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Leopardiana: 22 capolavori poetici
Leopardiana: 22 capolavori poetici
Leopardiana: 22 capolavori poetici
Ebook82 pages44 minutes

Leopardiana: 22 capolavori poetici

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Da L’infinito a Il passero solitario, da A Silvia a Il sabato del villaggio, da Alla luna a La sera del dì di festa. E inoltre: La quiete dopo la tempesta, Ultimo canto di Saffo, Il tramonto della luna, Canto notturno di un pastore errante dell’asia, Il primo amore, La vita solitaria, Le rimembranze, Bruto minore, La ginestra, Alla sua donna, A se stesso, Il pensiero dominante, Amore e morte, A un vincitore nel pallone, Consalvo, Il risorgimento. Una antologia delle amate poesie del più “lacrimato” poeta italiano, Giacomo Leopardi: 22 capolavori scelti.
LanguageItaliano
Release dateNov 21, 2017
ISBN9788827520680
Leopardiana: 22 capolavori poetici
Author

Giacomo Leopardi

Giacomo Leopardi was born in Recanati, a small town in the Italian Marches, in 1798. Renowned in his youth as a classical scholar, he suffered from poor health all his life and never experienced happiness in love. He visited Rome, Bologna, and Florence, but never fully broke away from his family, until in his last years he finally moved with a friend to Naples, where he died in 1837. He is the author of Zibaldone.

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    Leopardiana - Giacomo Leopardi

    Giacomo Leopardi

    LEOPARDIANA

    22 CAPOLAVORI POETICI

    © TIEMME

    www.tiemme.onweb.it

    Ebook Letteratura

    Novembre 2017

    In copertina

    Immagine della cornice da Pixabay.com

    € 3,00

    Vietata la riproduzione, la divulgazione e la vendita

    senza autorizzazione da parte dell’Editore.

    UUID: 82ac3c46-cef5-11e7-a16a-17532927e555

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice

    Intro

    LEOPARDIANA

    Ringraziamenti

    Giacomo Leopardi

    LEOPARDIANA

    22 CAPOLAVORI POETICI

    TIEMME EDIZIONI

    Intro

    Da L’infinito a Il passero solitario, da A Silvia a Il sabato del villaggio, da Alla luna a La sera del dì di festa. E inoltre: La quiete dopo la tempesta, Ultimo canto di Saffo, Il tramonto della luna, Canto notturno di un pastore errante dell’asia, Il primo amore, La vita solitaria, Le rimembranze, Bruto minore, La ginestra, Alla sua donna, A se stesso, Il pensiero dominante, Amore e morte, A un vincitore nel pallone, Consalvo, Il risorgimento. Una antologia delle amate poesie del più lacrimato poeta italiano, Giacomo Leopardi: 22 capolavori scelti.

    LEOPARDIANA

    L’INFINITO

    Sempre caro mi fu quest’ermo colle,

    E questa siepe, che da tanta parte

    Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.

    Ma sedendo e mirando, interminati

    Spazi di là da quella, e sovrumani

    Silenzi, e profondissima quiete

    Io nel pensier mi fingo; ove per poco

    Il cor non si spaura. E come il vento

    Odo stormir tra queste piante, io quello

    Infinito silenzio a questa voce

    Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,

    E le morte stagioni, e la presente

    E viva, e il suon di lei. Così tra questa

    Immensità s’annega il pensier mio:

    E il naufragar m’è dolce in questo mare.

    A SILVIA

    Silvia, rimembri ancora

    Quel tempo della tua vita mortale,

    Quando beltà splendea

    Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,

    E tu, lieta e pensosa, il limitare

    Di gioventù salivi?

    Sonavan le quiete

    Stanze, e le vie dintorno,

    Al tuo perpetuo canto,

    Allor che all’opre femminili intenta

    Sedevi, assai contenta

    Di quel vago avvenir che in mente avevi.

    Era il maggio odoroso: e tu solevi

    Così menare il giorno.

    Io gli studi leggiadri

    Talor lasciando e le sudate carte,

    Ove il tempo mio primo

    E di me si spendea la miglior parte,

    D’in su i veroni del paterno ostello

    Porgea gli orecchi al suon della tua voce,

    Ed alla man veloce

    Che percorrea la faticosa tela.

    Mirava il ciel sereno,

    Le vie dorate e gli orti,

    E quinci il mar da lungi, e quindi il monte.

    Lingua mortal non dice

    Quel ch’io sentiva in seno.

    Che pensieri soavi,

    Che speranze, che cori, o Silvia mia!

    Quale allor ci apparia

    La vita umana e il fato!

    Quando sovviemmi di cotanta speme,

    Un affetto mi preme

    Acerbo e sconsolato,

    E tornami a doler di mia sventura.

    O natura, o natura,

    Perché non rendi poi

    Quel che prometti allor? perché di tanto

    Inganni i figli tuoi?

    Tu pria che l’erbe inaridisse il verno,

    Da chiuso morbo combattuta e vinta,

    Perivi, o tenerella. E non vedevi

    Il fior degli anni tuoi;

    Non ti molceva il core

    La dolce lode or delle negre chiome,

    Or degli sguardi innamorati e schivi;

    Né teco le compagne ai dì festivi

    Ragionavan d’amore.

    Anche peria fra poco

    La speranza mia dolce: agli anni miei

    Anche negaro i fati

    La giovanezza. Ahi come,

    Come passata sei,

    Cara compagna dell’età mia nova,

    Mia lacrimata speme!

    Questo è quel mondo? questi

    I diletti, l’amor, l’opre, gli eventi

    Onde cotanto ragionammo insieme?

    Questa la sorte dell’umane genti?

    All’apparir del vero

    Tu, misera, cadesti: e con la mano

    La fredda morte ed una tomba ignuda

    Mostravi di lontano.

    IL PASSERO SOLITARIO

    D’in su la vetta della torre antica,

    Passero solitario, alla campagna

    Cantando vai finché non more il giorno;

    Ed erra l’armonia per questa valle.

    Primavera dintorno

    Brilla nell’aria, e per

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