me visitati non ho mai amato leggere la prefazione, curioso di andare subito al dunque. Ecco perchè scriverò giusto poche righe.

    Ho iniziato a scrivere così, senza sapere il perchè, quindi dovevo trovare un titolo ed ho pensato semplicemente a Blanca, ma in effetti non era solo la sua storia, allora ho provato a pensare a Il divano rosso ma era un titolo che mi sembrava forse troppo impegnativo ed allora piu` semplicemente a Quel profumo di camomilla, mi piaceva molto ma non mi convinceva del tutto ed allora in definitiva ho optato per ..più o meno verso le 13.38 che è semplicemente quell'orario durante la pausa lavoro che mi ha aiutato a scrivere.

    Quella mezz'ora nella quale, dopo aver mangiato qualcosa e prima che parta la digestione, la mia mente ed il mio corpo sublimano uno stato di magnifico equilibrio psicofisico e posso cominciare a fantasticare.

    In fondo a quell'ora la giornata lavorativa, per certi versi, sta prendendo la discesa e ti senti già proiettato su ciò che farai dopo, fiducioso su possibili belle novità o semplicemente adagiato su piacevoli o non quotidianità.

    Si, effettivamente esiste una storia con un inizio ed una fine ma non era programmata così a priori, la mia mente si è quindi divertita a portarmi quà e là tra invenzioni, tormenti, lontani ricordi e vecchi amori ed anche un pò di suspense e dentro ci sono anche io che forse racconto di me stesso magari senza accorgermene...

    La mia speciale dedica va ai miei cari, a coloro che ho amato e non ci sono più, agli amici veri che non ho bisogno di elencare uno ad uno perchè sanno già di esserlo, ai vecchi amori che mi hanno fatto battere forte il cuore e soprattutto a tutti noi di questa magnifica razza umana che siamo una miniera di ispirazione per tutti.

    Buona lettura !

    Paolo Pollicoro

    Note sull’autore .

    Paolo Pollicoro è nato a Milano il 18 maggio 1965. Ha vissuto al quartiere Gratosoglio prima di trasferirsi a Siziano e successivamente a Lacchiarella. Bancario. Uomo medio di pezzatura grossa non certo attribuibile allo stress come ama far credere. Amante piuttosto della buona cucina e del buon vino. Assoli interminabili di chitarra su pezzi heavy metal, hard rock o punk hanno certamente ispirato qualche capoverso del racconto. Cuor contento il ciel l’aiuta.

    B L A N C A

    Sul volo per Amsterdam incontrò Zeev.

    L’aveva visto molte volte sulla stessa tratta, ma questa volta, colpito da questo personaggio interessante , era convinta di voler parlare con lui.

    Posso chiederle una cosa ? gli disse con voce bassa, certo! rispose l’uomo abbozzando un sorriso felice di poter dialogare con questa bella ragazza ; credo non sia la prima volta che la incontro su questa tratta e tutte le volte cerco di capire cosa faccia di lavoro.. sa, non riesco proprio a capire perché mi interessa saperlo ma mi piacerebbe, lei ha un’aria quasi nobile con questa barba incolta e queste rughe da uomo vissuto sembra uscito da un romanzo dell’800....

    L’uomo sorrise e rimase molto colpito da Blanca, le rispose che lavorava per una multinazionale e il fatto di conoscere molte lingue lo aveva aiutato a fare ciò che più amava… viaggiare.

    Ad un tratto però il sorriso si trasformò in sguardo di perplessità e comincio a raccontare la sua vita. "Si .. è vero!, amo viaggiare ma penso anche che nella vita, per uomini come me che amano la vita, bisognerebbe vivere le esperienze in modo diverso. Posso dirle di conoscere benissimo tutti gli hotel di lusso non solo in Europa ma mi fermo qui e che questo mio lavoro mi ha dato la possibilità di arricchirmi e di avere una bellissima casa, però non ho più mia moglie e i miei figli, anche loro bramosi di denaro, si sono trasferiti in Australia ed hanno anteposto a tutto l’amore per il business, dimenticando che forse un nonno avrebbe avuto il piacere di vivere qualche momento con i suoi nipoti per raccontare come sto facendo con lei. Mi sarebbe piaciuto vivere le esperienze dei miei viaggi in maniera diversa, andare là dove vivono le persone con una vita normale, conoscere le loro usanze locali e confrontare le mie idee con le loro.

    E’ solo così che può avere senso la vita del viaggiatore.

    Quando invece tutti ti servono, ti portano nei migliori ristoranti e ti fanno grandi sorrisi, li ti rendi conto che sei solo; che sei in un sistema che è organizzato per darti il meglio del confort e basta.

    E’ da secoli ormai che penso a quante volte mi sarebbe piaciuto dialogare con gli indiani delle riserve d’America o vedere il deserto con i tuareg o

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