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L'alba di una strega
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Ebook376 pages12 hours

L'alba di una strega

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About this ebook

Cinque stati, un ordine preciso, le cui iniziali formano la parola “witch” strega, saranno lo scenario dove si svolgeranno incontri, passioni e delitti. La luna piena, il veleno e il bacio. Combinazione infallibile che Fay utilizza per uccidere le sue vittime, uomini potenti e di successo, con la complicità del suo fedele servitore, Alfred. Capitato, non proprio per caso, nella vita di questa giovane donna, segnata da un passato doloroso e anche dalla scoperta di essere una strega. Durante queste notti, l’energia di Fay cresce sempre di più, rendendola forte e preparata per quando arriverà la così tanto attesa Notte Magica delle Streghe.
Ma il piano non andrà come previsto. Qualcosa dentro di lei sta cambiando e con l’aiuto di tre splendide streghe centenarie, e non solo, Fay scoprirà di essere la discendente di Charman, la più grande di sempre, e capirà che dietro la maschera dell’amico e caro alleato Alfred, si nasconde un demone crudele e assetato di potere.
Alla Notte Magica delle Streghe si arriverà come da copione, ma con la consapevolezza che il male dovrà essere sconfitto, a costo di combattere una dura battaglia.
LanguageItaliano
PublisherAbel Books
Release dateMar 10, 2017
ISBN9788867521821
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    L'alba di una strega - Alessandra P. Poletti

    AbelBooks

    Cinque Stati, un ordine preciso, le cui iniziali formano la parola witch strega, saranno lo scenario dove si svolgeranno incontri, passioni e delitti. La luna piena, il veleno e il bacio saranno la combinazione infallibile che Fay utilizzerà per uccidere le sue vittime, uomini potenti e di successo, con la complicità del suo fedele servitore, Alfred.

    Capitato, non proprio per caso, nella vita di questa giovane donna, segnata da un passato doloroso e anche dalla scoperta di essere una strega. Durante queste notti, l’energia di Fay e il suo potere cresceranno sempre di più, rendendola forte e preparata per quando arriverà la così tanto attesa Notte Magica delle Streghe. Ma non tutto andrà come previsto…

    Alessandra P. Poletti è nata nel 1977 a Cagliari, dove vive con il marito e le due figlie.

    SEATTLE, STATO DI WASHINGTON

    Luna piena. Un rumore di pioggia forte, fortissimo, quasi come fosse un grido di dolore. Tuoni e fulmini luminosissimi che squarciano il buio di una notte passata a rafforzare il mio animo, le mie viscere. E’una sensazione bellissima! Mi sento sempre più forte e invincibile. Io sono invincibile! Guardo il mio volto riflesso nel vetro della finestra, che si illumina con la luce delle saette e vedo i miei occhi splendenti e pieni di passione. I miei capelli neri scendono sulle guance rosee arrivando fino al seno e le mie labbra rosse di peccato è come se gridassero ANCORA! .

    Il fedele bracciale, che nasconde la pozione, non mi delude mai! Mi volto ed è lì. Bello, eccitante, sembra che dorma. Si, un sonno eterno. Almeno non ha sofferto, ma ha amato.

    Amato me per l’ultima volta. Mi sembra di sentire ancora il suo corpo caldo che si muove frenetico su di me, le sue mani che stringono con forza il mio seno e la sua lingua che si intreccia con la mia. Sento ancora il suo sapore. Ma doveva finire ed io ho scelto il modo migliore e indolore.

    Quando la moglie scoprirà di essere diventata vedova, io sarò già in volo per Chicago.

    Bussano alla porta, sarà meglio andare ad aprire. È la sua guardia del corpo, Donnie. Alto, corpo statuario, capelli scuri, occhi profondi e neri. È piuttosto agitato. Troppe ore senza notizie del suo capo, che avrebbe perso il volo per andare ad un’importante riunione d’affari se non l’avesse portato subito all’aeroporto. Peccato che non ci arriverà mai.

    Entra con impeto nella stanza e lo trova lì, nudo nel letto.

    Un lembo di lenzuolo copre leggermente i suoi genitali. Ha capito che è successo qualcosa di grave. È sconvolto. Non ha potuto fare nulla per salvarlo. Nell’attimo in cui cerca di scagliarsi contro di me urlando COSA HAI FATTO, SGUALDRINA?, mi basta fissarlo in quegli occhi iniettati di sangue e, senza muovere un passo, cancello tutti i ricordi che mi riguardano dalla sua mente. Non ricorderà più nulla di ciò che è successo nelle ultime settimane. Cade a peso morto sul pavimento. Non sa più chi sono, cosa ho fatto e non saprà mai cosa farò.

    Ora è meglio rivestire il mio amante per l’ultima volta.

    Sarà più facile simulare un malore…

    Meno male che ho prenotato una stanza in questo stesso hotel. Sono molto stanca e ho bisogno di riposare un po’, fino alla prossima partenza.

    CAPITOLO 1

    UNA NUOVA AVVENTURA

    Questa mattina mi sento proprio bene, forte e desiderosa di una nuova avventura. La valigia è pronta, poggiata sul letto.

    Mi faccio una doccia. Oggi metterò un paio di pantaloni comodi, una maglietta e scarpe basse. Nella sedia c’è ancora il vestito rosso indossato ieri sera per sedurre il mio amante.

    È meglio che lo rimetta nella valigia, mi servirà ancora e ancora… Chissà come sarà il risveglio di Donnie. Mancano almeno due ore prima che si accorga di cosa è successo.

    Peccato che io non ci sarò più per godermi lo spettacolo quando chiamerà aiuto. Mi terrò informata con i notiziari e i giornali. Del resto un uomo potente come Peter Edone Jr.

    non passa certo inosservato. Era il proprietario di una delle banche più importanti del paese. Bello, ricco, giovane ma terribilmente crudele, insensibile e opportunista. Direi che ha avuto proprio quello che si meritava e, intanto, io ho acquisito la sua forza. Mi piace questa sensazione.

    Adesso è meglio andare, non ho alcuna intenzione di perdere l’aereo. Chicago sto arrivando! Mark aspettami…

    Arriveremo alle quattro e venti del pomeriggio, quindi tra poco meno di cinque ore.

    Vado al check-in, imbarco i bagagli e aspetto che ci facciano salire a bordo. Sono molto impaziente all'idea di conoscere Mark. Guardo insistentemente l'orologio.

    Finalmente è arrivata la navetta che ci porterà dritti all'aereo.

    Mentre mostro la carta d'imbarco all’hostess, incrocio lo sguardo del pilota, è davvero molto carino, ma il piano non prevede distrazioni e me ne vado candidamente al mio posto. È passata mezz'ora dal decollo, adesso posso accendere il computer e vedere le notizie più importanti.

    Ecco quella che mi interessa: Trovato il corpo del giovane Peter Edone Jr., colpito da un infarto all’età di trentotto anni. Alloggiava al Prince Hotel di Seattle. La sua guardia del corpo, Donnie Roberts, è stato trovato in stato confusionale. Povero Donnie, non credo che ti affideranno altri personaggi illustri da proteggere! Non sei stato in grado di riconoscere un infarto e non hai avuto la prontezza di chiamare il 911. Parlano anche della moglie.

    Cara Maggie, reciti bene il ruolo della vedova affranta. Ti ho fatto un favore senza che mi chiedessi nulla e in più hai ereditato milioni di dollari. A quanto pare è andato tutto

    bene. Nessuno sospetta nulla. Sicuramente lo archivieranno come morte naturale.

    Adesso voglio sapere di più su Mark Folies, la mia prossima vittima.

    Guarda guarda cosa dicono di te…sei proprio un Don Giovanni! Così giovane e hai avuto così tante donne e ti sei appena separato da Shirley Roberts. Sarà un compito piuttosto facile anche con te.

    Atterraggio perfetto all’O’Hare International Airport di Chicago.

    E’ ora di chiamare il mio caro amico Alfred, per sapere cosa ha scoperto.

    Dopo pochi squilli, risponde con grande entusiasmo hey, bellissima!

    sono appena atterrata a Chicago

    io sono arrivato un paio di giorni fa! Ho un po’ di foto da mostrarti e qualche informazione interessante da darti. Ti ho prenotato una suite al Gold Plaza Hotel sulla Michigan Avenue. Fai un bagno caldo, ti aspetto al Dry Bar alle sette e trenta, non dista molto dal tuo hotel. A dopo!.

    Avevo proprio bisogno di un bagno rilassante, di un buon bicchiere di vino rosso e di stare nuda, immersa in questa

    vasca con i sali alla ciliegia, ingrediente essenziale per la mia pozione…mortale. Mio adorato Mark sarò l’ultima donna che amerai, o forse l’unica, visto che non sei in grado di amare nessun altro oltre te stesso!

    Poche ore dopo, arrivo puntuale al Dry Bar. Mi guardo intorno per cercare Alfred. Eccolo lì. Sempre impeccabile, affascinante, elegante, quegli occhi azzurri penetranti e quei capelli neri ben pettinati. Un uomo d’altri tempi. Mi vede e sorride. Io gli vado incontro, lui si alza per salutarmi sei sempre più bella, accomodati, dice con tono suadente. Anche tu non sei niente male. Per te gli anni sembra che non passino mai…

    come per te del resto. Hai fatto buon viaggio?

    ...qualche turbolenza, ma tutto sommato un viaggio tranquillo. Allora veniamo a noi...

    Alfred è molto soddisfatto per il modo in cui ho affrontato la situazione la notte scorsa "ho letto di Peter Edone Jr., hai fatto un ottimo lavoro. Ho contattato un vecchio amico giornalista del Washington Day, che mi ha confermato il decesso per cause naturali.

    Faranno, come da prassi, l’autopsia, ma sono sicuro che non rileveranno il tuo profumo. Come al solito avrai usato la quantità giusta e sarà evaporato in breve tempo. Nessuno sospetta della presenza

    di altre persone nella stanza di Edone la notte in cui è morto. Il funerale sarà tra un paio di giorni e il caso verrà chiuso per sempre"

    di Donnie Roberts hai saputo qualcosa?

    solo che è stato trovato in stato confusionale e ricoverato al Greating Hospital per accertamenti, ma non ci saranno conseguenze per lui, e neanche per te, mia cara

    cosa mi dici, invece, del chirurgo di fama internazionale Mark Folies?

    "Mark sarà una preda piuttosto facile per te. Tra un paio di giorni ci sarà un’asta di beneficenza, a cui parteciperà il nostro amico. Verrà con la sua nuova fiamma, una modella australiana, Sally Bur, che ha conosciuto a un party a casa del senatore Johnson, due mesi fa. Folies e Johnson sono diventati molto amici da quando gli ha salvato la vita. Il senatore un paio d’anni fa fu colpito da un infarto, durante un incontro amoroso con la sua amante. Arrivato in ospedale Folies è intervenuto immediatamente. Lo ha operato lui personalmente, salvandogli la vita e conservando il suo segreto. Da quell'episodio sono diventati molto amici.

    Scambiandosi anche favori personali molto importanti. È lo stesso Johnson che ha presentato Sally a Mark"

    sono pronta a scommettere che è lei la causa della rottura del suo matrimonio con Shirley Roberts

    scommessa vinta!

    Alfred, dimmi cosa hai in mente

    "noi saremo tra gli ospiti che parteciperanno all’asta. Ti farai notare durante la vendita di un Van Gogh, l’unico della serata. Sarà l’ottava asta, ve la giocherete voi due. Folies, oltre ad essere un uomo facoltoso, è anche un grande estimatore dell’artista olandese. Punterà alto e non rinuncerà mai al quadro. Tu sei molto ricca e affascinante, non potrà fare a meno di notarti. Lascerai l’asta superati i due milioni di dollari.

    Lui avrà vinto il quadro e qualcosa mi dice che farà di tutto per vincere anche te. Sicuramente qualcuno si chiederà chi sei, ma non ti devi preoccupare manipolerò io le loro menti deviando i loro pensieri. A te basterà uno sguardo dritto negli occhi di Mark per fargli letteralmente perdere la testa. Ecco il tuo invito, lo farai vedere all’ingresso, io sarò già dentro quando arriverai. Faremo finta di non conoscerci. Io mi avvicinerò a te al momento opportuno e susciteremo curiosità nel nostro amico. Avrai tutto il tempo fino alla prossima luna piena per conquistarlo, so che ci riuscirai. Sarà cotto a puntino per la notte che aspettiamo"

    le foto che hai immagino che lo ritraggano nei posti che frequenta di solito

    "esattamente! Ti porterà in quei soliti posti e ti presenterà i suoi soliti amici, che potrebbero ricordarsi di te. Guarda bene le foto, fissa i loro

    volti, all’occorrenza ti basterà uno sguardo per offuscarne la mente e cancellare i ricordi. Adesso ordiniamo, però, ho una fame da lupi!"

    anch’io ho fame, cosa mi consigli di buono?

    mia cara, qui servono delle ottime costine di agnello, con contorno di patate e verdure al forno. Sono deliziose!

    va bene, mi fido!

    devi sempre fidarti di me e non ti pentirai mai….

    La cena è andata molto bene, però continuo a pensare alla frase che mi ha detto devi sempre fidarti di me e non ti pentirai mai , con quel tono persuasivo e lo sguardo intenso, è stato come un fulmine. Tanto che ho sentito un brivido lungo tutta la schiena. È stata una sensazione strana.

    Fortunatamente con me le sue manipolazioni della mente non funzionano. I suoi poteri sono molto forti, ma anche i miei lo sono. L’importante è tenere sempre gli occhi aperti.

    Tranne ora, ho proprio bisogno di dormire!

    La notte sarà lunga e trascorrerà serenamente.

    Apro gli occhi e vedo il soffitto bianco della stanza e una fila di faretti spenti. La luce entra da una finestra, che ho dimenticato di chiudere la notte scorsa, e che si trova accanto alla cabina armadio. Faccio un respiro profondo. Sto proprio bene, mi sento riposata, anche se ho pensato tanto

    ad Alfred. Sono stata una sciocca a leggere nelle sue parole qualcosa di strano. Lui non mi farebbe mai del male, mi è sempre stato vicino. È l’unico vero amico che ho!

    È ora di alzarsi e di andare a fare shopping! Prenderò l’abito più provocante che ci sia!

    Michigan Avenue è la via principale di Chicago. Atelier bellissimi. Prada, Louis Vuitton, Gucci. Fantastici! Negozi di tutti i tipi e per ogni esigenza e tanti ristorantini e tavole calde per assaporare nuovi piatti, ma per quello c’è tempo.

    Adesso devo pensare al vestito.

    Guarda guarda chi c’è dentro questa gioielleria, Shirley Roberts, che sguardo triste, la separazione con Folies l’ha sicuramente turbata. Sarebbe divertente infierire, ma mi limiterò a sentire come sta.

    Shirley, da quanto tempo non ci vediamo? le dico all'improvviso, mentre assorta nei suoi pensieri, esce dal negozio...

    Fay, ma sei proprio tu? mi dice sorpresa. Poi continua sei in formissima, sembra che per te gli anni non siano mai passati. Ma come fai?

    tanto sport, cibi sani e una vita senza troppi problemi

    immagino, ho saputo della fortuna che hai ereditato dal tuo adorato zio

    ti hanno informata male, Shirley, lui non era mio zio, ma il mio patrigno, e di certo non era adorato…tu invece come stai? Ho saputo della tua separazione da Mark Folies

    ne parlano tutti i giornali di gossip. Ritraggono il mio ex marito con quella ragazzina tutta rifatta, in atteggiamenti equivoci. È così che ho saputo della loro relazione. Non potevo più far finta di niente, gliene avevo perdonato troppe! Comunque non intendo annoiarti con i miei problemi

    non mi annoi affatto

    Shirley con un tono molto triste, cerca di cambiare discorso dimmi di te, adesso vivi qui a Chicago?

    no, sono solo di passaggio. Sono venuta a trovare alcuni amici che mi hanno procurato un invito all’asta di beneficenza di venerdì. Ho sempre adorato l’arte, soprattutto sotto forma di pittura

    ci sarà sicuramente quell’educando di mio marito, è patito di aste d’arte, nello specifico di Van Gogh

    so che ci sarà un solo quadro di Van Gogh

    è sicuro che sarà lui ad aggiudicarselo

    ci sarai anche tu all’asta?

    no, io non verrò. Non intendo subire un’altra umiliazione e, comunque, ho già un impegno. Adesso devo proprio andare, devo prendere i ragazzi a scuola. Mi ha fatto piacere rivederti

    tempo fa non l’avresti mai detto! dico con tono ironico, per sdrammatizzare una situazione un po' imbarazzante...

    può darsi, ma del resto gli screzi del college sono lontani

    già…

    grazie, Fay, per avermi ascoltata senza giudicare. Sai tanti l’avrebbero fatto. Chissà magari ci rivedremo

    mi farebbe piacere. Dico sul serio.

    Non pensavo di riuscire a dirlo, ma mi ha fatto davvero piacere rivedere Shirley e mi dispiace che stia soffrendo. Stai tranquilla, cara, presto lui non sarà più motivo di umiliazione per te. Te lo assicuro!

    Adesso devo solo trovare l’abito giusto per venerdì.

    Proseguo per la via e qualche metro più avanti vedo una boutique che potrebbe fare al caso mio. È molto grande e sicuramente ci sarà una vasta scelta di capi. Ho intenzione di trovarne uno elegante e sensuale allo stesso tempo. È per una serata speciale. Ci sono tantissimi vestiti, tutti molto belli. Mentre guardo un po’ intorno, mi viene incontro una commessa carina e gentile, che mi invita a provare un Versace appena arrivato all’atelier, dice che sembra fatto apposta per me. Lo provo!

    Che meraviglia! Aderente, in seta nero, semplice ma elegante. Fantastici cristalli Swarovski e brillanti tempestano la parte sinistra del corpetto, evidenziando il décolleté e dando una splendida luce al vestito. È perfetto! Fa risaltare le mie curve aggraziate e armoniose. Sembra proprio cucito indosso "è favoloso. Proprio quello che cercavo. Lo prendo!", dico soddisfatta!

    Sembra che i giorni non passino mai. Non vedo l'ora di conoscere Mark e stregarlo come ho fatto con tutti quelli che lo hanno preceduto.

    Finalmente è venerdì!

    La giornata che aspettavo con ansia, anzi la serata! Indosso l’abito, abbino una splendida pochette nera, tacco dodici, pettinatura chignon e pendenti di diamanti. Sono arrivata all’asta e vedo da lontano Alfred. Ci scambiamo uno sguardo d’intesa e poi vedo lui, l’affascinante Mark Folies, con la bambolina bionda a seguito. Con passo leggero e sinuoso e a testa alta attraverso la sala, sotto gli occhi ammirati delle persone intorno a me. Sicuramente si staranno chiedendo chi sono, ma, per loro fortuna, non lo sapranno mai!

    Passo davanti a Mark, che si accorge subito di me. Non mi toglie gli occhi di dosso. Nell’attesa che si apra l’asta, bevo

    un bicchiere di champagne. Cerco il suo sguardo, senza farmi notare, e devo dire che non è difficile da incrociare.

    Abbozzo un timido sorriso e abbasso leggermente gli occhi, chinando appena la testa verso sinistra, sorseggiando il mio champagne.

    Alfred, intanto, si avvicina come per chiedere un’informazione. In realtà mi fa notare che ho colpito nel segno. Mi tocca la mano, mi sfiora delicatamente la guancia con le labbra, mi fa un sorriso malizioso e va via. Folies ci fissa. Ecco, ci invitano a entrare nella sala. L’asta è finalmente aperta ed io sono pronta a iniziare a giocare. Mi siedo nelle ultime fila. La mia vittima, invece, è a metà, dal lato opposto al mio, così è più facile per lui girarsi e guardarmi. L'asta viene aperta con la presentazione e successiva vendita di tanti pezzi rari e rinomati, quadri meravigliosi di Claude Monet, Renoir, Gauguin fino ad arrivare a quello che aspettavo. Finalmente lui, Van Gogh, e i suoi girasoli, peccato che non potrò aggiudicarmelo.

    Il direttore lo presenta con soddisfazione ...e adesso un’opera eccezionale di Vincent Van Gogh, Girasoli", soggetto preferito dall’autore. Oggi sono tra le sue opere più riconoscibili. Questo dipinto

    a olio su tela è del milleottocentoottantotto. Partiamo da un’offerta di settecentomila dollari".

    Mark non perde tempo e fa subito la sua offerta settecentocinquantamila .

    Il direttore ben soddisfatto continua settecentocinquantamila per il signor Folies. Qualcuno offre ottocentomila?

    Ed io sono subito pronta a replicare ottocento.

    Il direttore, che sa come nascondere il suo entusiasmo, continua ottocentomila per la signora in fondo a sinistra con l’abito nero. Qualcuno offre di più? Ottocentomila dollari e uno…ottocentomila dollari e due…

    Ma il caro Mark non ha alcuna intenzione di farsi portare via questo capolavoro, così rilancia senza pensarci due volte un milione!.

    Dopo l’ultima offerta, Folies si volta verso di me e, con sguardo di sfida, fa un cenno con la testa e mi sorride. Gli sorrido anch’io e lo fisso mentre dico un milione e centomila dollari . Si gira evidentemente seccato e dice un milione e cinquecentomila.

    Io continuo, del resto devo fermarmi solo quando arriviamo a due milioni, un milione e settecentomila.

    Mark non ha alcuna intenzione di lasciarsi sfuggire questa occasione, due milioni, dice infiammato dalla competizione .

    Si rigira verso di me e, con fare soddisfatto, mi fa l’occhiolino. Lo guardo e con un movimento della mano destra, che faccio roteare due volte in avanti, gli faccio capire che il quadro è suo. Con un cenno della testa lo saluto, mi alzo in piedi e con altezzosità volto le spalle e me ne vado.

    Gesto che non poteva essere ignorato da lui. Infatti, sotto gli occhi stupiti e increduli delle persone che affollano la sala, ma soprattutto sotto gli occhi furenti della bionda, Mark si alza e mi segue con passo piuttosto svelto. Fortunatamente Alfred sistema subito la situazione, mettendo a tacere i mormorii e i pettegolezzi che aleggiano nella stanza. In pochissimi secondi, manipola le menti di tutte le persone intorno e, in men che non si dica, l’asta continua tranquillamente per un’altra ora. Sto per raggiungere l’uscita quando sento chiamarmi, mi volto e vedo lui. Ormai è fatta.

    È solo questione di giorni e raggiungerò il mio scopo.

    Mi scusi, signorina...

    Mi giro compiaciuta, facendo un gesto con la testa e abbozzando un sorriso. Mark palesemente intimidito continua "sono un po’ in imbarazzo per averle portato via il Van

    Gogh e volevo scusarmi con lei per non essermi comportato da gentiluomo"

    mi ha fermato per scusarsi di aver comprato il quadro?

    be…si…insomma…

    "stia tranquillo. Se avessi voluto veramente quel quadro, adesso saremmo ancora là dentro, probabilmente a scannarci per averlo!

    Evidentemente non era poi così importante. Comunque, io sono Fay Windfall"

    Mark Folies

    Porgo la mia mano verso di lui, la prende tra le sue e con fare molto romantico la sfiora delicatamente con le labbra, ma non la bacia. Che cavaliere!

    Fay, sarebbe così gentile da accettare un mio invito a cena, per farmi perdonare?

    non deve farsi perdonare nulla. In ogni caso non sono solita accettare inviti a cena da uomini accompagnati. La biondina accanto a lei non passava certo inosservata

    l’ha notata dice visibilmente imbarazzato penso che solo un cieco non se ne sarebbe accorto

    comunque Sally è solo un’amica. Sicuramente capirà

    se è così, allora le cose cambiano. Accetto volentieri

    andiamo. La mia limousine è qui fuori che aspetta

    un attimo solo…evitiamo questi sciocchi formalismi e diamoci del tu, Mark

    va bene, Fay .

    Arriviamo al Platine Restaurant, tra i più esclusivi di Chicago.

    Siamo accolti dal direttore del ristorante e da un’orda di camerieri al nostro servizio. Ci fanno accomodare in una sala riservata, illuminata da una lampada antica molto raffinata, che emette una luce soffusa e due candele sul tavolo, che evidenziano un’atmosfera davvero romantica. Si sente un leggero sottofondo di musica classica. Il tavolo è coperto da una tovaglia di pizzo bianco, i tovaglioli elegantemente piegati e poggiati su piatti di porcellana finissima e una sequenza illimitata di posate. I bicchieri a calice piccoli e grandi, bordati d’oro, danno quel tocco in più alla tavola. Ma il pezzo forte è la terrazza adiacente la sala, meravigliosamente circondata di fiori curatissimi, che emettono un profumo davvero inebriante. Ci accomodiamo su sedie soffici che profumano leggermente di lavanda, l’atmosfera è magica. E lui, bello e sensuale, mi guarda ammaliato. Fortunatamente finirà entro un paio di settimane tutto questo. Non vorrei abituarmi troppo! Iniziano ad

    arrivare le portate. Porzioni leggere e misurate, per assaporare tutto senza sentirsi appesantiti. Sapori delicati e gustosi. Crostini di gamberi come antipasti e un delizioso primo piatto chiamato bouillabaisse, detto anche più semplicemente zuppa di pesce pregiato. A seguire aragosta in salsa al vino bianco, si scioglie in bocca, e per dessert creme brulèe, eccezionale. Durante la cena abbiamo parlato di noi, del lavoro, della nostra vita. Mi piace ascoltarlo mentre mi racconta di sé …da quando ero ragazzo desideravo diventare un medico. Mio padre lo era e anche mio nonno. Gli amici, i professori e, talvolta, i parenti stessi mi dicevano che sarebbe stato duro il confronto con loro e che non sarebbe stato facile emergere. Ma io non mi sono mai arreso e ho studiato dando sempre il meglio e mi preparavo alla specializzazione e al contatto con i pazienti, in un modo un pò particolare…

    …cosa facevi? chiedo incuriosita cercavi di sedurre qualche bella dottoressa perché ti inserisse nel suo corso?

    "in effetti non sarebbe stata una cattiva idea, ma al tempo ero più interessato a vincere la sfida con mio padre e mio nonno, non avevo molto tempo da dedicare alle ragazze. In realtà avevo un amico che già svolgeva la professione di medico legale e la sera, quando finivo di studiare e seguire le lezioni, andavo a trovarlo all’obitorio e sotto la sua

    supervisione studiavo ogni piccolo angolo del corpo umano, non tralasciavo nulla. Volevo sapere tutto, per avere ben chiaro come risolvere ogni problema".

    Sono un po' perplessa ma anche affascinata dalla sua voglia di conoscere a fondo ciò che riguarda il corpo umano singolare direi. Ma uno studente non può entrare in ambulatori riservati al personale addetto…

    "…in realtà no, infatti, stavamo molto attenti a non farci scoprire.

    Jason avrebbe rischiato la radiazione dall’albo ed io l’espulsione dal corso di studi. Andò avanti per un anno e mezzo"

    certo che avete rischiato grosso. Se vi avessero sorpresi, oggi non saresti il grande luminare che sei

    probabilmente. Ma parlami di te adesso

    io sono una grande appassionata d’arte, amo il periodo del Romanticismo e del Realismo, ma soprattutto l’Impressionismo e il Post Impressionismo. La rottura con la tradizione e le convenzioni. Il mito dell’artista ribelle. In queste opere l’interesse è rivolto al colore piuttosto che al disegno e, finalmente, prevale la soggettività dell’artista, le sue emozioni. Emozioni che non vanno nascoste o mascherate.

    Anche Mark la pensa proprio come me già…ammirerei per ore le opere di Manet, Degas… ed io proseguo nell'elencare dei

    grandi artisti come Renoir, Monet, Pissarro, Paul Cezanne, Van Gogh.

    Fay, ma se ci tenevi tanto perché non hai proseguito con l’asta?

    io non ho bisogno di catturare un’opera d’arte, esporla in un salone, dove solo poche persone possono avere il privilegio di ammirarla. Un capolavoro come i Girasoli deve essere condiviso e destinato a tutti quelli che amano l’arte ma che non possono pagare milioni di dollari per averla. Tu invece la desideravi e io ti ho accontentato

    continuo a non capire. Perché allora hai partecipato all’asta se non eri interessata a intrappolare il quadro dentro quattro mura?

    se fossi riuscita ad aggiudicarmela, l’avrei donata al museo di Amsterdam, che sarebbe stato onorato di avere un pezzo così importante di un artista così unico

    avresti pagato un quadro milioni di dollari, per non potertelo neanche godere?

    i soldi per me non sono un problema. Ho ereditato una fortuna dal mio patrigno e la mia intenzione è riuscire a usarli anche per fare qualcosa di buono, non solo locali esclusivi, abiti firmati e auto di lusso

    "non ho mai incontrato una donna come te. Mi piace il tuo modo di fare e di ragionare. Hai la testa sulle spalle. E devo confessarti che il tuo sguardo mi ha conquistato dal primo momento che l’ho incrociato.

    Credo di aver provato, per la prima volta, una forte gelosia, quando quell’uomo si è avvicinato a te e ti ha baciata"

    Alfred? No, è solo una vecchia conoscenza del college. E non mi ha baciata, mi ha solo salutata.

    Mark si alza e viene verso di me. Prende la mia mano e mi porta nel terrazzo. Mi guarda intensamente e senza dire una parola sfiora le mie labbra con le sue. Socchiude gli occhi mentre accarezza delicatamente il mio viso. Io apro leggermente la bocca, in pochi istanti le nostre lingue si incontrano. Con le mani sfioro la sua schiena. Ci diamo un bacio intenso, passionale e prolungato tanto da risvegliare sensazioni e desideri sessuali, che mi trovo costretta a placare, perché non è quella la serata giusta. Glielo faccio capire con un tenero sorriso. Lui mi fissa dolcemente "mi hai stregato. I tuoi occhi, la tua passione, mi fai sentire come un ragazzino alle prime armi. Emozionato, inesperto, innamorato… voglio rivederti.

    Devo rivederti!"

    chiamami domani. Hai un foglietto e una penna così ti scrivo il mio numero?

    non ho il foglio, ma puoi scriverlo nel fazzoletto. Ecco la penna…

    Scrivo il mio numero di telefono e finisco lasciando il segno delle mie labbra col rossetto sull’angolo, dove sono incise le

    sue iniziali. Prima di andare via lo saluto e mi assicuro sul fatto che lo rivedrò allora ci sentiamo domani, mi guarda dritto negli occhi e conclude con una sola parola, ferma e decisa contaci.

    Sono un po' in imbarazzo "Mark, è meglio che vada adesso.

    Grazie per la cena e per la splendida serata".

    Mi bacia sulla guancia e mi sussurra all’orecchio mi hai fatto perdere la testa . Che bella sensazione. Non avrei mai pensato di sentirmi così. Non sembrerebbe una cattiva persona.

    Eppure ha fatto soffrire così tanta gente e calpestate altrettante per raggiungere i suoi fini, senza mai preoccuparsi delle conseguenze. Non devo farmi prendere in giro dai suoi modi galanti, lo fa per arrivare a uno scopo. Mark è un uomo senza scrupoli. Lo è sempre stato e ancora per poco lo sarà. Non devo farmi venire crisi di coscienza. Non le merita.

    Prima di andare via, però, devo incrociare lo sguardo del direttore del ristorante e dei camerieri, per cancellare dalle loro menti il ricordo che hanno di me e, in pochi secondi, io per loro non esisto più!

    Sono arrivata in hotel. Salgo in ascensore e appena si apre la porta scorrevole al mio piano ho un sussulto e lancio un piccolo urlo Alfred! Mi hai fatto paura. Cosa ci fai qua?

    controllavo che fosse andato tutto secondo i piani e mi sembra che ci sia riuscita. Brava la mia streghetta! Se non fossimo così diversi, saremmo stati sicuramente una splendida coppia. Con i nostri poteri niente e nessuno può fermarci. Ti saluto. Fammi sapere come va con il nostro dottore.

    Continuo ad avere brevi ma intense sensazioni strane su Alfred. Spesso non riesco a capire le sue parole.

    Fortunatamente non può leggere il mio pensiero, ma sfortunatamente io non posso leggere il suo.

    Dormiamoci su, è l’una e ho tanto sonno!

    Alle nove del mattino vengo svegliata da una telefonata. È

    Mark! Ha una voglia pazzesca di vedermi. Mi dice di prepararmi, di mettermi un abbigliamento comodo e che la sua limousine sarebbe passata tra un’ora a prendermi. Sono molto curiosa di sapere dove mi porterà. Nel frattempo mi faccio una doccia veloce, coda di cavallo e cerco, con un po’

    di trucco, di nascondere le occhiaie. Infilo un paio di jeans, una magliettina bianca aderente, scarpe basse e un paio di occhiali da sole per nascondere un viso stanco e affaticato.

    Scendo con una decina di minuti di ritardo e la macchina è già fuori che mi aspetta. Lui dentro non c’è. Appena entro nella limousine, trovo nel sedile, in pelle nera, un bigliettino.

    Apro e leggo Mi sei mancata stanotte. Aspetto con ansia di rivederti. A tra poco, nel frattempo, l’autista ingrana la marcia e parte. Caro Mark, ho proprio fatto breccia nel tuo cuore.

    Non è stato difficile, anzi devo dire che è stato fin troppo facile. E non sai cosa ti aspetta.

    Intanto mi godo questo giro in macchina. Guardo fuori dal finestrino e vedo palazzi antichi e moderni grattacieli, mescolati tra loro. Negozi, boutique, tanta gente serena, pensierosa, divertita, che si muove frenetica come formiche tra le bellissime vie della città. Strade trafficate, macchine di ogni tipo e modello, che vanno avanti e indietro, chi velocemente, chi più lentamente.

    Dopo un po’ costeggiamo il Lago Michigan e arriviamo a una spiaggia davvero incantevole, sembra un poster. La macchina si ferma e vedo Mark. Bellissimo, casual ma al tempo stesso elegante. Mi viene incontro, ci guardiamo negli occhi, mi abbraccia e mi sussurra all’orecchio sei bellissima.

    Gli sorrido e iniziamo a passeggiare sulla sabbia.

    Calpestiamo granelli finissimi, soffici e bianchi. Stiamo

    abbracciati e senza dire una parola. Per un attimo non penso al motivo per cui sono con lui e assaporo questo momento romantico, anche se una curiosità ce l’ho Mark, come ha reagito Sally quando te ne sei andato dall’asta?

    "te l’ho detto che

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