Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Ricorda il Passato
Ricorda il Passato
Ricorda il Passato
Ebook344 pages4 hours

Ricorda il Passato

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Il padre di Elizabeth Bennet, l’Ammiraglio Thomas Bennet, è sicuro che il suo congedo dalla Marina di Sua Maestà sarà l’inizio di una nuova vita per lui e le sue figlie. Quello che non sa è che le battaglie per la sua famiglia sono appena cominciate.

Ben introdotte e in possesso di un solido patrimonio, il debutto in società delle Signorine Bennet sarebbe dovuto essere un trionfo. Tuttavia la loro agognata prima stagione a Londra si trasforma in un disastro e lo scandalo che ne risulta induce i Bennet a fuggire nel selvaggio Derbyshire.

Al vedovo Fitzwilliam Darcy, padrone di Pemberley, non manca nulla, specialmente una moglie. Ma dal momento in cui i Bennet mettono piede nel Derbyshire, la sua vita ordinata e tranquilla viene stravolta. I suoi figli lo supplicano di poter stare in compagnia dei loro nuovi compagni di giochi, i giovani gemelli Bennet. Sua suocera mette gli occhi sull’Ammiraglio Bennet. Ma la cosa peggiore è che Darcy non riesce a togliersi dalla testa una certa incantevole Miss Elizabeth Bennet, anche se lei ha giurato che non lascerà mai più avvicinare un altro uomo al suo cuore.

Gli sforzi di Darcy di assistere ed essere amico della famiglia Bennet prendono una brutta piega, inimicandogli prima Miss Eizabeth e poi suoi padre, e infine mettendo a rischio quanto i due uomini hanno di più caro. Potranno i due uomini che Elizabeth ama di più mettere da parte il loro orgoglio per prevenire la catastrofe che minaccia le loro famiglie e ottenere l’amore che cercano?

LanguageItaliano
Release dateJul 18, 2017
ISBN9781547509249
Ricorda il Passato

Related to Ricorda il Passato

Related ebooks

Historical Fiction For You

View More

Related articles

Related categories

Reviews for Ricorda il Passato

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Ricorda il Passato - Maria Grace

    Ricorda il Passato

    ...solo se il ricordo è piacevole

    ––––––––

    di

    Maria Grace

    DEDICA

    ––––––––

    A mio marito e ai miei figli.

    Avete sempre creduto in me.

    Capitolo 1

    Tutti hanno un passato. Spesso è necessario pensare al passato solo se il ricordo è piacevole.

    ––––––––

    Non capisco come tu possa non essere d’accordo. Davvero, non lo capisco. I lineamenti di Lady Catherine assunsero la familiare espressione da direttrice di scuola che la sapeva lunga: labbra strette, occhi vicini e sguardo dall’alto in basso. Si appollaiò sulla sedia troppo imbottita e strinse le mani in grembo.

    Fitzwilliam Darcy aprì la bocca per commentare ma la chiuse prima che le parole potessero uscire. Quando sua suocera aveva quell’espressione, solo uno sciocco avrebbe preso in considerazione l’idea di ribattere. La cara donna possedeva la testardaggine tipica dei Fitzwilliam in misura molto maggiore di quanto la sua piccola statura indicasse.

    Se la mia Anne fosse ancora con noi, sarebbe d’accordo—

    Con cosa sarebbe d’accordo? Richard Fitzwilliam fece capolino dalla porta.

    Darcy sobbalzò e si voltò sulla sedia. Giuro che tu mi farai diventare matto da legare!

    E come? Fitzwilliam entrò con andatura rilassata. I suoi pesanti stivali sfioravano appena il tappeto.

    Arrivando di soppiatto alle spalle! Un giorno io— Darcy si alzò e scosse l’indice ammonitore.

    Sciocchezze! Non farai niente del genere, e anche se lo facessi, non avresti alcuna possibilità—

    Sì, sì, lo so, contro un colonnello in pensione dell’esercito di Sua Maestà. Lo so. Lo dici abbastanza spesso.

    Fitzwilliam rise sotto i baffi e si lasciò cadere sul sofà. Distese le lunghe gambe fino al centro della stanza, nella posizione perfetta per fare inciampare gli ignari. Ti dispiace solo che George e David abbiano imparato dallo zio, l’eroe. Che cosa hanno fatto questa volta?

    Chiedi al maggiordomo che sta pulendo l’inchiostro versato sulla mia scrivania e sul mio cappotto e sui miei pantaloni.

    Lady Catherine si sporse in avanti. Davvero, Fitzwilliam, colonnello in pensione o no, non sono sicura che dovresti insegnare ai miei nipoti—

    Sono ragazzi, signora, e se ho un po’ di voce in capitolo sull’argomento, sarà loro permesso di comportarsi da ragazzi.

    La tua cara madre, Lady Matlock, non ha mai permesso—

    No, non l’ha mai fatto, e ho giurato che non avrei mai permesso che le stesse cose fossero inflitte a un ragazzo sotto la mia influenza. Infatti è proprio ora che insegni loro a tirare di scherma. Fitzwilliam brandì un fioretto immaginario.

    Sono troppo giovani per questo. Lady Catherine gemette e si portò le dita alle tempie.

    Fitzwilliam sfoggiò il suo sorriso presuntuoso ed esasperante. Così dunque, Zia, su cosa insistete Anne si sarebbe dichiarata d’accordo con voi?

    Darcy brontolò e affondò nella sua sedia.

    Lei si lisciò la gonna. Sono sicura che sarai d’accordo. Sarebbe solo ragionevole—

    No, signora, non lo sarebbe. Darcy si premette gli occhi con pollice e indice.

    Cosa sarebbe ragionevole? chiese Fitzwilliam.

    Un vedovo in possesso di una proprietà e con dei figli—

    E un solido patrimonio mormorò Darcy.

    Naturalmente, un solido patrimonio, questo va da sé.

    Cosa c’è riguardo a questo gentiluomo? Fitzwilliam si divertiva anche troppo.

    Ebbene, deve essere in cerca di moglie, naturalmente. Lady Catherine scattò in piedi e vagò per la stanza, fermandosi davanti alla grande finestra. Un ammiraglio in pensione dei White, Thomas Bennet, un vedovo con quattro figli, due femmine e due maschi—

    E cinquemila sterline l’anno. Darcy alzò gli occhi al cielo.

    Lady Catherine gli gettò un’occhiata che avrebbe fatto inacidire il latte. Ha comprato Alston Hall e si trasferirà questa settimana.

    Ah, questo spiega l’andirivieni sulla strada oggi, disse Fitzwilliam.

    L’hai visto? Lady Catherine si illuminò.

    Certo, ci ho parlato io stesso. Sembra un gentiluomo davvero amabile, per essere un marinaio. Fitzwilliam fece l’occhiolino. Tuttavia capisco che tu non apprezzi la marina, Darce, ha qualcosa a che fare con l’innalzare persone di origini oscure a posizioni che non meritano.

    Darcy si tamburellò la mascella con le dita. Fitzwilliam non dimenticava mai alcun commento che avrebbe potuto utilizzare in seguito fuori contesto.

    Che bella cosa per la nostra famiglia. Lady Catherine batté le mani. Devi fargli visita, naturalmente, non appena sarà possibile.

    Come può essere una bella cosa per la nostra famiglia?

    Devi considerare i ragazzi e Georgiana. Tua sorella anela la compagnia di altre giovani donne e tu stesso lamenti la mancanza di compagne adeguate per lei nella parrocchia. Questo tale Bennet ha due figlie. I tuoi ragazzi hanno disperatamente bisogno di compagni di giochi della loro età per... ebbene, fare cose da ragazzi, e ora ne arrivano due nel vicinato.

    E precisamente, signora, Darcy strinse i braccioli della sedia finché il tessuto minacciò di cedere come avete fatto ad accertarvi che qualcuno di questa famiglia sia una compagnia adeguata? Per quello che ne sapete, questo ammiraglio potrebbe essere il figlio di un commerciante con una bassa morale e una parlata da... da marinaio.

    Che cosa ti prende? Sei semplicemente impossibile! Vai a fare visita al nostro nuovo vicino o, ti prometto, lo farò da sola. Lady Catherine emise un suono di disapprovazione e uscì pestando i piedi.

    Il silenzio indugiò nella sua scia mentre entrambi guardavano la porta. Darcy trattenne il respiro, in leggera trepidazione, attendendosi il suo ritorno.

    Aveva ragione riguardo a una cosa disse Fitzwilliam. Che cosa ti è preso?

    Darcy lasciò cadere la testa contro la sedia. Ho già incontrato quell’uomo.

    Quando? Come?

    Poco dopo che l’hai incontrato tu. Io e George siamo andati a cavalcare e ci siamo imbattuti in una delle loro carrozze bloccata nel fango. Li abbiamo aiutati a liberarsi e abbiamo consigliato loro una strada alternativa.

    E?

    E ho scoperto che è un gentiluomo amabile con figli ben educati che sarebbero compagni di gioco perfetti per George e David.

    Quindi, perché creare quel diverbio— Fitzwilliam fece un cenno col mento verso la porta.

    Quell’uomo è ancora in lutto per una moglie di cui aveva grande considerazione, persa solo lo scorso inverno, e non merita di subire macchinazioni matrimoniali.

    E le sue figlie? Sono graziose? Come sono le loro doti?

    Sono rimaste nella carrozza. Darcy si sfregò il collo. Non credo che ‘Salve, piacere di conoscerla. Le sue figlie sono adeguatamente attraenti o le loro fortune offrono una compensazione sufficiente per le deformità facciali?’ sia considerata una presentazione amichevole, perfino nel selvaggio Derbyshire.

    Fitzwilliam rise sotto i baffi.

    Potrai giudicare per conto tuo abbastanza presto.

    Andrai a far loro visita?

    No. Darcy spinse sui braccioli per alzarsi in piedi e intrecciò le mani dietro la testa. Per rendere vivibile Alston Hall, ci vorrà il personale al completo che lavori per due settimane a tempo pieno, probabilmente di più. Hanno portato con loro solo una mezza dozzina di servitori fidati.

    Quindi?

    Quindi li ho invitati a stare a Pemberley. Mrs. Reynolds potrà aiutarli ad assumere del vero e proprio personale.

    Cosa hai fatto? Fitzwilliam diede una pacca al divano col palmo.

    Non hanno accettato immediatamente l’invito. Comunque, dopo aver visitato Alston Hall, sono certo che lo faranno.

    Ti ho compreso correttamente? Li hai invitati a stare qui? Qui? Un estraneo—e un marinaio nientemeno? A che cosa stavi pensando? Non sei un amante della compagnia, in particolare degli estranei.

    Entrambi abbiamo letto spesso delle sue imprese. I suoi legami e la sua reputazione sono risaputi. Considerarlo un estraneo non è appropriato. Considero un onore avere come ospite un uomo della sua levatura. Darcy distolse lo sguardo e si strinse nelle spalle. Inoltre mi ricorda mio Padre.

    Fitzwilliam diede una pacca più forte del necessario sulla spalla di Darcy. Che io sia dannato. Non lo dirò a Zia Catherine, comunque. Le piacciono le sorprese.

    *****

    Siamo quasi arrivati? Francis Bennet si arrampicò in braccio a suo padre e premette il naso contro il vetro laterale. Avevi detto che saremmo arrivati prima di cena. Ho fame.

    Elizabeth si allungò nella carrozza per afferrargli il braccio, ma lui si contorse per sfuggirle. Era ora che Francis imparasse a non dire tutto quello che gli passava per la mente.

    No ‘Lisbet! Voglio vedere! Balzò sulle ginocchia di suo padre.

    L’Ammiraglio Thomas Bennet fece una smorfia e lo afferrò attorno al torace per sollevarlo dalle sue gambe.

    Vieni qui. Jane lo afferrò per il gomito e lo tirò a sé. Sai che Papà ha male alla gamba.

    Lui chinò la testa e strisciò i piedi a terra. Mi dispiace, Papà.

    Lo sguardo da ufficiale di Papà scomparve e lui arruffò i capelli del bambino.

    Francis sbandò verso Jane, inciampò e cadde sulla spalla del suo gemello identico. Oh, oh! La vedo, la vedo!

    Guardate, Papà. Philip picchiettò il vetro. Vedete gli abbaini e guardate—guardate, c’è una torretta, proprio come avevate detto. Una stanza può essere la nostra, Papà?

    Vedremo. L’uomo si massaggiò la coscia.

    Philip si appiattì contro al fianco di suo padre per fare posto a Francis accanto al finestrino. È proprio grande come ha detto Papà. Non è vero, Jane?

    Perché non ti siedi accanto a Jane così puoi vedere meglio? Papà diede a Philip una gentile spintarella verso il sedile dal lato opposto.

    Jane lo sistemò accanto a sé e gli passò un braccio attorno.

    Penso che sia orribile. Francis scosse i suoi ricci e pestò i piedi. Perché abbiamo dovuto lasciare Longbourn? Mi piaceva lì. Avevate detto che non ci saremmo dovuti spostare ancora. Il bambino mise il broncio.

    Ne ho abbastanza! sibilò Elizabeth.

    Le sopracciglia di Papà si aggrottarono e digrignò i denti.

    Un giorno Francis avrebbe imparato il significato di quell’espressione e avrebbe fatto del suo meglio per non provocarla.

    Ce ne siamo andati perché il mio miserabile e sciocco fratello, Collins, ha insistito per installare lì il suo inutile figlio e la sua amichetta francese.

    Voleva portare un’amica a Longbourn? Philip si rannicchiò più vicino a Jane. L’ira di Papà lo sconvolgeva sempre, povero bambino. Non avremmo potuto rimanere e lasciare che ci facessero visita?

    È un po’ più complicato di così, caro disse Jane.

    Maledetto, fetido, codardo...

    Elizabeth incrociò il suo sguardo. Presto Philip avrebbe chiesto il significato di quelle parole e lei non aveva intenzione di spiegargli cosa fossero le amanti e altre cose da uomo. Papà avrebbe avuto l’onore di quella conversazione tutto per sé.

    L’Ammiraglio arricciò il naso. Un uomo onorevole ci avrebbe concesso più di un mese per andarcene.

    Elizabeth gli posò una mano sul braccio. Lascia perdere. Dici sempre che un uomo dovrebbe essere il capitano della sua nave. Ora che Alston Hall è tua, sei il padrone. Non saresti mai stato felice a Longbourn con lo spettro di nostro zio a incombere su di te.

    La voce della ragione. Le diede una pacca sulla mano, il cipiglio che si addolciva. Usi le mie parole contro di me, niente meno, ragazza astuta.

    Penso ancora—

    Francis! gridarono Jane ed Elizabeth.

    La carrozza rallentò mentre avanzava sul viale di ghiaia. Le finestre scure e incombenti sulla facciata di pietra pallida li sfidavano ad avvicinarsi.

    Vediamo se galleggia. L’Ammiraglio Bennet aprì lo sportello prima ancora che la carrozza fosse completamente ferma.

    Balzò giù, fece una smorfia e si strinse il ginocchio. I ragazzi balzarono dietro di lui. Jane ed Elizabeth attesero che la carrozza si fermasse del tutto. Per allora, Papà se n’era andato da un pezzo. Dopo un viaggio così lungo, non ci si poteva certo aspettare che fosse paziente.

    Il valletto di Papà, Piper, scese con passo dinoccolato dall’altra carrozza e si avvicinò per aiutarle a scendere. Cicatrici spaventose raggrinzivano il volto del vecchio marinaio divenuto valletto e la benda sul suo occhio gli dava un’aria minacciosa, che non perdeva occasione di perfezionare. Tutti i Bennet però la sapevano più lunga. Era stato con l’Ammiraglio Bennet fin da quando le ragazze riuscivano a ricordare. I due uomini si erano salvati a vicenda così tante volte che nessuno dei due teneva il conto.

    Mrs. Hill, la loro governante di lungo corso, e Miss Iola Wexley, la governante che da tempo soffriva per mano dei ragazzi, si unirono a loro davanti alla porta principale.

    Chiedo il permesso di salire a bordo, Capitano salutò Piper mentre strizzava il suo occhio buono, stirando la guancia e il labbro in qualcosa che somigliava a un ringhio.

    I ragazzi salutarono. Abbiamo il permesso, Papà?

    Permesso accordato. Papà girò la chiave nella serratura e diede uno strattone al pomello della porta. I cardini protestarono cigolando e la porta avanzò lentamente. L’Ammiraglio prese i suoi figli per mano e varcò la soglia. Gli altri lo seguirono.

    Elizabeth annusò l’aria stantia, ammuffita e polverosa come quella di un baule da viaggio che ha viaggiato molto. Jane starnutì. Due volte.

    Almeno hanno coperto per bene i mobili borbottò Mrs. Hill. È meglio che vada a cercare la cucina, disse prima di allontanarsi.

    Elizabeth trattenne una risatina. Solo Mrs. Hill avrebbe osato andarsene senza aspettare gli ordini dell’Ammiraglio. Le concedeva un margine di manovra ancora maggiore di quello che lasciava a Piper. Neppure lui aveva abbastanza fegato per causare l’ira della robusta governante.

    Miss Wexley, ispezionate le stanze della servitù. L’Ammiraglio si voltò verso Piper. Portate i ragazzi a fare una ricognizione dell’ala est. Forse troverete un’aula scolastica e la stanza dei bambini.

    I gemelli gemettero e blaterarono proteste incomplete a cui non osavano dare voce completamente per paura che Papà trovasse necessario correggere il loro atteggiamento.

    Sì, signore. Piper fece il saluto.

    Francis e Philip lo imitarono e lo seguirono al piano di sopra.

    Elizabeth si schiarì la gola.

    Ah, Lizzy, non dirlo. Dai uno sguardo alla casa prima. Tu e Jane prendete l’ala ovest mentre io vado a ispezionare il piano di sotto. Sono certo che troverete che la casa padronale incontra le vostre aspettative.

    Sì, Papà. Elizabeth arrancò verso le scale con Jane al suo fianco.

    È una casa adorabile, non è vero? sussurrò Jane.

    L’architettura è meravigliosa, te lo concedo. Elizabeth afferrò il corrimano con una mano e le sue gonne nell’altra. Il mogano e la carta da parati sono adorabili, la polvere e questo sfacelo non lo sono.

    Il tetto e le finestre sembrano solide commentò Jane con la sua voce coraggiosa alla ‘cerchiamo di trarre il meglio dalle cose’.

    Davvero un buon inizio. Elizabeth posò il piede sull’ultimo scalino un po’ più forte di quanto strettamente necessario. Se hai ragione, ne sono grata. Eppure, spero in qualcosa di più di un tetto e delle finestre.

    I corridoi proseguivano ancora e ancora, scomparendo all’orizzonte. Un vento freddo soffiò e gemette, oltrepassandole.

    Santo cielo. Jane si strofinò le braccia. È davvero un posto imponente.

    Elizabeth si strinse nelle spalle e spalancò la prima porta. Queste sembrano le stanze della famiglia. Tirò via le lenzuola polverose e aprì un cassetto. Una falena volò fuori mentre estraeva una coperta sgualcita. Mal piegata e ammuffita. Arricciò il naso e lottò per non starnutire. Tutto deve essere lavato prima di poter essere utilizzato. Molte cose avranno anche bisogno di essere rammendate.

    Jane strattonò le coperte impolverate del letto fino a rivelare una cornice intagliata con grazia. Adorabile. Si sedette.

    Il materasso cedette e la ingoiò.

    Elizabeth lottò per allontanarla dall’affamato letto di piume. Anche questo ha bisogno di un po’ di lavoro.

    Forse dovremmo legare delle amache ai montanti dei letti. Jane tenne tesa la coperta muffita tra i montanti.

    Senza dubbio Piper dorme ancora su una di quelle. Elizabeth chiamò Jane nella stanza successiva.

    Una mezz’ora più tardi incontrarono Papà nell’ingresso.

    Non ho trovato né carbone né legna da ardere. Mrs. Hill torse le labbra in quel sorriso che sfoderava quando cercava di non incupirsi, espressione che Elizabeth evitava diligentemente. E se lo chiedete a me, è primavera troppo poco avanzata per non avere la possibilità di accendere un bel fuoco. Per non parlare del fatto che mi aspetto che chiediate pasti veri e propri di tanto in tanto, cosa che richiederà un fuoco.

    Nessuna camera da letto è in condizione di essere usata al momento. Elizabeth incrociò le braccia e indirizzò uno sguardo severo verso Papà. Dobbiamo accettare l’offerta di Mr. Darcy di—

    No, prenderò delle stanze al Bull a Lambton dove sono stato quando sono venuto a vedere il posto a—

    E per il fuoco? Mr. Darcy ha detto che le riparazioni alla locanda non sono complete. Jane tamburellò leggermente col piede sul pavimento di marmo impolverato.

    Non mi piace.

    Non deve piacerti. Elizabeth sollevò il mento.

    L’Ammiraglio si indignò. Immagino che abbiamo poca scelta se non approfittare dell’ospitalità del nostro vicino. Manderò Piper ad avvertirli.

    È gentile da parte tua farlo, ma non ho dubbi che ci attendano già mormorò Elizabeth.

    Per fortuna non sembrò che Papà l’avesse sentita.

    Un quarto d’ora più tardi, due carrozze avanzavano verso Pemberley.

    *****

    Darcy e Fitzwilliam aspettavano in cima alle scale.

    Chi l’avrebbe detto? Ha lasciato la carovana di carri ad Alston Hall. Fitzwilliam strizzò gli occhi e li schermò con una mano. Che cosa passa per la testa di un uomo per indurlo a portarsi dietro così tanti mobili? Specialmente visto che nessuno di essi eguaglia l’arredo di Alston.

    Oserei dire che non troverai pace finché non avrai ficcato il naso tra il personale della loro casa. Darcy tirò in giù le maniche della giacca e sistemò la cravatta. Aspetta fino a domattina per iniziare gli interrogatori. Preferirei che credessero che siamo civili almeno per una sera.

    Sul mio onore, non torturerò i loro servitori fino a domattina.

    Generoso da parte tua.

    La prima carrozza si fermò davanti alla casa.

    Lo sportellò si aprì prima che il cocchiere potesse smontare. L’Ammiraglio Bennet comparve con due ragazzini alle sue spalle.

    Darcy si inchinò. Benvenuti a Pemberley.

    L’Ammiraglio imitò il gesto, anche se con un movimento rigido e impacciato, segno di troppe ore trascorse a viaggiare. Grazie per il vostro invito, signore. Mi dispiace approfittare della vostra ospitalità pur conoscendoci così poco.

    Sciocchezze, voi e la vostra famiglia siete una graditissima compagnia.

    Bennet guardò i suoi ragazzi. Temo che questi birbanti potrebbero farvi cambiare idea in fretta. I miei figli, Francis e Philip.

    I ragazzi si inchinarono goffamente ma all’unisono. Erano più che somiglianti. Erano l’immagine speculare l’uno dell’altro. Oh, i problemi che potevano causare! Per fortuna i suoi figli non avevano lo stesso dono o Mrs. Reynolds sarebbe già andata in pensione ormai.

    Fitzwilliam si accucciò su un ginocchio. Sembrate dei bravi giovani, tutti e due. Quindi chi di voi è il più grande?

    Io. Francis puntò il pollice contro il suo petto.

    Solo di cinque minuti.

    Non importa, sono comunque il più grande. Francis scrollò la testa ma smise subito quando gli occhi di suo padre si fecero tempestosi.

    Illuminatemi. Come si fa a distinguervi? chiese Fitzwilliam.

    Alla nostra governante ci è voluto molto tempo per capirlo. Francis si coprì la bocca con le mani e ridacchiò. Spesso mi chiama ancora Philip.

    Philip fece un piccolo inchino. Se non vi dispiace, signore. Io sono destrimane. Francis usa la sinistra.

    Ma Papà non mi lascia cambiare mano perché mi renderebbe un formidabab... formida... uno spadaccino molto più bravo. Francis sorrise.

    Così vi sta già insegnando a usare la spada? Fitzwilliam alzò le sopracciglia.

    Davvero, signore. Abbiamo delle spade di legno per fare esercizio ora e—

    Le abbiamo nel nostro baule... volete vederle?

    Papà dice che quando compirò undici anni, allora—

    George e David attraversarono la soglia della porta d’ingresso.

    Vedi! I due ragazzi identici di cui ti ho parlato! gridò George e tirò il fratello minore giù per la scalinata. David non voleva credere che voi foste identici. Avevo ragione!

    Darcy prese George per la spalla. Posso presentarvi i miei figli, George e David.

    I quattro ragazzi si inchinarono gli uni agli altri, quasi scontrando insieme le loro teste. Ridendo cercarono di stringersi la mano solo per finire in un intrico di braccia.

    Entrambi i padri allungarono le mani per sciogliere il miscuglio di membra.

    Papà George sbirciò suo padre possiamo andare al fienile a far vedere loro i puledri?

    I miei stallieri sono al fienile e li supervisioneranno da vicino disse Darcy.

    I gemelli rimasero fermi immobili, le mani strette davanti a loro. Quasi tremavano per lo sforzo di mantenere una postura di silenziosa attenzione o almeno l’apparenza fanciullesca di essa.

    Bennet si sfregò il mento. Una bella corsa è quello di cui hanno bisogno. Ora fate attenzione, signori. Sapete come comportarvi in compagnia e con i cavalli. Non permettete che venga a sapere che avete fatto altrimenti.

    Sì, signore. Grazie, signore. Fecero il saluto al padre e corsero via dietro ai loro nuovi compagni di gioco.

    Fitzwilliam si raddrizzò e inclinò la testa verso Bennet.

    No, non gli impongo di fare il saluto. Il mio valletto, Piper, lo ha fatto per molti anni quando eravamo in mare e non sembra riuscire a perdere l’abitudine. L’hanno presa da lui.

    Una donna comparve dietro Bennet. Papà?

    Ah, sì, perdonatemi ragazze. Signori, posso presentarvi le mie figlie, Jane ed Elizabeth. Mr. Darcy e il Colonnello Fitzwilliam.

    Apprezziamo la vostra ospitalità, signore. Miss Elizabeth fece una riverenza.

    Che creatura interessante. Non bella in modo convenzionale ma comunque meravigliosa, con gli occhi pieni di intelligenza curiosa, una voce musicale e una curva della bocca accattivante che lo attraeva con troppa forza per sfuggire. Una inequivocabile aria di sicurezza e forza era drappeggiata attorno alle sue spalle, diversamente da ogni altra donna che aveva incontrato.

    Le sopracciglia di Miss Elizabeth si arricciarono.

    Che seccatura, la stava fissando! Dove erano finite le sue buone maniere? Darcy batté le palpebre e scosse la testa. Siete davvero i benvenuti. Per favore entrate.

    Fitzwilliam si affrettò a farli entrare.

    Un turbinio di piume e taffetà entrò nell’atrio. Benvenuti a Pemberley. Zia Catherine brillava del suo più ampio sorriso da buona padrona di casa.

    Posso presentarvi mia zia, Lady Catherine de Bourgh. Zia, questi sono i nostri ospiti e nostri nuovi vicini, l’Ammiraglio Bennet e le sue figlie. Miss Jane Bennet e Miss Elizabeth Bennet.

    L’Ammiraglio si inchinò sulla sua mano tesa. Grazie per il vostro cortese invito.

    Siamo deliziati di avervi come ospiti. Zia Catherine aveva la dote particolare di far sentire a proprio agio gli ospiti e risplendeva per la possibilità di esercitarla. Ho fatto preparare un pasto leggero in salotto. Per favore—

    Sono certo che preferirebbero rinfrescarsi dopo il lungo viaggio disse Darcy.

    Sciocchezze Bennet sventolò una mano per contraddirlo. Saremmo davvero onorati di unirci a voi per un rinfresco. Fece un gesto verso le figlie che mormorarono parole amabili.

    Pieghe di stanchezza segnavano la fronte di Bennet e la polvere macchiava le guance altrimenti adorabili delle sue figlie. Darcy deglutì un sospiro. Marinaio o no, le maniere di Bennet erano impeccabili.

    Zia Catherine batté le ciglia verso Darcy. Che gioia, ora sarebbe stata insopportabile. Venite allora, da questa parte.

    La seguirono.

    Georgiana li incontrò in salotto, ferma accanto al buffet carico di vivande.

    Posso presentarvi mia sorella, Miss Darcy?

    Le signore fecero una riverenza. Gli uomini si inchinarono e tutti fecero le presentazioni.

    "Che adorabile banchetto e con così

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1