Diritti Umani - Cosa Sono Realmente?
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“...Diritti Umani, Cosa Son Realmemte? è una discussione di ampio respiro che dovrebbe essere essenziale, lettura necessaria per la storia americana, per gli studi sociali e politici e per i corsi di dibattito dal liceo in poi.” D.Donovan, Revisore Senior, Midwest Book Reviews
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Book preview
Diritti Umani - Cosa Sono Realmente? - Robert Stephen Higgins
realmente?
Diritti umani - Cosa sono realmente?
Robert Stephen Higgins
––––––––
Traduzione di Giulio Chinappi
Diritti umani - Cosa sono realmente?
Autore Robert Stephen Higgins
Copyright © 2017 Robert Stephen Higgins
Tutti i diritti riservati
Distribuito da Babelcube, Inc.
www.babelcube.com
Traduzione di Giulio Chinappi
Babelcube Books
e Babelcube
sono marchi registrati Babelcube Inc.
DIRITTI
UMANI
Cosa sono realmente?
Di
Robert Stephen Higgins
––––––––
Traduzione di
Giulio Chinappi
Bradich Books ∙ Canada
––––––––
Pubblicato da Bradich Books, 160 Macdonnell St., Ste #901, Guelph, Ont, Canada N1H0A9
www.bradichbooks.com
––––––––
Copyright © 2008 by Robert Stephen Higgins
Tutti i diritti riservati. Le citazioni fino a 100 parole possono essere liberamente riprodotte in ogni pubblicazione con un chiaro riferimento alla fonte.
Traduzione di Giulio Chinappi Copyright © 2017
Copertina by Infinite Images, Guelph, Ontario
In copertina immagine composita di Infinite Images e dell'autore. Copyright sull'immagine by Bradich Books or Big Stock Photo, Inc. or iStock International Inc..
Design interno by Conceptual Design, Johannesburg, South Africa
Library and Archives Canada Cataloguing in Publication
Higgins, Robert Stephen, 1941 -
Human rights: what are they really? / by Robert Stephen Higgins
Include riferimenti bibliografici.
ISBN 978-0-9810631-1-9
1. Human rights- Philosophy. 2. Human rights I. Title
JC585.H54 2008 323 C2008-906007-5
Per ordinare una copia cartacea di Human Rights, What Are They Really?
visita www.truehumanrights.com
Stampato in Canada
Edizione italiana
DEDICA
Dedicato all'amorevole ricordo dei miei genitori, Clara e Bernie, che sono stati i primi a credere in me, ed alla mia cara moglie Ivanka, il cui amore e sostegno non sono mai mancati.
PROMESSA
Questo libro porterà chiarezza per tutti coloro che si sentono insicuri circa il proprio status in questo mondo fatto di potenti organizzazioni ed istituzioni. Questo libro porterà speranza per coloro che si sentono soggiogati dall'ingiusta distribuzione del benessere. Questo libro dirà la verità a coloro che sono confusi dalla retorica dei diritti umani.
––––––––
SOMMARIO
PREFAZIONE
INTRODUZIONE
1 LO SVILUPPO DEI DIRITTI UMANI
Sviluppo storico
Prospettive
2 TEORIA
Diritti naturali
Sovranità individuale
Sovranità sulla proprietà
Proprietà collettiva
Proprietà degli animali
Inosservanza dei diritti umani
3 IMPLICAZIONI
Sicurezza personale e responsabilità
Libertà di associazione e diritti di gruppo
Sicurezza della proprietà
Controllo degli animali
La terra e le altre risorse naturali
Pratica della religione
Educazione
Business e commercio
Ruolo del governo
4 FALSE NOZIONI DI DIRITTI UMANI
Ogni bisogno genera un diritto
Tutte le persone sono uguali
Il precedente stabilisce un diritto
La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
5 IMPLEMENTAZIONE
Diritti da implementare
Costituzione politica
Legislazione
Sistemi alternativi
Operazioni di business
Educazione
6 FORZE DI OPPOSIZIONE
Giochi di potere
Avidità e capitalismo
Tribalismo estremo
Idealismo sociale
7 UNA VISIONE COMPLESSIVA
Comportamenti
Una nazione basata sui diritti naturali
La strada da percorrere
––––––––
SUPPLEMENTI
La teoria dei diritti umani applicata alle tematiche attuali
Matrimonio omosessuale
Adozioni
Aborto
Circoncisione
Pena di morte
Rivendicazioni aborigene sulla terra
Disintegrazione degli stati
Ingerenza negli stati
Conquista di stati
Povertà nel mondo
––––––––
APPENDICE: Sommario dei diritti nella Dichiarazione Sankey
BIBLIOGRAFIA
RICONOSCIMENTI
PREFAZIONE
Quando ero un bambino delle scuole elementari, accadde qualcosa che mi portò ad interessarmi della questione dei diritti umani. Era un caldo pomeriggio primaverile, e la mia insegnante della sesta classe (equivalente della prima media, NdT) decise di lasciare da parte le lezioni ordinarie, come faceva periodicamente, per leggerci un brano tratto dal libro Tom Sawyer
di Mark Twain.
Si trattava di un momento fortemente atteso da tutta la classe, e la speranza era che non vi fossero interruzioni. Ve ne fu una, tuttavia, quando l'insegnante mi chiese di togliermi il maglione. Sebbene facesse abbastanza caldo, anche con le finestre aperte, per me rappresentava un problema. C'era una grande immagine sul retro della mia camicia a maniche corte che mi vergognavo di mostrare alla classe. Dunque rifiutai di togliermi il maglione. L'insegnante rispose che non avrebbe continuato con la lettura finché non mi fossi tolto il maglione. Nei quindici minuti di totale silenzio che seguirono, ebbi il tempo di chiedermi chi avesse il diritto di controllare quel maglione sul mio corpo. Ciò implicava un'analisi del sistema scolastico nel quale mi trovavo e, in particolare, dei limiti del potere dell'insegnante su di me. Pensando di avere una ragione personale per tenere il mio maglione addosso e che ciò fosse sufficiente, decisi di tenerlo fino alla fine della giornata. L'insegnante, invece, decise di porre fine alla crisi
proclamando una ricreazione nel cortile della scuola, dove difesi le mie posizioni di fronte ai miei compagni di classe, affermando che la decisione circa il mio maglione doveva essere mia e solamente mia. Nella mia vita di adulto ho preso coscienza del limite tra i miei diritti naturali come persona ed il potere dei governi o di altre organizzazioni su di me. Spiacevolmente, c'è stata un'intrusione sistematica da parte di entrambi oltre questo confine. Ciò include la tendenza ancora più grave a dirmi cosa pensare circa alcuni argomenti di carattere generale, come quali diritti una persona debba avere. Dal mio punto di vista, per respingere questa incursione, è necessaria una definizione chiara ed inequivocabile dei diritti umani universali e permanenti, che delinei il terreno che i governi e le altre organizzazioni non devono invadere. Questo libro rappresenta il mio tentativo di farlo.
––––––––
Robert Stephen Higgins, Marzo 2005
INTRODUZIONE
Affinché una persona abbia sicurezza e libertà nella propria vita, è necessario che vi siano dei diritti che si applichino all'individuo. Allo stesso tempo, gli altri membri della comunità ed il governo devono rispettare questi diritti. Senza diritti comunemente accettati e senza i mezzi per farli rispettare non esistono meccanismi di difesa contro gli appetiti del più forte, la volontà della maggioranza o le tracotanti ambizioni dei leader. Alcuni gruppi di persone sono particolarmente vulnerabili: le donne in alcuni Paesi, i membri di comunità di minoranze etniche o religiose, gli omosessuali, e coloro che non dispongono del potere. La difesa basata sui diritti dipende dall'identificazione dei veri diritti di base. La confusione con i falsi diritti causa uno spreco di energie e risorse limitate, e soprattutto porta generalmente a calpestare i veri diritti. Questo libro presenta una teoria dei veri diritti fondamentali ed identifica i falsi diritti che sono stati implementati a discapito dei primi. Sosteniamo che l'identificazione dei veri diritti vada oltre le inclinazioni morali o sociali di un singolo individuo; questo processo coinvolge piuttosto la ragione e l'analisi della soddisfazione dei requisiti fondamentali della verità permanente e dell'universalità.
La prima domanda da porsi è Cos'è un diritto?
. In questo libro, esso rappresenta una ragione vincolante per fornire qualcosa al titolare del diritto, e questa ragione deve essere basata su un principio incontestabile o su un contratto definito. Il diritto è affidato a qualcuno che sia capace di fornire il qualcosa
. Di conseguenza, vi sono tre elementi fondamentali di un diritto:
Il titolare del diritto (il soggetto del diritto);
La persona o le persone alle quali è affidato il diritto;
Alcuni obblighi specifici per la persona o le persone alle quali è affidato il diritto nei confronti del titolare del diritto.
Se solamente uno degli elementi elencati è mancante nell'esposizione del diritto, allora il diritto non è valido o è privo di forza. Per esempio, l'affermazione secondo la quale una persona avrebbe il diritto di lavorare è vuota, in quanto è totalmente speculativa circa le persone alle quali il diritto è affidato e su quali siano i loro obblighi.
È altrettanto importante includere qualsiasi condizione o requisito nell'esposizione del diritto, per fare in modo che sia assoluto, non condizionato, in quanto le condizioni diluiscono la forza del diritto. Per esempio, potremmo dire che una persona che stia camminando di fronte ad un cinema abbia il diritto di entrare nel cinema. Ma, se la persona tentasse di esercitare questo diritto, sentirebbe probabilmente una pacca sulla spalla con annessa richiesta di pagamento del biglietto. Con un'espressione più corretta, la persona che acquista un biglietto per il cinema ha il diritto di assistere allo spettacolo coperto dal biglietto. Se queste regole della formulazione dei diritti sono seguite, e se ci si preoccupa di esprimere questi diritti in maniera accurata, le numerose e superflue argomentazioni sulla discutibilità di un diritto verrebbero evitate.
L'implicazione di un diritto sta nel fatto di rappresentare una causa definita per compiere un'azione nei confronti del titolare del diritto e nell'avere palesemente effetto nell'hic et nunc. Non è un'esortazione a fare o non fare qualcosa. Agire su queste basi richiederebbe un consenso tra coloro che sono chiamati a sostenere ed a contribuire all'azione. Costoro farebbero riferimento ai propri principi morali o etici personali, a considerazioni pratiche, voleri e paure, compresa la paura del cambiamento. I diritti, al contrario, sono basati su principi ed obblighi accettati a priori, che siano chiari ed inequivocabili, e che abbiano un potere persuasivo assoluto. I diritti hanno il potere di sostenere la sicurezza e la dignità di ogni individuo nella comunità, di generare resistenza e castigo in caso di trasgressione, e di tenere a bada il potere dei più forti. Nel caso di una seria violazione, un diritto può giustificare l'uso della coercizione e della forza. Ad esempio, un ladro preso con le mani nel sacco può essere costretto a restituire il bottino al legittimo proprietario, ed una persona che stia subendo un'aggressione fisica è autorizzata ad utilizzare la forza necessaria per respingere l'attacco.
L'uso della coercizione e della forza, tuttavia, è generalmente riservato agli stati nell'applicazione delle proprie leggi. In ogni sistema politico che si rispetti, vi sono alcune leggi designate per proteggere i diritti di tutti gli individui, e queste leggi non devono essere in conflitto con i diritti fondamentali. Persino in questa forma di governo, così come nei regimi violenti tanto comuni nel mondo, il governo mantiene il monopolio della coercizione e dell'uso della forza sui cittadini. Seguendo questo principio, il governo può potenzialmente non rispettare o danneggiare i cittadini nella propria persona, nei propri averi o nelle proprie prospettive. Sebbene la maggioranza dei cittadini del mondo si trovino relativamente a proprio agio con il potere detenuto dal governo su di loro, in alcuni Paesi l'abuso potenziale sopra citato diventa concreto, dimostrando come l'idea dell'abuso di potere da parte di un governo non sia solamente teorico. Per questo motivo, è di vitale importanza che i governi operino basandosi sui veri diritti umani. La domanda critica è dunque: Cosa sono i diritti umani?
. La risposta dipende da quella che diamo alla domanda più basilare, ovvero da dove vengano i diritti umani. Le possibili fonti dei diritti umani possono essere divise in due gruppi principali:
1) Una fonte esterna rispetto all'uomo. Questa può essere rappresentata da un dio (per coloro che vi credono) oppure dalle leggi fondamentali che regolano la natura.
2) L'umanità stessa, il che significherebbe che i diritti fondamentali sono concepiti dalle persone per fini propri, allo stesso modo del codice stradale. Il loro proposito può essere quello di mettere in piedi una società benevola, una società religiosa o un altro tipo di società basata su un determinato modello politico, sociale o economico.
Queste due fonti sostengono due scuole di pensiero sulla provenienza dei diritti umani e su cosa siano effettivamente gli stessi diritti umani. Se il lettore si è mai domandato perché non tutti, nel mondo, abbiano semplicemente accettato l'attuale dottrina sui diritti umani, questo è dovuto al fatto che non esiste una singola teoria dei diritti... almeno per ora. Ciò non emergerà ascoltando le discussioni politiche, o seguendo le notizie dei mass media, o leggendo i libri più popolari sui diritti umani. Fino ad oggi, nel ventunesimo secolo è stata la seconda scuola a dominare.