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Il giocatore di croquet
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Ebook91 pages1 hour

Il giocatore di croquet

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About this ebook

"Ho parlato con due individui molto strambi che hanno provocato uno scompiglio singolare nella mia mente. Non è esagerato dire che mi hanno contaminato e angustiato con certe idee molto strane e spiacevoli".
Inizia così questa "specie di ghost story" in cui un inetto giocatore di croquet assiste impotente a quello che sembra il racconto allucinato di due pazzi. Perché la follia sembra aver colto gli abitanti di un remoto villaggio inglese? E il racconto dei due uomini è reale o è una paranoia dettata da un pericolo ancora maggiore?
LanguageItaliano
Release dateApr 24, 2017
ISBN9788899403362
Il giocatore di croquet
Author

H. G. Wells

H. G. Wells (1866-1946) is best remembered for his science fiction novels, which are considered classics of the genre, including The Time Machine (1895), The Island of Doctor Moreau (1896), The Invisible Man (1897), and The War of the Worlds (1898). He was born in Bromley, Kent, and worked as a teacher, before studying biology under Thomas Huxley in London.

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    Book preview

    Il giocatore di croquet - H. G. Wells

    Tavola dei Contenuti (TOC)

    Copertina

    Collana

    Colophon

    Frontespizio

    Presentazione dell’opera

    I. Il giocatore di croquet si presenta

    II. La paura nella palude

    III. Il teschio nel museo

    IV. Lo psichiatra insopportabile

    Postfazione

    giocatore_cover.jpg

    Table of Contents

    Copertina

    Collana

    Colophon

    Frontespizio

    Presentazione dell’opera

    I. Il giocatore di croquet si presenta

    II. La paura nella palude

    III. Il teschio nel museo

    IV. Lo psichiatra insopportabile

    Postfazione

    Landmarks

    Cover

    Table of Contents

    CopertinaCollana Aurora

    20

    H. G. Wells, Il giocatore di croquet

    1a edizione Landscape Books, aprile 2017

    Collana Aurora n° 20

    © Landscape Books 2017

    www.landscape-books.com

    Titolo originale: The croquet player

    Traduzione di Bemo Bombicci dall'edizione Leonardo 1947, riveduta e corretta. L’editore ha cercato con ogni mezzo i titolari dei diritti della traduzione e della postfazione senza riuscire a reperirli;

    rimane a disposizione per l’assolvimento di quanto

    eventualmente occorra nei loro confronti.

    ISBN 978-88-99403-36-2

    In copertina: llustrazione dalla prima edizione inglese dell'opera, Chatto & Windus, 1936.

    Progetto grafico service editoriale il Quadrotto.

    Realizzazione editoriale a cura di WAY TO ePUB

    www.waytoepub.com

    H. G. Wells

    Il giocatore

    di croquet

    con postfazione di Mario M. Rossi

    Landscape Books

    Presentazione dell’opera

    La collana Aurora si propone di recuperare classici ormai dimenticati e introvabili della letteratura italiana e internazionale, con un breve apparato critico di approfondimento.

    La produzione letteraria di Herbert George Wells è molto più vasta delle (poche) opere universalmente conosciute, come La guerra dei mondi o La macchina del tempo, e non deve sorprendere che, in questa produzione, i titoli di saggistica eguaglino quasi quelli di narrativa.

    Wells è stato infatti un fine filosofo e studioso dell'animo umano, e questi si nota nelle pieghe di tutti i suoi lavori, se si guarda oltre le pur geniali trovate narrative. Il giocatore di croquet è un romanzo breve, definito una specie di storia di fantasmi, scritto nel 1936 quando l'autore venne fortemente scosso dalle vicende della guerra civile spagnola.

    Il pessimismo di Wells riguardo la sorte dell'umanità viene quindi riversato nelle poche pagine che vedono come protagonista un uomo – il giocatore di croquet, appunto – talmente inetto da sembrare paradossale, salvo poi rendersi conto di come sia fin troppo rappresentativo dell'individuo medio.

    Per comprendere e apprezzare al meglio il condensato di ghost story e antropologia contenuto nelle poche pagine del romanzo, abbiamo scelto di pubblicare, sotto forma di postfazione, anche l'introduzione originale alla prima edizione italiana, del 1946, a firma del noto anglista Mario Manlio Rossi, che oltre a fornire una panoramica molto efficace dell'opera di Wells (che era morto da pochi mesi), la accompagna a una spiegazione esaustiva sulle tendenze ideologiche e filosofiche di un autore che – con questo romanzo e altri in pubblicazione nei prossimi mesi – ci proponiamo di riscoprire e portare ai lettori sotto una luce diversa.

    I.

    il giocatore di croquet si presenta

    Ho parlato con due individui molto strambi che hanno provocato uno scompiglio singolare nella mia mente. Non è esagerato dire che mi hanno contaminato e angustiato con certe idee molto strane e spiacevoli. Devo scrivere che cosa di preciso mi abbiano detto, soprattutto per mia utilità, per chiarire le mie idee su tutto questo. Quello che mi hanno raccontato è di certo fantastico e irragionevole, ma ne sarò più sicuro se lo metterò giù per iscritto. Inoltre voglio dare a tutta questa storia una forma che permetta a un paio di lettori amichevoli di confermarmi che quanto quei due individui avevano da dire era soltanto frutto d’immaginazione.

    È una specie di storia di fantasmi quella che mi hanno raccontato, ma non è una delle solite storie di fantasmi. È molto più realistica, ossessionante e conturbante di quanto non sia una delle solite storie di fantasmi. Non si tratta di una casa o di un cimitero stregato, o di qualcosa di circoscritto. Il fantasma di cui mi hanno parlato era qualcosa di molto più vasto: si trattava dello stregamento di un’intera regione, di qualcosa che era cominciato con un senso d’inquietudine e poi era cresciuto fino a essere paura, producendo lentamente il senso della presenza di qualcosa che andava divenendo sempre più estesa. E cresceva sempre, di dimensioni e di forza e d’intensità fino a diventare una continua minaccia capace di stendersi su tutto. Non posso sopportare l’idea di questo fantasma che cresce e si dilata, anche se cresce e si dilata solo agli occhi dell’immaginazione. Ma è meglio che racconti in ordine, cominciando dal principio e dica tutto quello che so su questa storia, e come mi è stata riferita.

    Sarà bene che prima dia qualche notizia su me stesso. Naturalmente preferirei non farlo, ma temo che se non lo facessi non potreste rendervi conto della mia situazione. Io sono, probabilmente, uno dei migliori giocatori di croquet del mondo, e non mi vergogno affatto di dirlo.

    Sono anche un tiratore d’arco eccellente. Non si può essere né l’uno né l’altro se non si ha una buona dose di disciplina e di equilibrio. Molti, lo so, mi trovano piuttosto effemminato e ridicolo perché il mio sport preferito è il croquet: so che dicon questo dietro le mie spalle e anche quando sono davanti a me, a volte, lascian capire che lo pensano. In certi momenti, lo riconosco, anch’io son stato lì lì per dar loro ragione. Ma, d’altra parte, c’è tanta gente che sembra trovarmi simpatico, tutti mi chiamano affettuosamente Georgie e, tutto sommato, sono piuttosto contento di me stesso. Il mondo è bello perché è vario, e non vedo come si possa pretendere di essere il prototipo dell’umanità quando non lo si è. Considerato da un certo punto di vista, sono sicuramente un essere un po’ molle, tuttavia riesco a non perder la testa quando gioco a croquet, e so indirizzare una palla di legno come se fosse un animale ammaestrato. Anche a tennis riesco a far apparire permalosi e buffi quelli più ferocemente energici. E sono anche capace di eseguire giochi di prestigio, per i quali è necessario avere i nervi a posto e controllarsi, proprio come un professionista.

    Del resto tanti di quei violenti sportivi, di quei demolitori di primati, di quei giocatori d’azzardo, e così via, sono molto più vicini a me di quanto non credano. La loro aspirazione a esser considerati villosi e virili è più apparenza che sostanza. In fondo, sono addomesticati come me: hanno solo preferito di farsi ingabbiare nella routine del loro sport.

    Forse il cricket, l’hockey, eccetera sono sport

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