Il Tormento del Talento. Racconti: Pop Star tribute - libri Asino Rosso
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Book preview
Il Tormento del Talento. Racconti - Carlo Zannetti
Carlo Zannetti
Il Tormento del Talento. Racconti
Pop Star tribute
UUID: 54e2869a-b027-11e7-a5b8-49fbd00dc2aa
Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write
http://write.streetlib.com
Indice dei contenuti
Nota editoriale
Pop Star tribute
INTRODUZIONE
Sinéad, occhi di cerbiatto, O’Connor
George Harrison, quel taciturno ragazzino con la chitarra
Freddie Mercury, un altro Re che amava gli animali
Janis Joplin, la piccola dolce ragazza blu
George Michael, la voce stupenda che sussurrava parole tristi
Whitney Houston, il canto del cigno
Tracy Chapman, la ragazza dal sorriso triste
Adele, batte Adele
Annie Lennox, la divina del pop
Aretha Franklin, la meravigliosa voce dell’anima
Bob Marley, l’uomo nudo sotto la luna
Carole King, quel grande talento dietro alla finestra
Cher, intramontabile e fascinosa icona del Pop
Chuck Berry, un uomo inquieto liberato dal Rock and Roll
Dalida, ciao amore ciao
David Bowie, il Duca Bianco: la fragilità tra gli incubi ed i suoi delfini
Donna Summer, la Regina della Disco Music
Édith Piaf, la donna che cantava dalla cima della Tour Eiffel
Ella Fitzgerald, favolosa donna strumentista della voce
Elvis Presley, il Re se ne è andato ma non verrà dimenticato
Jimi Hendrix, l’ uomo timido che baciava il cielo
John Lennon, l' uomo buono che si vestiva da cattivo
Brian May: Artista, astrofisico ed animalista convinto
Johnny Cash, the Man in Black
Kate Bush, voce di fata
Paul McCartney, un genio normale
con la passione per gli animali
Peter Gabriel, il genio che riuscì ad abbracciare il mondo intero
Prince, il piccolo grande principe
Ray Charles, il genio che immaginava il mondo con gli occhi di un bambino
Reginald Kenneth Dwight, per gli amici: Elton John
Sting, il profeta buono della buona musica
Sylvie Vartan, la reginetta dello Yé Yé
Patty Pravo, una donna da sognare
Mia Martini, semplicemente indimenticabile
IT’S BETTER TO BURN OUT THAN TO FADE AWAY
Biografia di Carlo Zannetti
Nota di Roby Guerra
Catalogo Asino Rosso
Nota editoriale
eBook Asino Rosso
ASINO ROSSO
GIORNALE BLOG
Il Tormento del Talento. Racconti (Pop Star tribute)
CARLO ZANNETTI
A.R. (libri Asino Rosso 14)
a cura di Roberto Guerra
http://asinorosso.blogspot.com
Via Antolini, 15, 44123 Ferrara
Ottobre 2017
Cover dell'Autore
Pop Star tribute
Una raccolta di racconti scritti nel silenzio della notte dal musicista - scrittore Carlo Zannetti e dedicati a Sinéad O’ Connor, Francesca, Roman e Stefania.
Carlo Zannetti, 2017 *Photo in Usa
INTRODUZIONE
di Carlo Zannetti
Una donna con i capelli neri lunghi e vestita bene, se ne stava tutta sola seduta sul bordo della fontana di Piazza delle Erbe a Padova. Piangeva ed erano le tre di notte. Io camminavo solo ed avevo una bellissima rosa rossa con il gambo lungo che avevo comprato per una ragazza che non si era presentata all’appuntamento. Povero Carlo Zannetti. Giuro, non vidi neppure il suo viso, ma fu più forte di me , le passai quel fiore stupendo accompagnando il gesto con un sorriso sincero, non la conoscevo ma mi sembrava che quello potesse essere l’unico modo per aiutarla. Senza tante parole banali o squallidi tentativi di approccio. Lei guardò solo la rosa, e mi disse grazie. Un bel momento della mia vita.
Come quando andavo a Venezia ad interrogare la luna nelle notti estive. Alle quattro di notte non c’era più nessuno in Piazza S.Marco . Tutto era bellissimo. Quanta gente aveva guardato quello che guardavo io in quel momento. Poi mi venne in mente una vecchia foto di mio padre, nel 1933 , seduto sul marmo di una specie di panchina attaccata al quella Basilica che sembra una grande nave. Mio padre non c’è più , mentre il marmo è ancora là. Poi sentii il rumore di un accendino dietro di me. Non ero solo. Era una ragazza tedesca molto alta che stava seduta anche lei sui gradini del campanile. Manou,di Friburgo era molto intelligente e dopo pochi giorni che mi conosceva mi disse che da grande avrei fatto il musicista o lo scrittore. Ho fatto entrambe le cose.
Poi una notte attraversò la piazza una donna meravigliosa e meravigliosamente vestita che indossava una collana di perle che brillavano così perché brillava anche la sua pelle. Era una famosa cantante americana. Mi guardò negli occhi e con quello sguardo colorò quella notte magica di un azzurro così intenso che ancora adesso mi tremano le gambe.
Dopo alcuni anni tornai a Venezia con la donna della mia vita. Lei era la donna della mia vita ma io non ero l’uomo della sua vita. Così é la vita. La mia ultima canzone che s’intitola Notti Meravigliose
nel ritornello dice : Ma l’amore non muore mai , ti rincorre per sempre sai, anche se ti ha già ucciso dentro
. Ornella, che bel nome.
Pochi lo sanno ma anche John Lennon é stato a Venezia. Camminava tutto vestito di nero con tanto di cappuccio che gli copriva la testa . Era proprio lì vicino al palazzo Ducale. Eppure quella storia d’amore avrebbe potuto funzionare ma non in quel momento, magari un po’ più avanti negli anni. Fu proprio per quella donna perduta che decisi di fare il musicista professionista, perché così in qualche modo riuscivo a non pensarla quand’ero su quel palco in quel locale fumoso di Padova. Diciamo che fu lei la mia musa ispiratrice, diciamo che mi portò molta fortuna, molti rimpianti e molti pianti.
Le donne nel bene e nel male portano sempre qualcosa di meraviglioso nella vita di un uomo , questo magari al momento è incomprensibile ma nel tempo si capisce. ll tempo é passato in fretta. Quella ragazza seduta sulla fontana non so chi fosse. mio padre non c’è più ma non c’è mai stato. Manou ha avuto un sacco di figli e alleva i cavalli in Germania. Donna Summer é morta. La donna della mia vita forse è la donna della vita di qualcun altro o forse è rimasta la donna della mia vita ma non lo ha ancora capito.Meglio per lei.
John Lennon è morto nel 1980. Io sono qui che cerco di raccontarVi come corre in fretta la vita e di come si può sentire una persona fragile . La sensibilità. Quando tutto ti ferisce ma hai la possibilità di non ferire gli altri , quando hai la possibilità di percepire ciò che non si vede. Vivi una vita diversa, ti accorgi di tutto. Sei costretto dalla tua natura ad essere grato per sempre, a ricordarti solo di quelle persone che ti hanno aiutato con una parola, un gesto o un sorriso. Sei costretto a dimenticarti dei cattivi. Forse il segreto della vita è proprio questo.
Il mio amico Carlo Mazzacurati diceva sempre di trattare le persone con dolcezza perché non è possibile riuscire a comprendere i drammi che le persone sono costrette a vivere nella quotidianità. Un altro grande uomo.
Sinéad, occhi di cerbiatto, O’Connor
Impossibile non ricordarla in quel video memorabile del 1990. Quel viso meraviglioso e quella voce capace di tutto che arrivava dritta al cuore come una pugnalata sferrata con un coltello ricoperto di cioccolato.
Lei, a quel tempo, era una splendida donna di ventiquattro anni, così giovane, che si era assunta la responsabilità di recuperare un brano stupendo del grande Prince e l’aveva offerto al pubblico con uno spirito unico, assolutamente originale. Nothing Compares to You
. E‘ stata come una bomba! E’ stata la rinascita di una canzone che fino a quel momento era rimasta quasi chiusa e dimenticata in un cassetto, o meglio, pubblicata nel 1985 senza grande successo dall’autore stesso in un album del gruppo The Family
.
Il videoclip , ideato dal regista John Maybury , offre un primo piano del viso della cantante irlandese che interpreta questo brano alternando tristezza e rabbia, mentre ricorda la madre prematuramente scomparsa. Capelli corti, occhi da cerbiatto, una bellissima voce così passionale , resa preziosa da uno stile di canto unico ed inconfondibile. Sinéad convince tutti per la sua performance straordinaria.
E’ l’epoca di MTV, della rotazione continua dei video musicali e lei vince su tutti. Il suo volto illumina come una luna piena in una notte d’estate tutti i televisori del mondo. La sua dolcezza é disarmante, mentre descrive la desolazione di un vuoto incolmabile, mentre piange, mentre sembra domandare a se stessa il perché di tante incomprensioni che oggi come allora sono spesso alla base del collasso dei nostri affetti più importanti. Sinéad O’ Connor accompagna così i più diversi momenti di vita di tantissime persone. Questa é una di quelle canzoni che se riascoltata nella sua unicità produce l’effetto di ricordarci immediatamente quel periodo della nostra vita, magari , come nel mio caso, ubriaco di delusioni e di grandi amori.
E’ la finta zampata di una leonessa del rock che poi nel corso degli anni si ritira sempre di più fino a diventare in età più adulta, quasi una gattina abbandonata e molto bisognosa di affetto.
Questa é anche una storia di problemi di infanzia, killers implacabili e subdoli, che possono nascondersi per anni, per poi sbucare fuori da un momento all’altro cercando di ucciderti. Notti senza luna, tutto ciò che ti circonda diventa inutile e tu rimani sempre più solo.
I grandi talenti sono come monete d’oro che quando cadono per terra cominciano a rotolare e non riesci più a fermare.
Nella mia lunga carriera di musicista professionista , solo una volta, mi son trovato in uno stanzino di registrazione con la mia chitarra ed una donna con una voce celestiale, che a suo tempo aveva raggiunto altissimi livelli internazionali. Cari amici, vi posso assicurare che si tocca il cielo nel sentire i ricami vocali che abbracciano gli accordi che tu in quel momento stai suonando . Quel giorno mi domandai da dove venisse quella voce così perfetta, ed arrivai persino al punto di pensare con perplessità ad una dote non umana. Lei non era Sinéad, ma era comunque una donna splendida ed inquieta, perennemente insoddisfatta e triste, quasi come se avesse un caro prezzo da pagare per essere nata con quella voce così soprannaturale .
Non so cosa darei per essere stato io in quel momento di fronte a Sinéad O’ Connor in quel 1990 e cantare con lei queste parole: