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Cara Cinzia... Lettere mai spedite
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Ebook31 pages19 minutes

Cara Cinzia... Lettere mai spedite

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Un uomo e una donna si incontrano, si amano,si dividono. Lui fa di tutto per riconquistarla, lei non ne vuole più sapere.

La vita è tutta qui? Quando tutto sembra perduto…
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateMay 19, 2017
ISBN9788892666238
Cara Cinzia... Lettere mai spedite

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    Cara Cinzia... Lettere mai spedite - Waso Wasabi

    633/1941.

    PREFAZIONE

    Un uomo e una donna si incontrano, si amano, si scontrano, si dividono; lui fa di tutto per riconquistarla, lei non ne vuole più sapere... La vita è tutta qui, in questa dialettica tra sessi opposti: né più né meno. Ma quando tutte le vie sono state percorse e tutti i tentativi di riavvicinamento si sono rivelati vani, ecco farsi avanti, con tutto il suo carico di emozioni, suggestioni e finzioni, l’extrema ratio: la letteratura. Waso Wasabi, l’autore di questo piacevole e scorrevole istant-novel, ci offre in queste pagine di riflessioni aforistiche ed epistolari (lettere mai spedite) un’interessante prova narrativa d’esordio, caratterizzata da una leggerezza ed una sottile ironia (ed auto-ironia), che elevano a dignità letteraria una materia originata dalla semplice esigenza di comunicare il proprio pentimento alla donna amata, regalandoci molti spunti di divertente e divertita autoanalisi e qualche intenso attimo di poesia.

    F. A. L.

    1.

    - Dicembre non è poi un mese così brutto! - esclama, convinto, Michele, sorseggiando un bicchiere di brachetto e ammirando il calendario di Eva Herzigova appeso in un angolo della stanza, ad accendere di desideri improbabili una pila di polverosi settimanali.

    - Michele ha proprio ragione! - ammetto senza difficoltà, constatando che la top model d’origine cecoslovacca (uno dei tanti cocktails riusciti di un paese ora diviso), si offre ai nostri occhi, per questo mese, in tutta la sua irresistibile dovizia di argomentazioni positive: le gambe allungate verso 1’alto, incorniciate dal candido e sottile drappeggio di un’invidiata alcòva, il corpo disteso tra le bianche lenzuola (la neve di un mese tradizionalmente imbiancato?), il pube appena velato da un lembo delle stesse, che scorre tra le cosce

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