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LO SPORT E IL CALCIO PROFESSIONISTICO : La Disciplina del Procuratore Sportivo ( I°Parte )
LO SPORT E IL CALCIO PROFESSIONISTICO : La Disciplina del Procuratore Sportivo ( I°Parte )
LO SPORT E IL CALCIO PROFESSIONISTICO : La Disciplina del Procuratore Sportivo ( I°Parte )
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LO SPORT E IL CALCIO PROFESSIONISTICO : La Disciplina del Procuratore Sportivo ( I°Parte )

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LO SPORT E IL CALCIO PROFESSIONISTICO : La Disciplina del Procuratore Sportivo.
Lo svolgimento dell’attività sportiva in Italia è stato oggetto nel tempo di un gran numero di interventi legislativi, ispirati inizialmente dalla volontà di accentrare il controllo dell’attività nel settore pubblico,al fine di indirizzare e sostenere lo sviluppo del movimento sportivo dal dopoguerra ad oggi dalla necessità di adeguare la pratica dello sport in Italia all’evolversi del settore,con particolare riguardo al fenomeno del professionismo sportivo.
La qualificazione di sportivo professionista e la regolamentazione della sua attività è rimessa alla 1. n. 91 del 1981 fin particolare sono definiti “sportivi professionisti” dall’art.2 della presente legge i seguenti soggetti’gli atleti,gli allenatori,i direttori tecnico-sportivi e i preparatori atletici,che esercitano l’attività sportiva a titolo oneroso con carattere di continuità nell’ambito delle discipline regolamentate dal C.O.N.I e che conseguono la qualificazione dalle Federazioni Sportive Nazionali,secondo le norme emanate dalle Federazioni stesse,con l’osservanza delle direttive stabilite dal C.O.N.I. per la distinzione dell’attività dilettantistica da quella professionistica. In linea di principio l’attività sportiva professionale è tutelata quale attività lavorativa e costituisce la prestazione dedotta in un contratto di lavoro ,in base al quale l’atleta si obbliga,a fronte della retribuzione,allo svolgimento di esercizi atletici o prove di abilità con attrezzi,mezzi meccanici o animali costituenti l’oggetto del rapporto di competizione,il quale è volto al conseguimento dei valori sportivi attraverso la performance al fine di consentire lo sfruttamento economico da parte della società.In questo breve manuale l'avv.Mario De Luca esperto in Diritto dello Sport , dello Studio Legale De Luca , dove si occupa di tutelare l'aspetto contrattuale unitamente ai diritti di immagine di diversi PRO, in collaborazione con il dr.Joannes Maria De Luca , ripercorre l'evoluzione di questa disciplina dalle origini ai giorni nostri.
Un manuale indispensabile per chi si avvicina a questa professione e desidera approfondire gli aspetti giuridici ,ripercorrere l'evoluzione storica della professione , comprenderne il profilo normativo ed il quadro organizzativo in cui rientra in primis in Italia e successivamente  in Europa.Diversi sono gli utili rimandi alle direttive  F.I.F.A. , U.E.F.A., F.I.G.C.
LanguageItaliano
Release dateJun 5, 2017
ISBN9788826440231
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    LO SPORT E IL CALCIO PROFESSIONISTICO - dr.Joannes Maria De Luca

    Avv. Mario De Luca Dott. Joannes Maria De Luca

    La disciplina del procuratore sportivo

    I PARTE: DALLE ORIGINI AI GIORNI NOSTRI

    UUID: 90772c2e-3a02-11e7-820c-49fbd00dc2aa

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    PARTE I - L’ASSETTO ORGANIZZATIVO DEI PROCURATORI DI CALCIO

    PARTE II - La Disciplina del procuratore sportivo in ambito nazionale

    PARTE III - LO STATUTO DELL’INTERMEDIARIO SPORTIVO A LIVELLO COMUNITARIO

    INDICE

    PARTE I - L’ASSETTO ORGANIZZATIVO DEI PROCURATORI DI CALCIO

    Prima parte

    CAPITOLO I

    INTRODUZIONE

    1.1 LO SPORT E IL CALCIO PROFESSIONISTICO

    Lo svolgimento dell’attività sportiva in Italia è stato oggetto nel tempo di un gran numero di interventi legislativi, ispirati inizialmente dalla volontà di accentrare il controllo dell’attività nel settore pubblico,al fine di indirizzare e sostenere lo sviluppo del movimento sportivo dal dopoguerra ad oggi dalla necessità di adeguare la pratica dello sport in Italia all’evolversi del settore,con particolare riguardo al fenomeno del professionismo sportivo.

    La qualificazione di sportivo professionista e la regolamentazione della sua attività è rimessa alla 1. n. 91 del 1981 fin particolare sono definiti sportivi professionisti dall’art.2 della presente legge i seguenti soggetti’gli atleti,gli allenatori,i direttori tecnico-sportivi e i preparatori atletici,che esercitano l’attività sportiva a titolo oneroso con carattere di continuità nell’ambito delle discipline regolamentate dal C.O.N.I e che conseguono la qualificazione dalle Federazioni Sportive Nazionali,secondo le norme emanate dalle Federazioni stesse,con l’osservanza delle direttive stabilite dal C.O.N.I. per la distinzione dell’attività dilettantistica da quella professionistica ¹. In linea di principio l’attività sportiva professionale è tutelata quale attività lavorativa e costituisce la prestazione dedotta in un contratto di lavoro ,in base al quale l’atleta si obbliga,a fronte della retribuzione,allo svolgimento di esercizi atletici o prove di abilità con attrezzi,mezzi meccanici o animali costituenti l’oggetto del rapporto di competizione,il quale è volto al conseguimento dei valori sportivi attraverso la performance al fine di consentire lo sfruttamento economico da parte della società

    .

    Les professionnels sont des jouers touchant des gages réguliers,des indémnites pour jouer,des primes,des salaires,des versaments à terme ou toutes autres indemnitès que celles offertes à l’amateur ³.Le professionnel est un sportif qui exerce son activité en percevant correlativement une retribution,qui fait metièr de son sport,ou qui tire de son activité un revenu. ⁴

    L’attuale organizzazione dello sport in Italia ,che risente ancora ^dell’impostazione iniziale,vede il Comitato Olimpico Nazionale Italiano(CONI)al vertice del settore,con il compito di controllare e regolare le varie discipline sportive attraverso propri organi:le Federazioni Sportive Nazionali.A ciascuna federazione ,cui a sua volta sono affiliate le varie associazioni e società sportive attive nel settore di competenza,è affidato il compito di disciplinare sia l’esercizio dell’attività di riferimento sia l’organizzazione interna delle affiliate,attraverso l’emanazione di norme e regolamenti che adattano alle esigenze delle singole discipline le normative emanate a livello generale per tutto il settore sportivo.

    Gli interventi legislativi che hanno inciso maggiormente sul settore dello sport in tempi recenti sono stati il riordino del settore professionistico,compiuto attraverso l’emanazione della 1. 23 marzo 1981,n.91 e la trasformazione delle società professionistiche in società a scopo di lucro a seguito delle modifiche apportate alla 1. 91/81 dalla 1. 18 novembre 1996,n586(legge di conversione del d.1.20 settembre 1996,n.485).

    In particolare ,la 1. 586/96 modificando gli articoli 10 e 13 della 1.91/81 ha eliminato la preclusione, per le società sportive professionistiche ,della distribuzione ai soci dell’utile di esercizio e del residuo attivo della liquidazione pendendo così tali società(che già ai sensi della 1. 91/81 dovevano costitursi in forma di s.p.a. o s.r.l.)società a fini di lucro a tutti gli effetti e ampliando inoltre la ^fera delle attività commerciali che queste possono esercitare.

    È stata riscritta la disciplina del vertice dell’organizzazione sportiva italiana dal decreto legislativo 23 luglio 1999 n.242 in esecuzione di quanto previsto dall’ art. 11 della 1. n.59 del 15 marzo 1997 con conseguente abrogazione della oramai datata 1. n.426 del 1942 di evidente ispirazione fascista e del correlato regolamento di attuazione approvato con d.p.r. 28 marzo 1986 n.l57che continua a disciplinare la materia per tutto quanto non diversamente stabilito nel recente decreto legislativo.

    Gli aspetti decisamente piu innovativi del recente decreto rispetto la

    previgente normativa riguardano innanzitutto una netta presa di

    %

    posizione del legislatore in merito alla personalità giuridica del CONI che è stata definita di diritto pubblico ,ribadendo l’indirizzo

    già evocato nella legge del 1942; rientrando di pieno diritto nell’ apparato organizzativo e gestionale di cui la Stato si serve per il conseguimento dell’interesse pubblico quale risulta essere quello sportivo.il CONI ,inoltre ,non è in posizione di subordinazione gerarchica nei confronti del Governo e pertanto è libero di determinarsi nel modo che crede piu opportuno,anche in contrasto con le direttive governative assumendosi,s’intende,in tal caso la relativa responsabilità ⁵.Introduzione del comitato nazionale sport per tutti al fine di ottenere la massima diffusione della pratica sportiva,partecipando ad iniziative di promozione e propaganda a livello nazionale.

    In ultima analisi si deve sottolineare la dismissione della veste di ‘organi’ da parte delle federazioni sportive nazionali che l’art 15 del recente decreto ne attribuisce la natura di associazioni con personalità giuridica di diritto privato,svolgenti attività sportiva in armonia con le deliberazioni e gli indirizzi del CIO e del CONI,anche in considerazione della valenza pubblicistica di specifici aspetti di tale attività ⁶.Esse non perseguono fini di lucro e sono riconosciute ,ai fini sportivi,dal consiglio nazionale;tale riconoscimento è conditio sine qua non per l’acquisizione della personalità giuridica di diritto privato.Emergono,così,i principi dell’ordinamento sportivo intemazionale i quali fungono da paradigmi di riferimento per ciascun ordinamento sportivo nazionale(in Italia l’art. 10 della Costrecita l’ordinamento giuridico

    italiano si conforma alle norme del diritto intemazionale generalmente riconosciute;tale principio può essere, trasfuso nell’ambito dell’ordinamento giuridico sportivo essendo un ordinamento sostanzialmente originario.)

    Di particolare interesse sul piano normativo a livello intemazionale sono:

    1-Le reglement gouvemant l’activitè des agents de joueurs(ossia il regolamento disciplinante l’attività degli agenti dei giocatori ‘procuratori’che agiscono nell’ambito dei trasferimenti dei giocatori da una federazione all’altra o all’interno della stessa federazione nazionale.’chaque association nationale est tenue d’etablir,sur la base des dispositions suivantes,son propre reglement relatif aux agent de joueurs’ ⁷.il regolamento è stato approvato dal comitato esecutivo della FIFA il 10 dicembre 2000 a Roma presieduto da Joseph S.Blatter ed è entrato in vigore il 1 marzo 2001.

    Il regolamento consta di 3 documenti annessi Annexe A:Le condizione e le modalità di superamento dell’esame per il conseguimento della ‘licence’ indispensabile per svolgere legittimamente l’attività di agente FIFA,massima aspirazione di ciascun procuratore nazionale.

    Annexe B contiene il code de dèontologie:precetti comportamentali previsti a pena di sanzione disciplinare.

    Annexe C:I1 modello del contratto tipo stipulabile tra le parti,agent de joueurs e mandant.

    2-L’accordo della Commissione Europea FIFA sul nuovo sistema dei trasferimenti per i giocatori che sta per essere trasfuso nei regolamenti federali dei singoli stati.Napoleonico il commento di Joseph Blatter ‘è un giorno memorabile che entrerà nella storia del calcio ⁸’.I nuovi parametri e le regole appena elaborate sono state ratificate dal congresso Fifa tenutosi a Buenos Aires nel mese di Luglio.Tale accordo UE-Fifa contiene novità molto importanti,destinate a tracciare una strada nuova per il calcio.Con un effetto calmiere sacrosanto,in prospettiva ,sulle cifre folli del calciomercato.Quando questo accordo-quadro entrerà a regime ,quando sarà assorbito da tutte le federazioni nazionali,quando effetti e rischi(per i club medio-piccoli,ad esempio)saranno messi ben a fuoco,da quel momento nel calcio inevitabilmente cambieranno molte cose.Ciò non toglie il fatto che i clubs piu importanti e blasonati continueranno ad investire ingenti somme di denaro per aggiudicarsi le prestazioni dei calciatori piu rinomati con la conseguenza che gli stessi giocatori guadagneranno sempre di piu.Dopo tale accordo,tuttavia,l’estate 2001 dovrebbe essere l’ultima estate pazza del calciomercato.

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