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La Mente Magica
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La Mente Magica

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About this ebook

Ciascuno di voi è dotato di una mente magica. Pochissimi riescono a sfruttare i meravigliosi poteri che racchiude. Le persone, per lo più, non sanno come utilizzarla e lasciano che questo strumento magnifico rimanga inutilizzato, come un’automobile abbandonata sul ciglio di una strada ad arrugginire.
Se solo conosceste l’antica sapienza degli antichi Egizi, passata per la filosofia greca e sopravvissuta in clandestinità fino ai tempi moderni, sapreste quanto grandioso è il potere della vostra mente magica.
Se solo conosceste le tecniche per risvegliare il suo potere nascosto, la vostra mente magica potrebbe fare autentici prodigi per voi.
Iann Dragon riesce nel mirabile compito di rivelarvi, una volta per tutte, la verità sulla vostra mente, dandovi molti spunti e tecniche per utilizzarla finalmente in modo consapevole.
Volete essere felici o infelici? La scelta è vostra. Sempre.
LanguageItaliano
Release dateJun 27, 2017
ISBN9788826461984
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    La Mente Magica - Iann Dragon

    La mente magica

    I segreti per ottenere

    dalla vita

    quello che desideri

    di

    Iann Dragon

    manuale di magia mentale

    Avvertenze: questo libro non fornisce alcun tipo di consiglio medico, né tanto meno suggerisce diagnosi o terapie. Il suo scopo è diffondere la conoscenza sul potere della mente ed aiutare il lettore ad acquisire maggiore consapevolezza.

    Le meditazioni e i rilassamenti sono adatti alle persone in buona salute. Sono controindicati per le persone affette da epilessia e per le persone con problemi mentali.

    Per ragioni di privacy sono stati modificati nomi delle persone e delle località degli aneddoti narrati, così come altri dettagli che potrebbero portare all’identificazione dei soggetti.

    Tutti i diritti sono riservati ed appartengono all'autore.

    Copyright © 2017 di Iann Dragon

    Introduzione

    Il tuo atteggiamento mentale dà alla tua intera personalità un potere d'attrazione che attrae le circostanze, le cose e la gente a cui pensi di più!

    Napoleon Hill

    Voi non avete idea della fortuna che avete avuto a leggere le prime righe del presente libro. Non è proprio esatto parlare di fortuna, poiché niente accade per caso. Anzi: il caso non esiste.

    C’è un motivo per cui lo avete aperto. Vi ha incuriosito, per qualche strano motivo. Una parte di voi stessi, che forse non conoscete a sufficienza, è interessata al potere segreto che la vostra mente può mettere al servizio della vostra felicità.

    Da un altro punto di vista, proseguendo nel vostro percorso di vita, siete incappati in questo libro perché era semplicemente il prossimo passo giusto per voi. È una massima sempre valida, l’antico adagio: quando il discepolo è pronto, ecco che appare il maestro.

    Intendo dire che non è stata solo la vostra curiosità a farvi avvicinare a La Mente Magica, ma probabilmente in voi si è fatta strada la sottile consapevolezza che quello che gli altri vi hanno raccontato sulla realtà, fino ad ora, è solo una parte della storia. Molte delle cose che vi hanno riferito sono addirittura fuorvianti.

    È questo un testo di magia? Se intendete per magia la natura imprevedibile e misteriosa della realtà, allora sì: questo è un libro di magia.

    È un libro costruito su fantasie e idee immaginifiche? No. Questo libro parla di cose estremamente concrete, che riguardano la vostra realtà personale, la vostra mente, il vostro rapporto con la realtà e le cose che vi accadono.

    Se mi seguirete attentamente, piano piano cambierete il vostro modo di vedere la realtà. E nel momento in cui voi cambierete, anche il mondo attorno a voi cambierà.

    Non vi prometto niente, poiché voi stessi siete gli artefici del vostro destino, non io. Io vi indicherò la strada e tutti i pericoli che troverete nel vostro cammino, ma sarete voi a percorrerla.

    Il libro è diviso in tre parti.

    Nella prima parte, dal titolo Tutto quello che volete, vi parlerò del Nuovo Pensiero, un filone che nella storia dell’Uomo appare e scompare, come un fiume carsico. Si tratta di un modo di pensare che rovescia il modo abituale di vedere le cose. Il rovesciamento di convinzioni di base potrebbe lasciarvi meravigliati e disorientati. Se adotterete questa filosofia, diventerete molto potenti e potrete avere il controllo della vostra realtà personale.

    Nella seconda parte, Cambiare idee vi mostrerò il meccanismo che tutti noi utilizziamo per creare la nostra realtà personale. Lo facciamo tutti, nessuno escluso, ma la stragrande maggioranza di noi lo fa senza alcuna consapevolezza.

    Vi mostrerò come fate a formare la vostra realtà personale e come è possibile cominciare a crearne una migliore, che vi dia le soddisfazioni che meritate.

    Nella terza ed ultima parte, Stati di coscienza, illustrerò gli stati di coscienza alterati che vi permettono di sfruttare la magia della vostra mente al massimo delle sue potenzialità.

    Quello cui mi accingo è un compito ambizioso e proprio per questo introdurrò delle brevi storie (vere) che vi serviranno per comprendere meglio e a fissare il nuovo modo di pensare nella vostra mente.

    Parte I

    Tutto quello che volete

    C’è qualcosa di terribilmente morboso nella compassione che oggi si prova per la sofferenza. Si dovrebbe provare simpatia per il colore, la bellezza, la gioia di vivere. Quanto meno si parla dei mali della vita, tanto meglio è.

    Oscar Wilde

    Capitolo 1: Ogni tuo Desiderio è un Ordine

    Sara

    Sara aveva quasi sessant’anni ed era nostra vicina di casa. Col tempo era diventata amica di mia madre, la quale, con il suo carattere allegro e aperto, era tra i pochi nel palazzo che la sopportavano.

    Di indole lamentosa e litigiosa, Sara era una donna sola: per chissà quali vicende della vita, non si era mai sposata. Non si sbaglia di molto se la si descrive come una vecchia zitella, impaurita dagli uomini e inacidita verso il mondo, che con lei era stato così avaro e ostile. Sue uniche consolazioni erano un cagnolino dispettoso, che abbaiava sempre e a chiunque, e la chiesa cattolica, della quale era più che assidua frequentatrice.

    La parrocchia era anche la fonte del suo sostentamento economico. Sara viveva in povertà: si dava le arie da artista e per vivere dipingeva dei paesaggi ad acquarello, che poi vendeva attraverso la chiesa. Probabilmente il parroco la pagava anche per fare le pulizie.

    Il suo problema di relazione con gli altri nasceva dal fatto che Sara non si faceva scrupolo di dire a tutti ciò che pensava di loro.

    Ricordo che in casa avevamo la riproduzione di un quadro che rappresentava le Baccanti che danzavano, dono di un amico di famiglia al mio babbo. Sara rimaneva sempre scandalizzata, ogni volta che i suoi occhi si posavano su quell’immagine: «Catherine, non credi che sia il caso di toglierlo da lì?», chiedeva a mia madre. «Sono cose peccaminose, pagane. È un’offesa al Signore!». Persino mia madre allora doveva fare uno sforzo per non perdere la pazienza.

    Sara utilizzava nelle sue discussioni con gli altri un tono perentorio, da predicatore. Condannava le persone senza appello e stigmatizzava come aberranti tutte le opinioni contrarie al suo credo. Sembrava ignorare il lato comprensivo e misericordioso della sua fede, focalizzandosi quasi esclusivamente sul biasimo. Per questo motivo aveva avuto accese discussioni con tutti quelli che la conoscevano e tutti la salutavano a malapena.

    La cosa che l’angosciava di più, tuttavia, non era l’isolamento, né la sua precaria condizione economica, bensì la mancanza di un compagno con cui condividere i suoi giorni.

    Si confidava con mia madre e sospirando si lamentava della sua cattiva sorte. Raccontava di averci provato diverse volte, con diversi uomini, da giovane. Dopo averla frequentata un po’, tuttavia, nessuno aveva resistito abbastanza a lungo da fidanzarsi con lei.

    Quando la conobbi, sapevo ormai da diversi anni dei prodigi della mente magica e sapevo che i problemi di Sara erano tutti riconducibili all’uso sbagliato che faceva della sua mente.

    Sara era rimasta scottata dagli uomini e aveva paura di loro. Davanti a me non era tranquilla, perché io ero un uomo e quindi rappresentavo per lei una minaccia. Quando entravo in soggiorno, lei smetteva di parlare o cambiava argomento. Mia madre mi guardava e sorrideva.

    Questo suo atteggiamento verso gli uomini non era certo il miglior modo per conoscere un eventuale nuovo partner.

    Dopo un po’, per fortuna, si abituò alla mia presenza e si lasciò maggiormente andare.

    Gli errori di Sara

    Gli errori che Sara continuava a commettere erano molti, ma – come ho già detto – tutti riconducibili al cattivo uso che aveva fatto della sua mente, fin da quando era nata.

    Non era tutta colpa sua, intendiamoci. La sua famiglia di provenienza era molto all’antica e le aveva inculcato la paura del mondo; la chiesa cattolica le aveva insegnato che fondamentalmente lei era una peccatrice, e perciò meritava solo di essere punita; l’ambiente sociale in cui era cresciuta prevedeva che una brava ragazza, per essere tale, doveva tenere a distanza i ragazzi, uscire poco e nascondere accuratamente i propri desideri.

    Sara avrebbe potuto svincolarsi dalle catene mentali che – senza che se ne accorgesse – la stringevano sempre più, se avesse avuto uno spirito battagliero e ribelle, oppure un certo grado di cultura.

    Sfortunatamente Sara era stata una ragazza piuttosto passiva e per volontà dei genitori, alla quale non si era opposta, era arrivata a conseguire solo la licenza di terza media.

    Cos’avrebbe potuto fare Sara, in quelle condizioni? In realtà… tanto, tantissimo… di tutto! Perché lei era sempre stata, attraverso la sua mente, la padrona incontrastata del suo destino. Ciò che lei è diventata, la vita che conduce, il livello di gratificazione che contraddistingue tutte le sue giornate, le cose che le capitano e le persone che incontra dipendono da lei.

    È Sara che ha fatto di se stessa una zitella lamentosa; è Sara che ha voluto sperimentare la povertà; è Sara ad aver scelto di essere una donna infelice; ed è sempre Sara ad attirarsi le cose che le capitano. Infine, è sempre lei a determinare quali persone incroceranno la sua strada.

    Precisiamo una cosa: Sara non è una maga, né un’autolesionista. Non ha coscientemente scelto di essere quello che è, ma senza dubbio lei è l’unica responsabile per quello che è adesso.

    Forse, da ragazza, Sara sognava per sé una vita molto diversa e ben più felice di quella che si è ritrovata ad attraversare. Il problema era che non la sognava abbastanza e comunque, fondamentalmente, non ci credeva.

    Credeva piuttosto ai suoi genitori, quando la rimproveravano di non essere abbastanza bella, né abbastanza intelligente. Credeva al prete, che le diceva che era un disastro: non faceva altro che peccare e dare dei dispiaceri a Dio. Persino Dio la sopportava a stento: se non la levava di mezzo, era solo perché Lui era infinitamente buono!

    Sara è diventata quello che è perché ha creduto di non meritare la felicità, perché ha creduto che il mondo là

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