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Juan e Beatrice
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Ebook165 pages2 hours

Juan e Beatrice

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Nel 1993 Approda in Italia la Telenovella Cuore Selvaggio Ottenendo un successo strepitoso e in memoria di Edoardo Palomo ho scritto il continuo come le fan avrebbero desiderato vedere per questi due protagonisti che hanno lasciato il segno in tutte noi rubandoci il cuore e facendoci sognare ancora oggi.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateAug 30, 2017
ISBN9788892680852
Juan e Beatrice

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    Juan e Beatrice - Maria Antonietta Bevilacqua

    letto.

    Capitolo 1

    Le giornate scorrevano pigre. Ormai mancavano circa due mesi alla nascita del loro bambino.

    Beatrice aveva ricamato tutto il corredino e Juan si era dedicato alla sistemazione della stanza. Edoardo e il Guercio avevano intagliato e costruito la culla.

    Il campanello suonò. Mercedes corse ad aprire Buongiorno sig. Nicola

    Buongiorno Mercedes Juan è in casa

    No

    E la signora Beatrice?

    Vado a chiamarla subito

    Signor Nicola che piacere come state? E vostra moglie?

    Maria Grazia è andata a trovare Marianna, sapete forse diventeremo nonni

    Beatrice l’abbraccio con affetto.

    Dite davvero? Che bella notizia sono molto contenta per voi

    Grazie mia cara ma ancora non è sicuro, ditemi quando posso trovare Juan avrei bisogno di parlare con lui

    Gli occhi di Beatrice si dilatarono e con preoccupazione chiese.

    "E successo qualcosa?

    No! No! Non è successo nulla devo solo fargli firmare dei documenti adesso non è più un contrabbandiere

    La risposta gorgoglio nella gola della giovane prima di accasciarsi tra le braccia dell’avvocato.

    Gioacchino! Mercedes! Urlò impaurito

    I due giovani domestici accorsero immediatamente.

    Presto aiutatemi.

    L’adagiarono sul letto e preoccupati guardarono la donna che sembrava morta. il viso come scolpito nella cera.

    Presto Gioacchino vai a chiamare il medico, poi alla taverna e avvisa il Guercio di trovare Juan e farlo venire di corsa digli che la signora Beatrice sta male corri presto

    Si subito sig. Nicola

    Tu Mercedes metti la camicia da notte alla signora e rinfrescagli la fronte io vado in salotto ad aspettare il dottore

    La ragazza fece segno di assenso con la testa mentre lacrime le rigavano le guance.

    Poco dopo trafelato arrivò Juan con il Guercio e Angelica

    Che è successo? Come sta mia moglie? Chiese preoccupato. Pensando al difficile parto di Angelica dove la bambina nacque morta.

    " No l’ho so!. Stavamo parlando e all’ improvviso, mi è crollata addosso. Ma

    è già arrivato il medico e tra poco sapremo" Rispose l’avvocato.

    Juan si passò una mano sul l viso e incomincio a camminare avanti e indietro: come un animale in gabbia.

    Smettila! Juan! Mi fai girare la testa. Stai tranquillo di sicuro non sarà nulla di grave

    Per voi è facile Sig. Nicola. Vi ricordate come è andata con Angelica.

    Non sono tutti uguali i parti non incominciare a pensare chi sa che

    Dopo un tempo che era sembrato interminabile. Il dottore usci dalla camera di Beatrice.

    Chi è il marito?

    Io. Ditemi cosa succede? È ora del parto? Chiese spaventato

    Mi duole ma…………… Purtroppo non ho notizie buone, non mi è chiaro il motivo del suo malore e cosa le abbia provocato questo stato di coma. La sua condizioni potrebbe nuocere gravemente al bambino. Consiglierei di intervenire per far nascere vostro figlio, anche se manca ancora un po’ ma… Le probabilità che sopravviva sono buone.

    Almeno non perdere tutti e due. In seguito. Se! La signora sopravvive vedremo."

    Juan. Contrasse la mascella e ogni muscolo era teso sotto la pelle bruna, pronto a esplodere. Non pensava che un dottore potesse essere così cinico.

    Artiglio la spalliera della sedia stringendo le mani quasi a volerla stritolare.

    Divaricò leggermente le gambe. Alzando la testa in un gesto di sfida. Gli occhi color smeraldo si restrinsero: sembravano due sciabole pronte a colpire. Si spostò un ciuffo di capelli dalla fronte e abbaiò. Come se il nemico fosse il dottore

    Questo non accadrà mai! Io non l’ho permetterò. E anche la morte dovrà farsi da parte. Lei mi appartiene

    Girando sui tacchi si allontano,

    Sig. Nicola pagate il dottore e tu Guercio vai a chiamare Antonia e portala qui subito

    Con cautela apri la porta della camera come se temesse di svegliarla, contemplò il viso di Beatrice disteso sembrava che dormisse, le labbra leggermente socchiuse, sparsi sul cuscino come raggi di sole i capelli color del grano. Una morsa le strinse il petto nel vederla così immobile. Si chinò a sfiorargli le labbra in un bacio leggero, rabbrividì nel sentirne la freddezza .

    Beatrice!. Io lotterò per tè. Ma anche tu devi farlo e se non avrai abbastanza forza. Prendi tutta la mia. Ricordati della la nostra promessa. Nemmeno la morte ci può separare. E se tu non riuscirai a tornare da me: allora sarò io che verrò da te! Non potrei mai vivere senza il tuo amore.

    Una lacrima solitaria gli rigò la guancia mentre prendeva posto ai piedi del letto.. Non poteva credere…. Dopo tutto quello che era capitato. Adesso! Adesso che avevano vinto finisse così. No! Non poteva accettarlo. Per lei era fuggito dalla prigione, aveva affrontato un duello con Andrea. E sempre per lei aveva lottato per riavere il suo cognome, non tanto perché era prestigioso. Ma era l’unico modo che consentisse la validità del loro matrimonio. Visto che Beatrice convinta che lui non l’amasse più aveva chiesto l’annullamento.

    Juan. Juan possiamo entrare?

    Era la voce del Guercio. Apri la porta. Con sollievo vide Antonia la guaritrice a cui era debitore, le aveva salvato la vita quando venne ferito mortalmente dal capitano Leopardi nella sua rocambolesca fuga . Ella l’aveva accudito, lavato .nutrito. e soprattutto L’aveva messo in guardia sulle intenzioni di Anna. Incinta del marito voleva far l’amore con lui per poi fargli credere che il bambino fosse suo. Il tutto per separarlo da Beatrice.

    Juan le prese le mani sfiorandole con le labbra in segno di rispetto, disperato la imploro.

    Antonia devi salvarla. Beatrice è la cosa più importante della mia vita. Non so cosa le sia successo Ma credo in te. Riportale a me! Lei e il mio respiro. Il mio battito del cuore, la mia rettitudine senza di lei. La mia anima si perderebbe.

    Antonia guardò quel viso fiero e virile. Quegli occhi magnetici che ti scrutavano in ogni piega dell’anima. Adesso cupi e tempestosi.

    Sembrava strano vederlo così…. Per chi lo conosceva. Fiero .Spavaldo .Indomito. Ora! Sembrava che avesse perso tutta la sua baldanza, somigliava più a un cucciolo smarito e non aveva più nulla del leone ruggente: la donna si avvicinò al letto, rimase colpita dalla ragazza distesa in un sonno apparente. Tutte e due le sorelle erano belle .Ma la bellezza di Beatrice non era solo fisica la sua arrivava diritta al cuore . Juan in piedi guardava le mani di Antonia che palpavano con delicatezza osservando ogni dettaglio del corpo di Beatrice. Trattenne il respiro in attesa. Finalmente la guaritrice parlò.

    Juan ascoltami bene tua moglie è stata punta da, qualche insetto e probabilmente ha scatenato una reazione così violenta, da causare tutto questo. Dobbiamo, intervenire in fretta altrimenti rischia di morire"

    Ma come può essere accaduto l’interruppe lui"

    "Bhe, potrebbe essere successo in giardino, al mercato .o anche in casa. Chi sa! Ma fammi finire: devo preparare un decotto con delle erbe particolare per annientare il veleno del animale che l’ha punta. Dobbiamo agire prima che arriva al cuore: e allora sarebbe la fine per tutti e due.

    .Ma ti avverto, questo infuso potrebbe nuocere al bambino. E morire".

    Ho desiderato tanto dei figli , ed ero così felice .Ma… Beatrice viene prima di tutto e se questa gioia per adesso mi sarà negata l’accetterò è con lei arriveranno altri figli.

    Bene allora muoviamoci. Portala da me bisogna controllarla in ogni istante. Inizio ad andare, devo raccogliere delle piante che mi mancano. Ma fai in fretta non abbiamo molto tempo Avvolgendosi nello scialle si diresse alla porta

    A passi decisi e nervosi Juan raggiunse gli altri in soggiorno"

    "Signor Nicola lascio tutto in mano a voi, completate tutte le incombenze della

    spedizione in corso ed il resto dei miei affari, i miei uomini vi saranno di aiuto io vado da Antonia, e staro con Beatrice, in questo momento è la sola cosa che conti per me."

    Sicuro Juan non devi preoccuparti per noi Rispose l’avvocato

    Si siamo tutti con tè Juan e poi vogliamo molto bene anche alla signora è sempre stata gentile con noi, poi io soprattutto non la ringrazierò mai abbastanza per aver salvato Mercedes che è disperata.

    Disse il Guercio tendendogli la mano

    Juan strinse con affetto la grossa mano tesa.

    Bene grazie. Angelica !

    SI Juan!

    A te affido la mia casa. Ho fiducia in te.

    Si Stai tranquillo. Vorrei dirti che mi dispiace di come mi sono comportata in passato. Spero che la signora si rimetta.

    Si! l’ho farà. Deve farlo.

    Capitolo 2

    I raggi della luna illuminavano il viso pallido di Beatrice.

    Juan sprofondato nella sedia con le lunghe gambe stese appoggiate al bordo del letto si sentiva impotente e disperato. Un turbine di immagini le vorticarono nella mente riportandolo indietro al tempo del loro fidanzamento che certo non era stato proprio tranquillo. Con Anna che cercava in tutti modi di ostacolare il loro matrimonio. E lui era sempre in bilico non sapendo se poi alla fine Beatrice stanca non lo volesse più sposare. Si domandò ancora una volta quando aveva smesso di amare Anna e a innamorarsi di sua sorella?. Certo il tradimento l’aveva ferito e deluso, soprattutto nell’apprendere che invece di aspettarlo per sposare lui come promesso, aveva sposato Andrea. All’epoca era all’oscuro che avevano lo stesso padre, la rabbia lo aveva accecato avrebbe voluto ucciderli. Ma a Campo Real

    Beatrice lo aveva bloccato, supplicandolo di dimenticare. Ormai erano sposati e non era giusto far pagare ad altri la frivolezza di sua sorella Anna. Andrea non sapeva che .erano stati amanti.

    E da lì ebbe inizio il tutto. Pieno di rabbia e rancore aveva deciso di ottenere il massimo da quella. situazione. Avrebbe ricattato la Signora Sofia e ottenuto il suo cognome e non sarebbe stato solo Juan Del Diablo.

    Anche lui poteva sposare una contessa si sarebbe vendicato di Anna prendendo in moglie la pudica sorella.

    La voce di Antonia gli arrivò ovattata a distoglierlo dai ricordi.

    Juan aiutami sollevala e sorreggigli la testa mentre io le faccio bere l’infuso:"

    Prontamente si alzò piazzandosi in mezzo al letto: sollevò la moglie facendola appoggiare con la schiena a lui. Ci volle molta pazienza e tempo ma alla fine riuscirono a farle scendere l’infuso in gola.

    Premurosamente Lui le asciugò le labbra, gli accarezzò il viso scostandole un ricciolo dalla fronte.

    Con infinita dolcezza se la strinse al petto per un attimo prima di riadagiarla.

    Adesso non ci resta che aspettare e vedere se funziona

    Quanto dobbiamo attendere

    " Non l’ho so. Dipende da come lei reagirà.

    Basterà un piccolo segnale per capire se funziona, il recupero sarà lungo ma almeno sapremo che è la strada giusta. La buona notizia e che il bambino per adesso non corre pericolo, si muove e scalcia segno

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