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Eroi nel nulla
Ritorno a El Alamein
Il diario intimo di Filippina de Sales
Ebook series30 titles

Grande e piccola storia

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About this series

Agosto 2022: in una calda giornata estiva è arrivata a Torino dall’Argentina Nives, arzilla settantenne che, contro il parere dei suoi familiari, è alla ricerca delle proprie radici a Cercenasco, dove troverà ad aiutarla, nel suo viaggio a ritroso nel tempo, Lucia, nipote di Firmino, fratello dell’amata nonna Ausilia, emigrata un secolo prima, nel 1922, poco più che ventenne, verso l’Argentina.
L’avvincente storia di Ausilia, del suo carattere indomito di fronte alle prove che dovrà affrontare, rappresenta l’esperienza di uomini e donne emigrati dal Piemonte e da tante altre regioni d’Italia verso il Sud America alla ricerca di migliori condizioni di vita e testimonia il coraggio e la forza di quanti hanno portato, insieme alla loro volontà di lavorare duramente, anche i valori morali della loro terra d’origine.
LanguageItaliano
Release dateApr 7, 2012
Eroi nel nulla
Ritorno a El Alamein
Il diario intimo di Filippina de Sales

Titles in the series (34)

  • Il diario intimo di Filippina de Sales

    1

    Il diario intimo di Filippina de Sales
    Il diario intimo di Filippina de Sales

    Il punto di partenza di Diario Intimo è stato la ricerca storica, ed in particolare la ricerca della risposta alla domanda: si può parlare di un Piemonte giacobino e napoleonico? In fondo, si tratta di un periodo talmente breve, soltanto un quindicennio, che forse è esagerato considerare tanto importante. A mano a mano che approfondivo l’argomento, che mi perdevo tra ricerche d’archivio e contributi di studiosi di grande rilievo, mi rendevo conto che non sarei mai riuscita a trovare una risposta assoluta. L’unica possibilità era dare una risposta “parziale”, cioè guardare quel periodo attraverso gli occhi di un personaggio che me lo potesse far comprendere meglio. Leggendo l’opera fondamentale che Rosario Romeo ha scritto su Cavour, e poi la corrispondenza degli anni giovanili dello statista, ho trovato a più riprese allusioni alla nonna paterna, Filippina de Sales, una Savoiarda venuta sposa giovanissima a Torino, nel 1781, deceduta nel 1849. Di quanta grande Storia è stata testimone questa donna, da un osservatorio privilegiato come quello che le poteva offrire una famiglia così in vista! Dalla Rivoluzione francese, al periodo del Consolato e dell’Impero napoleonico, quando il Piemonte è diventato parte integrante della Francia, alla Restaurazione, fino all’inizio delle guerre per l’Indipendenza… Allora, ho provato a guardare attraverso i suoi occhi. Ma non c’era soltanto la grande Storia, c’erano anche tutte le minuzie della quotidianità. Così, mi sono inventata il suo Diario, per raccontare. In fondo, troverete una bibliografia, ma questo è un ROMANZO, scusate se lo “scrivo a voce alta” utilizzando il carattere maiuscolo. È documentato con attenzione, ma NON è un documento storico. Marguerite Yourcenar ha scritto, nei suoi Carnets allegati ai Mémoires d’Hadrien: “ In un modo o nell’altro, ricostruiamo sempre il passato a modo nostro. È già molto utilizzare solo pietre autentiche”. Questo ho tentato di fare, ma posso anche dire, imitando Flaubert, che, almeno un pochino, “Philippine, c’est moi”. Non so se lei sarebbe d’accordo, io sono una proletaria miscredente, lei era una dama di antica nobiltà, pronipote di San Francesco di Sales. Ma ho cercato di entrare nella sua mente e nel suo cuore. Se ci sono riuscita, potrà dirlo il lettore. Piera Rossotti Pogliano

  • Eroi nel nulla

    2

    Eroi nel nulla
    Eroi nel nulla

    Il romanzo storico Eroi nel nulla ricostruisce in modo vivido e coinvolgente la battaglia di Bir El Gobi (Libia, dicembre 1941), ma ci riporta anche al clima culturale degli anni quaranta, con grande rispetto del contesto storico in cui vivono i protagonisti e, al contempo, funge da specchio alla contemporaneità, perché viene da pensare che se Franco e Antonio, i due protagonisti, ci guardassero dal lontano deserto libico del 1941, probabilmente direbbero che in fondo non è poi cambiato molto, se oggi, ad esempio, ci sono di nuovo milioni di italiani che si dicono disposti a fare la loro parte di sacrifici... Il romanzo storico di qualità è esattamente quello che, riportandoci “dentro” al passato, riempie quei “puntini di sospensione” lasciati dalla Grande Storia e, al tempo stesso, ci aiuta a comprendere meglio il nostro presente.

  • Ritorno a El Alamein

    4

    Ritorno a El Alamein
    Ritorno a El Alamein

    Mario, un ragazzo di Arona, classe 1920, muore a vent’anni tra le sabbie di El Alamein, condividendo il destino di tanti altri giovani ai quali una guerra – una qualsiasi guerra – ha sottratto il diritto alla vita. Trent’anni dopo, inspiegabilmente, un giovane tedesco, Franz, scopre a poco a poco che dentro di lui rivive il Mario, del quale non aveva mai neppure sentito parlare, e questa “reincarnazione” negli anni Settanta è talmente ben riuscita da convincere davvero tutti – ex fidanzata, ex commilitoni superstiti… – perché il ragazzo è a conoscenza di dettagli e avvenimenti che soltanto il vero Mario potrebbe ricordare. Così, Mario-Franz ritrova amici e conoscenti, ed anche la ragazza di cui era innamorato, Pinuccia, che, messa alla porta dalla famiglia, ha dovuto prostituirsi per vivere e mantenere il figlio che Mario non sapeva di aver generato. A poco a poco, il reduce redivivo ricostruisce la sua vita e quella della donna amata, ma il richiamo di El Alamein e il desiderio di ritornare là dove è morto è troppo forte. Questa volta, però, non sarà solo, ma accompagnato dalla sua donna. L’elemento fantastico che caratterizza e rende intrigante tutta la storia è il motivo conduttore che permette una ricostruzione cruda ma convincente dell’epoca fascista prima, di alcuni scenari della seconda guerra mondiale e della lotta partigiana poi, per finire con uno scorcio dell’Italia degli anni ’70. Un romanzo a tinte forti, ben ritmato, denso e ricco, con personaggi a tutto tondo “di carne e di sangue”, capaci volta a volta di amore o violenza, vendetta o perdono.

  • Il Longobardo: Eredità di sangue

    13

    Il Longobardo: Eredità di sangue
    Il Longobardo: Eredità di sangue

    A cinquant’anni Claudio Ravello, chiamato dai suoi nemici il Longobardo, è uno degli uomini più potenti e temuti di Costantinopoli. Amico personale dell’Imperatore e generale di grande talento, è anche un uomo solo, sfiduciato e profondamente insoddisfatto della propria vita, trascorsa in gran parte tra sangue e violenza. Un eccidio di contadini inermi compiuto dai suoi soldati rappresenta l’ultimo, insopportabile oltraggio alla sua coscienza, mentre il successivo incontro con un prigioniero di guerra sembra offrirgli un’inaspettata occasione di riscatto. Per coglierla sarà costretto a tornare con la memoria a trent’anni prima, all’epoca della sua giovinezza nel regno longobardo quando, insieme a un pugno di valorosi, lottava per la propria sopravvivenza e per la salvezza della sua famiglia. Quest’avventura a ritroso nel tempo gli farà incontrare i fantasmi di un passato che credeva sepolto per sempre e gli rivelerà un tragico segreto, ma gli permetterà anche di ritrovare la propria identità e imboccare la strada della redenzione. Ambientato tra i Balcani e la pianura del Po, Eredità di Sangue è un viaggio attraverso la responsabilità individuale e la libertà di coscienza, oltre che un affresco straordinariamente accurato di un’epoca violenta e remota in cui civiltà e barbarie si confrontano in un conflitto senza fine.

  • L'ambiguo sorriso di Gilda

    15

    L'ambiguo sorriso di Gilda
    L'ambiguo sorriso di Gilda

    1947-1949. Arrivano in Italia Gilda e altri film che fanno conoscere i divi e le dive di Hollywood. Luisa ha sedici anni, è l’unica superstite degli abitanti del suo paese massacrati dalle SS tedesche in ritirata. Adesso vive a Roma con gli zii Antonia e Peppe e la loro figlia Cecilia, sua coetanea. Ferdinando consegue il diploma di maturità e si prepara a subentrare al nonno Massimiliano nella guida del Consorzio, un gruppo finanziario e affaristico. Gioele è un operaio comunista, durante l’occupazione ha fatto la lotta clandestina, non accetta la nuova linea legalitaria e democratica del suo partito e organizza un gruppo che esegue atti di “giustizia proletaria”. Guglielmo è un agente del ricostituito servizio segreto. Riceve l’incarico di organizzare una rete armata clandestina allo scopo di prevenire un’invasione sovietica esterna o un’insurrezione comunista interna (o entrambe) in modo da rendere l’Italia affidabile per i nuovi alleati. La nuova rete si chiama “Gladio”. La giovanissima protagonista Luisa compare anche in età adulta nel romanzo I nostri figli non conosceranno la miseria, ambientato a Torino nel 1961 dello stesso autore.

  • Il piede sopra il cuore

    6

    Il piede sopra il cuore
    Il piede sopra il cuore

    Sicilia, 1943: mentre gli Alleati sbarcano in Sicilia, la mafia si prepara ad essere protagonista dei nuovi scenari politici del dopoguerra collaborando con gli americani e cercando di insediare i suoi uomini ai posti di potere, mentre cerca di trarre ancora tutti i guadagni possibili dalla borsa nera e dalle connivenze con il fascismo, che ormai sferra gli ultimi colpi di coda. Le persone integre, quelle che rifiutano la collusione, vengono eliminate senza pietà: è il caso del professor Di Salvo, che muore in un attentato in cui è sterminata anche la sua famiglia. Per un caso fortuito, si salverà soltanto il piccolo Santino, che resta solo al mondo. Ma un personaggio molto singolare entrerà in gioco per prendersi cura di lui. Questo romanzo, dove è protagonista la “piccola storia” quotidiana delle persone, che scorre a fianco della Grande Storia, conduce anche a una riflessione più intima e profonda sul significato della libertà, della responsabilità, della giustizia, della comprensione e, in definitiva, della difficoltà e della grandezza di essere uomini.

  • L'eredità di Amos

    7

    L'eredità di Amos
    L'eredità di Amos

    L’eredità di Amos racconta una storia giocata tra presente e passato: il presente è quello di Athina Delimari, una giovane archeologa, che nel 2012 si reca nell’isola di Rodi alla ricerca dei documenti lasciati, ne è certa, dal nonno paterno, Amos, venuto poi a nascondersi a Roma, dove viene catturato con la famiglia perché ebreo proprio mentre gli Alleati stanno entrando nella capitale nel giugno del 1944, cattura a cui sfugge per un semplice caso una figlia, Miriam, che sarà la madre di Athina. La storia del passato inizia nel 1937, quando il nonno Amos, allora giovane e promettente archeologo specializzato nella traduzione di epigrafi, conduce le sue ricerche nelle isole di Rodi, Kos e Kalymnos, sottraendosi così, in un primo tempo, alle leggi razziali promulgate nel 1938; a Rodi, il giovane conosce la nipote del governatore italiano dell’isola, la bella Germana, che diventerà sua moglie, gli darà due figli, Davide e Miriam, e lo seguirà fino alla fine nel suo tragico destino. Attraverso le ricerche della giovane Athina viene messo in scena un periodo buio e difficile della storia d’Italia, con i giochi di potere e l’arrivismo di alcuni loschi individui, il declino del fascismo ma anche la generosità e l’amicizia perfino di persone che la storia indicava invece come nemiche.  

  • L'uomo dei corvi

    11

    L'uomo dei corvi
    L'uomo dei corvi

    Adelwin non ha più incontrato suo padre Arechi da quando, dieci anni prima, l’uomo ha preso parte alla ribellione contro Carlo Magno ed è stato fatto prigioniero. Paolo Diacono, zio del ragazzo, s'impegna a farlo liberare. In cambio ottiene dalla famiglia che Adelwin entri nell'ordine benedettino, ma il destino del ragazzo non sarà la vita monastica e, pur imparando a leggere e scrivere il latino, seguirà una strada diversa da quella desiderata dallo zio Paolo. Questi, che vive in un mondo fatto di erudizione e di libri, ha ricevuto l’incarico di scrivere una cronaca del regno longobardo, diventato ormai provincia dell'impero carolingio. Nella speranza di raccogliere informazioni sulla storia della sua gente si rivolge a un “uomo della memoria”, e l’opera che scriverà, la celebre Historia Langobardorum, è considerata ancora oggi la principale fonte storica dell'alto Medioevo italiano, dove affondano le nostre radici culturali, che L’uomo dei corvi, romanzo storico appassionante e ben documentato, ci guida a esplorare.

  • Il tramonto delle aquile

    8

    Il tramonto delle aquile
    Il tramonto delle aquile

    Manfredi di Svevia, ultimo sovrano svevo del regno di Sicilia, racconta in prima persona le complesse e drammatiche vicende di cui fu protagonista, fino alla battaglia di Benevento, in cui perse la vita nel 1266, sconfitto da Carlo d’Angiò. Romanzo scorrevole, di buona scrittura, è adatto anche ad un pubblico giovane, ed ha il merito di avvicinare il lettore alla storia di un periodo complesso e travagliato, in cui il papato lotta per essere protagonista di primo piano, ed usa tutti gli strumenti, compreso quello della scomunica e il sostegno al partito guelfo, per tentare di avere ragione dei suoi avversari del partito ghibellino, di cui Manfredi è il capo riconosciuto. La documentazione attenta e accurata permette inoltre al lettore di immergersi nella vita quotidiana dell’epoca, ricostruita vividamente attraverso un’ambientazione convincente e di comprendere la mentalità medievale, le credenze, le abitudini, di un’epoca in cui affondano le radici del mondo moderno.

  • Il Longobardo - Terra di conquista

    9

    Il Longobardo - Terra di conquista
    Il Longobardo - Terra di conquista

    Anno Domini 773. Carlo Magno valica le Alpi alla testa di un imponente esercito e in poche settimane cancella il regno longobardo dalle carte geografiche. Dopo duecento anni di pace l’Italia si trasforma nuovamente in un campo di battaglia dove ognuno deve scegliere da che parte schierarsi. Un dilemma che angoscia anche Claudio, giovanissimo discendente dell’antica e potente famiglia dei Ravello. La sua decisione è resa ancora più difficile dall’improvvisa morte del padre e dalla cospirazione, ordita dai suoi nemici, per ucciderlo e impadronirsi di tutti i beni della famiglia. Mentre il rombo della cavalleria franca risuona nella pianura devastata dalla guerra, Claudio, aiutato dal fedele amico Mistico e da un pugno di coraggiosi, ingaggia una disperata lotta contro avversari astuti e spietati, compiendo il percorso di maturazione che lo trasformerà in un uomo. Terra di Conquista è un romanzo dal taglio cinematografico e ricco di dialoghi, nel quale la storia è filtrata attraverso gli occhi del protagonista, che racconta in prima persona. Il risultato è un affresco straordinariamente accurato di un’epoca violenta e remota in cui la cultura di Roma, nonostante l’imporsi della barbarie, non è del tutto spenta, ma sopravvive oltre che nell’orgoglio di Claudio, anche nella forza unificante della lingua latina e della religione cristiana. Teatro di questa avventura sono la città di Torino, allora sede di un importante ducato, i contrafforti delle Alpi e le paludi e i boschi che all’epoca occupavano gran parte della valle del Po.

  • La storia che non abbiamo letto: Quattordici racconti di eroica quotidianità

    13

    La storia che non abbiamo letto: Quattordici racconti di eroica quotidianità
    La storia che non abbiamo letto: Quattordici racconti di eroica quotidianità

    Contadini, mondine, partigiani, musicisti, avvocati, crocerossine, prostitute: non “personaggi” ma “persone” reali, di diverse classi sociali, si trovano protagoniste di  sconosciute vicende relative al periodo bellico che ha segnato il Novecento. Storie vere, a volte un po’ romanzate, di un vissuto quotidiano fatto di rischio e di disagio, dove uomini e donne diventano, loro malgrado, piccoli/grandi eroi per una scelta consapevole riguardo al “da che parte stare”. Episodi dagli esiti spesso inaspettati che, letti oggi, ci insegnano ancora una volta come la vita non sia mai scontata e ci sorprenda sempre, nel bene e nel male.

  • XII - Il segno dei giusti

    10

    XII - Il segno dei giusti
    XII - Il segno dei giusti

    Un paesino dell’Italia meridionale, negli anni del fascismo, la festa patronale in onore di san Giustino da celebrare, contadini che reclamano giustizia e un podestà proprietario terriero con una moglie giovane, bella e innamorata… ma non del marito, un maresciallo dei Carabinieri, il parroco, il dottore, il maestro elementare: un microcosmo sconvolto dalla misteriosa scomparsa di alcuni bambini, dove giungono un gerarca fascista e un manipolo di Camicie Nere, apparentemente per indagare. Ma l’oggetto della loro indagine è ben più importante, agli occhi del Duce, di qualche moccioso scomparso. In questo romanzo si intrecciano e si fondono reale e fantastico, tra luoghi suggestivi, remoti enigmi, fenomeni naturali estremi, fino a ricondurre lì dove la storia ha inizio.  

  • Viva Garibaldi!

    18

    Viva Garibaldi!
    Viva Garibaldi!

    La rivisitazione, molto particolare, di una pagina non proprio edificante del nostro Risorgimento, nota come "strage di Bronte" (agosto 1860).

  • Eroi dimenticati

    16

    Eroi dimenticati
    Eroi dimenticati

    Franco Lucchini è un giovane pilota della Regia Aeronautica, eroe e asso dell'aviazione legionaria durante la guerra civile spagnola. La sua vita è il volo e il suo l'unico pensiero è lo stormo. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale il suo dovere di combattente diventa più importante di ogni altra cosa, anche più della sua stessa vita e della giovane moglie Luisa. Franco Manzini al contrario è un soldato, un uomo semplice travolto da una guerra terribile che irrompe nella sua vita e lo trascina con sé nell'infinito deserto della Libia. Dall'Africa a Malta, all'estrema difesa della patria dai bombardieri alleati, tra duelli aerei, grandi battaglie, vittorie e spaventose tragedie, l'asso trova dentro di sé il segno e la presenza del proprio coraggio, lo scopo di tutta la sua vita, mentre il soldato lotta strenuamente per tornare a rivedere la sua casa e la sua famiglia. Due uomini profondamente diversi, due vite parallele e lontane, accomunate dal doloroso incedere della guerra. Due destini che si incrociano solo per un istante, un fuggevole momento tra le sabbie del deserto africano, per poi tornare ad allontanarsi definitivamente, ciascuno in cerca del proprio epilogo sullo sfondo della peggiore tragedia che il mondo abbia mai vissuto.

  • Il cammino di "Neko" Kurotachi

    14

    Il cammino di "Neko" Kurotachi
    Il cammino di "Neko" Kurotachi

    Nel Giappone della prima era Tokugawa, a cavallo del 1600, un ronin è un samurai ramingo, che non ha un signore da servire, è un pericoloso vagabondo senza onore e indegno di considerazione. Ma Yoshi "Neko" Kurotachi, ronin per tragiche circostanze, non può rinunciare al suo senso dell'onore, perché ritiene che chi è senza onore non possa essere un uomo. Qualcuno, però, insegna a Neko che si può essere fedeli al bene prima ancora che all'onore, alla verità, prima ancora che alla giustizia. E oltre a tutto questo, c'è ancora l'amore. È questo il messaggio di un gesuita portoghese, Padre Guillermo, da anni in Giappone con pochi confratelli, per portare la parola di Cristo, apparentemente lontana dalla cultura giapponese. Neko, tuttavia, arriverà a rendersi conto che l'atteggiamento esistenziale di un samurai, un uomo votato alla morte con una fiducia assoluta nel suo signore e nell’appartenenza ad una ferrea gerarchia , non è più sufficiente a dare senso alla complessità della vita, al dolore e alla morte, perché il suo cuore è stato toccato dalla scoperta di un amore che perdona ogni errore e scende fin dentro l’oscurità di ognuno di noi. Sullo sfondo delle atroci persecuzioni contro i cristiani, l'avventura umana e guerriera di Neko Kurotachi porta il lettore in un mondo lontano dal punto di vista temporale e culturale, mettendo però in risalto i sentimenti e le scelte inevitabili che appartengono agli uomini di qualsiasi tempo.

  • Una storia nella Storia

    26

    Una storia nella Storia
    Una storia nella Storia

    Salvatore Castellana fu catturato dai Tedeschi in Montenegro dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, deportato in Polonia e liberato dagli Inglesi nel 1945, al termine della guerra. Con una scrittura sorvegliata ed efficace, la figlia Serafina rievoca i fatti salienti della sua infanzia sotto il regime fascista e degli anni del conflitto mondiale, fino al ritorno del padre. La seconda parte del testo è la trascrizione del Diario di Salvatore Castellana, redatto durante gli anni della prigionia, e costituisce un documento di indubbio valore storico, oltre che affettivo.

  • La Bela Caplera: e altre donne sole o malaccompagnate nella Torino napoleonica

    15

    La Bela Caplera: e altre donne sole o malaccompagnate nella Torino napoleonica
    La Bela Caplera: e altre donne sole o malaccompagnate nella Torino napoleonica

    Il 28 febbraio 1807, la lama della ghigliottina eretta a Torino in Piazza Carlina cala, col suo cigolio sinistro, sul collo della più famosa donna condannata nella Torino napoleonica, la Bela Caplera. È una brunetta di 23 anni, accusata di tentato avvelenamento ai danni di una sua collega, che praticava come lei il mestiere più antico del mondo, che non è quello della cappellaia... Il boia alza la testa mozzata tenendola per i capelli, la mostra agli astanti e, si racconta, gli occhi ormai fissi della morta si mettono a lacrimare. Rimasti racchiusi per oltre duecento anni nei registri del Tribunale criminale conservati all’Archivio Storico della Città di Torino, gli atti del processo e il verbale di esecuzione vengono ora a raccontare un pezzetto di storia della nostra Città. Insieme alla Bela Caplera, si fanno avanti tante altre donne…

  • Arduhinus

    17

    Arduhinus
    Arduhinus

    Alla fine del decimo secolo l’Italia è cosparsa di rovine. Bande di Saraceni, Ungari, Norreni l’hanno devastata e i discendenti di Carlo Magno si sono dimostrati deboli, incapaci di respingerne le scorrerie. La popolazione per sopravvivere è costretta a rifugiarsi in bastide e castelli, sotto la protezione dei signori feudali. La situazione di disordine del Regno Italico ha attirato le mire dei sovrani Sassoni, che si sono impadroniti del titolo imperiale. Quando i Sacri Romani Imperatori calano verso Roma per farsi incoronare dal Papa, i loro eserciti si lasciano dietro una scia di saccheggi e soprusi che colpiscono ugualmente contadini e abitanti delle città. Molti tra i nobili, di origine longobarda o franca, tentano di ribellarsi a quella che sta diventando una dominazione straniera imposta con la forza e spesso sostenuta dai Pontefici romani. Tra loro manca, però, qualcuno capace di unire le forze di grandi feudatari e piccola nobiltà contro lo strapotere dei Sassoni, rivendicando la corona del Regno Italico. A Plumbia, un castello sul fiume Ticino, nasce nel 955 il secondo figlio del conte Daido. Sul volgere dell’anno Mille, nelle cronache compare sempre più spesso il nome di quest’uomo: Arduhinus.

  • Eroi nascosti

    23

    Eroi nascosti
    Eroi nascosti

    Luigi non è un cattivo ragazzo, ma certo uno scapestrato. Non sarà l’amor di patria a farlo combattere in trincea, eppure si comporterà da valoroso, fino a quando le circostanze non lo riporteranno su una cattiva strada, a commettere gravi reati per i quali la pena prevista è la fucilazione. Ma la sorte riserva a Luigi, e ad alcuni altri ragazzi come lui, la possibilità di scampare alla pena capitale: lo scotto da pagare sarà la partecipazione ad azioni di guerra molto pericolose e “non ufficiali”, tuttavia fondamentali per il successo bellico dell’Italia. Eroi nascosti rievoca la terribile guerra di trincea e le prime battaglie sull’Isonzo, i MAS, temibili motoscafi armati siluranti, ma ci porta anche “dietro le quinte” della guerra, a vedere quello che non si può raccontare: un romanzo d’azione dal ritmo incalzante, con un protagonista capace di conquistare l’attenzione dei lettori.

  • La versione di Abbondio

    17

    La versione di Abbondio
    La versione di Abbondio

    Calvino ha scritto che nei Promessi Sposi sono contenuti tanti altri romanzi possibili. È la sfida di scrivere una di queste possibili varianti che ha accettato Nino Raffa, costruendo una storia moderna e inquietante, malgrado l’ambientazione secentesca. La storia dei Promessi Sposi sarebbe stata diversa, se diverso fosse stato don Abbondio? Se invece di essere il prete pavido e ignorante tratteggiato da Manzoni, don Abbondio fosse (forse) il figlio naturale di Giordano Bruno e l’amante di una conturbante Perpetua? E se il cardinal Federigo Borromeo avesse come preoccupazione principale quella di essere dichiarato santo, per non essere da meno del cugino Carlo, pur avendo una ben diversa statura morale? In un mondo ove la “ragion di Stato” viene facilmente piegata a interessi di parte (e cosa c’è di diverso rispetto all’oggi?), dove si manipolano le persone e le informazioni (oggi si adottano roghi e torture con tenaglie virtuali, ma non è cambiato molto da 400 anni a questa parte), che ne è di Dio? Il gatto Merlino, da vero saggio, sta a guardare il teatrino quotidiano degli umani.

  • Malafonte e il segreto di Garibaldi

    18

    Malafonte e il segreto di Garibaldi
    Malafonte e il segreto di Garibaldi

    Gennaio 1860, Torino brulica di patrioti e spie. I caffè accolgono le discussioni di chi vuole cacciare dall’Italia lo straniero, buttare a mare i Borboni e liberarsi del Papato. Atmosfera affascinante per un giovanotto ardente, cacciato dal seminario in cui lo obbligava lo stato di cadetto della nobile famiglia dei Malafonte. Francesco Maria fa il giornalista alla Gazzetta del Popolo. Ma si prepara per lui un futuro più emozionante. Garibaldi organizza la spedizione in Sicilia; a Corte si tessono intrighi internazionali; i progetti di Cavour non si accordano con le ambizioni del Re. Malafonte si trova proiettato in un mondo ambiguo e violento tra personaggi decisi e spietati: donne e uomini dei neonati servizi segreti del Regno Sabaudo. Qual è il segreto di Garibaldi che permetterà ai Mille di sconfiggere i potenti eserciti dei Borboni e del Papa? Malafonte e i suoi dovranno scoprirlo. Seguiranno la spedizione a Genova e poi in Toscana per riuscire a concludere la missione, in un’Italia che non c’è ancora e dove tutti sono contro tutti.

  • Mille rimpianti: Verso il Japòn

    16

    Mille rimpianti: Verso il Japòn
    Mille rimpianti: Verso il Japòn

    Nel Giappone del sedicesimo secolo, l'erede della casata Oda riceve dal padre una missione impossibile: unificare il paese. Nobunaga però continua a vivere da scapestrato, senza curarsene, finché gli intrighi del fratello e la minaccia di nemici esterni lo costringono a difendersi. Diventato famoso grazie all'inaspettata vittoria riportata contro gli Imagawa, Nobunaga poco a poco si immedesima con il compito che gli tocca. Oltre a diventare uno stratega eccezionale deve però costringersi a essere sempre più spietato, estirpando dal proprio animo ogni traccia di umanità. Nel frattempo, nell'Italia della Controriforma, Alessandro Valignano viene avviato agli studi dal padre, un nobile abruzzese. L'amore per Francesca, un'apprendista cortigiana di Venezia, lo travolge in complicazioni che lo fanno finire in carcere. Carlo Borromeo interviene a liberarlo, ma la condizione è che Alessandro entri in un ordine religioso: la Compagnia di Gesù. L'uomo del Rinascimento e il samurai s'incamminano verso un incontro che cambierà il destino di entrambi oltre che dei cristiani giapponesi, sempre più numerosi in un paese ancora dilaniato dalla guerra.

  • Costanza di Svevia: Il ritorno da regina

    19

    Costanza di Svevia: Il ritorno da regina
    Costanza di Svevia: Il ritorno da regina

    Intrighi e tradimenti, guerre civili, lotte per la conquista del regno di Sicilia e di Puglia, nell’avvincente romanzo di Costanza di Svevia. In questo quadro dei Vespri Siciliani, la regina Costanza, moglie di Pietro d’Aragona, rivendica il trono di suo padre facendo emergere la forza, la tenacia e la capacità di tenere gli equilibri in un posto dove tutto scoppia facilmente come in una polveriera. Accanto a lei risaltano due figure femminili: la baronessa Macalda sua rivale anche in amore e Imelda, donna medico, una delle poche donne formate alla Scuola Medica Salernitana e vista con sospetto per le sue doti e la voglia di indipendenza. I personaggi maschili, mossi dal desiderio di potere, sono forti e astuti, a volte mostrano debolezza, ma emerge in loro sempre il lato umano facendone nel bene e nel male uomini degni d’onore. Una storia controversa che tocca direttamente e indirettamente tutta l’Europa, in Sicilia dove tutti bramano il potere di una zona strategica che era ed è di fondamentale importanza politica.

  • Mille rimpianti - II: Il castello di fuoco (1574-1581)

    24

    Mille rimpianti - II: Il castello di fuoco (1574-1581)
    Mille rimpianti - II: Il castello di fuoco (1574-1581)

    Lisbona, marzo 1574: caracche e galeoni salpano verso oriente. Tra i passeggeri che affrontano la perigliosa traversata fino all’India e oltre, c’è il gesuita Alessandro Valignano. Gli è stato assegnato dal Generale della Compagnia l’incarico di Visitador (ispettore) delle missioni in Africa e Asia. Si avvera per lui il sogno di una vita, abbandonato dopo una giovinezza turbolenta e poi riapparso, quasi suo malgrado: varcare gli oceani fino al remoto Japòn. Oda Nobunaga, il signore della guerra che sta riunificando il paese, protegge i cristiani. Questi però non sono che pedine nel gioco politico/militare dell’epoca e rischiano di essere sacrificati a ogni nuovo sviluppo. Il personaggio più temibile è lo stesso Nobunaga, che lunghi anni di lotta per la supremazia hanno trasformato in un tiranno sanguinario. Alessandro si prepara all’incontro cruciale con Oda Nobunaga ma proprio in quel momento, il destino aprirà sotto i suoi piedi la trappola di un ricordo.

  • Un fiume per amico

    21

    Un fiume per amico
    Un fiume per amico

    Un paese della campagna piemontese, situato a ridosso di quel fiume che nasce alle pendici del Monviso per poi morire nel mare dell’estremo nord-est dopo aver attraversato tutta la pianura padana, è pure il luogo d’origine di Rico, un inguaribile sognatore adolescente, costretto, suo malgrado, a fare i conti con una nuova realtà emergente che caratterizzerà il ventennio a venire. Il susseguirsi di eventi imprevedibili lo costringerà a crescere e a confrontarsi con un presente che non lascia spazio ai sogni e con il quale faticherà a convivere. Saranno poi la sua capacità di valutazione e i suoi buoni principi a mostrargli la strada giusta.

  • La complice segreta di Gabriele D’Annunzio

    25

    La complice segreta di Gabriele D’Annunzio
    La complice segreta di Gabriele D’Annunzio

    Aélis Mazoyer fu per lunghi anni vicina a Gabriele D’Annunzio, condividendone la sfera più intima e segreta. A partire dal diario di Aélis e da altre fonti storiche e letterarie, da questo romanzo scaturisce la figura inedita di uno degli uomini più amati e discussi del Novecento, con il suo coraggio e le sue debolezze, l’eroismo e le ossessioni che hanno caratterizzato soprattutto l’ultima parte della vita. Emergono sullo sfondo i rapporti, spesso difficili, col regime fascista, pronto a osannarlo e al tempo stesso a relegarlo in quella specie di gabbia dorata che è stato il Vittoriale e riaffiorano anche fatti inquietanti, finalizzati a evitare la sua entrata in politica nel periodo prefascista, che avrebbe addirittura potuto cambiare la storia del paese. La vita del Poeta viene così rievocata dall’interno, esplorandone la complessa personalità, i suoi rapporti con le donne e la sfrenata ambizione per le gesta memorabili, svelando i lati oscuri della gloriosa e insieme travagliata vicenda di un uomo che concepiva la sua stessa esistenza come un’opera d’arte.

  • La nemesi. Ipoteca sull'immortalità

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    La nemesi. Ipoteca sull'immortalità
    La nemesi. Ipoteca sull'immortalità

    Ipoteca sull’immortalità, primo volume della trilogia Il banchetto degli immortali, è un romanzo autobiografico che Dmitri Aleksandrovič Bystrolëtov, una delle più importanti spie russe del periodo tra le due guerre mondiali, ha scritto per testimoniare il suo arresto, gli interrogatori e le torture subiti durante il periodo delle “purghe” staliniane, seguiti da una ventennale condanna alla detenzione nei gulag sovietici, insieme ad alcuni ricordi della sua attività spionistica. Il romanzo, basato su fatti veri, costituisce un’interessante testimonianza di prima mano, ovviamente filtrata dall’ottica dell’autore, mosso dal proposito di “poter poi consegnare, in un indeterminabilmente lontano futuro, nelle mani di persone a me ignote, un materiale di prima stesura veridico e preciso sul quale poter svolgere eventuali elaborazioni letterarie e compiere indagini sociologiche e storiche”. Ottimo scrittore, ha saputo creare dialoghi efficaci, scene vivide e intense e ci affida riflessioni e ricordi di grande interesse per il lettore contemporaneo “su di un’epoca violenta, difficile e magnifica”, come la definisce lo stesso Bystrolëtov.

  • Attraverso le vostre ombre

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    Attraverso le vostre ombre
    Attraverso le vostre ombre

    Sullo sfondo della grande storia del Novecento si innesta una “piccola storia” che vede protagoniste donne di generazioni diverse, Prudenza, Emiliana, Marta e infine Elisa: è quest’ultima, bambina ai tempi della seconda guerra mondiale, che ricostruisce la saga famigliare intraprendendo un viaggio alla scoperta di sé, interrogandosi su quanto le azioni compiute in passato e le grandi donne della sua famiglia possano aver influito sulla sua personalità, arrivando così ad accettarsi e a ritrovare quell’equilibrio che la ricerca di un affetto negato sembrava avere compromesso.

  • Quattro metamorfosi

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    Quattro metamorfosi
    Quattro metamorfosi

    Sincero e toccante racconto autobiografico sulla prigionia nei campi d’internamento sovietici, Quattro metamorfosi parla direttamente attraverso le emozioni, i grandi paesaggi siberiani, le scelte estreme dei personaggi. La testimonianza di Dmitrij Bystrolëtov, detenuto dal 1938 al 1954, è un concentrato dicotomico di istinti e pensieri lucidi, ferventi convinzioni e imprevedibili perplessità, tra tumultuosi moti interiori e l’impotenza dettata dalla condizione forzata. Attraversando diverse fasi di coscienza (e incoscienza) che sono per l’appunto le metamorfosi, sembra trovare la sua via di salvezza. Che sia quella definitiva non è dato saperlo, se non continuando a leggere la sua trilogia. Un’opera importante, grazie alla quale è possibile avvicinarsi alle storie di uomini e donne che hanno passato molti anni della loro vita internati nei campi di lavoro e per poter riflettere sulla capacità di adattamento in condizioni disumane. “io rifiuto la libertà acquistata oltrepassando la linea del fuoco tra i due mondi; la mia libertà è soltanto qui, in terra sovietica, anche se per me è temporaneamente circondata dal filo spinato.”

  • Teresa la Partigiana: Una famiglia nella Resistenza

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    Teresa la Partigiana: Una famiglia nella Resistenza
    Teresa la Partigiana: Una famiglia nella Resistenza

    Franco, ormai giunto all’età della pensione, ripercorre gli anni a partire dalla preadolescenza, quando comincia a maturare in lui il bisogno di conoscere e di comprendere più a fondo il vissuto dei suoi genitori Beppe e Teresa, di zio Nando e delle amiche e amici con i quali sono in contatto. Quella di Franco è una famiglia modesta – il padre è barbiere, la madre operaia in una fabbrica di fiammiferi – ma ricca di grandi valori e di fede nella libertà e nella democrazia. Entrambi partigiani, sanno raccontare con semplicità e trasmettere al figlio emozioni e ideali che li hanno spinti a rischiare la vita, combattendo con i partigiani “Garibaldini” in Val Varaita. Sul filo dei ricordi, mentre fanno da contrappunto alla ricostruzione di Franco brani tratti da Fratelli coltelli di Giorgio Bocca, lo scrittore partigiano che ha vissuto quelle vicende in prima persona, escono a tutto tondo la figura di Beppe e, più ancora, quella della madre Teresa, coraggiosi e appassionati e soprattutto efficaci educatori, profondamente umani nella migliore accezione del termine, come avrebbe osservato Giorgio Bocca: “capaci di fermarsi prima della ferocia e del fanatismo”.

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