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L'amore ai tempi dell'immateriale
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L'amore ai tempi dell'immateriale

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Questo romanzo breve o, forse, sarebbe meglio definirlo un racconto lungo, è nato dalla mia esigenza, maturata più o meno all'improvviso, di dare un respiro più ampio e una maggiore importanza alle vicende di Greta e di Michele, da me trattate, singolarmente, in "Quello che non ho" e ne "Le avventure di un self-publisher: le gioie e i dolori di un aspirante scrittore", e poi, insieme, in "Sedotti e distanti" e in "Quasi amanti".
Greta è una giovane donna affetta da disturbo bipolare, che non esce mai di casa, perché ha paura del mondo e delle relazioni, e si guadagna da vivere come webcam girl.
Michele è un giovane uomo che avrebbe desiderato diventare uno scrittore di professione, ma si guadagna da vivere facendo il ragioniere presso una casa editrice.
La vita, una sera, li unisce, grazie al miracolo della tecnologia.
I nostri due giovani protagonisti instaurano, così, un rapporto epistolare, sostenuto, appunto, dalla tecnologia, e, nel loro intenso carteggio, esprimono, in piena libertà, i loro sentimenti e i loro turbamenti, facendo evincere al lettore, ad un certo punto, il fatto – significativo – di amarsi senza essersi, effettivamente, mai incontrati, di essere, cioè, Sedotti e Distanti, sempre connessi, l'una all'altro, ma sempre lontani, sedotti, ovvero, condotti l'una all'altro - secondo quella che è l'etimologia del termine sedurre, dal latino seducere, condurre a sè - ma di fatto ancora fisicamente lontani, anzi, lontanissimi.
Da autrice, pervasa da una grande affezione ad entrambe le mie creature, sento sempre più viva, dentro di me, la necessità di proseguire nella narrazione degli eventi, in modo che gli eventi stessi ma, ancora di più, la forza di volontà, portino i nostri Greta e Michele a trovarsi sempre più vicini, nonostante i dubbi, le paure e le differenze che inevitabilmente esistono tra esseri umani.

ILARIA GRASSO
LanguageItaliano
PublisherIlaria Grasso
Release dateApr 21, 2017
ISBN9788826056203
L'amore ai tempi dell'immateriale

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    L'amore ai tempi dell'immateriale - Ilaria Grasso

    Fava)

    PREMESSA

    Questo romanzo breve o, forse, sarebbe meglio definirlo un racconto lungo, è nato dalla mia esigenza, maturata più o meno all'improvviso, di dare un respiro più ampio e una maggiore importanza alle vicende di Greta e di Michele, da me trattate, singolarmente, in Quello che non ho e ne Le avventure di un self-publisher: le gioie e i dolori di un aspirante scrittore, e poi, insieme, in Sedotti e distanti e in Quasi amanti.

    Greta è una giovane donna affetta da disturbo bipolare, che non esce mai di casa, perché ha paura del mondo e delle relazioni, e si guadagna da vivere come webcam girl.

    Michele è un giovane uomo che avrebbe desiderato diventare uno scrittore di professione, ma si guadagna da vivere facendo il ragioniere presso una casa editrice.

    La vita, una sera, li unisce, grazie al miracolo della tecnologia.

    I nostri due giovani protagonisti instaurano, così, un rapporto epistolare, sostenuto, appunto, dalla tecnologia, e, nel loro intenso carteggio, esprimono, in piena libertà, i loro sentimenti e i loro turbamenti, facendo evincere al lettore, ad un certo punto, il fatto – significativo – di amarsi senza essersi, effettivamente, mai incontrati , di essere, cioè, Sedotti e Distanti, sempre connessi, l'una all'altro, ma sempre lontani, sedotti, ovvero, condotti l'una all'altro - secondo quella che è l'etimologia del termine sedurre, dal latino seducere, condurre a sè - ma di fatto ancora fisicamente lontani, anzi, lontanissimi.

    Da autrice, pervasa da una grande affezione ad entrambe le mie creature, sento sempre più viva, dentro di me, la necessità di proseguire nella narrazione degli eventi, in modo che gli eventi stessi ma, ancora di più, la forza di volontà, portino i nostri Greta e Michele a trovarsi sempre più vicini, nonostante i dubbi, le paure e le differenze che inevitabilmente esistono tra esseri umani.

    ILARIA GRASSO

    PARTE PRIMA: GRETA

    Quello che non ho

    Greta annaspa come una trota fuori dal fiume, stamattina: le manca l'aria come Dio solo sa, dopo l'ennesimo, violento, litigio con Vittorio che questa volta, certamente, non la perdonerà, Greta già lo sa. L'ha fatta grossa, Greta, infatti, questa volta: è stata in grado di sputargli addosso, e di farlo nello spazio di un unico attimo, tutto il veleno che si porta dentro, già da un po'.

    Greta è convinta che Vittorio l'abbia tradita e che l'abbia fatto addirittura con quella che lei considera ed ha sempre considerato la sua migliora amica, Manuela.

    I toni di Greta si sono però rivestiti di un'insolita ferocia, come lei solo è in grado di fare, quand'è fuori di sé. Quando è fuori di sé Greta lancia le parole come dardi, con lo scopo di trafiggere mortalmente. Ed anche questa volta ci è riuscita e lo ha fatto con l'uomo che ama.

    Stavolta, però, Vittorio non è disposto a passare sopra ad un'altra, quanto inutile, scenata, da parte della sua compagna ed è così che, urlandole contro con pari foga ed impeto, se ne va di casa sbattendo la porta dietro sé, lasciando Greta dentro al letto, esanime vittima, ancora una volta, delle proprie angosce e delle sue incontrollabili ossessioni.

    Ma chi è Greta, e cosa affligge, davvero, la sua vita, in luogo della vecchia scusa della gelosia?

    Greta è una giovane donna di nemmeno trent'anni, ma, di fatto, è come se avesse già vissuto mille vite: e mai nessuna di queste sue esistenze - è il paradosso - che le sia appartenuta veramente, nessuna di queste sue esistenze che sia stata, per davvero, sua, almeno sino ad ora.

    Ogni singola esistenza vissuta già da Greta è in realtà soltanto un'immagine sbiadita, ormai, dentro agli angoli più reconditi della sua memoria, ed è pronta a riemergere, nei momenti più impensati, con il solo scopo di offuscarle l'anima e i pensieri.

    Greta si porta appresso inchiodata al petto, alla stregua di una croce, una diagnosi di disturbo dell'umore, il bipolarismo che fa di lei una persona del tutto incapace di vivere relazioni sentimentali o di amicizia che siano durature.

    Greta è incapace in questo, ma lo è completamente contro la sua volontà: è a causa del bipolarismo che Greta non sa vivere appieno queste sue emozioni, in quanto esiste in lei l'eterna lotta tra il desiderio di essere normale e quello che realmente è, ossia, una giovane donna offuscata da quei tormenti che la sua testa stessa provvede a fabbricare, ad arte.

    Greta è una giovane guerriera che combatte quotidianamente la sua personale guerra contro sé, come del resto ognuno di noi fa nella vita: ma la lotta di Greta con sé stessa è impari, perché fantasmi veri aleggiano nella sua testa come presenze che infestano un castello ormai disabitato.

    E ormai disabitato, è il cuore che le batte in petto, disabitato per il fatto che la giovane donna è incapace di accogliere e proteggere un sentimento che sia del tutto vero, a causa del fatto che la paura domina e si sostituisce ad ogni suo effettivo e, più che mai sincero, desiderio.

    La paura che domina ogni suo singolo giorno ormai da sempre impedisce a Greta di uscire anche di casa, per questo è in casa che lavora Greta, già da un po', già da qualche anno, e lo fa per conto di un call center.

    Certamente questa rappresenta un' occupazione che la ragazza non può che apprezzare enormemente, perché, se si esclude quello telefonico, tale lavoro non prevede, di per sé, alcun contatto diretto con il genere umano, quel contatto che che tanto le procura ansia, un'ansia che sfocia, a volte, in quelli che potremmo definire autentici attacchi di panico che finiscono per paralizzarla, davanti al prossimo e davanti alla vita stessa.

    Greta è dunque là, con la sua cuffia, in postazione, a casa sua, presente, ogni mattina, dalle nove all'una, a propinar proposte di contratti telefonici agli utenti, con fortuna e risultati alterni, e un autocontrollo, poi, da parte sua, del tutto inaspettato, considerando il suo acclarato e atavico disturbo dell'umore.

    Greta è stata dichiarata bipolare da numerosi specialisti del settore psichiatrico, e, in quanto tale, non può che alternare fasi di maniacalità a momenti di tristezza disperata, mescolando, in questo modo, l'euforia al desiderio improvviso di smettere di vivere.

    Tutto questo accade spesso nell'arco di una sola giornata, e si verifica in modo inspiegabile e curioso, per fortuna, solamente al di fuori dell'orario di lavoro.

    Il lavoro, quella piccola e non troppo impegnativa occupazione, che ancora la preserva, e che costituisce l'ultimo suo attaccamento alla normalità.

    Greta ha, dalla parte sua, una salvifica bellezza che non puo' esimerla dall'esercitare verso di sé quel potere immenso che è l'attrazione, per questo Greta ha avuto molte storie. Greta: mille vite concentrate in

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