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Tecnologia Canina. K-9 Technology. Vol. 1: Questioni tecniche e scientifiche sui cani e sulle razze canine
Tecnologia Canina. K-9 Technology. Vol. 1: Questioni tecniche e scientifiche sui cani e sulle razze canine
Tecnologia Canina. K-9 Technology. Vol. 1: Questioni tecniche e scientifiche sui cani e sulle razze canine
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Tecnologia Canina. K-9 Technology. Vol. 1: Questioni tecniche e scientifiche sui cani e sulle razze canine

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About this ebook

Questo è il primo volume digitale di un'opera destinata ai cinofili: persone che vivono nel mondo dei cani e delle razze canine e che si appassionano ad esse.
L'e-book raccoglie schemi, diagrammi, definizioni, classificazioni, elenchi e tavole sinottiche attinenti il mondo della «tecnologia canina», intesa come l'insieme delle materie tecniche e scientifiche che riguardano i cani e le razze canine.
L'opera è solo parzialmente strutturata in forma discorsiva, spesso è costruita per agevolarne un uso in consultazione.
Il primo volume si occupa di aspetti biologici (come la tassonomia, l'evoluzione e i parametri fisiologici), della struttura anatomica (principalmente del sistema locomotore, con cenni sugli altri apparati) e della conformazione fisica (esteriore) dei cani e delle loro varie razze (esaminando regioni, punti notevoli, appiombi, dentatura, mantelli, pigmentazione e colorazioni).
Contiene anche un'ampia parte dedicata alla rilevazione di misure sui vari soggetti (cinometrìa) e alcuni metodi di analisi dei dati provenienti da queste misure.
 
LanguageItaliano
PublisherMario Canton
Release dateSep 7, 2017
ISBN9788822819680
Tecnologia Canina. K-9 Technology. Vol. 1: Questioni tecniche e scientifiche sui cani e sulle razze canine

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    Tecnologia Canina. K-9 Technology. Vol. 1 - Mario Canton

    Tecnologia Canina

    Questioni tecniche

    e scientifiche sui cani

    e sulle razze canine


    di Mario Canton


    Edizione digitale 2017

    ––=ooOoo=––

    Illustrazione in copertina:

    Dee Rock,

    vincitore della greyhound Waterloo Cup del 1935;

    padre di altri quattro vincitori della Waterloo Cup

    tra cui Swinging Light, che la vinse per due volte.

    Tecnologia Canina

    Questioni tecniche

    e scientifiche sui cani

    e sulle razze canine


    Volume I

    ––=ooOoo=––

    Biologia

    Struttura

    Conformazione


    di Mario Canton

    © Copyright 2017 – Mario Canton

    1ª Edizione digitale

    ––=ooOoo=––

    Se si volesse condividere questo ebook con altre persone, si chiede cortesemente di scaricare una copia a pagamento per ciascuna delle persone a cui si vuole assegnarlo in uso.

    Se si sta leggendo questo ebook e non lo si è acquistato, qualora sia di gradimento, si chiede cortesemente di acquistarne una copia a pagamento per sostenere la continuità e il miglioramento dell'attività così da consentire l'opportunità di poter offrire ulteriori titoli con una qualità sempre crescente.

    Si ringrazia per il sostegno e il rispetto per il lavoro dell'autore, del redattore e dell'editore di questa pubblicazione.

    ––=ooOoo=––

    Note

    Se il lettore fosse gentilmente disponibile a collaborare per il miglioramento dell'opera, è possibile segnalare qualsiasi refuso e/o malfunzionamento operativo incontrato nella lettura dell'ebook inviando una e-mail agli indirizzi dell'autore (mario.canton@tiscali.it o infodj@dogjudging.com).

    L'autore si impegna ad apportare nel più breve tempo possibile le correzioni ritenute opportune e/o necessarie.

    Grazie sin d'ora per l'eventuale collaborazione.

    ––=ooOoo=––

    Avvertenze

    È stato fatto ogni sforzo per realizzare questo libro nella forma più completa e accurata possibile, ma non c'è alcuna garanzia implicita sulla perfetta accuratezza del contenuto.

    I linguaggi e gli strumenti di sviluppo vengono aggiornati molto rapidamente, perciò i contenuti di questo ebook sono fedeli allo «stato dell'arte» alla data di pubblicazione, come pure il livello di aggiornamento dei dati indicati.

    Le informazioni sono riportarte «così come sono».

    Pertanto, l'autore non è responsabile di eventuali danni derivanti dall'applicazione delle informazioni contenute in questa pubblicazione.

    Sintesi, citazioni o estratti di parti di altre pubblicazioni e la loro evidenziazione sono effettuate ai sensi dell'art. 70 della legge 22 aprile 1941, n. 633, in quanto utilizzate per fini di ricerca o discussione, nei limiti giustificati da tale scopo, e non intendono mettersi in concorrenza con l'utilizzo economico delle opere riprodotte, citate o sintetizzate.

    ––=ooOoo=––

    Indice


    Prefazione

    Generalità

    Biologia evolutiva e selezione

    Il modello selvaggio

    I Canidi

    Corredo cromosomico dei Canidi

    Il genere Canis

    Evoluzione dei Canidi

    Pressione selettiva

    Fattori che controllano la diffusione delle razze canine

    Caratteristiche introdotte da selezione artificiale

    Caratteristiche estranee ai Canidi selvaggi

    Effetti della selezione artificiale sul muso

    Effetti della selezione artificiale sulla dentatura

    Effetti della selezione artificiale sul ripiegamento della faccia

    Effetti della selezione artificiale sugli occhi

    Effetti della selezione artificiale sugli orecchi

    Effetti della selezione artificiale sugli arti

    Effetti della selezione artificiale sul pelo

    Effetti della selezione artificiale sulla coda

    Effetti della selezione artificiale sulla mancanza della coda

    Effetti della selezione artificiale sugli speroni

    Contenere gli effetti della selezione artificiale

    Effetti della selezione artificiale da evitare

    Particolari anatomici da evitare in selezione

    Origine della specie

    L'addomesticazione e l'origine del cane domestico

    Ipotesi sull'antenato del cane domestico

    L'associazione con l'uomo

    La selezione da parte dell'uomo

    Tassonomia

    Tassonomia biologica

    Tassonomia filogenetica

    Specie nei Canidi

    Principali parametri fisiologici

    Valori normali

    Estremi fisiologici

    Prestazioni fisiologiche limite

    Struttura

    Orientamento

    Piani

    Movimenti delle parti

    Anatomia sistematica del sistema locomotore

    Osso & ossa

    Classificazione delle ossa

    Considerazioni funzionali sulle ossa

    Proprietà meccaniche dei tessuti scheletrici

    Caratteristiche fisiche del tessuto osseo come materiale strutturale

    Legge di Wolff e osso come materiale strutturale

    Ossa come unità strutturali

    Sintesi delle funzioni dello scheletro

    Elenco completo delle ossa presenti nello scheletro di un cane

    Scheletro

    Particolari delle ossa

    Articolazioni

    Tipologie di articolazione

    Articolazioni fibrose

    Articolazioni cartilaginee

    Articolazioni sinoviali (diartrosi)

    Menischi

    Ligamenti

    Classificazione delle articolazioni sinoviali

    Annessi alla muscolatura

    Ossa sesamoidi

    Borse

    Guaine tendinee sinoviali

    Fasce

    Articolazioni e ligamenti

    Particolari delle articolazioni

    Muscolo & muscoli

    Classificazione in base al tipo di tessuto

    Classificazione in base al lavoro

    Classificazione in base alla forma

    Muscolatura – Piano superficiale

    Muscolatura – Arti in particolare

    Muscolatura – Piano intermedio

    Muscolatura – Piano profondo

    Particolari dei muscoli

    Anatomia sistematica di altri sistemi

    Anatomia sistematica degli organi di senso

    Cinometria

    L'attività di misurazione

    Utilità delle misurazioni

    Antropologia ed etnologia animale

    Le misurazioni come parametri di valutazione

    Protocolli di misurazione

    Tipi di misurazione

    Il rilievo delle misurazioni

    Rilievi zoometrici

    Peso

    Misurazioni

    Angolazioni

    Principali misurazioni con l'asta metrica (cinometro)

    Principali misurazioni con la bilancia

    Rilievo delle principali misure

    Taglia

    Altezza alla sommità del garrese – Rif. 1

    Altezza alla sommità della spalla – Rif. 2

    Altezza alla base del garrese – Rif. 3

    Altezza alla 3ª vertebra lombare – Rif. 4

    Altezza alla sommità della pelvi – Rif. 5

    Lunghezza totale – Rif. 6

    Lunghezza della schiena – Rif. 7

    Testa

    Lunghezza della testa – Rif 8

    Lunghezza del cranio – Rif. 9

    Lunghezza del muso – Rif. 10

    Larghezza della testa agli orecchi – Rif. 11

    Larghezza del cranio agli zigomi – Rif. 12

    Larghezza del cranio agli occhi – Rif. 13

    Larghezza del muso ai molari – Rif. 14

    Larghezza del muso nel punto medio – Rif. 15

    Larghezza del muso ai canini – Rif. 16

    Profondità del cranio – Rif. 17

    Profondità del muso ai molari – Rif. 18

    Profondità del muso nel punto medio – Rif. 19

    Profondità del muso ai canini – Rif. 20

    Lunghezza della mandibola – Rif. 21

    Lunghezza dell'orecchio – Rif. 22

    Larghezza dell'orecchio – Rif. 23

    Colonna vertebrale

    Lunghezza del collo – Rif. 24

    Lunghezza del garrese – Rif. 25

    Lunghezza della schiena – Rif. 26

    Lunghezza del lombo – Rif. 27

    Lunghezza della groppa – Rif. 28

    Lunghezza della coda – Rif. 29

    Tronco

    Profondità del torace – Rif. 30

    Larghezza del torace dietro i gomiti – Rif. 31

    Larghezza del torace alla costola libera – Rif. 32

    Lunghezza del torace – Rif. 33

    Lunghezza del fianco – Rif. 34

    Larghezza dell'adddome – Rif. 35

    Profondità dell'addome – Rif. 36

    Arto anteriore

    Punta dello sterno – Rif. 37

    Altezza del gomito dal terreno – Rif. 38

    Distanza del gomito dalla sommità del garrese – Rif. 39

    Larghezza tra i gomiti – Rif. 40

    Lunghezza della spalla – Rif. 41

    Lunghezza del braccio – Rif. 42

    Lunghezza dell'avambraccio – Rif. 43

    Lunghezza del pastorale – Rif. 44

    Lunghezza della zampa anteriore – Rif. 45

    Larghezza della zampa anteriore – Rif. 46

    Profondità della zampa anteriore – Rif. 47

    Arto posteriore

    Larghezza tra le anche – Rif. 48

    Lunghezza della groppa – Rif. 49

    Lunghezza della coscia – Rif. 50

    Lunghezza della gamba – Rif. 51

    Lunghezza del garretto – Rif. 52

    Altezza della punta del garretto dal terreno – Rif. 53

    Lunghezza della zampa posteriore – Rif. 54

    Larghezza della zampa posteriore – Rif. 55

    Altezza della zampa posteriore – Rif. 56

    Angolazioni

    Angolazione della spalla sulla verticale – Rif. 57

    Angolazione tra spalla e braccio – Rif. 58

    Angolazione fra braccio e avambraccio – Rif. 59

    Angolazione fra avambraccio e pastorale – Rif. 60

    Angolazione del pastorale sul terreno – Rif. 61

    Inclinazione della groppa – Rif. 62

    Inclinazione della pelvi – Rif. 63

    Angolazione fra pelvi e coscia – Rif. 64

    Angolazione fra coscia e gamba – Rif. 65

    Angolazione del garretto sul terreno – Rif. 66

    Principali rilievi zoometrici

    Punti craniometrici

    Diametri della testa

    Diametri del cranio e della faccia

    Indici cranici e facciali

    Angoli della testa

    Indici

    Principali indici cinometrici

    Indici angolari

    Indici di formato e di proporzione

    Indice meccanico o di costruzione

    Indice organico o di costituzione

    Indice di volume

    Indici somatici

    Strumenti di misurazione

    Misure rilevabili col calibro

    Misure rilevabili con il metro a nastro

    Misure rilevabili con l'artrogoniometro

    Angoli articolari

    Inclinazione dei raggi ossei sull'orizzontale

    Circonferenza toracica

    Diametri toracici

    Angoli toracici

    Elaborazione dei dati in cinometria

    Terminologia

    Classificazione generale

    Rapporti elementari fra caratteri quantitativi

    Definizioni fondamentali

    Distribuzione delle classi di frequenza

    Parametri caratteristici delle distribuzioni

    Parametri di centralizzazione

    Indici statistici di posizione

    Parametri di dispersione

    Rappresentazioni grafiche delle distribuzioni

    Distribuzione normale ed errori

    Errori e probabilità

    Cause e classificazioni degli errori

    Cenni di teoria elementare della probabilità

    Media stimata e calcolo dell'errore standard

    Comparazione fra le medie di due campioni

    Associazione dei caratteri

    Distribuzioni sperimentali e curva normale

    Significato e calcolo del chi quadro

    Correlazione fra caratteri quantitativi

    Minimi quadrati e regressione lineare

    Calcolo del coefficiente di correlazione

    Sistematiche grafiche a fini particolari

    Grafici e griglie auxometriche

    Morfogrammi differenziali dei due sessi

    Tecniche

    Fondamenti

    Avvertenze

    Riepilogo

    Costruzione del grafico generale

    Diagnosi e tipi cinometrografici

    Riduzione delle misure in gradi

    Costruzione dei biometrogrammi

    Determinazione delle diagnosi parziali

    Diagnosi generali orientative

    Morfìa

    Somìa

    Metodo semplificato con calcolo degli scarti

    Conformazione

    Considerazioni generali

    Taglia

    Peso

    Statura

    Accrescimento ponderale

    Curva di accrescimento

    Indice di accrescimento

    Rilevazione dell'accrescimento

    Rapporto taglia/peso

    Rapporti di scala

    Rapporto massa/superficie

    Rapporto taglia/movimento

    Rapporto taglia/temperamento

    Variazioni estreme di taglia

    Bassotto come tipo morfologico

    Basset e Briquet

    Nanismo

    Gigantismo

    Levrierismo

    Il cane tipo «cob»

    L'inscrizione

    Il cane tipo «hunter»

    Misurazioni

    Regioni

    Riepilogo delle regioni anatomo-topografiche

    Regioni topografiche superficiali

    Punti notevoli

    Anatomia topografica

    Sunto dei punti notevoli e delle regioni superficiali

    Anatomia descrittiva

    Testa

    La testa in generale

    Dimensioni della testa

    Direzione della testa

    Forma della testa

    Studio del profilo della testa

    Attacco all'incollatura della testa

    Movimenti della testa

    L'espressione

    Cranio e fronte

    Faccia superiore della testa: regione cranio-frontale

    Espressioni usate negli standard per descrivere i crani

    Rivestimento della regione cranio-frontale

    Stop

    Faccia superiore della testa: stop o piega del naso o depressione cranio-facciale

    Muso o canna nasale

    Faccia superiore della testa: muso o canna nasale

    Tartufo

    Estremità anteriore della testa: naso o tartufo

    Bocca, mento, labbra e fessura labiale

    Estremità anteriore della testa: bocca

    Estremità anteriore della testa: labbra

    Estremità anteriore della testa: fessura o apertura labiale

    Estremità anteriore della testa: mento o barbozza

    Gengive, palato e lingua

    Estremità anteriore della testa: gengive

    Estremità anteriore della testa: palato

    Estremità anteriore della testa: lingua

    Pagliola, gola e parotidi

    Faccia inferiore della testa: regione sottomascellare (o pagliolaia o pagliola)

    Estremità anteriore della testa: gola

    Regione parotidea o parotide

    Facce laterali della testa

    Orecchi

    L'orecchio

    Cartilagini dell'orecchio

    Muscoli dell'orecchio

    Estremità libera dell'orecchio

    Struttura dell'orecchio

    Esame dell'orecchio

    Rivestimento e formato dell'orecchio

    Portamento, direzione e forma dell'orecchio

    Orecchio ed espressione

    Orecchie raddrizzate dette dritte

    Direzione dell'orecchio

    Fattori determinanti il portamento dell'orecchio

    Anomalie del portamento dell'orecchio

    L'orecchio manipolato

    Orecchie cadenti dette pendenti

    Misure della lunghezza dell'orecchio

    Attacco dell'orecchio

    Orecchie semi-pendenti, dette anche semicadenti o semidiritte

    Orecchie ripiegate, dette «a rosa» o «a conchiglia»

    Orecchie «a tulipano» e «a bottone»

    Movimento dell'orecchio

    Caratteri del senso uditivo

    Bellezza, difetti e tare dell'orecchio

    Orecchie nel cucciolo

    Osservazioni sull'orecchio

    Orecchio del Segugio: rapporto con qualità di velocità e gola

    Trasmissione delle onde sonore

    Impiego del fischietto silenzioso per l'allenamento dei cani

    Sordità

    Condrotomia auricolare o conchectomia

    Intervento chirurgico per il taglio delle orecchie

    Metodologia per il taglio delle orecchie

    Preparazione del soggetto

    Contenzione

    Materiale operatorio

    Tempi operatori

    Primo tempo operatorio: determinazione della forma da conferire all'orecchio e della sua lunghezza

    Secondo tempo operatorio: applicazione della pinza

    Terzo tempo operatorio: amputazione dei lembi

    Quarto tempo operatorio: cauterizzazione

    Quinto tempo operatorio: ablazione del piede

    Sesto tempo operatorio: applicazione del cerotto

    Cure conseguenti

    Caratteristiche delle amputazioni degli orecchi secondo le razze

    Tagli convessi

    Tagli concavi

    Tagli speciali

    Occhi

    Arcate sopracciliari

    Occhio

    Bellezza dell'occhio

    Grado di scostamento dell'occhio in rapporto alla linea mediana

    Posizione del globo oculare in rapporto alla regione circostante

    La terza palpebra deve essere appena visibile all'angolo interno dell'occhio.

    Apertura palpebrale o fessura palpebrale o rima palpebrale

    Asse palpebrale

    Conformazione dell'occhio

    Posizione dell'occhio

    Espressione dell'occhio

    Colorazione dell'occhio

    Occhio vaio

    Palpebre

    Rapporti assiali nell'occhio e angolo asso-palpebrale

    Difetti e tare che più frequentemente si incontrano sugli occhi

    Guance

    La guancia

    Nuca

    Estremità posteriore della testa: la nuca

    Definizioni della bozza occipitale

    Dentatura

    Denti: dentatura e dentizione

    Caratteri generali dei denti

    Struttura di un dente

    Gengiva

    Sviluppo dei denti

    Muta dentaria

    Formula dentaria

    Denti incisivi

    Denti canini

    Denti molari

    Dentizione da latte o dentizione lattea

    Livellamento dei denti da latte

    Rimpiazzo dei denti da latte

    Primi denti premolari

    Cronologia dell'eruzione e del rimpiazzo dei denti da latte

    Rimpiazzo dei denti da latte con i denti da adulto

    Età e modificazioni della dentatura

    Equivalenza fisiologica dell'età nel cane e nell'uomo

    Occlusioni

    Arcata incisiva

    Anomalie più frequentemente constatate nell'occlusione

    Dentatura giustapposta

    Prognatismo

    Denti basculanti

    Considerazioni sul prognatismo

    ­Principali cause di prognatismo

    Mascella deviata

    Anomalie nelle date di eruzione dei denti

    Anomalie numeriche dei denti

    Anomalie numeriche dei denti per aumento

    Anomalie numeriche dei denti per diminuzione

    Assenza di molari e premolari

    Atrofia dentaria

    Variazioni numeriche dei denti

    Importanza della variazione nel numero dei denti

    Schema dentario completo

    Principali tare e affezioni dentarie

    Corpo o tronco

    Corpo

    Collo

    Faccia superiore del corpo: l'incollatura

    Disposizioni anatomiche del collo

    Conformazione esteriore del collo

    Pregi e difetti del collo

    Lunghezza e forma del collo

    Direzione del collo

    Muscolatura del collo

    Attacchi del collo

    Particolarità del collo

    Tare e difetti del collo

    Garrese

    Faccia superiore del corpo: il garrese

    Dorso, rene e linea superiore

    Faccia superiore del corpo: dorso, rene e linea superiore

    Lunghezza e forma della regione dorso-lombare

    Direzione della regione dorso-lombare

    Il colpo d'ascia

    Attacchi della regione dorso-lombare

    Il cane costruito «in salita»

    Groppa

    Faccia superiore del corpo: la groppa

    Conformazione esteriore della groppa

    Lunghezza della groppa

    Larghezza della groppa

    Direzione della groppa

    Movimenti della groppa

    Coda

    Coda o fouet

    Lunghezza della coda

    Forma della coda

    Direzione e portamento della coda

    Coda amputata

    Attacco della coda

    Movimenti della coda

    Caudectomia e correzioni di mal portamento della coda

    Metodologia per il taglio della coda

    Principali razze a cui mozzare la coda e norme da rispettare

    Cani da Pastore, da Guardia e da Utilità

    Terrier

    Cani da Ferma: Bracchi

    Cani da Ferma: Epagneul

    Cani da Ferma: Griffoni

    Cani da Ferma: Spaniel

    Cani da Compagnia

    Correzione di cattivi portamenti della coda

    Sterno

    Faccia inferiore del corpo: la regione sternale

    Vuoto sottosternale

    Ventre

    Faccia inferiore del corpo: il ventre

    Volume del ventre

    Forma del ventre

    Inguine

    L'inguine

    Facce laterali del corpo

    Le facce laterali del corpo

    Torace

    Faccia laterale del corpo: il costato o petto

    Convessità del costato

    Meccanismo della respirazione

    Ventilazione polmonare

    Rumori respiratori

    Ritmo respiratorio

    Inspirazione forzata

    Polipnea termica

    Capacità respiratoria

    Respirazione tissutale

    Fianco

    Faccia laterale del corpo: il fianco

    Movimenti del fianco

    Anca

    Faccia laterale del corpo: l'anca

    Displasia dell'anca

    Piede di pollo

    Pettorale

    Estremità anteriore del corpo: il pettorale

    Ascella

    Estremità anteriore del corpo: l'ascella

    Estremità anteriore del corpo: la regione intrascellare

    Estremità posteriore del corpo

    Estremità posteriore del corpo

    Ano

    Estremità posteriore del corpo: l'ano

    Ghiandole anali

    Perineo

    Estremità posteriore del corpo: il perineo

    Arti

    Gli arti: generalità

    Arti anteriori

    Ruolo degli arti anteriori

    Arto anteriore

    Spalla

    Arto anteriore: la spalla o regione scapolo-omerale

    Condizioni di bellezza della spalla

    Lunghezza della spalla

    Direzione e inclinazione della spalla

    Angolo scapolo-omerale

    Muscolatura della spalla

    Arto anteriore in stazione

    Locomozione e movimento della spalla

    Braccio

    Arto anteriore: il braccio

    Direzione del braccio

    Lunghezza del braccio

    Esame della spalla

    Gomito

    Arto anteriore: il gomito

    Tare del gomito

    Avambraccio

    Arto anteriore: l'avambraccio

    Lunghezza dell'avambraccio

    Direzione dell'avambraccio

    L'avambraccio nella locomozione

    Carpo

    Arto anteriore: la regione carpale

    Pastorale anteriore

    Arto anteriore: il cannone metacarpale o cannone anteriore

    Lunghezza dei metacarpi

    Piede anteriore

    Arto anteriore: il piede anteriore o mano

    Allungatura

    Traumatismi e ferite dei piedi

    Unghie o artigli del piede anteriore

    Forma del piede anteriore

    Arto posteriore

    Arto posteriore: generalità

    Coscia

    Arto posteriore: la coscia

    Differenze della coscia a seconda delle razze

    Condizioni di bellezza della coscia

    Natica

    Arto posteriore: la natica

    Ginocchio (grassella)

    Arto posteriore: la grassella (ginocchio)

    Condizioni di bellezza della grassella

    Tare della grassella

    Gamba

    Arto posteriore: la gamba

    Movimenti della gamba

    Condizioni di bellezza della gamba

    Garretto

    Arto posteriore: il garretto

    Movimenti del garretto

    Condizioni di bellezza del garretto

    Pastorale posteriore

    Arto posteriore: il cannone metatarsale o cannone posteriore

    Piede posteriore

    Arto posteriore: il piede

    Unghie o artigli del piede posteriore

    Speroni dell'arto posteriore

    Appiombi

    Asse direttore dell'arto

    Appiombi anteriori: vista di profilo

    Appiombi anteriori: vista di faccia

    Appiombi posteriori: vista di profilo

    Appiombi posteriori: vista da dietro

    Influenza degli appiombi

    Mantelli

    Pelle e annessi

    Funzioni della pelle

    La pelle come indice dello stato di salute

    Aspetto

    Struttura

    Spessore

    Pelle nasale

    Impronta nasale

    Pelle dei cuscinetti

    Muscolatura nella pelle

    Ghiandole sudoripare eccrine

    Ghiandole sudoripare apocrine

    Ghiandole sebacee

    Ghiandole ceruminose

    Ghiandole circumanali

    Organo ghiandolare della coda

    Unghie

    Taglio delle unghie

    Resezione degli speroni

    Mammelle

    Numero e dimensioni delle mammelle

    Struttura delle mammelle

    Modificazioni nelle ghiandole mammarie

    Affezioni delle ghiandole mammarie

    Pigmentazione

    Melanine

    Depigmentazione

    Pigmentazione ed equilibrio fisiologico

    Pelo

    Tipologie

    Pelo dritto

    Pelo ispido

    Pelo ispido-ondulato

    Pelo crespo-ondulato

    Pelo ondulato grosso

    Pelo ondulato-sottile

    Crescita

    Classificazione in base alla lunghezza

    Correnti e vortici piliferi

    Classificazione macroscopica del pelame

    Pelle nuda, alopecia

    Pelo raso o liscio

    Pelo corto

    Pelo lungo

    Pelo duro

    Pelo eterogeneo

    Disposizioni particolari dell'impianto o dell'abbondanza di pelo

    Particolarità alla testa

    Particolarità al collo

    Particolarità agli arti

    Particolarità alla coda

    Toelettatura

    Colore

    Classificazione dei mantelli

    Riassunto dei mantelli

    Mantelli semplici

    Mantelli semplici: il nero

    Mantelli semplici: il bianco

    Mantelli semplici: il grigio

    Mantelli semplici: il fulvo

    Mantelli semplici: il rosso

    Mantelli semplici: il marrone

    Mantelli composti

    Mantelli binari: il grigio (grisaglia)

    Mantelli binari: il merle

    Mantelli binari: l'ubero

    Mantelli binari: il lupino

    Mantelli binari: l'agouti

    Mantelli binari: il tigrato

    Mantelli binari: il maculato

    Mantelli binari: il pezzato

    Mantelli binari: il focato

    Mantelli ternari: il roano

    Mantelli ternari: l'arlecchino

    Mantelli ternari: il tricolore

    Mantelli particolori e pluricolori

    Mantelli diluiti

    Mantelli diluiti: lo slavato

    Mantelli diluiti: il canuto

    Mantelli diluiti: il blu merle

    Mantelli con tinta dovuta a mescolanza di peli

    Particolarità e pezze particolari

    Mantelli picchiettati

    Mantelli nei Setter

    Macchie

    Bande

    Disposizione particolare di certi colori

    Particolarità dei mantelli

    Classificazione del pelo in base alla lunghezza

    Classificazione dei mantelli in base al colore

    Classificazione delle particolarità e pezze particolari

    Classificazione dei mantelli picchiettati

    Classificazione dei mantelli nei Setter

    Classificazione delle macchie

    Classificazione delle bande

    Classificazione delle disposizioni particolari dell'impianto o dell'abbondanza di pelo

    Classificazione delle particolarità alla testa

    Classificazione delle particolarità al collo

    Classificazione delle particolarità agli arti

    Classificazione delle particolarità alla coda

    Classificazione della disposizione particolare di certi colori

    Classificazione delle particolarità di colorazione dei mantelli

    Classificazioni morfologiche speciali

    Classificazione in base allo stop (angolo cranio-facciale)

    Classificazione degli orecchi

    Classificazione degli occhi

    Classificazione del profilo della testa

    Classificazione in base all'indice cefalico

    Classificazione in base agli assi cefalici

    Classificazione delle occlusioni

    Classificazione della coda

    Classificazione dell'addome

    Classificazione del torace

    Prefazione


    Questo è il primo volume digitale di un'opera destinata ai cinofili: persone che vivono nel mondo dei cani e delle razze canine e che si appassionano ad esse.

    L'e-book raccoglie schemi, diagrammi, definizioni, classificazioni, elenchi e tavole sinottiche attinenti il mondo della «tecnologia canina», intesa come l'insieme delle materie tecniche e scientifiche che riguardano i cani e le razze canine.

    L'opera è solo parzialmente strutturata in forma discorsiva, spesso è costruita per agevolarne un uso in consultazione.

    Il primo volume si occupa di aspetti biologici (come la tassonomia, l'evoluzione e i parametri fisiologici), della struttura anatomica (principalmente del sistema locomotore, con cenni sugli altri apparati) e della conformazione fisica (esteriore) dei cani e delle loro varie razze (regioni, punti notevoli, appiombi, dentatura, mantelli, pigmentazione e colorazione).

    Contiene anche un'ampia parte dedicata alla rilevazione di misure su soggetti reali (cinometrìa) e alcuni metodi di analisi dei dati provenienti da queste misure.

    Non saranno trattati argomenti relativi alla psiche – in senso lato – dei cani (psicologia, educazione, comportamento, addestramento, etc.).

    Su queste materie vengono date ampie indicazioni – per la ricerca di documentazione di studio e approfondimento – nella parte dedicata alle «Fonti» nel terzo volume.

    Parimenti, non verranno trattate materie correlate alla gestione – anche qui in senso lato – dei cani (problematiche sanitarie, alimentazione, igiene, strutture di ricovero, normativa generale, regolamentazioni degli enti cinofili ufficiali e delle loro manifestazioni).

    Anche per la ricerca di documentazione relativa a queste ultime materie si rimanda alla parte dedicata alle «Fonti» nel terzo volume.

    Buona lettura.

    Piove di Sacco, Settembre 2017

    Mario Canton

    mario.canton@tiscali.it

    info@dogjudging.com

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    Avvertenze

    Alcune delle immagini contenute in questa opera sono a colori, ma vengono normalmente rese dagli e-reader in scala di grigi. Pertanto saranno visualizzabili a colori solo su smartphone, tablet e computer.

    Non è stato possibile risalire agli autori di tutte le immagini utilizzate in questo ebook, ma l'autore si impegna a concordare con quanti dimostrassero eventuali diritti di copia sulle immagini riprodotte, le modalità più adeguate per un loro utilizzo.

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    Ai cani,

    che ci complicano la vita

    e ce la rendono sopportabile.

    Generalità


    Biologia evolutiva e selezione

    Il modello selvaggio

    Gli attuali cani domestici sono il risultato di un lungo periodo di selezione naturale compiutosi attraverso un processo evolutivo molto lento.

    Più recentemente, la selezione artificiale, per intervento diretto da parte dell'uomo, ha modificato e accelerato tale processo per ricavarne soggetti più adattati allo svolgimento di determinate funzioni.

    Il soggetto «cane» non è definibile in termini assoluti, ma non per questo deve essere considerato un soggetto aspecifico; è perciò necessario prendere in esame una serie di caratteristiche che riunite insieme costituiscono l'animale stesso.

    Nel considerare quindi brevemente le caratteristiche presentate dai Canidi, si sottolinea che non tutti i Canidi possiedono ognuna di queste caratteristiche: l'adattamento a determinati ambienti può ridurre o addirittura rimuovere l'effetto o l'influenza di alcune di queste.

    Il fattore determinante, come usano dire i giudici alle esposizioni canine, non sono le caratteristiche particolari bensì l'immagine complessiva che ne risulta.

    Non si farà, quindi, una dettagliata e minuziosa rassegna di ogni aspetto, ma se ne esporrà quanto può bastare allo scopo di una discussione generale.

    I Canidi

    I Canidi, come molti Carnivori, sono specializzati nel ruolo di predatori. Molte loro caratteristiche sono simili a quelle dei Felidi, ma il modo di cacciare e la taglia delle prede in relazione a quella del predatore hanno prodotto una struttura anatomica differenziata nei due gruppi.

    Come gruppo hanno una distribuzione geografica molto ampia, dall'Artico, ai deserti, ai tropici; in Australia si trovano solo nella forma rinselvatichita del Dingo.

    Speothos (a sinistra) e Lycaon (a destra)

    Sono considerati in genere degli animali non particolarmente specializzati rispetto a ciascuno degli habitat frequentati; sicuramente lo sono in misura minore rispetto ai Felidi, ma anche nei Canidi esiste una certa variabilità adattativa, basti pensare alle differenze tra uno Speothos e un Lycaon.

    Un certo numero di generi è solamente gregario e quasi esclusivamente carnivoro mentre altri sono più solitari e tendenzialmente onnivori: le due tendenze sembrano essere correlate.

    I parenti più vicini sono gli orsi (Ursidi), classificati talora da alcuni studiosi all'interno di gruppi comuni con i Canidi.

    La testa dei Canidi è generalmente allungata, con muso pronunciato. Gli archi zigomatici sporgono all'esterno. Le orecchie sono erette in tutti i Canidi selvaggi con dimensioni relative – rispetto alla taglia della testa – da molto piccole (Speothos) a molto grandi (Lycaon, Fennec).

    La forma delle orecchie varia dall'appuntito all'arrotondato. La pupilla può essere rotonda o ellittica. La cresta sagittale può essere o non essere presente.

    L'orbita oculare non forma mai un arco osseo o un anello completo intorno ai bulbi. La lingua è liscia. La formula dentale di base è la seguente:

    [ I (3/3) + C (1/1) + PM (4/4) + M (2/3) ]

    21 (½ bocca)

    10 superiori e 11 inferiori

    42 denti (bocca completa)

    I vari membri della famiglia presentano, comunque variazioni numeriche in più o in meno a questo riguardo: per esempio l'Otocyon ha dei molari in più, mentre lo Speothos ne ha in meno. I canini sono ben sviluppati, ma meno che nei Felidi.

    Gli incisivi a confronto dei Felidi sono più larghi e meno specializzati. Sono usati per trattenere la preda mentre nei Felini per questo ruolo vengono impiegate maggiormente le zampe.

    PM4 ed M1 sono fusi per formare i denti ferini e i molari sono specializzati per frantumare le ossa, molto di più che nei Felini ma non tanto quanto nella iena maculata (Crocuta crocuta).

    Il cane è un corridore, digitigrado, cioè adattato alla corsa veloce che realizza muovendosi sulle dita dei piedi (digitigrado vuol dire appunto questo) a differenza degli orsi che corrono sulle piante dei piedi (plantigradi) o dei cavalli che corrono sulle unghie (unguligradi).

    Le unghie non sono retrattili e hanno una minore sporgenza dalla lamella che inguaina e ricopre la radice dell'unghia rispetto ai Felini dove queste sono retrattili, con la sola eccezione del ghepardo (Acinonyx jubatus).

    Tra le radici delle dita vi sono dei cuscinetti di forma più o meno trilobata. Il pelame tra le zampe è di modesto sviluppo, eccetto in alcune volpi artiche (Alopex).

    Le dita sono 5-4 eccetto che nei licaoni dove sono 4-4; il quinto dito anteriore (pollice) è ridotto e non tocca il terreno, mentre in nessun Canide selvaggio è visibile un quinto dito posteriore (alluce), mancando o essendo sottocutaneo, come nei licaoni. Nel cane domestico questo appare sotto forma di sperone.

    Gli arti anteriori sono generalmente di buona lunghezza e radio e ulna sono posizionati in maniera da restringere la mobilità su un piano sagittale.

    La clavicola, anche se presente, è ridotta a una piccola cartilagine, più prominente nel licaone. Questo indicherebbe un regime di vita più terricolo dei Canidi rispetto ai Felidi dove la clavicola è più evidente, riflettendo attività più arrampicatorie e arboricole.

    Gli arti anteriori dei Canidi sono sviluppati per il movimento di resistenza, con ruolo secondario di strumenti di scavo, caratteristiche che determinano un più ristretto movimento laterale dell'arto in confronto ai Felini.

    In questi ultimi gli arti sono proporzionalmente più corti, spessi, robusti e flessibili, indicando la capacità di produrre brevi, esplosive accelerazioni per catturare le prede e trattenerle con gli arti.

    I Canidi devono attaccare la loro preda mentre è in movimento e gli arti sono sviluppati per questo poiché la preda dei Canidi è invariabilmente di taglia molto più grande e per questo è necessaria una durevole potenza di corsa, la dentatura specializzata è infatti la sola arma di difesa che il cane possiede.

    Il compito di scavo è necessario come in altre specie che fanno nascere in tana i loro piccoli, inoltre tutti i Canidi sono degli immagazzinatori di cibo e in caso di necessità mangiano anche insetti, larve e quello che riescono a dissotterrare.

    Fennec (a sinistra) e Lupo grigio (a destra)

    La taglia corporea oscilla dalla minuta volpe Fennec, che pesa meno di due chilogrammi, al più grande dei Canidi, il lupo grigio (Canis lupus lupus) che può superare gli ottanta chilogrammi.

    La forma del corpo varia, ma è usualmente allungata. Le vertebre della colonna dorsale consistono di sette cervicali – come in tutti i mammiferi – tredici dorsali, sette lombari, tre o quattro sacrali e da undici a ventidue coccigee, che formano la coda. Negli animali domestici si possono osservare variazioni.

    L'intestino cieco è sagomato in forma di «S», ma può anche essere un semplice cilindro, come nell'Atelocynus microtis.

    Atelocynus microtis

    La coda è generalmente pelosa e ha una ghiandola odorifera sotto l'attaccatura.

    I colori variano dal bianco al nero, sebbene ombreggiature di grigio, bruno o sabbia siano tra le colorazioni più comuni. Il licaone presenta uno strano mantello pezzato crema, bruno, bianco e nero.

    Il numero delle mammelle varia da sei a sette; la gestazione varia da 49 a 80 giorni. I piccoli nascono ciechi, i loro occhi si aprono approssimativamente a due settimane e vengono allattati dalle quattro alle otto settimane.

    L'odorato dei Canidi è la capacità sensoriale più sviluppata seguita dall'udito. La vista è adattata a determinate situazioni – scarsa illuminazione e notevole percezione del movimento – ed è più che buona.

    Come si addice a un predatore sociale il cervello è ben sviluppato.

    Corredo cromosomico dei Canidi

    In termini di corredo cromosomico questo varia da 34 a 38 nella volpe rossa (Vulpes vulpes) a 78 nei generi Canis e Lycaon (Chiarelli, 1975).

    Attualmente non è possibile considerare di un certo valore il numero dei cromosomi come caratteristica dei Canidi dal momento che il numero nella maggior parte delle specie non è conosciuto.

    Il genere Canis

    Dal punto di vista generale, il genere Canis possiede le caratteristiche che sono state elencate per la famiglia dei Canidi; quelle che seguono sono delle particolarità più specifiche del genere Canis.

    Evoluzione dei Canidi

    I Canidi selvaggi hanno sviluppato le loro caratteristiche attraverso un processo di evoluzione durato millenni. Solo le caratteristiche che risultano un vantaggio naturale per i Canidi sono state mantenute e un fattore chiave nel successo dei Canidi sta nel mantenere una sana organizzazione generale senza eccessive specializzazioni.

    Quei Canidi che si sono più specializzati come Lycaon e Speothos ne hanno pagato il prezzo e hanno avuto uno scarso successo a confronto di altri Canidi come lupi, coyotes, sciacalli e volpi, che godono di una più ampia distribuzione geografica e di un maggior numero di sottospecie.

    Si potrebbe naturalmente discutere sul fatto che questa regola non si applichi agli animali domestici, come i cani, dal momento che a questi è assicurata protezione da parte dell'uomo.

    Anche se questo è un discorso che esula dal contesto zoologico ne accenniamo brevemente.

    Pressione selettiva

    Come allo stato selvaggio, i cani domestici sono tuttora in competizione tra loro, per la popolarità tra gli esseri umani, così che si osserva una costante variazione nel numero di soggetti di ciascuna razza nei confronti di altre, a seconda dei vari momenti.

    I fattori che controllano questa situazione e – in definitiva – la diffusione delle razze canine, sono molti e complessi, ma possono essere elencati in termini generali.

    Fattori che controllano la diffusione delle razze canine

    L'interazione tra gli elementi sopra esposti cambia in continuazione col passare del tempo e da un paese a un altro. Certi elementi sono applicabili a tutti i cani mentre altri coinvolgono solo determinate razze. Insomma la competizione è analoga nel meccanismo a quella che si svolgerebbe allo stato selvaggio.

    Qualsiasi razza che si allontani troppo dal tipo base ridurrà la sua capacità di far fronte ai cambiamenti dei tempi e delle opinioni. È possibile che con il trascorrere degli anni la tendenza sia quella di ottenere soggetti superspecializzati dal punto di vista della moda, ma una giusta via di mezzo prevarrà comunque nei confronti di esagerazioni esasperate.

    Torniamo ai problemi biologici del cane.

    Caratteristiche introdotte da selezione artificiale

    Elenchiamo, più avanti, un certo numero di caratteristiche ritrovate in varie razze, tutte caratteristiche estranee alla famiglia dei Canidi e che risulterebbero assolutamente indesiderabili in qualsiasi specie selvaggia con buone possibilità di sopravvivenza.

    Queste assumono un ruolo sempre più importante in ogni razza che non svolga – per fortuna in alcuni casi – il compito per il quale era stata selezionata originariamente.

    Quando una razza diventa un puro e semplice modello da esposizione o un animale da compagnia esiste realmente il pericolo che sia data troppa importanza a determinate caratteristiche mentre quelle vitali per un cane vengono ignorate o quantomeno trascurate più di quanto dovrebbero.

    Se allevatori e giudici sono seriamente intenzionati a tentare di migliorare i cani piuttosto che ricercare un differente e più esagerato tipo di cane per pura soddisfazione dei propri desideri o della moda del mercato, allora dovrebbero valutare gli effetti che qualsiasi radicale mutamento dal modello base avrà sulla salute e la qualità di vita del cane.

    Non si sta suggerendo di levare in blocco dalle razze caratteristiche che sono state presenti per secoli, solamente è opportuno precisare che, come in molti altri aspetti, il fatto che determinate cose siano rimaste tali per molto tempo non giustifica di per sé la validità delle stesse, né il loro mantenimento negli standard moderni.

    Determinate razze hanno subito, più di altre, delle vere e proprie deformazioni da parte dell'uomo, ma in genere tutte hanno qualcosa da imparare dai propri consimili selvaggi.

    Caratteristiche estranee ai Canidi selvaggi

    Di seguito si espone un elenco di caratteristiche estranee ai Canidi selvaggi.

    Chiaramente alcune di queste caratteristiche sono più importanti di altre, ma, invariabilmente, una volta abbandonato lo stato selvaggio, divengono sempre più esagerate negli animali domestici e prima o poi si arriva a chiedersi il perché di tutto questo e dove bisogna fermarsi. Ci deve essere un termine di paragone con il quale confrontare il giudizio e questo deve senz'altro essere rappresentato dall'animale allo stato naturale.

    Ogni allevatore dovrebbe essere in grado di giustificare totalmente le caratteristiche morfologiche dell'animale che produce e non solo motivandolo con il fatto che gli piaccia o meno, perché un tale atteggiamento dimostra una scarsa considerazione per l'animale in questione.

    Nel prosieguo non vengono discusse le caratteristiche in rapporto alle razze specifiche, ma solo l'effetto generale prodotto dall'incidenza della particolarità sulla razza che la presenta.

    Effetti della selezione artificiale sul muso

    L'accomodamento dei denti è un fattore primario nella determinazione della lunghezza del muso ed è anche la chiave di volta del senso olfattivo del cane.

    Il condotto nasale di un qualsiasi animale che possieda un acuto senso dell'olfatto è lungo, perciò le razze brachicefaliche hanno una ridotta capacità olfattiva.

    Il muso, inoltre, ha il ruolo di riscaldatore dell'aria che passa attraverso di esso nei climi freddi. L'estesa rete di vasi sanguigni riscalda l'aria e il processo è ulteriormente aiutato dai seni paranasali che contengono tasche di aria riscaldata.

    Tutte le razze nordiche hanno uno stop ben sviluppato come pure tutti i lupi che vivono a temperature sotto lo zero. Le razze a muso corto tendono a soffrire maggiormente di problemi respiratori in climi molto freddi semplicemente per il fatto che l'aria raggiunge i polmoni ancora troppo fredda.

    Il contrario accade nei climi caldi dove si aggiunge anche una ridotta lunghezza della lingua che è importante per il processo di raffreddamento e perciò l'ansito aumenta considerevolmente cosicché i cani a muso corto soffrono sempre quando si spostano agli estremi delle variazioni climatiche. Nelle razze originarie di climi caldi la lunghezza del muso è ancora in evidenza ma generalmente lo stop è meno marcato.

    Effetti della selezione artificiale sulla dentatura

    I denti sono l'area più specializzata del cane e qualsiasi deviazione dalla formula dentaria di base non ha assolutamente alcun merito per alcuna ragione e dovrebbe essere assolutamente vietata.

    Tristemente gli standard nella maggioranza delle razze lasciano molto a desiderare per quanto riguarda la dentatura.

    I Canidi selvaggi fanno molto affidamento sulla loro dentatura per la sopravvivenza e i denti sono così adattati al loro compito da mettere i cani in grado di strappare carne dalle ossa e poi consumare pure le ossa servendosi dei potenti carnivori e molari.

    Se una razza dovesse essere selezionata indefinitamente con una dentatura progressivamente difettosa ne verrebbe fortemente ridotta la capacità di affrontare la masticazione di carne e di ossa.

    Questo porterebbe alla necessità di doversi rivolgere a una alimentazione più tenera, che a sua volta produrrebbe una dentatura più debole. Da ultimo una tale razza potrebbe essere allevata solamente con una dieta spappolata, che eviti ossa o addirittura biscotti.

    La penalizzazione dei giudici per le dentature dovrebbe essere molto attenta in quanto gli allevatori meno preparati potrebbero sottovalutarne l'importanza.

    Nelle razze in cui non vi sono problemi di dentatura la prima anomalia ad apparire è l'accalcamento, usualmente degli incisivi. Le razze a muso stretto hanno generalmente questo problema, mentre quelle a cranio largo hanno il problema opposto, quello dei denti, in genere gli incisivi, troppo spaziati.

    Nelle razze da lavoro, nel senso generico del termine, fortunatamente si fa molta attenzione al problema dei denti, ma con l'aumento del numero delle razze nel mondo delle esposizioni, che presentano sempre più individui che non lavorano, il pericolo è sempre presente.

    Effetti della selezione artificiale sul ripiegamento della faccia

    L'eccessivo ripiegamento della faccia è un problema connesso all'accorciamento del muso e tali razze usualmente presentano anche mancanza di dentatura, sebbene non sempre. La respirazione sarà nuovamente danneggiata e le pieghe della pelle favoriscono parassitosi, eczemi e altro cosicché saranno aumentati i problemi dermatologici.

    Le labbra tenderanno a presentarsi distorte producendo un'eccessiva secrezione di saliva. I problemi oftalmologici aumenteranno.

    Effetti della selezione artificiale sugli occhi

    La protrusione dei bulbi oculari (occhi sporgenti), come i precedenti punti sul muso e sulla dentatura, sono associati alla riduzione della taglia. Ovviamente le razze che presentano tali caratteristiche saranno maggiormente in difficoltà con condizioni climatiche diverse e perciò più soggette a problemi oculari.

    Effetti della selezione artificiale sugli orecchi

    La taglia relativa dei padiglioni auricolari in ciascun animale è un indice della sua capacità uditiva, anche nei casi in cui esse svolgono il ruolo di stabilizzatore termico.

    Questa affermazione rimane vera solo se l'orecchio rimane eretto e quindi in grado di convogliare il suono in maniera ottimale.

    Le orecchie pendenti sono attribuite a neotenìa.

    Una volta che una razza presenti orecchie pendenti non vi è alcun motivo, se non per un puro fatto estetico, di incrementare eccessivamente la lunghezza nonostante sia ben evidente che nel corso degli anni la lunghezza delle orecchie in molte razze sia notevolmente aumentata.

    Questo aumenta il rischio di infezioni, strappi e tagli e non aggiunge niente all'abilità della razza nello svolgere il suo ruolo.

    Effetti della selezione artificiale sugli arti

    Un eccessivo accorciamento degli arti lo si nota nella maggior parte delle razze dove è presente l'acondroplasia, in genere cani da caccia o da compagnia.

    Se viene mantenuto entro termini ragionevoli tali da non produrre un'eccessiva ed esagerata restrizione della mobilità del cane, il benessere del cane non viene intaccato.

    Dove viene invece accompagnato a un eccessivo ripiegamento della pelle aumenta allora il rischio di disordini minori della pelle e non è certo un vantaggio per la razza.

    In molte razze non vi è stato un accorciamento degli arti in relazione alla taglia corporea, perciò non si sono avuti problemi in tali razze se non per l'ovvio rischio di ottenere delle ossa più fragili.

    Effetti della selezione artificiale sul pelo

    Non vi è alcun pregio nell'eccessiva lunghezza del pelo, che è divenuta tristemente una caratteristica in molte razze.

    L'argomentazione spesso riportata del fatto che serva a proteggere l'animale dagli eccessi climatici non ha una grande

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