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OUTSIDER - Parte Due: Il risveglio
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OUTSIDER - Parte Due: Il risveglio
Ebook27 pages21 minutes

OUTSIDER - Parte Due: Il risveglio

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About this ebook

Riesco a distinguere a fatica sogno e realtà. Quando tutto sembrava chiaro, quando la voragine ormai era superata e la quercia raggiunta, ero certa che sarebbe andata meglio. Invece...
LanguageItaliano
PublisherStreetLib
Release dateJul 4, 2017
ISBN9788826478104
OUTSIDER - Parte Due: Il risveglio

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    OUTSIDER - Parte Due - Mirko Proietti

    OUTSIDER – PARTE DUE

    IL RISVEGLIO

    di Proietti Mirko

    © Grafica copertina a cura di Proietti Mirko

    © 2016 - Proietti Mirko

    Revisione a cura di Musanni Daniel

    PUOI TROVARE E SCARICARE

    OUTSIDER

    PARTE UNO – L’INCUBO

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    PARTE DUE

    IL RISVEGLIO

    6

    Osservo le maestose cime dei grattacieli di Silverstone perdersi all’orizzonte. Ogni terrazzo è decorato da vivaci giardini: chiazze di un verde brillante e sfavillanti colori che fanno sembrare questi edifici grigi, degli immensi alberi argentati.

    Le mie mani si posano al vetro che mi separa dall’esterno, come attratte dal magnifico paesaggio. Allungo di poco il collo per vedere oltre alcuni palazzi, in cerca del parco. Intravedo la fontana, nascosta quasi per intero dalle fronde più alte.

    «Che strano incubo» mi dico, ormai in punta di piedi. Ricordo immagini sfocate. Il volto di un anziano?, Una macchiolina arancione?. Cerco di ripescare qualche dettaglio tra i pensieri sparsi nella mia testa.

    Ogni notte vengo travolta dalla stessa voragine, che incessante, sgretola e divora il paesaggio alle mie spalle. Il ragazzo ai piedi della Quercia tenta invano di afferrarmi. Cado, poi più nulla. Deve essere successo qualcosa che ha cambiato il corso degli eventi penso tra me e me.

    Ricordo solo di essere svenuta in quel parco. Al mio risveglio però, avevo di fronte le solite cose: l’armadio, lo specchio e la porta della mia camera. Indossavo ancora lo stesso abito blu. Sul mio comodino invece al posto di un bicchiere colmo d’acqua, c’era solo la mia sveglia. Era un sogno dunque.

    In casa regnava il silenzio. Credevo ci fosse ancora quello sfaticato di Edd qui in sala.

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