Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Semiotica semplice: Guida alla sopravvivenza per il comune cittadino
Semiotica semplice: Guida alla sopravvivenza per il comune cittadino
Semiotica semplice: Guida alla sopravvivenza per il comune cittadino
Ebook134 pages1 hour

Semiotica semplice: Guida alla sopravvivenza per il comune cittadino

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Quasi nessuno sa cosa sia la semiotica.
Peccato, perché è una disciplina che aiuta a capire molte cose della vita, non soltanto filosofiche, astratte, ma anche le cose di tutti i giorni che succedono a ciascuno di noi.
Non voglio fare qui l’errore di cercare subito di dire che cosa sia con paroloni difficili, e in questo modo giocarmi la fiducia della lettrice che, così gentilmente, è disposta a seguirmi in queste prime righe.
Dirò solo che la semiotica serve a capire il senso della vita, il senso delle cose.
Siamo abituati a usare questa parola, «senso», e già questo ci qualifica come semiotici in erba.
«Ma che senso ha?», «Quello che dici non ha senso» sono frasi che ci scambiamo, e che denunciano che ognuno di noi vede un senso in ciò che gli sta intorno.
La semiotica cerca di spiegare questo senso, come nasce, da cosa scaturisce, quali sono gli elementi fondamentali che lo creano.
Il libro non si rivolge quindi a professori e accademici, ma al comune cittadino che cerca di barcamenarsi tra messaggi pubblicitari sempre più infidi, mass media sempre più agguerriti, venditori ai limiti dell’onestà. Il senso di questi messaggi può essere compreso solo con l’apposita cassetta degli attrezzi. Ho cercato di crearne una e la metto a disposizione di chi vuole provare ad adoperarla. Buona lettura!
LanguageItaliano
PublisherBruno Osimo
Release dateOct 17, 2021
ISBN9788898467280
Semiotica semplice: Guida alla sopravvivenza per il comune cittadino

Read more from Bruno Osimo

Related to Semiotica semplice

Titles in the series (15)

View More

Related ebooks

Literary Criticism For You

View More

Related articles

Reviews for Semiotica semplice

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Semiotica semplice - Bruno Osimo

    Bruno Osimo[1]

    Semiotica semplice

    Guida alla sopravvivenza per il comune cittadino

    Copyright © Bruno Osimo 2021

    Bruno Osimo è un autore/traduttore che si autopubblica

    La stampa è realizzata come print on sale da Kindle Direct Publishing

    ISBN 9788831462518 per l’edizione cartacea hardcover

    ISBN 9788898467280 per l’edizione elettronica

    Contatti dell’autore-editore-traduttore: osimo@trad.it

    Sommario

    Introduzione ​4

    1. Comunicare versus creare senso ​7

    2. La traduzione ​9

    3. Che cos’è la semiotica ​12

    4. Tre tipi di ragionamento: abduzione, induzione, deduzione ​15

    5. Il pattern ​20

    6. Modellizzazione. X sta per Y ​23

    7. Segno - interpretante - oggetto ​27

    8. La connotazione ​32

    9. La somiglianza: l’icona ​34

    10. La contiguità: l’indice ​37

    11. Culturospecificità: il simbolo ​40

    12. Significatività ​44

    13. Soggettività del segno ​47

    14. Implicito culturale ​50

    15. Entropia ​52

    16. La significazione ​54

    17. Non si finisce mai di capire ​56

    18. Attualizzazione evoluzione dei segni interni ​60

    19. Attualizzazione e genere testuale ​64

    20. Linguaggio interno ​66

    21. Ingegnere e pittore ​69

    22. Continuo e discreto ​71

    23. Codifica e decodifica ​75

    24. Evoluzione del senso ​77

    25. Formulare un discorso ​80

    26. Selezione/combinazione somiglianza/contiguità paradigma/sintagma ​82

    27. Il non-detto ​87

    28. Il frame ​90

    29. Self-consciousness ​93

    30. Il bias cognitivo ​95

    31. Scienziato e credente ​98

    32. Testo verbale e nonverbale ​100

    33. Testo come processo tra menti ​102

    34. Discorso orizzontale pratico e discorso verticale poetico ​106

    35. Il senso comune ​110

    36. La traducibilità ​114

    37. Adattamento ​118

    38. Metacomunicazione e metalinguaggio ​121

    39. Occorrenza e tipo ​125

    40. L’intertestualità ​127

    41. Il buonsenso ​131

    42. Tra identità e intertestualità ​134

    43. Sistema-cultura ​137

    44. L’attualizzazione ​142

    45. Culturospecificità della sceneggiatura ​145

    46. Politically correct e negazionismo ​149

    47. Il gusto come ideologia individuale ​153

    48. Analogico e digitale ​156

    49. Tropo come motore evolutivo del senso ​161

    50. Rappresentazione ​165

    51. Narrazione ​168

    52. Il medium ​171

    53. La marcatezza ​174

    Conclusioni ​178

    Introduzione

    In Italia, nell’Europa occidentale, quasi nessuno sa cosa sia la semiotica.

    Peccato, perché è una disciplina che aiuta a capire molte cose della vita, non soltanto filosofiche, astratte, ma anche le cose di tutti i giorni che succedono a ciascuno di noi.

    Se fosse una disciplina che parla di cose avulse dalla realtà di tutti i giorni, in fondo non ci sarebbe nulla di male: ma è davvero un campo di osservazione che ci riguarda da vicino, tutti.

    Non voglio fare qui l’errore di cercare subito di dire che cosa sia con paroloni difficili, e in questo modo giocarmi la fiducia della lettrice che, così gentilmente, è disposta a seguirmi in queste prime righe.

    Dirò solo che la semiotica serve a capire il senso della vita, il senso delle cose.

    Siamo abituati a usare questa parola, «senso», e già questo ci qualifica tutti come semiotici principianti.

    «Ma che senso ha?», «Quello che dici non ha senso» sono frasi che ci scambiamo, e che denunciano che ognuno di noi vede un senso in ciò che gli sta intorno.

    La semiotica cerca di spiegare questo senso, come nasce, da cosa scaturisce, quali sono gli elementi fondamentali che lo creano.

    Il libro non si rivolge quindi a professori e accademici, ma al comune cittadino che cerca di barcamenarsi tra messaggi pubblicitari sempre più infidi, mass media sempre più agguerriti, venditori ai limiti dell’onestà. Il senso di questi messaggi può essere compreso solo con l’apposita cassetta degli attrezzi. Ho cercato di crearne una e la metto a disposizione di chi vuole provare ad adoperarla. Buona lettura!

    Deiva Marina, 29 luglio 2023

    1. Comunicare versus creare senso

    Alcune definizioni della semiotica contengono la parola «comunicazione», declinata in vario modo, sostenendo in sostanza che la semiotica sarebbe la scienza della comunicazione.

    Viceversa, Lotman, il fondatore della semiotica della cultura, fa una differenza proprio tra comunicare e creare senso.

    Se io comunico un’informazione a te, trasferisco questa informazione da me a te ma, se consideriamo il fenomeno da un punto di vista universale, non si ha un’aggiunta di senso.

    Stanotte piove. Me ne accorgo perché sono sveglio e sto guardando dalla finestra. Siccome sono l’unico sveglio alle tre del mattino, questo fenomeno dell’universo è noto solo a me.

    Forte di questa mia posizione, decido di mandare un messaggio a tutti i miei conoscenti, comunicando loro che piove.

    Nel momento in cui ciascuno di loro riceverà il mio messaggio, non ci sarà alcuna creazione di senso, ma soltanto un suo trasferimento da me al mio destinatario.

    La creazione di senso è avvenuta nell’interazione tra me e l’esterno, quando ho osservato alcuni segni (strada bagnata, luce del lampione picchiettata dalla traiettoria delle gocce, rumore della grondaia, automobili col tergicristallo in funzione, persone col cappuccio o l’ombrello) e da questi segni ho fatto la congettura che stesse piovendo.

    La scienza della comunicazione si occupa del modo in cui ho trasferito l’informazione ai miei contatti.

    La semiotica si occupa del modo in cui ho ricavato senso da un’osservazione.

    2. La traduzione

    Nella nostra società si ha un’idea abbastanza imprecisa di cosa sia la traduzione.

    Normalmente tutto ciò che riguarda la traduzione viene catalogato nella categoria «lingue», e anche alcune scuole di traduzione sono erroneamente denominate «scuole di lingue».

    Mentre in una scuola di lingue si apprendono le lingue, in una scuola di traduzione si impara a capire le differenze tra le culture e a mettere in atto strategie per farsi capire da una cultura all’altra.

    Trasmissioni come Quark sono fucine di traduzione: servono a far capire alle persone che non fanno parte di una comunità di scienziati quali sono le scoperte e le ricerche in corso. Gli autori di Quark non traducono da una lingua all’altra, ma dalla cultura specializzata del ricercatore alla cultura generalista dello spettatore.

    Questo a livello sociale; ma c’è anche il livello individuale, che è importantissimo.

    Ognuno di noi ha una visione del mondo, determinati gusti, interessi, preferenze, esperienze. Se sono bravo a comunicare, do per scontato che il mio interlocutore abbia gusti, interessi, preferenze, esperienze diversi, e aggiungo ai miei messaggi informazioni che per me solo sarebbero ridondanti, superflue, tautologiche, ma che considero utili per farmi capire.

    Formulare un messaggio, progettare una comunicazione significa tradurre la mia visione del mondo in quella dei miei interlocutori, sulla base di quello che so di loro.

    Tradurre quindi non è soltanto un code shifting, un passaggio da un codice all’altro, come quello che fanno gli interpreti professionali quando si siedono a un tavolo durante una trattativa per permettere la comunicazione tra un venditore (per esempio cinese) e un cliente (per esempio italiano).

    Molto più spesso, nella nostra vita di tutti i giorni, anche quelli di noi che non sono professionisti della traduzione orale o scritta sono costretti a progettare messaggi allo scopo di farsi capire meglio possibile, e meglio ci riusciamo, più prosperiamo nella nostra società.

    Chi meglio traduce (verso la cultura altrui e dalla cultura altrui), chi meglio capisce, chi meglio decodifica e ricodifica la realtà più ha probabilità di fare carriera o comunque di trovarsi a proprio agio in un contesto.

    Come vedremo meglio nel prossimo capitolo, la semiotica è la scienza della traduzione.

    3. Che cos’è la semiotica

    La semiotica è la disciplina della traduzione. Mentre la linguistica studia i linguaggi, la semiotica studia come

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1