Il suo drago alpha: Il suo drago motociclista, #5

Il suo drago alpha

Paranormal romance sui draghi mutaforma

AJ Tipton

Traduzione di

Gaia Marino

Edited by

Marianna Rescigno

Copyright © AJ Tipton 2015 Il diritto di AJ Tipton di essere identificata come l’autrice di quest'opera è tutelato dal Copyright, Designs and Patents Act del 1988 (o altre leggi analoghe a seconda del proprio Paese). Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte dell'opera può essere riprodotta, memorizzata in un sistema di recupero o trasmessa, in alcuna forma o con qualunque mezzo (elettronico, meccanico, attraverso fotocopie, registrazioni audio o altro), senza il precedente consenso scritto dell'autrice, a eccezione di brevi citazioni riportate in recensioni o articoli. L’opera non può essere modificata, prestata, noleggiata o distribuita in altro modo senza il consenso scritto dell'autrice. Il consenso potrà essere ottenuto previa richiesta a a.j.tipton.author@gmail.com.

Questo libro è vendibile solamente a un pubblico adulto. Contiene scene di sesso esplicite e linguaggio crudo che potrebbero essere considerati offensivi da alcuni lettori.

Questo libro è un'opera di fantasia. Tutti i personaggi, i nomi, i luoghi e gli avvenimenti contenuti nell'opera sono fittizi. Ogni somiglianza a persone reali, vive o decedute, a organizzazioni, eventi o luoghi è puramente casuale.

Tutti i personaggi sessualmente attivi in quest’opera hanno 18 o più anni

di

età

.

Immagine di copertina di ZamajK

Creato con Vellum Creato con Vellum

Il matrimonio era un turbinio di volti felici, ma Joe Silver, chiamato Big Joe dai suoi amici, continuava a percepire il proprio sorriso svanire. Era emozionato all’idea che il suo compagno Artiglio d’Acciaio, Caesar, stesse finalmente sposando la donna dei suoi sogni; era grato che tutti i membri del suo clan di motociclisti fossero sopravvissuti a così tante battaglie contro all’Alto Consiglio dei Draghi, e lieto che quasi tutti gli Artigli avessero trovato il loro compagno di vita, a dispetto del pericolo onnipresente .

Il matrimonio di Caesar celebrava l’amore profondo che aveva trovato con Nina, dopo averla attesa per tanti anni. Big Joe lo vide anche come una testimonianza della buona sorte del clan, che li aveva tenuti insieme a perseguire la loro missione di distribuzione della Nuvola – la droga guaritrice ottenuta dalla polvere di squame di drago – agli umani, a dispetto di tutta l’opposizione che avevano ricevuto.

Eppure Joe non riusciva a liberarsi della malinconia che gli si era attaccata addosso come una giornata piovosa. Odiava i matrimoni.

Andiamo, una voce rauca lo riscosse dai suoi pensieri confusi, Caesar penserà che non stai ballando perché odi la sua musica. Emma Hernandez, la sua compagna degli Artigli d’Acciaio, gli porse una mano, facendo un cenno del capo in direzione della pista da ballo affollata. Gli invitati non erano tantissimi: c’erano solamente una cinquantina di amici di Caesar, per lo più musicisti con cui aveva lavorato nel corso degli anni. Luci colorate vorticavano attorno alla folla sempre più brilla, impegnata a muoversi sulla melodia suonata dalla band di Caesar.

Joe non ebbe bisogno di forzare il sorriso che appariva sempre sulle sue labbra ogni volta che Emma era nei paraggi. Semplicemente averla vicino lo aiutò a liberarsi della sua tipica tristezza da matrimonio.

Lo sa già che non mi piace la sua musica, replicò l’alpha con voce burbera, un ragazzino di terza elementare scriverebbe testi migliori.

Emma rise. E va bene. Allora non farlo per Caesar, fallo per me. Sei il mio compagno migliore. La donna tossì. Nella danza. Ovviamente è questo che intendevo.

Il peso della malinconia lo colpì nuovamente. Sia lui che Emma sapevano maledettamente bene che compagno nella danza non era ciò che intendeva dire. Ma sapevano altrettanto bene che non avrebbero mai potuto avere la vera relazione romantica che desideravano.

Lui afferrò la mano della donna e la guidò sino alla pista da ballo. E allora un compagno di danza avrai. Il palmo della mano della donna era caldo e si adattava perfettamente a quello di Joe, la sua stretta era forte e la sua pelle callosa, naturale conseguenza di tutti quegli anni passati ad allenarsi con le armi. E se fosse stato libero di farlo, Joe sapeva che avrebbe stretto quella mano per il resto della

sua

vita

.

Se non altro posso ballare insieme a lei, pensò.

La band di Caesar stava suonando una canzone rock. Joe ballò con attenzione, cercando di mantenere una certa distanza tra lui ed Emma così che non si toccassero, ma muovendosi abbastanza vicino a lei da riuscire a sentire il calore emanato dal suo corpo. I fianchi di lei dondolavano ritmicamente avanti e indietro, la sua forza traspariva anche in quei movimenti flessuosi. Emma sferzava pugni in aria, seguendo ritmicamente la batteria, e a ogni colpo sferzato i muscoli definiti delle sue braccia si flettevano. Dopo aver passato anni a vivere fianco a fianco sulla strada, ballare con Emma era tanto naturale quanto spiegare le proprie ali e volare via: il proprio corpo si muoveva a imitare i movimenti di lei, il loro ritmo perfettamente sincronizzato, come fossero una creatura unica, flettendosi e reagendo l’uno ai movimenti dell’altra in armonia.

La canzone finì improvvisamente e una nuova melodia la sostituì: una ballata lenta che fece sì che tutte le coppie attorno a loro si stringessero gli uni agli altri, dondolando lentamente in quegli abbracci. Il passaggio da un brano all’altro fu tanto brusco che Joe non poté fare a meno di guardare verso il palco. I suoi sospetti vennero confermati quando notò Caesar ghignare in sua direzione con un sorriso malizioso, indicare lui ed Emma e mimare un bacio.

Joe gli lanciò un’occhiataccia, poi vide con la coda dell’occhio Emma con un’espressione in volto identica alla propria. Non era certo un mistero che tutti gli Artigli d’Acciaio continuassero a cercare di farli mettere insieme, e persino Joe sapeva che lui ed Emma erano perfetti l’uno per l’altra.

Balliamo? chiese, aprendo le braccia. Lei esitò per un secondo, poi fece un passo avanti e il suo corpo si premette contro quello di lui, le sue curve perfette contro i muscoli duri del corpo dell’alpha, proprio come se fosse nata per essere esattamente lì. Sai che Caesar ci prenderebbe in giro per sempre, se scappassimo da un lento.

"Potresti semplicemente dire agli altri che sei sposato, smetterebbero