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La vista della mente
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La vista della mente

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About this ebook

Questa seconda monografia dell'autore si focalizza alla presa di coscienza dei propri desideri e valori e all'espressione di quella spiritualità repressa ma insita all'interno di ciascun essere umano.

Spiega che passare la vita a vincere o a perdere, dipende dal modo in cui usiamo la nostra mente e che il successo e la bella vita non dipendono nè dal lancio di dei dadi, nè da un numero scelto a caso in una lotteria.

Il testo, ben scorrevole dal punto di vista narrativa, porta ad una lettura di interesse per aumentare la coscienza di sé e attivare le potenzialità inutilizzate e straordinariamente potenti della mente. Non manca anche un valido supporto per condurre il lettore a immaginare la trasformazione che si vuol vedere accadere nella propria vita, o l'avverarsi di un desiderio recondito nel proprio animo. Attraverso una descrizione chiara e con esempi o riflessioni di filosofi, intellettuali e religiosi, il testo suggerisce una serie di regole pratiche basate sulla legge naturale dell'attrazione e incoraggia al cambiamento… che alla fine verrà.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateMay 20, 2017
ISBN9788892657939
La vista della mente

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    La vista della mente - Gianni Lardera

    essere!"

    INTRODUZIONE

    Quando ero giovane, per noi bambini esisteva un metodo di educazione ben diverso da quello che si sta adottando per le nuove generazioni.

    I genitori, quando prendevano una decisione riguardo ai propri figli, erano irremovibili e non esisteva pianto o capriccio che potesse far loro cambiare idea.

    A scuola i maestri e i professori (qualcuno addirittura ancora con la bacchetta in mano), sapevano essere amorevoli e severi nello stesso tempo e l’ordine e il rispetto facevano parte degli insegnamenti.

    Il lavoro arrivava più facilmente, già da quando avevi quindici anni (se lo volevi), perché era un modo per imparare a stare al mondo e perché ti dava la possibilità di permetterti i tuoi vizi come il motorino, piuttosto che lo stereo (ai tempi si chiamavano così) o la vacanza.

    Inoltre, per i maschietti, c’era il servizio di leva che, nonostante tutte le critiche che sollevava, ti faceva in qualche modo diventare più uomo, e a vent’anni avevi un’idea ben chiara di cosa fosse la puntualità, il rispetto, il lavoro e il sacrificio.

    Ora, a distanza di un paio di generazioni, tutto è cambiato. Per l’umanità occidentale sembrerebbe in meglio, ma a vedere dai risultati, non ne sarei molto convinto.

    Sicuramente, da alcuni punti di vista, il progresso c’è stato ed era indispensabile (tipo evitare che la maestra picchiasse la bacchetta sulle mani dei bambini) ma, visto che il quadro generale si è in pratica ribaltato io vedo che:

    i genitori dicono di no ai figli (per ovvi motivi) e i figli rispondono loro con parolacce, brutti gesti o addirittura muovendo le mani (una delle mie attività è un food-family e vi assicuro che ne vedo di tutti i colori);

    se un genitore volesse dare una sculacciata al proprio figlio per qualche marachella esagerata, rischia che il vicino di casa chiami il telefono azzurro;

    a scuola, i professori e i maestri, sono spesso obiettivi di scherzi e insulti e devono anche stare attenti a reagire se non vogliono che il genitore dell’alunno intervenga in sua difesa;

    "Il lavoro andrai a svolgerlo al termine degli studi! (tanto hai già telefonino di ultima generazione, scooter, tutti i viaggi che vuoi e la paghetta per ogni tua uscita), E sarebbe bene che frequentassi l’università, per evitare di fare un lavoro che non sia alla tua altezza"… Non importa se i genitori per garantirti tutto questo, lavorano il doppio e non stanno un po’ con te (e questo è uno dei veri valori che se non vivi al momento, non ritroverai mai più)!

    Anche il servizio di leva è stato soppresso!

    Risultato?!?

    Lo scorso decennio il boom degli psicologi. Tutti con problemi di stress perché qualche preoccupazione (normalità nello scorrere della vita), ti distruggeva l’esistenza; non riuscivi a reagire ad una determinata situazione (tipo che hai studiato da avvocato e ti hanno proposto di fare il cameriere) e ti stressavi o ti ritrovavi un po’ in depressione… e giù psicofarmaci per guarire.

    Guarire da che?

    Abituati ad affrontare i problemi senza fare la vittima (le vittime perdono!), il tuo successo e il tuo benessere te lo devi costruire; solo così puoi gioire e capire cosa significa essere grato!

    In questi ultimi anni, la richiesta degli psicologi sta cambiando rotta: è arrivato il decennio dei Coach.

    Sì, tu hai sempre comunque bisogno, ma ora, se ti servisse un maestro che t’insegna come vivere (perché i tuoi genitori non sono riusciti a farlo come si deve, nonostante ti amavano e ti davano tutto quello che potevano), puoi trovare il tuo coach personale; e ce n’è uno per ogni problema!

    Non è fantastico?

    Scusate il mio sarcasmo ma, pur essendo consapevole che quello scritto fino ad ora è semplicemente un mio punto di vista, e pur rispettando questa moda e persone che si impegnano col cuore a migliorare la vita degli altri, credo davvero che per prima cosa, dovremmo imparare a conoscere meglio noi stessi e a sfruttare tutte quelle meravigliose potenzialità che solo noi (la nostra mente), possiamo usare per la nostra stessa vita.

    È normale che l’umanità crei il business per ogni tendenza del momento, ma sono convinto che per seguire e pagare a caro prezzo i consigli di qualcuno che si propone come coach personale (e ultimamente ce n’è davvero tanti), ci sia da valutarne a fondo l’esperienza e soprattutto i risultati effettivi da lui ottenuti fino ad ora.

    Non credi anche tu che prima sia davvero meglio andare un po’ più in profondità, e lavorare sulle tue potenzialità?

    Se hai preso questo libro o se lo stai sfogliando dallo scaffale di una libreria, probabilmente si!

    Con "La vista della mente", raccolgo semplicemente una serie di studi e letture che sono state essenziali e frutto di traguardi per me e credo siano utili (o meglio indispensabili) anche per te se stai lavorando sul raggiungimento di alcuni tuoi obiettivi che non per forza però, per essere gratificanti, devono riguardare il denaro.

    Successo non significa solo ricchezza, come ricchezza non significa avere solo tanti soldi.

    Non tutti trovano una motivazione nel denaro. Più che il denaro, la maggior parte delle persone desidera uno status, considerazione, soddisfazioni o un semplice gesto di ringraziamento.

    Quello che fa la differenza, non è quanto denaro si ha, ma la capacità di gestire i problemi.

    Di conseguenza, se non riusciamo a gestire i nostri problemi o se dubitiamo di noi stessi, non possiamo concentrarci sui nostri obiettivi: il dubbio e l’insicurezza ci sbarrano la strada.

    Ultimamente sono stato in vacanza a Malindi in Kenya e parlando con diversi abitanti, ho capito che a loro lo stress è del tutto sconosciuto, perché le difficoltà della vita, le concepiscono come l’opportunità di rafforzarsi o come le possibilità di crescita spirituale.

    È importante capire come ognuno di noi, col passare del tempo, diventa esattamente ciò che si prefigge di essere. Una persona prospera, programma la mente in modo prospero e viceversa.

    La tua mente è come la terra di un orto. Alla terra non importa quali semi pianti, lei nutre ciò che pianti. Se semini meloni, non nascono cocomeri; pianta prosperità e raccoglierai prosperità.

    Bisogna imparare le abilità per programmare bene la mente e questo è lo scopo de "La vista della mente".

    Fai tesoro dei tuoi punti forti… Le leggi del benessere sono semplici, serve solo costanza e voglia di fare. Non autosabotarti con frasi del tipo "Sapevo che non sarei riuscito a farcela in quel posto di lavoro… ma riprogrammati con frasi come: Cinque anni fa sapevo che avrei sfondato nella mia attività!".

    La Legge dell’Attrazione ti dà quello che sai di volere!

    Ti lascio un po’ di stimoli e

    di nuove riflessioni.

    Buona lettura e soprattutto

    buona fortuna a te.

    (Gianni Lardera)

    1. 

    OBIETTIVO SUCCESSO: PREMESSA

    In questo libro parlerò spesso di successo… Non mi riferirò, però, a quel successo che spesso tutti intendiamo abbinato ad un conto in banca ben sostenuto e ad una vita da nababbo (persona molto ricca che vive agiatamente).

    Certo, quello è un successo ben accetto che nessuno disdegnerebbe, ma prima di raggiungere quel grande traguardo (più a portata di mano di quel che pensi), è necessario avere successo nelle piccole cose, nei piccoli traguardi di

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