Tecnologia Canina. K-9 Technology. Vol. 1: Questioni tecniche e scientifiche sui cani e sulle razze canine
By Mario Canton
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L'e-book raccoglie schemi, diagrammi, definizioni, classificazioni, elenchi e tavole sinottiche attinenti il mondo della «tecnologia canina», intesa come l'insieme delle materie tecniche e scientifiche che riguardano i cani e le razze canine.
L'opera è solo parzialmente strutturata in forma discorsiva, spesso è costruita per agevolarne un uso in consultazione.
Il primo volume si occupa di aspetti biologici (come la tassonomia, l'evoluzione e i parametri fisiologici), della struttura anatomica (principalmente del sistema locomotore, con cenni sugli altri apparati) e della conformazione fisica (esteriore) dei cani e delle loro varie razze (esaminando regioni, punti notevoli, appiombi, dentatura, mantelli, pigmentazione e colorazioni).
Contiene anche un'ampia parte dedicata alla rilevazione di misure sui vari soggetti (cinometrìa) e alcuni metodi di analisi dei dati provenienti da queste misure.
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Tecnologia Canina. K-9 Technology. Vol. 1 - Mario Canton
Tecnologia Canina
Questioni tecniche
e scientifiche sui cani
e sulle razze canine
di Mario Canton
Edizione digitale 2017
––=ooOoo=––
Illustrazione in copertina:
Dee Rock,
vincitore della greyhound Waterloo Cup del 1935;
padre di altri quattro vincitori della Waterloo Cup
tra cui Swinging Light, che la vinse per due volte.
Tecnologia Canina
Questioni tecniche
e scientifiche sui cani
e sulle razze canine
Volume I
––=ooOoo=––
Biologia
Struttura
Conformazione
di Mario Canton
© Copyright 2017 – Mario Canton
1ª Edizione digitale
––=ooOoo=––
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Indice
Prefazione
Generalità
Biologia evolutiva e selezione
Il modello selvaggio
I Canidi
Corredo cromosomico dei Canidi
Il genere Canis
Evoluzione dei Canidi
Pressione selettiva
Fattori che controllano la diffusione delle razze canine
Caratteristiche introdotte da selezione artificiale
Caratteristiche estranee ai Canidi selvaggi
Effetti della selezione artificiale sul muso
Effetti della selezione artificiale sulla dentatura
Effetti della selezione artificiale sul ripiegamento della faccia
Effetti della selezione artificiale sugli occhi
Effetti della selezione artificiale sugli orecchi
Effetti della selezione artificiale sugli arti
Effetti della selezione artificiale sul pelo
Effetti della selezione artificiale sulla coda
Effetti della selezione artificiale sulla mancanza della coda
Effetti della selezione artificiale sugli speroni
Contenere gli effetti della selezione artificiale
Effetti della selezione artificiale da evitare
Particolari anatomici da evitare in selezione
Origine della specie
L'addomesticazione e l'origine del cane domestico
Ipotesi sull'antenato del cane domestico
L'associazione con l'uomo
La selezione da parte dell'uomo
Tassonomia
Tassonomia biologica
Tassonomia filogenetica
Specie nei Canidi
Principali parametri fisiologici
Valori normali
Estremi fisiologici
Prestazioni fisiologiche limite
Struttura
Orientamento
Piani
Movimenti delle parti
Anatomia sistematica del sistema locomotore
Osso & ossa
Classificazione delle ossa
Considerazioni funzionali sulle ossa
Proprietà meccaniche dei tessuti scheletrici
Caratteristiche fisiche del tessuto osseo come materiale strutturale
Legge di Wolff e osso come materiale strutturale
Ossa come unità strutturali
Sintesi delle funzioni dello scheletro
Elenco completo delle ossa presenti nello scheletro di un cane
Scheletro
Particolari delle ossa
Articolazioni
Tipologie di articolazione
Articolazioni fibrose
Articolazioni cartilaginee
Articolazioni sinoviali (diartrosi)
Menischi
Ligamenti
Classificazione delle articolazioni sinoviali
Annessi alla muscolatura
Ossa sesamoidi
Borse
Guaine tendinee sinoviali
Fasce
Articolazioni e ligamenti
Particolari delle articolazioni
Muscolo & muscoli
Classificazione in base al tipo di tessuto
Classificazione in base al lavoro
Classificazione in base alla forma
Muscolatura – Piano superficiale
Muscolatura – Arti in particolare
Muscolatura – Piano intermedio
Muscolatura – Piano profondo
Particolari dei muscoli
Anatomia sistematica di altri sistemi
Anatomia sistematica degli organi di senso
Cinometria
L'attività di misurazione
Utilità delle misurazioni
Antropologia ed etnologia animale
Le misurazioni come parametri di valutazione
Protocolli di misurazione
Tipi di misurazione
Il rilievo delle misurazioni
Rilievi zoometrici
Peso
Misurazioni
Angolazioni
Principali misurazioni con l'asta metrica (cinometro)
Principali misurazioni con la bilancia
Rilievo delle principali misure
Taglia
Altezza alla sommità del garrese – Rif. 1
Altezza alla sommità della spalla – Rif. 2
Altezza alla base del garrese – Rif. 3
Altezza alla 3ª vertebra lombare – Rif. 4
Altezza alla sommità della pelvi – Rif. 5
Lunghezza totale – Rif. 6
Lunghezza della schiena – Rif. 7
Testa
Lunghezza della testa – Rif 8
Lunghezza del cranio – Rif. 9
Lunghezza del muso – Rif. 10
Larghezza della testa agli orecchi – Rif. 11
Larghezza del cranio agli zigomi – Rif. 12
Larghezza del cranio agli occhi – Rif. 13
Larghezza del muso ai molari – Rif. 14
Larghezza del muso nel punto medio – Rif. 15
Larghezza del muso ai canini – Rif. 16
Profondità del cranio – Rif. 17
Profondità del muso ai molari – Rif. 18
Profondità del muso nel punto medio – Rif. 19
Profondità del muso ai canini – Rif. 20
Lunghezza della mandibola – Rif. 21
Lunghezza dell'orecchio – Rif. 22
Larghezza dell'orecchio – Rif. 23
Colonna vertebrale
Lunghezza del collo – Rif. 24
Lunghezza del garrese – Rif. 25
Lunghezza della schiena – Rif. 26
Lunghezza del lombo – Rif. 27
Lunghezza della groppa – Rif. 28
Lunghezza della coda – Rif. 29
Tronco
Profondità del torace – Rif. 30
Larghezza del torace dietro i gomiti – Rif. 31
Larghezza del torace alla costola libera – Rif. 32
Lunghezza del torace – Rif. 33
Lunghezza del fianco – Rif. 34
Larghezza dell'adddome – Rif. 35
Profondità dell'addome – Rif. 36
Arto anteriore
Punta dello sterno – Rif. 37
Altezza del gomito dal terreno – Rif. 38
Distanza del gomito dalla sommità del garrese – Rif. 39
Larghezza tra i gomiti – Rif. 40
Lunghezza della spalla – Rif. 41
Lunghezza del braccio – Rif. 42
Lunghezza dell'avambraccio – Rif. 43
Lunghezza del pastorale – Rif. 44
Lunghezza della zampa anteriore – Rif. 45
Larghezza della zampa anteriore – Rif. 46
Profondità della zampa anteriore – Rif. 47
Arto posteriore
Larghezza tra le anche – Rif. 48
Lunghezza della groppa – Rif. 49
Lunghezza della coscia – Rif. 50
Lunghezza della gamba – Rif. 51
Lunghezza del garretto – Rif. 52
Altezza della punta del garretto dal terreno – Rif. 53
Lunghezza della zampa posteriore – Rif. 54
Larghezza della zampa posteriore – Rif. 55
Altezza della zampa posteriore – Rif. 56
Angolazioni
Angolazione della spalla sulla verticale – Rif. 57
Angolazione tra spalla e braccio – Rif. 58
Angolazione fra braccio e avambraccio – Rif. 59
Angolazione fra avambraccio e pastorale – Rif. 60
Angolazione del pastorale sul terreno – Rif. 61
Inclinazione della groppa – Rif. 62
Inclinazione della pelvi – Rif. 63
Angolazione fra pelvi e coscia – Rif. 64
Angolazione fra coscia e gamba – Rif. 65
Angolazione del garretto sul terreno – Rif. 66
Principali rilievi zoometrici
Punti craniometrici
Diametri della testa
Diametri del cranio e della faccia
Indici cranici e facciali
Angoli della testa
Indici
Principali indici cinometrici
Indici angolari
Indici di formato e di proporzione
Indice meccanico o di costruzione
Indice organico o di costituzione
Indice di volume
Indici somatici
Strumenti di misurazione
Misure rilevabili col calibro
Misure rilevabili con il metro a nastro
Misure rilevabili con l'artrogoniometro
Angoli articolari
Inclinazione dei raggi ossei sull'orizzontale
Circonferenza toracica
Diametri toracici
Angoli toracici
Elaborazione dei dati in cinometria
Terminologia
Classificazione generale
Rapporti elementari fra caratteri quantitativi
Definizioni fondamentali
Distribuzione delle classi di frequenza
Parametri caratteristici delle distribuzioni
Parametri di centralizzazione
Indici statistici di posizione
Parametri di dispersione
Rappresentazioni grafiche delle distribuzioni
Distribuzione normale ed errori
Errori e probabilità
Cause e classificazioni degli errori
Cenni di teoria elementare della probabilità
Media stimata e calcolo dell'errore standard
Comparazione fra le medie di due campioni
Associazione dei caratteri
Distribuzioni sperimentali e curva normale
Significato e calcolo del chi quadro
Correlazione fra caratteri quantitativi
Minimi quadrati e regressione lineare
Calcolo del coefficiente di correlazione
Sistematiche grafiche a fini particolari
Grafici e griglie auxometriche
Morfogrammi differenziali dei due sessi
Tecniche
Fondamenti
Avvertenze
Riepilogo
Costruzione del grafico generale
Diagnosi e tipi cinometrografici
Riduzione delle misure in gradi
Costruzione dei biometrogrammi
Determinazione delle diagnosi parziali
Diagnosi generali orientative
Morfìa
Somìa
Metodo semplificato con calcolo degli scarti
Conformazione
Considerazioni generali
Taglia
Peso
Statura
Accrescimento ponderale
Curva di accrescimento
Indice di accrescimento
Rilevazione dell'accrescimento
Rapporto taglia/peso
Rapporti di scala
Rapporto massa/superficie
Rapporto taglia/movimento
Rapporto taglia/temperamento
Variazioni estreme di taglia
Bassotto come tipo morfologico
Basset e Briquet
Nanismo
Gigantismo
Levrierismo
Il cane tipo «cob»
L'inscrizione
Il cane tipo «hunter»
Misurazioni
Regioni
Riepilogo delle regioni anatomo-topografiche
Regioni topografiche superficiali
Punti notevoli
Anatomia topografica
Sunto dei punti notevoli e delle regioni superficiali
Anatomia descrittiva
Testa
La testa in generale
Dimensioni della testa
Direzione della testa
Forma della testa
Studio del profilo della testa
Attacco all'incollatura della testa
Movimenti della testa
L'espressione
Cranio e fronte
Faccia superiore della testa: regione cranio-frontale
Espressioni usate negli standard per descrivere i crani
Rivestimento della regione cranio-frontale
Stop
Faccia superiore della testa: stop o piega del naso o depressione cranio-facciale
Muso o canna nasale
Faccia superiore della testa: muso o canna nasale
Tartufo
Estremità anteriore della testa: naso o tartufo
Bocca, mento, labbra e fessura labiale
Estremità anteriore della testa: bocca
Estremità anteriore della testa: labbra
Estremità anteriore della testa: fessura o apertura labiale
Estremità anteriore della testa: mento o barbozza
Gengive, palato e lingua
Estremità anteriore della testa: gengive
Estremità anteriore della testa: palato
Estremità anteriore della testa: lingua
Pagliola, gola e parotidi
Faccia inferiore della testa: regione sottomascellare (o pagliolaia o pagliola)
Estremità anteriore della testa: gola
Regione parotidea o parotide
Facce laterali della testa
Orecchi
L'orecchio
Cartilagini dell'orecchio
Muscoli dell'orecchio
Estremità libera dell'orecchio
Struttura dell'orecchio
Esame dell'orecchio
Rivestimento e formato dell'orecchio
Portamento, direzione e forma dell'orecchio
Orecchio ed espressione
Orecchie raddrizzate dette dritte
Direzione dell'orecchio
Fattori determinanti il portamento dell'orecchio
Anomalie del portamento dell'orecchio
L'orecchio manipolato
Orecchie cadenti dette pendenti
Misure della lunghezza dell'orecchio
Attacco dell'orecchio
Orecchie semi-pendenti, dette anche semicadenti o semidiritte
Orecchie ripiegate, dette «a rosa» o «a conchiglia»
Orecchie «a tulipano» e «a bottone»
Movimento dell'orecchio
Caratteri del senso uditivo
Bellezza, difetti e tare dell'orecchio
Orecchie nel cucciolo
Osservazioni sull'orecchio
Orecchio del Segugio: rapporto con qualità di velocità e gola
Trasmissione delle onde sonore
Impiego del fischietto silenzioso per l'allenamento dei cani
Sordità
Condrotomia auricolare o conchectomia
Intervento chirurgico per il taglio delle orecchie
Metodologia per il taglio delle orecchie
Preparazione del soggetto
Contenzione
Materiale operatorio
Tempi operatori
Primo tempo operatorio: determinazione della forma da conferire all'orecchio e della sua lunghezza
Secondo tempo operatorio: applicazione della pinza
Terzo tempo operatorio: amputazione dei lembi
Quarto tempo operatorio: cauterizzazione
Quinto tempo operatorio: ablazione del piede
Sesto tempo operatorio: applicazione del cerotto
Cure conseguenti
Caratteristiche delle amputazioni degli orecchi secondo le razze
Tagli convessi
Tagli concavi
Tagli speciali
Occhi
Arcate sopracciliari
Occhio
Bellezza dell'occhio
Grado di scostamento dell'occhio in rapporto alla linea mediana
Posizione del globo oculare in rapporto alla regione circostante
La terza palpebra deve essere appena visibile all'angolo interno dell'occhio.
Apertura palpebrale o fessura palpebrale o rima palpebrale
Asse palpebrale
Conformazione dell'occhio
Posizione dell'occhio
Espressione dell'occhio
Colorazione dell'occhio
Occhio vaio
Palpebre
Rapporti assiali nell'occhio e angolo asso-palpebrale
Difetti e tare che più frequentemente si incontrano sugli occhi
Guance
La guancia
Nuca
Estremità posteriore della testa: la nuca
Definizioni della bozza occipitale
Dentatura
Denti: dentatura e dentizione
Caratteri generali dei denti
Struttura di un dente
Gengiva
Sviluppo dei denti
Muta dentaria
Formula dentaria
Denti incisivi
Denti canini
Denti molari
Dentizione da latte o dentizione lattea
Livellamento dei denti da latte
Rimpiazzo dei denti da latte
Primi denti premolari
Cronologia dell'eruzione e del rimpiazzo dei denti da latte
Rimpiazzo dei denti da latte con i denti da adulto
Età e modificazioni della dentatura
Equivalenza fisiologica dell'età nel cane e nell'uomo
Occlusioni
Arcata incisiva
Anomalie più frequentemente constatate nell'occlusione
Dentatura giustapposta
Prognatismo
Denti basculanti
Considerazioni sul prognatismo
Principali cause di prognatismo
Mascella deviata
Anomalie nelle date di eruzione dei denti
Anomalie numeriche dei denti
Anomalie numeriche dei denti per aumento
Anomalie numeriche dei denti per diminuzione
Assenza di molari e premolari
Atrofia dentaria
Variazioni numeriche dei denti
Importanza della variazione nel numero dei denti
Schema dentario completo
Principali tare e affezioni dentarie
Corpo o tronco
Corpo
Collo
Faccia superiore del corpo: l'incollatura
Disposizioni anatomiche del collo
Conformazione esteriore del collo
Pregi e difetti del collo
Lunghezza e forma del collo
Direzione del collo
Muscolatura del collo
Attacchi del collo
Particolarità del collo
Tare e difetti del collo
Garrese
Faccia superiore del corpo: il garrese
Dorso, rene e linea superiore
Faccia superiore del corpo: dorso, rene e linea superiore
Lunghezza e forma della regione dorso-lombare
Direzione della regione dorso-lombare
Il colpo d'ascia
Attacchi della regione dorso-lombare
Il cane costruito «in salita»
Groppa
Faccia superiore del corpo: la groppa
Conformazione esteriore della groppa
Lunghezza della groppa
Larghezza della groppa
Direzione della groppa
Movimenti della groppa
Coda
Coda o fouet
Lunghezza della coda
Forma della coda
Direzione e portamento della coda
Coda amputata
Attacco della coda
Movimenti della coda
Caudectomia e correzioni di mal portamento della coda
Metodologia per il taglio della coda
Principali razze a cui mozzare la coda e norme da rispettare
Cani da Pastore, da Guardia e da Utilità
Terrier
Cani da Ferma: Bracchi
Cani da Ferma: Epagneul
Cani da Ferma: Griffoni
Cani da Ferma: Spaniel
Cani da Compagnia
Correzione di cattivi portamenti della coda
Sterno
Faccia inferiore del corpo: la regione sternale
Vuoto sottosternale
Ventre
Faccia inferiore del corpo: il ventre
Volume del ventre
Forma del ventre
Inguine
L'inguine
Facce laterali del corpo
Le facce laterali del corpo
Torace
Faccia laterale del corpo: il costato o petto
Convessità del costato
Meccanismo della respirazione
Ventilazione polmonare
Rumori respiratori
Ritmo respiratorio
Inspirazione forzata
Polipnea termica
Capacità respiratoria
Respirazione tissutale
Fianco
Faccia laterale del corpo: il fianco
Movimenti del fianco
Anca
Faccia laterale del corpo: l'anca
Displasia dell'anca
Piede di pollo
Pettorale
Estremità anteriore del corpo: il pettorale
Ascella
Estremità anteriore del corpo: l'ascella
Estremità anteriore del corpo: la regione intrascellare
Estremità posteriore del corpo
Estremità posteriore del corpo
Ano
Estremità posteriore del corpo: l'ano
Ghiandole anali
Perineo
Estremità posteriore del corpo: il perineo
Arti
Gli arti: generalità
Arti anteriori
Ruolo degli arti anteriori
Arto anteriore
Spalla
Arto anteriore: la spalla o regione scapolo-omerale
Condizioni di bellezza della spalla
Lunghezza della spalla
Direzione e inclinazione della spalla
Angolo scapolo-omerale
Muscolatura della spalla
Arto anteriore in stazione
Locomozione e movimento della spalla
Braccio
Arto anteriore: il braccio
Direzione del braccio
Lunghezza del braccio
Esame della spalla
Gomito
Arto anteriore: il gomito
Tare del gomito
Avambraccio
Arto anteriore: l'avambraccio
Lunghezza dell'avambraccio
Direzione dell'avambraccio
L'avambraccio nella locomozione
Carpo
Arto anteriore: la regione carpale
Pastorale anteriore
Arto anteriore: il cannone metacarpale o cannone anteriore
Lunghezza dei metacarpi
Piede anteriore
Arto anteriore: il piede anteriore o mano
Allungatura
Traumatismi e ferite dei piedi
Unghie o artigli del piede anteriore
Forma del piede anteriore
Arto posteriore
Arto posteriore: generalità
Coscia
Arto posteriore: la coscia
Differenze della coscia a seconda delle razze
Condizioni di bellezza della coscia
Natica
Arto posteriore: la natica
Ginocchio (grassella)
Arto posteriore: la grassella (ginocchio)
Condizioni di bellezza della grassella
Tare della grassella
Gamba
Arto posteriore: la gamba
Movimenti della gamba
Condizioni di bellezza della gamba
Garretto
Arto posteriore: il garretto
Movimenti del garretto
Condizioni di bellezza del garretto
Pastorale posteriore
Arto posteriore: il cannone metatarsale o cannone posteriore
Piede posteriore
Arto posteriore: il piede
Unghie o artigli del piede posteriore
Speroni dell'arto posteriore
Appiombi
Asse direttore dell'arto
Appiombi anteriori: vista di profilo
Appiombi anteriori: vista di faccia
Appiombi posteriori: vista di profilo
Appiombi posteriori: vista da dietro
Influenza degli appiombi
Mantelli
Pelle e annessi
Funzioni della pelle
La pelle come indice dello stato di salute
Aspetto
Struttura
Spessore
Pelle nasale
Impronta nasale
Pelle dei cuscinetti
Muscolatura nella pelle
Ghiandole sudoripare eccrine
Ghiandole sudoripare apocrine
Ghiandole sebacee
Ghiandole ceruminose
Ghiandole circumanali
Organo ghiandolare della coda
Unghie
Taglio delle unghie
Resezione degli speroni
Mammelle
Numero e dimensioni delle mammelle
Struttura delle mammelle
Modificazioni nelle ghiandole mammarie
Affezioni delle ghiandole mammarie
Pigmentazione
Melanine
Depigmentazione
Pigmentazione ed equilibrio fisiologico
Pelo
Tipologie
Pelo dritto
Pelo ispido
Pelo ispido-ondulato
Pelo crespo-ondulato
Pelo ondulato grosso
Pelo ondulato-sottile
Crescita
Classificazione in base alla lunghezza
Correnti e vortici piliferi
Classificazione macroscopica del pelame
Pelle nuda, alopecia
Pelo raso o liscio
Pelo corto
Pelo lungo
Pelo duro
Pelo eterogeneo
Disposizioni particolari dell'impianto o dell'abbondanza di pelo
Particolarità alla testa
Particolarità al collo
Particolarità agli arti
Particolarità alla coda
Toelettatura
Colore
Classificazione dei mantelli
Riassunto dei mantelli
Mantelli semplici
Mantelli semplici: il nero
Mantelli semplici: il bianco
Mantelli semplici: il grigio
Mantelli semplici: il fulvo
Mantelli semplici: il rosso
Mantelli semplici: il marrone
Mantelli composti
Mantelli binari: il grigio (grisaglia)
Mantelli binari: il merle
Mantelli binari: l'ubero
Mantelli binari: il lupino
Mantelli binari: l'agouti
Mantelli binari: il tigrato
Mantelli binari: il maculato
Mantelli binari: il pezzato
Mantelli binari: il focato
Mantelli ternari: il roano
Mantelli ternari: l'arlecchino
Mantelli ternari: il tricolore
Mantelli particolori e pluricolori
Mantelli diluiti
Mantelli diluiti: lo slavato
Mantelli diluiti: il canuto
Mantelli diluiti: il blu merle
Mantelli con tinta dovuta a mescolanza di peli
Particolarità e pezze particolari
Mantelli picchiettati
Mantelli nei Setter
Macchie
Bande
Disposizione particolare di certi colori
Particolarità dei mantelli
Classificazione del pelo in base alla lunghezza
Classificazione dei mantelli in base al colore
Classificazione delle particolarità e pezze particolari
Classificazione dei mantelli picchiettati
Classificazione dei mantelli nei Setter
Classificazione delle macchie
Classificazione delle bande
Classificazione delle disposizioni particolari dell'impianto o dell'abbondanza di pelo
Classificazione delle particolarità alla testa
Classificazione delle particolarità al collo
Classificazione delle particolarità agli arti
Classificazione delle particolarità alla coda
Classificazione della disposizione particolare di certi colori
Classificazione delle particolarità di colorazione dei mantelli
Classificazioni morfologiche speciali
Classificazione in base allo stop (angolo cranio-facciale)
Classificazione degli orecchi
Classificazione degli occhi
Classificazione del profilo della testa
Classificazione in base all'indice cefalico
Classificazione in base agli assi cefalici
Classificazione delle occlusioni
Classificazione della coda
Classificazione dell'addome
Classificazione del torace
Prefazione
Questo è il primo volume digitale di un'opera destinata ai cinofili: persone che vivono nel mondo dei cani e delle razze canine e che si appassionano ad esse.
L'e-book raccoglie schemi, diagrammi, definizioni, classificazioni, elenchi e tavole sinottiche attinenti il mondo della «tecnologia canina», intesa come l'insieme delle materie tecniche e scientifiche che riguardano i cani e le razze canine.
L'opera è solo parzialmente strutturata in forma discorsiva, spesso è costruita per agevolarne un uso in consultazione.
Il primo volume si occupa di aspetti biologici (come la tassonomia, l'evoluzione e i parametri fisiologici), della struttura anatomica (principalmente del sistema locomotore, con cenni sugli altri apparati) e della conformazione fisica (esteriore) dei cani e delle loro varie razze (regioni, punti notevoli, appiombi, dentatura, mantelli, pigmentazione e colorazione).
Contiene anche un'ampia parte dedicata alla rilevazione di misure su soggetti reali (cinometrìa) e alcuni metodi di analisi dei dati provenienti da queste misure.
Non saranno trattati argomenti relativi alla psiche – in senso lato – dei cani (psicologia, educazione, comportamento, addestramento, etc.).
Su queste materie vengono date ampie indicazioni – per la ricerca di documentazione di studio e approfondimento – nella parte dedicata alle «Fonti» nel terzo volume.
Parimenti, non verranno trattate materie correlate alla gestione – anche qui in senso lato – dei cani (problematiche sanitarie, alimentazione, igiene, strutture di ricovero, normativa generale, regolamentazioni degli enti cinofili ufficiali e delle loro manifestazioni).
Anche per la ricerca di documentazione relativa a queste ultime materie si rimanda alla parte dedicata alle «Fonti» nel terzo volume.
Buona lettura.
Piove di Sacco, Settembre 2017
Mario Canton
mario.canton@tiscali.it
info@dogjudging.com
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Avvertenze
Alcune delle immagini contenute in questa opera sono a colori, ma vengono normalmente rese dagli e-reader in scala di grigi. Pertanto saranno visualizzabili a colori solo su smartphone, tablet e computer.
Non è stato possibile risalire agli autori di tutte le immagini utilizzate in questo ebook, ma l'autore si impegna a concordare con quanti dimostrassero eventuali diritti di copia sulle immagini riprodotte, le modalità più adeguate per un loro utilizzo.
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Ai cani,
che ci complicano la vita
e ce la rendono sopportabile.
Generalità
Biologia evolutiva e selezione
Il modello selvaggio
Gli attuali cani domestici sono il risultato di un lungo periodo di selezione naturale compiutosi attraverso un processo evolutivo molto lento.
Più recentemente, la selezione artificiale, per intervento diretto da parte dell'uomo, ha modificato e accelerato tale processo per ricavarne soggetti più adattati allo svolgimento di determinate funzioni.
Il soggetto «cane» non è definibile in termini assoluti, ma non per questo deve essere considerato un soggetto aspecifico; è perciò necessario prendere in esame una serie di caratteristiche che riunite insieme costituiscono l'animale stesso.
Nel considerare quindi brevemente le caratteristiche presentate dai Canidi, si sottolinea che non tutti i Canidi possiedono ognuna di queste caratteristiche: l'adattamento a determinati ambienti può ridurre o addirittura rimuovere l'effetto o l'influenza di alcune di queste.
Il fattore determinante, come usano dire i giudici alle esposizioni canine, non sono le caratteristiche particolari bensì l'immagine complessiva che ne risulta.
Non si farà, quindi, una dettagliata e minuziosa rassegna di ogni aspetto, ma se ne esporrà quanto può bastare allo scopo di una discussione generale.
I Canidi
I Canidi, come molti Carnivori, sono specializzati nel ruolo di predatori. Molte loro caratteristiche sono simili a quelle dei Felidi, ma il modo di cacciare e la taglia delle prede in relazione a quella del predatore hanno prodotto una struttura anatomica differenziata nei due gruppi.
Come gruppo hanno una distribuzione geografica molto ampia, dall'Artico, ai deserti, ai tropici; in Australia si trovano solo nella forma rinselvatichita del Dingo.
Speothos (a sinistra) e Lycaon (a destra)
Sono considerati in genere degli animali non particolarmente specializzati rispetto a ciascuno degli habitat frequentati; sicuramente lo sono in misura minore rispetto ai Felidi, ma anche nei Canidi esiste una certa variabilità adattativa, basti pensare alle differenze tra uno Speothos e un Lycaon.
Un certo numero di generi è solamente gregario e quasi esclusivamente carnivoro mentre altri sono più solitari e tendenzialmente onnivori: le due tendenze sembrano essere correlate.
I parenti più vicini sono gli orsi (Ursidi), classificati talora da alcuni studiosi all'interno di gruppi comuni con i Canidi.
La testa dei Canidi è generalmente allungata, con muso pronunciato. Gli archi zigomatici sporgono all'esterno. Le orecchie sono erette in tutti i Canidi selvaggi con dimensioni relative – rispetto alla taglia della testa – da molto piccole (Speothos) a molto grandi (Lycaon, Fennec).
La forma delle orecchie varia dall'appuntito all'arrotondato. La pupilla può essere rotonda o ellittica. La cresta sagittale può essere o non essere presente.
L'orbita oculare non forma mai un arco osseo o un anello completo intorno ai bulbi. La lingua è liscia. La formula dentale di base è la seguente:
[ I (3/3) + C (1/1) + PM (4/4) + M (2/3) ]
21 (½ bocca)
10 superiori e 11 inferiori
42 denti (bocca completa)
I vari membri della famiglia presentano, comunque variazioni numeriche in più o in meno a questo riguardo: per esempio l'Otocyon ha dei molari in più, mentre lo Speothos ne ha in meno. I canini sono ben sviluppati, ma meno che nei Felidi.
Gli incisivi a confronto dei Felidi sono più larghi e meno specializzati. Sono usati per trattenere la preda mentre nei Felini per questo ruolo vengono impiegate maggiormente le zampe.
PM4 ed M1 sono fusi per formare i denti ferini e i molari sono specializzati per frantumare le ossa, molto di più che nei Felini ma non tanto quanto nella iena maculata (Crocuta crocuta).
Il cane è un corridore, digitigrado, cioè adattato alla corsa veloce che realizza muovendosi sulle dita dei piedi (digitigrado vuol dire appunto questo) a differenza degli orsi che corrono sulle piante dei piedi (plantigradi) o dei cavalli che corrono sulle unghie (unguligradi).
Le unghie non sono retrattili e hanno una minore sporgenza dalla lamella che inguaina e ricopre la radice dell'unghia rispetto ai Felini dove queste sono retrattili, con la sola eccezione del ghepardo (Acinonyx jubatus).
Tra le radici delle dita vi sono dei cuscinetti di forma più o meno trilobata. Il pelame tra le zampe è di modesto sviluppo, eccetto in alcune volpi artiche (Alopex).
Le dita sono 5-4 eccetto che nei licaoni dove sono 4-4; il quinto dito anteriore (pollice) è ridotto e non tocca il terreno, mentre in nessun Canide selvaggio è visibile un quinto dito posteriore (alluce), mancando o essendo sottocutaneo, come nei licaoni. Nel cane domestico questo appare sotto forma di sperone.
Gli arti anteriori sono generalmente di buona lunghezza e radio e ulna sono posizionati in maniera da restringere la mobilità su un piano sagittale.
La clavicola, anche se presente, è ridotta a una piccola cartilagine, più prominente nel licaone. Questo indicherebbe un regime di vita più terricolo dei Canidi rispetto ai Felidi dove la clavicola è più evidente, riflettendo attività più arrampicatorie e arboricole.
Gli arti anteriori dei Canidi sono sviluppati per il movimento di resistenza, con ruolo secondario di strumenti di scavo, caratteristiche che determinano un più ristretto movimento laterale dell'arto in confronto ai Felini.
In questi ultimi gli arti sono proporzionalmente più corti, spessi, robusti e flessibili, indicando la capacità di produrre brevi, esplosive accelerazioni per catturare le prede e trattenerle con gli arti.
I Canidi devono attaccare la loro preda mentre è in movimento e gli arti sono sviluppati per questo poiché la preda dei Canidi è invariabilmente di taglia molto più grande e per questo è necessaria una durevole potenza di corsa, la dentatura specializzata è infatti la sola arma di difesa che il cane possiede.
Il compito di scavo è necessario come in altre specie che fanno nascere in tana i loro piccoli, inoltre tutti i Canidi sono degli immagazzinatori di cibo e in caso di necessità mangiano anche insetti, larve e quello che riescono a dissotterrare.
Fennec (a sinistra) e Lupo grigio (a destra)
La taglia corporea oscilla dalla minuta volpe Fennec, che pesa meno di due chilogrammi, al più grande dei Canidi, il lupo grigio (Canis lupus lupus) che può superare gli ottanta chilogrammi.
La forma del corpo varia, ma è usualmente allungata. Le vertebre della colonna dorsale consistono di sette cervicali – come in tutti i mammiferi – tredici dorsali, sette lombari, tre o quattro sacrali e da undici a ventidue coccigee, che formano la coda. Negli animali domestici si possono osservare variazioni.
L'intestino cieco è sagomato in forma di «S», ma può anche essere un semplice cilindro, come nell'Atelocynus microtis.
Atelocynus microtis
La coda è generalmente pelosa e ha una ghiandola odorifera sotto l'attaccatura.
I colori variano dal bianco al nero, sebbene ombreggiature di grigio, bruno o sabbia siano tra le colorazioni più comuni. Il licaone presenta uno strano mantello pezzato crema, bruno, bianco e nero.
Il numero delle mammelle varia da sei a sette; la gestazione varia da 49 a 80 giorni. I piccoli nascono ciechi, i loro occhi si aprono approssimativamente a due settimane e vengono allattati dalle quattro alle otto settimane.
L'odorato dei Canidi è la capacità sensoriale più sviluppata seguita dall'udito. La vista è adattata a determinate situazioni – scarsa illuminazione e notevole percezione del movimento – ed è più che buona.
Come si addice a un predatore sociale il cervello è ben sviluppato.
Corredo cromosomico dei Canidi
In termini di corredo cromosomico questo varia da 34 a 38 nella volpe rossa (Vulpes vulpes) a 78 nei generi Canis e Lycaon (Chiarelli, 1975).
Attualmente non è possibile considerare di un certo valore il numero dei cromosomi come caratteristica dei Canidi dal momento che il numero nella maggior parte delle specie non è conosciuto.
Il genere Canis
Dal punto di vista generale, il genere Canis possiede le caratteristiche che sono state elencate per la famiglia dei Canidi; quelle che seguono sono delle particolarità più specifiche del genere Canis.
Evoluzione dei Canidi
I Canidi selvaggi hanno sviluppato le loro caratteristiche attraverso un processo di evoluzione durato millenni. Solo le caratteristiche che risultano un vantaggio naturale per i Canidi sono state mantenute e un fattore chiave nel successo dei Canidi sta nel mantenere una sana organizzazione generale senza eccessive specializzazioni.
Quei Canidi che si sono più specializzati come Lycaon e Speothos ne hanno pagato il prezzo e hanno avuto uno scarso successo a confronto di altri Canidi come lupi, coyotes, sciacalli e volpi, che godono di una più ampia distribuzione geografica e di un maggior numero di sottospecie.
Si potrebbe naturalmente discutere sul fatto che questa regola non si applichi agli animali domestici, come i cani, dal momento che a questi è assicurata protezione da parte dell'uomo.
Anche se questo è un discorso che esula dal contesto zoologico ne accenniamo brevemente.
Pressione selettiva
Come allo stato selvaggio, i cani domestici sono tuttora in competizione tra loro, per la popolarità tra gli esseri umani, così che si osserva una costante variazione nel numero di soggetti di ciascuna razza nei confronti di altre, a seconda dei vari momenti.
I fattori che controllano questa situazione e – in definitiva – la diffusione delle razze canine, sono molti e complessi, ma possono essere elencati in termini generali.
Fattori che controllano la diffusione delle razze canine
L'interazione tra gli elementi sopra esposti cambia in continuazione col passare del tempo e da un paese a un altro. Certi elementi sono applicabili a tutti i cani mentre altri coinvolgono solo determinate razze. Insomma la competizione è analoga nel meccanismo a quella che si svolgerebbe allo stato selvaggio.
Qualsiasi razza che si allontani troppo dal tipo base ridurrà la sua capacità di far fronte ai cambiamenti dei tempi e delle opinioni. È possibile che con il trascorrere degli anni la tendenza sia quella di ottenere soggetti superspecializzati dal punto di vista della moda, ma una giusta via di mezzo prevarrà comunque nei confronti di esagerazioni esasperate.
Torniamo ai problemi biologici del cane.
Caratteristiche introdotte da selezione artificiale
Elenchiamo, più avanti, un certo numero di caratteristiche ritrovate in varie razze, tutte caratteristiche estranee alla famiglia dei Canidi e che risulterebbero assolutamente indesiderabili in qualsiasi specie selvaggia con buone possibilità di sopravvivenza.
Queste assumono un ruolo sempre più importante in ogni razza che non svolga – per fortuna in alcuni casi – il compito per il quale era stata selezionata originariamente.
Quando una razza diventa un puro e semplice modello da esposizione o un animale da compagnia esiste realmente il pericolo che sia data troppa importanza a determinate caratteristiche mentre quelle vitali per un cane vengono ignorate o quantomeno trascurate più di quanto dovrebbero.
Se allevatori e giudici sono seriamente intenzionati a tentare di migliorare i cani piuttosto che ricercare un differente e più esagerato tipo di cane per pura soddisfazione dei propri desideri o della moda del mercato, allora dovrebbero valutare gli effetti che qualsiasi radicale mutamento dal modello base avrà sulla salute e la qualità di vita del cane.
Non si sta suggerendo di levare in blocco dalle razze caratteristiche che sono state presenti per secoli, solamente è opportuno precisare che, come in molti altri aspetti, il fatto che determinate cose siano rimaste tali per molto tempo non giustifica di per sé la validità delle stesse, né il loro mantenimento negli standard moderni.
Determinate razze hanno subito, più di altre, delle vere e proprie deformazioni da parte dell'uomo, ma in genere tutte hanno qualcosa da imparare dai propri consimili selvaggi.
Caratteristiche estranee ai Canidi selvaggi
Di seguito si espone un elenco di caratteristiche estranee ai Canidi selvaggi.
Chiaramente alcune di queste caratteristiche sono più importanti di altre, ma, invariabilmente, una volta abbandonato lo stato selvaggio, divengono sempre più esagerate negli animali domestici e prima o poi si arriva a chiedersi il perché di tutto questo e dove bisogna fermarsi. Ci deve essere un termine di paragone con il quale confrontare il giudizio e questo deve senz'altro essere rappresentato dall'animale allo stato naturale.
Ogni allevatore dovrebbe essere in grado di giustificare totalmente le caratteristiche morfologiche dell'animale che produce e non solo motivandolo con il fatto che gli piaccia o meno, perché un tale atteggiamento dimostra una scarsa considerazione per l'animale in questione.
Nel prosieguo non vengono discusse le caratteristiche in rapporto alle razze specifiche, ma solo l'effetto generale prodotto dall'incidenza della particolarità sulla razza che la presenta.
Effetti della selezione artificiale sul muso
L'accomodamento dei denti è un fattore primario nella determinazione della lunghezza del muso ed è anche la chiave di volta del senso olfattivo del cane.
Il condotto nasale di un qualsiasi animale che possieda un acuto senso dell'olfatto è lungo, perciò le razze brachicefaliche hanno una ridotta capacità olfattiva.
Il muso, inoltre, ha il ruolo di riscaldatore dell'aria che passa attraverso di esso nei climi freddi. L'estesa rete di vasi sanguigni riscalda l'aria e il processo è ulteriormente aiutato dai seni paranasali che contengono tasche di aria riscaldata.
Tutte le razze nordiche hanno uno stop ben sviluppato come pure tutti i lupi che vivono a temperature sotto lo zero. Le razze a muso corto tendono a soffrire maggiormente di problemi respiratori in climi molto freddi semplicemente per il fatto che l'aria raggiunge i polmoni ancora troppo fredda.
Il contrario accade nei climi caldi dove si aggiunge anche una ridotta lunghezza della lingua che è importante per il processo di raffreddamento e perciò l'ansito aumenta considerevolmente cosicché i cani a muso corto soffrono sempre quando si spostano agli estremi delle variazioni climatiche. Nelle razze originarie di climi caldi la lunghezza del muso è ancora in evidenza ma generalmente lo stop è meno marcato.
Effetti della selezione artificiale sulla dentatura
I denti sono l'area più specializzata del cane e qualsiasi deviazione dalla formula dentaria di base non ha assolutamente alcun merito per alcuna ragione e dovrebbe essere assolutamente vietata.
Tristemente gli standard nella maggioranza delle razze lasciano molto a desiderare per quanto riguarda la dentatura.
I Canidi selvaggi fanno molto affidamento sulla loro dentatura per la sopravvivenza e i denti sono così adattati al loro compito da mettere i cani in grado di strappare carne dalle ossa e poi consumare pure le ossa servendosi dei potenti carnivori e molari.
Se una razza dovesse essere selezionata indefinitamente con una dentatura progressivamente difettosa ne verrebbe fortemente ridotta la capacità di affrontare la masticazione di carne e di ossa.
Questo porterebbe alla necessità di doversi rivolgere a una alimentazione più tenera, che a sua volta produrrebbe una dentatura più debole. Da ultimo una tale razza potrebbe essere allevata solamente con una dieta spappolata, che eviti ossa o addirittura biscotti.
La penalizzazione dei giudici per le dentature dovrebbe essere molto attenta in quanto gli allevatori meno preparati potrebbero sottovalutarne l'importanza.
Nelle razze in cui non vi sono problemi di dentatura la prima anomalia ad apparire è l'accalcamento, usualmente degli incisivi. Le razze a muso stretto hanno generalmente questo problema, mentre quelle a cranio largo hanno il problema opposto, quello dei denti, in genere gli incisivi, troppo spaziati.
Nelle razze da lavoro, nel senso generico del termine, fortunatamente si fa molta attenzione al problema dei denti, ma con l'aumento del numero delle razze nel mondo delle esposizioni, che presentano sempre più individui che non lavorano, il pericolo è sempre presente.
Effetti della selezione artificiale sul ripiegamento della faccia
L'eccessivo ripiegamento della faccia è un problema connesso all'accorciamento del muso e tali razze usualmente presentano anche mancanza di dentatura, sebbene non sempre. La respirazione sarà nuovamente danneggiata e le pieghe della pelle favoriscono parassitosi, eczemi e altro cosicché saranno aumentati i problemi dermatologici.
Le labbra tenderanno a presentarsi distorte producendo un'eccessiva secrezione di saliva. I problemi oftalmologici aumenteranno.
Effetti della selezione artificiale sugli occhi
La protrusione dei bulbi oculari (occhi sporgenti), come i precedenti punti sul muso e sulla dentatura, sono associati alla riduzione della taglia. Ovviamente le razze che presentano tali caratteristiche saranno maggiormente in difficoltà con condizioni climatiche diverse e perciò più soggette a problemi oculari.
Effetti della selezione artificiale sugli orecchi
La taglia relativa dei padiglioni auricolari in ciascun animale è un indice della sua capacità uditiva, anche nei casi in cui esse svolgono il ruolo di stabilizzatore termico.
Questa affermazione rimane vera solo se l'orecchio rimane eretto e quindi in grado di convogliare il suono in maniera ottimale.
Le orecchie pendenti sono attribuite a neotenìa.
Una volta che una razza presenti orecchie pendenti non vi è alcun motivo, se non per un puro fatto estetico, di incrementare eccessivamente la lunghezza nonostante sia ben evidente che nel corso degli anni la lunghezza delle orecchie in molte razze sia notevolmente aumentata.
Questo aumenta il rischio di infezioni, strappi e tagli e non aggiunge niente all'abilità della razza nello svolgere il suo ruolo.
Effetti della selezione artificiale sugli arti
Un eccessivo accorciamento degli arti lo si nota nella maggior parte delle razze dove è presente l'acondroplasia, in genere cani da caccia o da compagnia.
Se viene mantenuto entro termini ragionevoli tali da non produrre un'eccessiva ed esagerata restrizione della mobilità del cane, il benessere del cane non viene intaccato.
Dove viene invece accompagnato a un eccessivo ripiegamento della pelle aumenta allora il rischio di disordini minori della pelle e non è certo un vantaggio per la razza.
In molte razze non vi è stato un accorciamento degli arti in relazione alla taglia corporea, perciò non si sono avuti problemi in tali razze se non per l'ovvio rischio di ottenere delle ossa più fragili.
Effetti della selezione artificiale sul pelo
Non vi è alcun pregio nell'eccessiva lunghezza del pelo, che è divenuta tristemente una caratteristica in molte razze.
L'argomentazione spesso riportata del fatto che serva a proteggere l'animale dagli eccessi climatici non ha una grande