Rifugiati: Conversazioni su frontiere, politica e diritti
By Filippo Miraglia and Cinzia Gubbini
()
About this ebook
Related to Rifugiati
Related ebooks
Il Bagaglio: Migranti minori non accompagnati: il fenomeno in Italia, i numeri, le storie Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsFuga per la vita: La tragedia dei profughi: una strage annunciata Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsComunicazione e Migranti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLettera a un razzista del terzo millennio Rating: 1 out of 5 stars1/5Luoghi Migranti. Tra clandestinità e spazi pubblici Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl flagello della sinistra Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLiberarsi dalla Dittatura Europea Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsQuando i clandestini eravamo noi: Storia dell'emigrazione italiana Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsApartheid all'italiana: Anti-fiaba dell'Italia accogliente Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsItalia e Migranti: bugie e verità Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL’italia al tempo dei populismi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDark Italy.: Cronache dal lato oscuro del belpaese Rating: 0 out of 5 stars0 ratings#EuropeanUnion Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsProve di paura: Barbari, marginali, ribelli Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsEmigrazione e organizzazioni criminali Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Tempo d'Europa: Tra intervallo e durata, diario 2015-2016 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsEconomia. La lingua oscura: Indagine sulla comunicazione economica e finanziaria Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRuspe o biberon: Migranti. Oltre i luoghi comuni dei buoni e dei cattivi Rating: 0 out of 5 stars0 ratings2018 Fuga dall'Euro: Sì all'Europa ma padroni e sovrani a casa nostra Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUn ventennio perduto: 1994 2014 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsQuale sinistra? Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Fionda: Passaggio d'epoca Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRiscontri. Rivista di cultura e di attualità: N. 1 (GENNAIO-APRILE 2019) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPandemia Capitale: Postapocalittici&Disintegrati Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsWenn Venedig stirbt: Streitschrift gegen den Ausverkauf der Städte Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUnfuck: Per una rivolta esistenziale Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl dono da lontano: Alterità e ospitalità Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTutta la verità, nient'altro che la verità: (sulla mia comunità) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMEMORANDUM. Una moderna tragedia greca Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Politics For You
La politica italiana e il Nuovo Ordine Mondiale: Storia e misteri della nostra classe dirigente Rating: 5 out of 5 stars5/5L’Aristocrazia Nera: La storia occulta dell’élite che da secoli controlla la guerra, il culto, la cultura e l’economia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsFake news dell'antica Roma: 2000 anni di propaganda, inganni e bugie Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Sistema. Licio Gelli, Giulio Andreotti e i rapporti tra Mafia Politica e Massoneria Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTerra contro Mare: dalla rivoluzione inglese a quella russa Rating: 5 out of 5 stars5/5La guerra d'Etiopia. La fotografia strumento dell'imperialismo fascista Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsVaccinazioni: Armi chimiche contro il cervello e l’evoluzione dell’uomo Rating: 2 out of 5 stars2/52023: Orizzonti di guerra Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDossier Brigate Rosse 1969-2007: La lotta armata e le verità nascoste Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsQuando eravamo i padroni del mondo: Roma: l'impero infinito Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsProgetto Stati Uniti d'Europa Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDa Maometto Al Burj Khalifa – Corso Rapido Su 2000 Anni Di Storia Del Medio Oriente Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Principe: testo semplificato in italiano corrente Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDominio incontrollato Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTest e quiz attitudinali e di logica per concorsi pubblici: Guida ai test psico-attitudinali per concorsi pubblici Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl più grande crimine: Ecco cos'è accaduto veramente alla democrazia e alla ricchezza comune Rating: 5 out of 5 stars5/5La demolizione controllata di Berlusconi nell’era del pedofically correct Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Principe Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa fine del Nuovo Ordine Mondiale: La caduta dell'élite globale Rating: 4 out of 5 stars4/5Il nuovo ordine mondiale: L'apocalisse in cui viviamo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe origini dello stato-mafia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCon i piedi nel fango: Conversazioni su politica e verità Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsOrdinamento degli Enti Locali: Concorsi per impiegato comunale nelle Aree: Amministrativa, Tecnica, Finanziaria e Contabile, Sociale Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStoria di Cosa Nostra in Sicilia: Dalle sue origini alla fine della Prima Repubblica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsQuaderni del carcere. Antologia: a cura di Mario Di Vito Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl lato oscuro dell’America epub: Massoneria, finanza, terrorismo e l'élite che domina il pianeta Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Sindacato - Nascita ed evoluzione storica fino ai nostri giorni Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Reviews for Rifugiati
0 ratings0 reviews
Book preview
Rifugiati - Filippo Miraglia
978-88-6579-133-2
Il libro
La più grande emergenza profughi dal secondo dopoguerra investe l’Europa in modo marginale e quantitativamente limitato: dei 60 milioni di donne e uomini che nel 2015 sono fuggiti da guerre e violenze solo un milione è approdato in Europa. Eppure la vulgata è che siamo di fronte a una invasione insostenibile e L’Unione europea, per difendere
se stessa, stipula accordi con la Turchia di Erdogan per delegarle la gestione dei profughi, ricacciati ai confini dei Paesi da cui provengono. Eppure, nonostante l’asprezza della situazione, il nodo resta quello dei diritti: i diritti delle persone che, una per una, devono poter avere, ovunque si trovano e tanto più se fuggono da guerre e violenze, una vita dignitosa e libera. Per questo in migliaia lavorano ogni giorno, forse troppo silenziosi. Ma sono loro dalla parte giusta, e c’è da augurarsi che non sia troppo tardi quando chi ci governa se ne renderà conto.
L’autore/l’autrice
Filippo Miraglia, già responsabile del settore immigrazione e ora vicepresidente dell’Arci, è stato protagonista di diverse campagne in favore dei migranti, da «L’Italia sono anch’io» alla proposta di legge popolare per l’attribuzione del diritto di voto nelle elezioni amministrative agli stranieri residenti.
Cinzia Gubbini, giornalista, ha lavorato per dieci anni a il manifesto occupandosi prevalentemente di cronaca, politica e immigrazione e ha collaborato con il Venerdì di Repubblica, Repubblica.it e ad alcune inchieste della trasmissione Report.
Indice
Prefazione
Introduzione
I. Profughi. Ma è vera emergenza?
II. L’accoglienza in Italia: una risposta sbagliata
III. Europa senza politica
IV. C’era una volta la sinistra
V. Discorsi d’odio, un veleno sottile
Prefazione
di Alessandro Leogrande e Luigi Manconi
Ormai anche i sassi hanno capito che la questione dell’immigrazione e dell’asilo rappresenta la contraddizione più significativa e lacerante dell’Europa contemporanea (e non solo dell’Europa, per la verità). Una contraddizione che chiama in causa economia e demografia e che evoca profondi mutamenti geopolitici e antichi problemi storici tutt’ora irrisolti. Una contraddizione che non si manifesta ora, in questi mesi, in questi anni, per la prima volta, ma che investe in particolare Paesi come l’Italia, posti lungo l’incerta frontiera tra il mondo di qua e il mondo di là, da oltre un quarto di secolo. Fin dai primi, radicali smottamenti prodotti dalla caduta del Muro di Berlino. Questo per dire come la questione dei profughi e dei migranti costituisca un enorme tema politico, tanto più complicato da affrontare in quanto intimamente correlato alla aggrovigliata matassa delle strutture economiche, sociali e giuridiche di un continente in crisi, che sta di fronte – o accanto – ad altri continenti, l’Africa e l’Asia, oggi attraversati da trasformazioni profonde e da una perdurante instabilità: le donne e gli uomini che gremiscono i barconi diretti verso le nostre coste o che si assiepano davanti agli infiniti sbarramenti posti lungo il loro cammino, fuggono in grandissima parte da aree del mondo implose, come il Medio Oriente o il Corno d’Africa, in cui è praticamente impossibile, ora e per un tempo non breve, far ritorno. Non sono una massa indistinta e anonima, sono donne e uomini, con un nome e un volto, e un cumulo infinito di traumi e speranze maturato lungo il proprio cammino. Ma, detto tutto ciò, perché questo è il quadro ineludibile di qualunque ragionamento sui flussi di esseri umani che arrivano nel nostro continente, mettiamolo da parte. E consideriamo, piuttosto, la questione dei rifugiati come problematica solo ed esclusivamente tecnica. Per capirci, e chiedendo scusa per la grossolanità del linguaggio, riduciamo tale problematica a due quesiti: come accoglierli? dove dislocarli? Una risposta possibile c’è. «Con i sei miliardi di euro che l’Ue ha dato alla Turchia – ha affermato Francesco Piobbichi, di Mediterranean Hope, intervistato da Carla Lania sul manifesto del 4 maggio 2016 – si potrebbero portare in Europa tre milioni di rifugiati, tutti identificati, registrati e pronti per essere inseriti nelle nostre società».
Tecnicamente, appunto, dal momento che i corridoi umanitari sono resi possibili da un’opportunità offerta dal regolamento dei visti europei del 2009. L’articolo 25 prevede, infatti, la possibilità per uno Stato di concedere visti eccezionali di validità temporanea per motivi umanitari. Dunque, ancora tecnicamente (ovvero finanziariamente, economicamente, socialmente), il discorso può apparire semplice, quasi elementare: si trovano quei soldi e li si destinano a progetti capaci di avviare a soluzione certa problemi che oggi appaiono insolubili. Ecco, in questo spazio stretto e tuttavia percorribile si muovono, con infinita tenacia, soggetti come Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle chiese evangeliche italiane (Fcei) e Tavola valdese – che utilizzeranno due milioni di euro per accogliere mille rifugiati in due anni – e associazioni come Arci. Ora, se assumiamo questo punto di vista per leggere il libro di Filippo Miraglia, coglieremo immediatamente tutte le virtù della ricetta Arci. In genere, interrogati sulle possibili soluzioni di questo o quel problema, i competenti si affrettano a precisare: non ho la ricetta pronta. Oppure: non ho la bacchetta magica, o ancora: non ho una soluzione miracolosa. E invece, l’Arci, la sua ricetta ce l’ha, e il merito di questo libro è soprattutto quello di illustrarla dettagliatamente. E di spiegarla e argomentarla punto per punto.
In questi anni si è assistito a una duplice risposta alle domande «come accoglierli (o non accoglierli)?» e «dove dislocarli?». Da una parte si è preferito, più o meno esplicitamente, cercare un accordo con despoti e regimi autoritari, o quanto meno non pienamente democratici in base agli stessi standard dell’Unione europea o della nostra Costituzione, perché erigessero barriere ai flussi migratori, tali da sottrarli al nostro sguardo. Lo si è fatto in passato con Mu’ammar Gheddafi. Lo si è fatto, in tempi più recenti, con la Turchia e – più in generale – lo si vorrebbe fare con tutti gli Stati coinvolti nel cosiddetto Processo di Khartoum, in primis la spietata dittatura di Isaias Afewerki in Eritrea, da cui scappano migliaia di uomini e donne ogni mese, e l’Egitto nelle cui carceri scompaiono centinaia di giornalisti, attivisti, oppositori politici. Dall’altra, si è preferito accogliere
coloro i quali sono riusciti comunque ad arrivare sulle nostre coste all’interno di un sistema più o meno articolato di grandi Centri per un’emergenza che si faceva permanente. Qui si sono riprodotte tutte le dinamiche di alienazione e