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Tecniche per la vita eterna - Volume 2 - Pratica: I sistemi e le applicazioni di Grigori Grabovoi - Volume 2 - Pratica
Tecniche per la vita eterna - Volume 2 - Pratica: I sistemi e le applicazioni di Grigori Grabovoi - Volume 2 - Pratica
Tecniche per la vita eterna - Volume 2 - Pratica: I sistemi e le applicazioni di Grigori Grabovoi - Volume 2 - Pratica
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Tecniche per la vita eterna - Volume 2 - Pratica: I sistemi e le applicazioni di Grigori Grabovoi - Volume 2 - Pratica

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About this ebook

In questo secondo volume, sarà possibile approfondire le tematiche fondamentali sulla rigenerazione cellulare e l’autoguarigione in direzione del sistema di base dell’uomo, che è stato creato non per ammalarsi o invecchiare. La scienza moderna sta facendo passi da gigante nella ricerca e nell’apprendimento di conoscenze propedeutiche al ringiovanimento della specie. In questo sistema si colloca anche la scienza spirituale di Grigori Grabovoi che insegna, essenzialmente tramite l’utilizzo della luce sotto forma di fotoni, a gestire i campi morfologici informativi della realtà manifestati sotto ogni aspetto, in direzione di un ordine, che viene definito Norma divina. Questo ordine, manifestato in un solo evento, contribuisce a normalizzare ogni altro spazio personale e della realtà, fino alla completa modificazione dei sistemi di credenze moderne. Guarigione del corpo fisico, guarigione del sistema emotivo, abbondanza e realizzazione di sé, sono i principali risultati che si ottengono dall’applicazione di questi sistemi, portando il livello della conoscenza e quindi della vibrazione, allo stesso livello del Creatore originario della realtà.
LanguageItaliano
Release dateNov 30, 2017
ISBN9788863654462
Tecniche per la vita eterna - Volume 2 - Pratica: I sistemi e le applicazioni di Grigori Grabovoi - Volume 2 - Pratica

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    Book preview

    Tecniche per la vita eterna - Volume 2 - Pratica - Angelo Vitale

    Srl


    INTRODUZIONE

    Il secondo volume de Le tecniche per la vita eterna completa un lavoro personale di studio e approfondimento dei sistemi di Grigori Grabovoi, sia come ricercatore che come persona che utilizza la tecnica per il proprio miglioramento personale.

    Questa seconda sezione del trattato sarà di ordine più pratico. Allo sviluppo dei concetti relativi all’insegnamento è stato affiancato un sistema si applicazioni pratiche che potranno essere utilizzate dal lettore per normalizzare i sistemi relativi alla sua esistenza spaziotemporale, in direzione della Norma biologica, sociale e del mondo intero.

    La sintesi e divulgazione delle opere di Grabovoi rappresentano un lavoro importante, diretto alla creazione di un manuale che possa, nel tempo, aiutare tutti coloro che si avvicinano a questo modo di vivere e permettere di raggiungere la pace, la salute, l’ordine e la realizzazione di sé nell’ambito dello sviluppo eterno.

    Quando dico nel tempo, intendo dire che questo libro potrebbe diventare un fedele alleato del miglioramento di sé. La lettura e la rilettura dei concetti principali dell’insegnamento di base, di cui mi occupo ormai da diversi anni, fornirà al lettore livelli di comprensione sempre maggiore. Oggi si comprende un concetto, domani un altro; nelle successive letture si apre il portale della conoscenza. Questo libro non dovrebbe essere considerato un libro di lettura, ma un training diretto al miglioramento del proprio stato di salute e benessere sociale proprio come vuole la tradizione del manuale.

    Esiste un livello di apprendimento silenzioso in tutti gli insegnamenti umani. Sono sicuramente famosi gli studi sul linguaggio non verbale nella comunicazione e per le tecniche di Grabovoi questo concetto vale mille volte di più. In ogni parola dell’insegnamento è contenuto tutto il campo morfologico-informativo dell’insegnamento stesso: ciò significa che la comprensione di un solo concetto vale come se si fosse compreso tutto il sistema.

    Questo approccio quantico allo studio è quello che si dovrebbe adottare quando si legge un testo di Grabovoi o un testo che parla dei suoi lavori, perché, visto in questa condizione, lo studio diventa un vero e proprio pilotaggio della realtà, che funziona esattamente come un esercizio della tecnica. Questo metodo empirico naturalmente è consigliato da Grabovoi e io mi limito a riportare questa informazione, affinché in ognuno di voi si sviluppi lo stesso criterio mentale durante lo studio del seguente volume.

    Ci sono molte testimonianze di persone che soltanto durante lo studio dei testi hanno sviluppato delle guarigioni e questo aspetto è di fondamentale importanza, perché la comprensione e la fiducia che nella sola lettura si sviluppi un’espansione della Coscienza, aiuterà il lettore a risolvere più velocemente le proprie questioni personali.

    Viviamo in un’epoca molto intensa sotto ogni punto di vista. Mai nella storia dell’uomo i processi di scambio dell’informazione si sono manifestati con questa velocità e, a volte, con tale irruenza.

    Come per il principio di yin e yang della medicina cinese, il sistema umano sta sviluppando una vera e propria disintossicazione dalle manifestazioni del proprio libero arbitrio e questo si può osservare dai fatti a cui assistiamo sul pianeta ogni giorno.

    A differenza di molti saggi spirituali presenti nel mondo, il sistema di Grabovoi fornisce uno schema di soluzioni ampio e profondo, che contribuirà notevolmente a migliorare lo stato delle cose da qui in avanti.

    Questo volume è strutturato in maniera da comprendere i sistemi più importanti del pilotaggio e sviluppare la percezione extrasensoriale che ogni individuo ha nel suo bagaglio genetico.

    Il sistema del risveglio, fornito dalla tecnologia di Grigori Grabovoi, non è una semplice tecnica da utilizzare all’occorrenza, ma piuttosto un modus vivendi da inserire nel proprio codice comportamentale sin dal primo momento della lettura. Come avviene in un’immersione subacquea volta all’osservazione del mondo marino, lo studio della tecnica ci fa conoscere la realtà da un altro punto di vista e ci insegna a gestirne i campi informativi con gli strumenti potentissimi a nostra disposizione: principalmente l’Anima, lo Spirito, la Coscienza e la percezione.

    Attraverso il sistema del pilotaggio dell’informazione, possiamo strutturare il nostro corpo secondo regole stabili di benessere e soddisfazione, come mai abbiamo sperimentato prima.

    Nell’applicazione degli esercizi troverete un nuovo modo di comprendere il mondo. Si modificheranno le preferenze, i gusti, le priorità: cambierete il rapporto con il passato e la percezione degli altri esseri viventi, umani e animali.

    Imparerete a percepire lo sviluppo eterno anche mentre bevete un bicchiere d’acqua, perché il processo di estensione della percezione sarà inevitabilmente applicato a ogni azione umana.

    Tramite lo studio e il pilotaggio imparerete a comprendere il concetto di velocità dello scambio di informazioni tra l’esterno e il corpo fisico. La guarigione sarà inevitabile.

    Come per il genere umano, anche l’attività di Grabovoi si è modificata nel corso degli anni ed è passata dall’applicazione della sua chiaroveggenza diretta ai singoli problemi delle persone, all’applicazione della chiaroveggenza diretta al miglioramento del mondo nel suo complesso; ciò è anche dimostrato dal fatto che è stata creata un’apparecchiatura, PRK-1U, in grado di percepire la concentrazione umana ed espanderla nel campo dell’informazione per attivare il ringiovanimento e lo sviluppo eterno.

    Le sue lezioni si sono rese più specifiche, intense, profonde. La conoscenza del sistema di base aiuta le persone a comprendere più velocemente il suo nuovo messaggio, basato essenzialmente sulla comprensione di Dio e dell’amore presente nel mondo; amore che talvolta viene sottratto dall’equazione realtà e sostituito con azioni basate solo sul principio di miglioramento egoistico.

    Non è facile trasferire la sensazione di quanto sia importante questo insegnamento. A volte sarebbe più facile dimostrarlo con quantitativi di energia visibile, ma questo andrebbe contro la legge divina della sperimentazione personale e del sistema empirico, su cui si basa il concetto di evoluzione dell’uomo.

    Gli esercizi di pilotaggio che ho scelto per questo volume sono tutti volti alla comprensione e alla manifestazione del sistema di sviluppo eterno. Ho scelto quelli più facili e applicabili a ogni attività umana, sociale e fisica.

    Il materiale di questo volume proviene essenzialmente da seminari di Grabovoi svolti in un arco temporale molto vasto e fornisce al lettore la chiave suprema di valutazione di se stesso e del mondo.

    È utile ripetere ciclicamente gli esercizi per approfondire lo sviluppo della connessione tra Anima e Coscienza, permettendo al corpo fisico di irradiare la quantità di luce necessaria allo sviluppo eterno e al ripristino di ogni situazione secondo lo schema divino precostituito per ogni elemento del creato.

    Buona lettura e vita eterna a tutti.

    1. L A PERCEZIONE DELLA VITA ETERNA NELL ’ EPOCA CONTEMPORANEA

    La fine della vita è qualcosa che non ci piace.

    Nella migliore delle ipotesi viviamo quel fatidico momento con rassegnazione. Talvolta ci comportiamo come se il nostro unico compito sia quello di raggiungere quel momento che corrisponde a un punto esatto dello spazio-tempo, nel migliore dei modi.

    Allora cerchiamo di essere sani, ricchi, di avere un posto nella società, un ruolo nella famiglia e nel lavoro, in maniera da esorcizzare il più possibile quel momento e renderlo il più momentaneo ed effimero possibile.

    Contemporaneamente l’idea della morte, in modo inconscio, ci sprona a vivere sempre più intensamente: da questo deriva essenzialmente il suo fascino, la sua capacità attrattiva.

    L’uomo ha da sempre cercato di trovare la via della vita eterna attraverso la letteratura, la tecnologia, il progresso scientifico. C’è chi cerca risposte nella biologia e chi nel cervello; altri sostengono che l’immortalità segnerebbe la fine del genere umano, anche se questa affermazione appare paradossale.

    Ma la morte sarà davvero sempre così inevitabile? O si potrà davvero vivere per sempre?

    C’è chi dice che il nostro pianeta non ha abbastanza spazio per l’immortalità dei suoi abitanti, che non ha abbastanza risorse; che essere immortali in questa condizione attuale non farebbe altro che compromettere il livello sociale dell’individuo e generare sempre più odio e guerre per l’accaparramento delle risorse per una vita che ormai sarebbe diventata senza fine.

    La nostra percezione del tempo ci fa credere che stiamo andando avanti, perché la nostra Coscienza umana presenta apparentemente una struttura lineare che percepisce il passare dei secondi dall’infinito passato a un futuro che, però, per ognuno di noi non è infinito.

    Sulla base di questo vecchio paradigma, la morte ha segnato l’esistenza della paura e ci ha anche reso più umili, sebbene questo non sia valso per tutti.

    Ma cosa accadrebbe, se la vita non finisse mai? La nostra concezione del tempo si sgretolerebbe come neve al sole: nessuno più crederebbe che il tempo sia lineare.

    Solo nell’arco degli ultimi due secoli, la durata media della vita è passata da quaranta a ottant’anni; le svolte nel campo della biologia e della fisica ci fanno sperare nell’immortalità.

    La nascita e lo sviluppo della fisica quantistica hanno aperto un varco enorme nel campo informativo di percezione della vita. Per coloro che vivono in questo ambiente scientifico così avanzato, la possibilità che la materia si possa costantemente rigenerare, ormai, fa parte del nuovo sistema di convinzioni.

    Quest’ultimo secolo trascorso ha fatto spostare l’asse dell’attenzione dall’attesa della morte alla speranza della vita eterna.

    La letteratura ha sempre affrontato questo tema. Pensate per un momento a Dorian Gray o al dottor Frankenstein: le loro storie rappresentano un rudimentale approccio letterario all’argomento che poi è stato ripercorso e amplificato dalla fantascienza; in essa si sono creati spazi descrittivi che ospitavano concetti come la scienza che rigenera la vita o formule per raggiungere l’immortalità.

    Come spesso accade nell’arte, però, è la vita che viene imitata. Lo spunto della fantascienza e della letteratura nasce da una realtà nascosta nei segreti dell’uomo, che adesso stanno per essere svelati.

    Molti scienziati in questo momento si stanno prodigando per comprendere la realtà eterna nascosta all’interno di organismi viventi, cercando di adattare alla biologia umana le caratteristiche di quegli organismi per rigenerare lo stato cellulare dell’individuo.

    Attualmente molti oggetti della realtà fanno pensare all’esistenza della vita eterna. Pensiamo, per esempio, alle statue, alla televisione o al frigorifero di casa.

    Sono oggetti che nel nostro immaginario dovrebbero durare per molto, molto tempo: la stessa percezione si manifesta quando ci troviamo di fronte a un grande paesaggio naturale o a una montagna.

    Anche gli oggetti che contengono al loro interno ricordi di famiglia o di amori passati ci fanno pensare a uno spazio energetico molto più ampio dell’oggetto in sé e al concetto di oggetto esteso, legato a paradigmi più vasti; paradigmi che arrivano fino al livello dell’emotività personale.

    Una delle leggi fondamentali della fisica, il secondo principio della termodinamica, dice che tutto è destinato a deterioramento e decadimento. Gli esseri viventi sono fatti di atomi e, teoricamente, gli atomi dovrebbero rispondere a questo sistema di deterioramento (Grabovoi sostiene esattamente il contrario).

    Questo principio costituirebbe la spiegazione del fatto che, nell’universo, tutto ha la tendenza a passare dall’ordine al disordine e, una volta passato questo livello, potrebbe essere molto difficile rimettere a posto le cose. Questo principio è lo stesso che la medicina moderna applica alla cosiddetta malattia terminale e viene comunemente chiamato entropia. Se, per esempio, noi versiamo del latte all’interno di una tazza di caffè, per riportare poi il caffè al suo stato originario, ci vorrebbe un tempo infinito; un processo non impossibile, ma di sicuro molto lungo.

    Questo è ciò che la scienza stabilisce riguardo ai fenomeni cosmici e umani. L’entropia, quindi, sarebbe un evento secondario a ogni azione, perché modifica un evento da uno stato x a uno stato y senza la possibilità di ripristino.

    Quindi, per la scienza moderna, niente può sottrarsi al potere dell’entropia, nemmeno le cellule del nostro corpo: è per questo che si invecchia. Sempre teoricamente. È per questo che si muore. Sempre teoricamente.

    Negli ultimi tempi, a quanto pare, c’è un barlume di speranza: esiste un modo di ripristinare l’ordine dal disordine.

    Pare, dunque, che esista la possibilità del verificarsi dell’entropia al contrario. Facciamo un esempio: se mettiamo su un piano due gruppi di oggetti, per esempio delle palline verdi e rosse disposte sui due lati opposti, e facciamo muovere il piano agitandolo come se fosse un piccolo terremoto, le palline colorate si mischieranno tra di loro grazie al fenomeno dell’entropia. Per ripristinare lo stato iniziale, sarà necessario intervenire con una certa quantità di energia esterna, affinché le palline possano ritornare al lato di appartenenza. Questa energia esterna, in questo, caso è semplicemente la mano umana che le rimette a posto oppure dovremmo muovere il piano un numero altissimo di volte.

    Se portiamo questo esempio all’interno di ogni campo informativo umano, possiamo stabilire che l’entropia può essere fermata con un intervento che porti l’energia al livello originario di ordine.

    Se consideriamo la malattia, essa costituisce forse il fenomeno di entropia maggiore: tenendo presente i tentativi che fa la medicina, di contrastare la malattia, possiamo senza dubbio stabilire che all’interno del sistema umano esiste la convinzione, seppur remota, che l’entropia possa essere controllata; per far sì che ciò avvenga, però, è necessario uno sforzo costante nell’introduzione di questa energia di ripristino.

    Energia e concentrazione consentono di gestire il caos

    Potrebbe però apparire molto più difficile invertire l’entropia all’interno del corpo umano: quindi, da dove dovremmo iniziare? A questa domanda sta cercando di rispondere la fisica da alcuni anni. Secondo la scienza, per invertire l’entropia all’interno di un evento, è necessario partire da dove si genera energia, cioè dal suo nucleo motore.

    Se analizziamo il

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