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Quasi normale
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Ebook112 pages1 hour

Quasi normale

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Un libro della serie Wrench Wars - Gli assi dei motori

Che cosa è considerato “normale”? 

Quando Brandon Kenner si presenta all’officina dove lavora Kasey Ralston con una Chevrolet Chevelle SS 454 del 1970, Kasey perde la testa sia per l’uomo che per la macchina. Ma Kasey nasconde un segreto imbarazzante: la sua passione per le vecchie muscle car va oltre ciò che viene considerato normale. La sua bizzarra fissazione lo ha portato a isolarsi: dalla famiglia, che lo ha estraniato, e dai colleghi, dai quali si tiene alla larga. 

Ma quando Brandon scopre il segreto del bel meccanico, non ne resta affatto disgustato, anzi. Trova che Kasey sia intrigante ed è deciso ad averlo tutto per sé.

Tutto di Brandon sembra mandare su di giri il motore di Kasey, che di certo non disdegna l’idea di sporcarsi le mani con un uomo così affascinante. Ma Kasey è preoccupato di ciò che accadrà dopo: ci sarà un futuro per loro due? Anche se in passato tutte le sue speranze per una relazione a lungo termine sono state deluse, non può fare a meno di sognare che, nonostante la propria mania, Brandon sarà l’eccezione.

LanguageItaliano
Release dateMar 28, 2017
ISBN9781635337242
Quasi normale
Author

Marie Sexton

Marie Sexton lives in Colorado. She’s a fan of just about anything that involves muscular young men piling on top of each other. In particular, she loves the Denver Broncos and enjoys going to the games with her husband. Her imaginary friends often tag along. Marie has one daughter, two cats, and one dog, all of whom seem bent on destroying what remains of her sanity. She loves them anyway.

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    Quasi normale - Marie Sexton

    Quasi normale

    Di Marie Sexton

    Un libro della serie Wrench Wars – Gli assi dei motori

    Che cosa è considerato normale?

    Quando Brandon Kenner si presenta all’officina dove lavora Kasey Ralston con una Chevrolet Chevelle SS 454 del 1970, Kasey perde la testa sia per l’uomo che per la macchina. Ma Kasey nasconde un segreto imbarazzante: la sua passione per le vecchie muscle car va oltre ciò che viene considerato normale. La sua bizzarra fissazione lo ha portato a isolarsi: dalla famiglia, che lo ha estraniato, e dai colleghi, dai quali si tiene alla larga.

    Ma quando Brandon scopre il segreto del bel meccanico, non ne resta affatto disgustato, anzi. Trova che Kasey sia intrigante ed è deciso ad averlo tutto per sé.

    Tutto di Brandon sembra mandare su di giri il motore di Kasey, che di certo non disdegna l’idea di sporcarsi le mani con un uomo così affascinante. Ma Kasey è preoccupato di ciò che accadrà dopo: ci sarà un futuro per loro due? Anche se in passato tutte le sue speranze per una relazione a lungo termine sono state deluse, non può fare a meno di sognare che, nonostante la propria mania, Brandon sarà l’eccezione.

    Indice

    Sinossi

    Dedica

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Venite a scoprire l’inizio della serie

    Altri libri di Marie Sexton

    Biografia

    Di Marie Sexton

    Vistate il sito di Dreamspinner Press

    Copyright

    Questa storia è per Jon.

    I miei più sentiti ringraziamenti a Corey per avermi suggerito l’idea.

    Capitolo 1

    KASEY CAPÌ di essere nei guai nel preciso istante in cui vide l’auto.

    La giornata al lavoro era iniziata come al solito. L’altro lato dell’officina di Reggie era un continuo andirivieni della troupe televisiva che stava girando il reality Wrench Wars – Gli assi dei motori, ma dal lato di Kasey e Tony il silenzio era quasi assoluto ed entrambi erano felici di starsene fuori dai riflettori. In tutti gli angoli dell’officina c’erano meccanici che litigavano, che si sfidavano, che perdevano tempo. Kasey li ignorava. Preferiva rimanere invisibile. Era più facile che cercare di fare amicizia solo per poi scoprire che tutti lo prendevano in giro.

    Fuori il clima mite dell’estate aveva ceduto il passo a un autunno ventoso e le finestre dell’officina sbatacchiavano a ogni nuova folata di vento. Kasey era lieto di trovarsi dentro al caldo.

    Il suo capo, Reggie, lo chiamò a squarciagola dalla porta. Ralston! Reggie era uno di quelli che chiama tutti per cognome, e mai a bassa voce. Tutti nell’officina alzarono la testa a quel richiamo, prima per fissare Reggie, poi per fissare la persona che aveva chiamato: lui.

    Kasey si afflosciò di fronte al peso di tutta quell’attenzione, ma rispose: Sì, capo?

    Mi servi qui, gli spiegò Reggie mentre gli veniva incontro, abbassando la voce a un livello di conversazione normale. Ho un cliente qui fuori che vuole parlare con te.

    Perché me? Di solito era Reggie a occuparsi dei clienti. Kasey stava dietro le quinte con Tony e faceva il suo lavoro. E gli andava benissimo così.

    Vuole un esperto di muscle car, e quindi gli servi tu. Ma prima vuole assicurarsi che tu sappia quello che fai. Lui non mi crede sulla parola, e non vuole lasciare la sua piccola nelle mani di un vecchio rincitrullito, perciò va’ là fuori e convincilo.

    Kasey odiava parlare con la gente. Odiava essere costretto a cercare il contatto visivo. E soprattutto odiava quando lo facevano sentire piccolo, stupido e debole. Ecco perché faceva del suo meglio per evitare gli altri meccanici e la troupe di Wrench Wars. Ma poi guardò fuori e vide l’auto.

    Era una Chevrolet Chevelle SS, del 1970 se non si sbagliava, e quando si trattava di muscle car d’epoca, gli capitava raramente. Chiunque fosse il suo proprietario, si era preso cura di lei con dedizione. Era colore argento, con delle spesse linee nere che attraversavano il cofano scolpito e rialzato. Era in condizioni eccellenti e probabilmente valeva sui settantacinquemila dollari. Era stupenda. Perfetta. E il suo richiamo gli faceva formicolare la pelle e provare una certa tensione all’inguine.

    Kasey si infilò una lunga maglia di flanella a righe per ripararsi dal vento, poi sbirciò fuori dalla finestra per assicurarsi che la troupe di Wrench Wars non fosse nei paraggi. Nessuna telecamera in vista, così aprì con una spinta la porta di vetro e uscì nel parcheggio.

    Si avvicinò alla Chevelle lentamente, apprezzandone le linee, pregustando già l’idea di vedere i suoi interni. Quando infine sbirciò dal finestrino, non ne rimase deluso. I sedili non erano sbiaditi e strappati come quelli di molte delle macchine che vedeva. No. Questa era perfetta internamente quanto lo era esternamente. Gli prudevano le mani dal desiderio di scivolare dentro di lei, sdraiarsi sui suoi sedili e lasciare che la macchina facesse la sua magia.

    Sei tu l’esperto? chiese un uomo dall’altro lato del tettuccio, risvegliando Kasey dalle sue fantasticherie. Gli ci volle tutta la sua forza di volontà per staccare gli occhi dalla macchina e posarli sul proprietario. Era più alto di Kasey e ben vestito, probabilmente sulla trentina, con i capelli biondo scuro appena appena arruffati dalla brezza autunnale. Sembrava uscito da una rivista di moda, e Kasey dovette impedirsi di darsela a gambe e nascondersi. Reggie gli aveva detto di portare a casa l’affare. E poi quella macchina valeva la pena di un breve incontro imbarazzante.

    Così sembra.

    Come ti chiami?

    Kasey.

    L’uomo piegò il capo di lato con l’aria scettica. Quanti anni hai?

    Kasey si ingobbì nelle spalle e si infilò le mani nelle tasche dei jeans. Ventiquattro. Perché?

    Niente. Solo che mi aspettavo che un esperto di muscle car d’epoca fosse più vecchio. Ma non importa. Si allungò sopra al tettuccio e gli porse la mano. Indossava un completo e le sue mani erano pulite e ben curate. Kasey aveva paura di toccarlo. Mi chiamo Brandon Kenner.

    Il sorriso di quell’uomo lo metteva a disagio, così come quell’atteggiamento amichevole che sembrava venirgli spontaneo. Nonostante il completo costoso, non guardava Kasey dall’alto in basso. Non ancora, per lo meno.

    Kasey si sforzò di stringergli la mano. Incontrare persone nuove era sempre imbarazzante e fu lieto di avere una buona scusa per interrompere il contatto visivo. L’auto reclamava la sua attenzione.

    È una bellezza, commentò. Una 454?

    Indovinato. LS6. Brandon fece il giro dell’auto e si allungò verso i comandi interni per far scattare l’apertura del cofano, poi lo sollevò per rivelare un motore V8. Era pulito come il resto dell’auto.

    Kasey fischiò in segno di apprezzamento. Dove l’hai trovata?

    L’ho comprata a un’esposizione a Phoenix. Ce l’ho da qualche anno, ormai. Brandon gli lanciò un sorriso. Sono una specie di collezionista.

    Diamine. Kasey scosse la testa, chiedendosi quanti soldi bisognasse avere per poter collezionare automobili. E non automobili normali, ma come questa. A dir la verità anche suo padre era stato un collezionista ma la sua collezione era un’accozzaglia di rottami, ammucchiati sull’erba del giardino dietro casa; molti avevano blocchi di cemento al posto delle ruote. Era stato nei loro interni scuri e ammuffiti che era nato il segreto perverso di Kasey. Ma molte delle auto di suo padre nemmeno funzionavano, e nessuna era splendida quanto la Chevrolet che aveva davanti.

    È come nuova, disse a Brandon. Perché sei qui? Ti dà qualche problema?

    "Non direi problema, esattamente, ma fa questo

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