Le ricette segrete: la cucina romagnola
By Vittorio Luchino and Francesca Relli
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Le Rictte Segrete,
la cucina romagnola del ventennio.
La storia sarebbe andata così: quando il duce, nell'ultimo tentativo di porsi in salvo, teneva con sé un libretto nero che finì nelle mani di un ufficiale tedesco. Catturato dai sovietici, questi, perquisendolo, scoprirono in una tasca il libricino nero. Attribuendo la calligrafia a Mussolini, i sovietici pensarono si trattasse di un testo in codice e lo mandarono a Mosca per la decrittazione.
Poi del libricino nero non si seppe più niente.
Alla vigilia del 2000 un… lo ricevette in dono da un misterioso funzionario della polizia segreta russa, il quale affiidò il libretto a due italiani romagnoli...
© Copyright 2017 - Gian Franco Borelli -
e-book borelli editore
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Book preview
Le ricette segrete - Vittorio Luchino
Vittorio Luchino - Francesca Relli
Le ricette segrete
Indice
Preparazione di base
Primi piatti
Antipasti
Pesce
Carne
Verdure
Dolci
Liquori
Il libro segreto della gastronomia
BORELLI EDITORE
© Copyright 2017
Con questo libro la politica non c'entra. A meno che non vogliamo considerare un nostalgico chi è del partito di Artusi o di Petronilla, i due personaggi chiave della tradizione gastronomica italiana.
La storia sarebbe andata così: quando il duce, nell'ultimo tentativo di porsi in salvo, teneva con sé un libretto nero che finì nelle mani di un ufficiale tedesco. Catturato dai sovietici, questi, perquisendolo, scoprirono in una tasca segreta il libricino nero. Attribuendo la calligrafia a Mussolini, i sovietici pensarono si trattasse di un testo in codice e lo mandarono a Mosca per la decrittazione.
Poi del libricino nero non si seppe più niente. Alla vigilia degli «anni di piombo» un militante lo ricevette in dono da un misterioso funzionario della polizia segreta russa.
Giunto alla crisi e al pentimento il… affidò il libretto agli autori
i quali lo sistemarono secondo le loro interpretazioni.
Preparazione di base
Preparazioni
di base
Frittatine
Ingredienti
4 uova
mezzo litro di latte
burro o margarina
g 200 di farina , sale
Mettete la farina in una terrina, rompetevi le uova e sbattete bene in modo che si amalgamino senza grumi. Aggiungete il sale e, lentamente, il latte. Mescolate ancora bene e lasciate riposare per una decina di minuti.
Ponete sul fuoco un padellino di circa 15 cm. di diametro (di ferro, secondo la tradizione, o un moderno padellino antiaderente). Infilate su una forchetta un grosso pezzo di burro o di margarina ben freddo e passatelo rapidamente sul fondo del padellino ben riscaldato. Resterà unto con una piccolissima quantità di grasso.
Con uno di quei piccoli ramaioli col beccuccio (che contengono circa mezzo decilitro di liquido) prendete il composto, versatelo nel padellino e, inclinando il padellino stesso, fatelo scorrere su tutto il fondo in uno strato uniforme. Lavorate piuttosto rapidamente, altrimenti la frittatina si rapprende prima che riusciate a stenderla. Voltate la frittatina, fatela cuocere dall'altro lato e disponetela su un piatto.
Procedete allo stesso modo con tutto l'impasto: per ungere il padellino usate sempre lo stesso pezzo di burro. Ogni volta che prendete il composto dategli una mescolata col ramaiolo in modo che la farina non depositi sul fondo. Con questa dose dovreste riuscire a fare circa 24 frittatine.
Ragù
Ingredienti
g 300 di carne di manzo, vitello e maiale
sedano - carota – cipolla 2 bicchieri circa di brodo
conserva di pomodoro - mezzo bicchiere di vino rosso
una salsiccia- (una fetta di prosciutto crudo)
g 100 di pancetta - un chiodo di garofano
2 bicchieri circa di latte - sale - pepe - fondo di cottura
g 50 di burro - (g 200 di fegatini di pollo) - (g 30 di funghi secchi)
Tritate molto finemente una cipolla, una carota, una costa di sedano insieme con le carni. Fate rosolare il trito con il burro, quindi bagnatelo con il vino. Quando questo è evaporato per più della metà, aggiungete il brodo caldo, poco alla volta, il fondo di cottura e la conserva di pomodoro (non più di un cucchiaio perché il ragù non deve essere molto rosso, ma appena rosato). Aggiustate di sale e di pepe, aggiungete il chiodo di garofano (oppure 1/2 foglia d'alloro). Quando il brodo sarà quasi del tutto consumato, aggiungete il latte e lasciate sobbollire a lungo nel tegame ben coperto.
Questa preparazione richiede almeno due ore di cottura a fuoco bassissimo, coperta.
Questa è la ricetta base del ragù. A seconda del gusto lo si può arricchire con i fegatini di pollo, aggiunti 20 minuti prima della fine della cottura; o con i funghi secchi, ammollati e aggiunti una mezz'ora prima; o con del prosciutto crudo tagliato a dadini piccolissimi, o una salsiccia tritata aggiunti subito dopo la rosolatura delle carni. Inoltre il latte, del tutto o in parte, può essere utilmente sostituito dalla panna.
Il ragù è adattissimo per condire le tagliatelle, le paste secche (soprattutto spaghetti o maccheroni), i tortellini, per preparare lasagne o pasticci, per accompagnare gli sformati di verdura.
Fondo di cottura
Ormai praticamente caduto in disuso, il fondo di cottura era la riserva segreta di sapore per ogni massaia. Era una preparazione di cui è difficile dare dosi e tempi, in quanto ognuno si regolava come credeva, a seconda di quanto aveva a disposizione. Richiedeva inoltre una lunga cottura a fuoco basso, economicamente conveniente solo quando si poteva mettere la pignatta sull'orlo di un camino o di una stufa sempre accesi.
Più a titolo di curiosità che perché possiate trarne una qualche utilità pratica, questa è una delle ricette tradizionali :
Mettete in una pignatta alcune fette di lardo, della pancetta, un paio di grosse cipolle affettate, sedano, carota, due o tre foglie di alloro e due chiodi di garofano. Mettete sul fuoco e quando sarà ben rosolato aggiungete avanzi di carne cruda: manzo, pollo, maiale, tutto quello che avete; potete aggiungere anche cotenne e avanzi o grasso di prosciutto. Condite con sale e pepe (poco perché lardo e pancetta sono già salati e pepati). Aggiungete un litro d'acqua e lasciate cuocere a fuoco basso fino a che l'acqua si sarà asciugata e il sugo sarà diventato bruno. Non è necessario mescolare. Ci vorranno almeno due ore. Nel frattempo avrete messo in un'altra pentola a cuocere con l'acqua fredda le ossa spugnose di manzo che potete avere. Al termine dovrete avere circa due litri di brodo di ossa. Aggiungete questi due litri di brodo al sugo ormai bruno e lasciate cuocere, sempre a fuoco basso, per almeno altre due ore.
Al termine passate questo sugo al setaccio e mettetelo in vasi di vetro che chiudano bene. Non sgrassate questa preparazione, in quanto il tappo di grasso che si formerà in superficie la aiuterà a mantenersi più a lungo. Conservate al freddo, ma non per troppo tempo. Potete via via aggiungere i sughi dei brasati e degli arrosti che non venissero utilizzati.
Avrete già capito che al giorno d'oggi il fondo di cottura è sostituito dagli estratti di carne e dai dadi.
Per fondo di cottura si intende anche il sugo o la salsetta (più o meno