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Daniele il tuo sorriso per vivere
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Ebook177 pages1 hour

Daniele il tuo sorriso per vivere

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About this ebook

“Daniele il tuo sorriso per vivere” quando la disabilità colora la vita, regala una visione immediata e sincera del quotidiano vivere l’affetto con una persona con disabilità, e sfida la parzialità e la limitatezza della conoscenza scientifica. Parla della famiglia che oscilla tra la presa di coscienza della malattia e la continua spinta esigente ad adattarsi al cambiamento, modificando la propria vita e il proprio modo di pensare per comprendere Daniele che ha dato a tutti la capacità di compiere questo movimento interno, questa rivoluzione affettiva e mentale. Si ragiona fuori da schemi e preconcetti, i piccoli traguardi sono grandi vette raggiunte e costituiscono fonte di ammirazione per il figlio, proprio perché non è la meta che conta ma il percorso fatto per arrivarci.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateNov 29, 2017
ISBN9788892698901
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    Daniele il tuo sorriso per vivere - Giuseppe Brancato

    Indice

    Danieleil tuo sorriso per vivere

    Prefazione

    Introduzione

    L’angoscia percorre la mia mente

    Per intuire la malattia

    Storia di un percorso

    I perché di una scelta

    Periodo giallo

    La felicità ha il sopravvento sui primi sintomi

    I miei figli

    Le prime difficoltà

    La Sardegna

    La Sicilia

    Viaggiare insieme

    In campagna

    Daniele e l’acqua

    L’inquietudine

    Periodo Verde

    Non arrendersi mai

    Daniele cresce

    L’esperienza scolastica

    La scuola primaria

    La scuola media

    Le gite scolastiche

    La scuola superiore

    A Carmelo

    Periodo blu

    Il colore preferito di Daniele

    La prima sedia a rotelle

    L'intervento chirurgico

    Sorpresa maledetta

    Stato di male profondo

    Periodo rosso

    Vivere la difficoltà quotidiana

    La comunicazione non verbale

    Alla mamma

    La comunicazione verbale

    Il linguaggio degli occhi

    Emotività

    Gli altri

    I nonni

    Quanti nonni compagni di viaggio

    Le cose che Daniele ama

    Daniele incontra gli animali

    Zio e nipotina

    Parlano di Daniele

    Vivere Daniele

    Caro Daniele...

    Giuseppe Brancato

    Daniele

    Il tuo sorriso per vivere

    Daniele - Il tuo sorriso per vivere -  Quando la disabilità colora la nostra vita

    di Giuseppe Brancato

    Ebook realizzato da: Giulia Abbate - studio83.info

    Quest’opera non può essere riprodotta, utilizzata o trasmessa anche parzialmente, senza l’autorizzazione dell’autore.

    Copyright © 2017 - Giuseppe Brancato

    ISBN: 9788892698901

    Youcanprint Self-Publishing

    Daniele

    il tuo sorriso per vivere

    Quando la disabilità colora la nostra vita

    Giuseppe Brancato

    Dedicato alla persona che più di ogni altra ha dato tutta se stessa, permettendo nello stesso tempo la normalità familiare, con dedizione e amore.

    La donna che ha permesso la mia crescita professionale sacrificando se stessa: mia moglie.

    Dedicato alla sua caparbietà e voglia di riscatto.

    Dedicato ai miei figli.

    Dedicato a tutti coloro che hanno avuto, hanno e avranno un sorriso o una carezza per Daniele.

    Dedicato a tutte le persone disabili e ai loro familiari.

    Grazie, Lucia, per l’affetto e l’amicizia nei nostri confronti.

    Grazie anche a voi, educatori e compagni del Centro Linar.

    Prefazione

    Oggigiorno sembra che l’arte di scrivere sia diventata improvvisamente di dominio pubblico.

    Scrivono libri attori, calciatori, soubrette, cantanti, conduttori televisivi, per non parlare di politici e tuttologi vari .

    Molte di queste persone i libri se li fanno scrivere da professionisti specializzati in quest’attività.

    Molte di queste persone non hanno molto da dire, ma qualcosa inventano, pur di apparire sulla copertina del loro libro.

    Il libro di Giuseppe Brancato, che ho l’onore e il piacere di presentare ai lettori, non è uno di questi libri finti.

    L’Autore di questo racconto autobiografico è un vero autore: solo lui può scrivere quello che scrive. Senza filtri, senza mediazioni stilistiche e senza formalità le parole scaturiscono spontanee , vive e autentiche, dalla mente ma soprattutto dal cuore del babbo di Daniele.

    Brancato scrive di getto, senza il filtro formale della scrittura accademica che risponde alle rigide regole del testo, portando sulle pagine l’immediatezza e l’urgenza dell’esperienza di vita autentica.

    Il racconto regala una visione immediata e sincera del quotidiano vivere l’affetto con una persona con disabilità, e sfida la parzialità e la limitatezza della conoscenza scientifica.

    Ci sono periodi di colori diversi nella vita di Daniele e della sua famiglia: giallo, verde, blu, rosso. Non c’è il periodo nero. Questo è quello che ci dice questo genitore: ci dice che la vita di una persona con disabilità grave è una vita che serve a colorare le vite degli altri, per comprendere fino in fondo che la vita è una possibilità. Nel testo si capisce, piano, piano, che la medicina non è la soluzione, la guarigione è una cosa diversa. Non si tratta di rassegnazione, accettazione della malattia, perdita della speranza, ma non si tratta nemmeno di negare l’oggettivo dolore, la progressione inesorabile della patologia che non lascia possibilità di fuga. Non vedere, non sentire, fingere che tutto sia normale è impossibile.

    Il racconto parla di una famiglia che oscilla tra la presa di coscienza della malattia e la continua spinta esigente ad adattarsi al cambiamento, modificando la propria vita e il proprio modo di pensare per comprendere Daniele. L’Autore ci dice che è proprio Daniele che ha dato a tutti la capacità di compiere questo movimento interno, questa rivoluzione affettiva e mentale. Non siamo noi che serviamo a Daniele, è lui che serve a noi, pensano i suoi familiari.

    Si supera la concezione che una famiglia con un figlio con disabilità sia una famiglia con disabilità, per abbracciare l’idea che una famiglia con un figlio con disabilità che riesce ad organizzarsi flessibilmente intorno a questa realtà è una famiglia spesso più forte e più stabile.

    Certamente la nascita di Daniele ha portato con sé una fase di forte stress, dato dal lutto della diagnosi, che però è rimasta solo un’etichetta perché nel tempo è andata perfezionandosi la vera diagnosi. La vera conoscenza della malattia di Daniele l’hanno i suoi familiari negli anni e nei modi trascorsi insieme. La famiglia continua a crescere, non si blocca, vive. Spesso, dall’esterno, chi non ha fatto esperienza di famiglia con figli disabili legge i comportamenti adattivi dei familiari del figlio disabile come reattivi al grave lutto procurato dalla non corrispondenza del figlio reale al figlio ideale desiderato.

    Sempre più spesso, forse anche grazie al fatto che, anche se non siamo certo arrivati alla perfezione, tuttavia qualche passo sul fronte dell’integrazione è stato fatto, sempre più spesso, dicevo, le famiglie, come la famiglia di Giuseppe Brancato, non accettano la cristallizzazione di uno stato di irreparabilità e di disperazione controllata, non cadono nella passiva rassegnazione o nella negazione, ma accettando l’inaccettabile costruiscono un nuovo progetto di famiglia, giorno dopo giorno, con grande fatica ma con grandissima soddisfazione.

    Dal racconto della sua vita familiare, l’Autore ci dice chiaramente, con orgoglio e con forza, che Daniele è fonte di soddisfazione. Si ragiona fuori da schemi e preconcetti, i piccoli traguardi sono grandi vette raggiunte e costituiscono fonte di ammirazione per il figlio, proprio perché non è la meta che conta ma il percorso fatto per arrivarci. L’impegno e la tenacia con cui i membri della famiglia si sono impegnati ha finito per rafforzare quella che è tutt’altro che una famiglia disabile.

    Daniele non è un figlio con disabilità: Daniele è Daniele, questo è chiaro e ben raccontato dalla nascita ad oggi. Nel rapporto con gli altri, nelle sue inclinazioni, in quello che vuole fare: un figlio.

    I suoi genitori sono stati capaci di pretendere il supporto sociale, si sono imposti il più possibile, hanno rifiutato di essere isolati rispetto alla comunità e anche questo contribuisce a dare vigore alla famiglia e a Daniele, rafforzando il legame di coppia ed il legame fraterno.

    Genitori, fratello, nipotina sono riusciti ad attuare il miracolo, la guarigione vera, il rovesciamento di segno, da negativo in positivo e ci dicono che il motore di questo cambiamento è proprio Daniele.

    Nel terminare questa presentazione propongo al lettore la lettura di una poesia scritta da una bambina con disabilità di undici anni, Alice Sturiale (Il libro di Alice, Rizzoli, 2000), mia nipotina, la quale ha innescato nella nostra famiglia proprio questa vivifica rivoluzione.

    Lucia Bigozzi

    Introduzione

    Mi chiamo Giuseppe. La mia famiglia è composta da mia moglie Antonella e dai miei figli: Carmelo e Daniele.

    Carmelo è oggi sposato con Anna Rita ed è papà di una bellissima bambina, Greta, avuta da una precedente relazione. Risiede in un’amena cittadina sulle colline fiorentine, dopo essersi laureato a pieni voti e con lode all’Università di Firenze.

    Daniele ha continuato a vivere con noi, a causa del suo stato di disabilità.

    In queste pagine ho piacere farvi partecipi di uno spaccato della mia famiglia, che riguarda Daniele e la sua malattia, con le sue vicissitudini.

    Il motivo è più semplice di quanto forse si possa immaginare.

    Questa mia è una singola storia, fatta di mutevoli sfaccettature: che hanno segnato profondamente il mio modo di percepire una malattia parzialmente sconosciuta; ma che hanno cambiato in senso positivo la mia relazione con gli altri.

    Daniele nasce da parto normale, e dopo

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