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Il Gioco dell'Esordiente
Il Gioco dell'Esordiente
Il Gioco dell'Esordiente
Ebook120 pages1 hour

Il Gioco dell'Esordiente

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About this ebook

Jessica Song è stanca di essere una brava ragazza, intrappolata in una relazione ben oltre la sua fine. Reduce da una recente rottura, si fa un giro nel paese della trasgressione come tirocinante per l’organizzazione di eventi sportivi.

Il giocatore di baseball esordiente Jay Pak Ahn è stato bruciato una volta di troppo dalle brave ragazze, specialmente da quella traditrice della sua ex fidanzata. Quando incontra la selvaggia Jessica, getta al vento la cautela per divertirsi con lei fino in fondo.

Jessica e Jay si accordano per trascorrere una settimana di appuntamenti incantati, occhi a cuoricino e sesso sfrenato per liberarsi entrambi dei rispettivi ex.

LanguageItaliano
PublisherBadPress
Release dateMar 16, 2023
ISBN9781547510115
Il Gioco dell'Esordiente
Author

Rachelle Ayala

Rachelle Ayala is an award-winning USA Today bestselling author of contemporary romance and romantic suspense. She writes emotionally challenging stories but believes in the power of love and hope. Her book, Knowing Vera, won the 2015 Angie Ovation Award, and A Father for Christmas garnered a 2015 Readers' Favorite Gold Award. Christmas Stray was awarded the 2016 Readers' Favorite Gold Award and A Pet for Christmas had an Honorable Mention. In 2017, Playing for the Save received the Readers' Favorite Gold Award for Realistic Fiction. Sign up for her NEWSLETTER to get a FREE surprise book and her latest book news! http://smarturl.it/RachAyala Visit her Reader's Guide at http://rachelleayala.net/books/ or contact her at http://smarturl.it/ContactRachelle Join her STREET TEAM https://www.facebook.com/groups/ClubRachelleAyala/

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    Il Gioco dell'Esordiente - Rachelle Ayala

    Il Gioco dell'Esordiente

    Rachelle Ayala

    ––––––––

    Traduzione di Irene Aprile 

    Il Gioco dell'Esordiente

    Autore Rachelle Ayala

    Copyright © 2017 Rachelle Ayala

    Tutti i diritti riservati

    Distribuito da Babelcube, Inc.

    www.babelcube.com

    Traduzione di Irene Aprile

    Progetto di copertina © 2017 Rachelle Ayala

    Babelcube Books e Babelcube sono marchi registrati Babelcube Inc.

    Il Gioco dell’Esordiente

    Rachelle Ayala

    Lovely Hearts Press

    >>><<<

    Un home run caldo bollente! – Lyssa Layne

    >>><<<

    Dedica

    Chantel Rhondeau

    ––––––––

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    Contatta Rachelle su https://smarturl.it/ContactRachelle

    ––––––––

    Altri Libri di Rachelle Ayala

    A Father for Christmas: Un Padre per Natale

    A Pet for Christmas: Un Cucciolo per Natale

    Christmas Stray: Fuga di Natale

    Playing without Rules: Gioco Senza Regole

    Playing the Rookie: Il Gioco dell'Esordiente

    Bad Boys for Hire: Ryker: Ribelli in Affitto - Ryker

    366 Ways to Know Your Character: 366 modi per conoscere i tuoi personaggi

    Romance In a Month: Scrivere una storia d'amore in un mese

    Playing Catch: Gioco Duro

    Capitolo 1

    ~Jessica~

    Non avevo idea che i giocatori di baseball fossero così grossi.

    Un'irriverente voce maschile alle mie spalle dice Sono giocatori della major league, che cosa ti aspettavi?

    Ooops, faccio scattare la testa e becco Todd Martin, mio amico e coordinatore interno, con un sorrisetto stampato in faccia. I suoi denti luccicanti lampeggiano con aria d'intesa, e lui scuote la testa, facendo rimbalzare i suoi ricci afro.

    Qualcosa di più grande dei piccoletti, ma questi ragazzi sono dei colossi. Siamo sicuri che non si tratti di football?

    Jessica Song. Lui agita l'indice e sbircia al di sopra degli eleganti occhiali con montatura di corno alla Johnny Depp. Gentilmente, evita di riferirti agli atleti come piccoletti, o revocherò il tuo tirocinio.

    Un punto a tuo favore, capo. Raddrizzo i fogli per le firme sulla mia cartellina e resto in piedi dietro la mia postazione 'dalla A alla C'. Li ho visti solo in TV e, beh, wow, nella vita reale sono favolosi.

    Recupera la mascella dal pavimento e lascia che si registrino. Todd mette la mano a coppa accanto alla bocca e sussurra Se ne vedi uno che ti piace, annota il numero della tua stanza sul retro del suo badge.

    Uh, non è quello per cui sono venuta qui. Inoltre, sono ancora presa da qualcun'altro, più o meno.

    Questo è esattamente il motivo per cui devi stare qui, ragazzina. Dovresti passare oltre. E per quanto riguarda i giocatori di baseball, non sono mai abbastanza. Todd ammicca e indica col pollice. E via! Arrivano.

    Vengo placcata dalla confusione e dal calore mentre il primo gruppo di atleti della major league avanza con passo spavaldo verso il mio tavolo. Sono davvero qui per accalappiare uno di questi ragazzi per portarmelo a letto? Non ho mai avuto avventure di una notte, voglio dire, non sono esattamente il genere groupie.

    Così dicono tutti, la mia irriverente voce interiore mi mostra il dito medio.

    Comunque. Ecco che vengono. Vengono? Non avevo intenzione di essere così maliziosa.

    Ma davvero? G, la mia dea interiore alza gli occhi al cielo, ammesso che abbia gli occhi. Humpf, la renderò cieca come la Giustizia o chiunque sia la figura con la bilancia. Adesso non ho tempo di vedermela con lei, con questi giocatori di baseball che incombono.

    Un bel pezzo d’uomo si ferma davanti al mio tavolo. Inclino il viso verso l’alto, più in alto, e la voce mi si blocca in gola.

    B-benvenuto a-agli allenamenti di primavera. Per favore, firmi e prenda il cartellino con il nome. Oh, e la sua cartellina, signor, signor? Uh, non so il suo nome perché non indossa il cartellino.

    Datti una calmata, Jessie. Sei una tale idiota. Da qualche parte entro i limiti del mio balbettio, G deve dire la sua. Perché lei è sempre così articolata?

    Perché io sono una dea e tu sei un’idiota.

    Tre uomini con la corporatura da boscaioli formano uno spesso muro di virilità davanti al mio tavolo, bloccando tutta la luce e risucchiando l’ossigeno dalla stanza.

    Deglutisco, incapace di smettere di fissare inebetita le mandibole cesellate, le facce abbronzate e i muscoli solidi, evidenti anche sotto le giacche eleganti.

    Uno dei giocatori ridacchia. Devi essere nuova se non sai chi sono.

    O cieca, la me stessa interiore mi punzecchia le costole.

    Il suo amico gli dà un pugno sul bicipite. Dovresti essere contento che non riconosca il tuo brutto muso.

    Oh, mi dispiace. Aspetti, la cerco. Sfoglio l’elenco dei membri della squadra, riuscendo appena a contenere la bava che ho alla bocca. Perché non ho studiato questo la notte scorsa, invece di giocare ai videogiochi con gli altri tirocinanti?

    Videogiochi, per favore. Avresti dovuto dar loro una bell’occhiata. Te l’avevo detto, sei un’idiota.

    A. J. Callahan. Un uomo con grossi baffi indica il suo nome. Ho una suite. Mia moglie e i bambini vengono a farmi visita nel weekend.

    Sta zitta, G. È sposato, ok?

    Grazie, Signor Callahan. Metto una spunta al suo nome e afferro un pacco regalo pieno di gadget dei nostri sponsor. Quanti bambini?

    Tre. Sorride a trentadue denti, spingendo in fuori il petto. Due maschi e una femmina.

    Scavando sotto il tavolo, trovo gli zaini da bambini. Lui li avvolge tutti e tre attorno al polso e fa l’occhiolino. Se vuoi guadagnare qualche extra, chiamami.

    Prego? Il mio cuore sprofonda e la mascella si disarticola. Una moglie, tre figli e me?

    Sembra divertente, G ricomincia col sarcasmo.

    Non ti avevo detto di stare zitta? Mi siederò su di te. Esatto, e ti scoreggerò nel naso. Ora resta dentro e chiudi il becco, strega. Lei trasalisce. Detesta quando la faccio sparire. Ha, ha.

    Hanno quattro, sette e nove anni. La bambina è la più grande. Lancia un’occhiata al cartellino con il mio nome e scribacchia sul suo biglietto. Anche le si chiama Jessica. Le dica cosa fare e lei farà obbedire i maschietti.

    I maschietti, suona vizioso, G sputacchia anche se le sto bloccando le vie aeree.

    Oh! Certo. Grazie, Signor Callahan. Metto in tasca il biglietto e passo al giocatore successivo. Fiew. È andata molto bene. Quest’idea di far diventare Jessica una sgualdrina non funzionerà. Non sono una rovinafamiglie e neanche una che spezza cuori.

    Già, giusto, noi ci facciamo solo spezzare e spappolare il cuore, non arriviamo mai al punto di incarnare Afrodite, dea dell’amore.

    E di chi è la colpa? Sei tu la dea, dovresti aiutarmi.

    Gli uomini si ammassano davanti al mio tavolo.

    Woohoo, si ammassano, ora si che ragioniamo.

    Già, ed è meglio che vada avanti prima di farmi licenziare. Non ho tempo radiografarli. Mi dispiace, G.

    Mani, molte delle quali enormi, volti, cesellati e stupendi, petti, dannatamente attraenti, ma visto che sono troppo impegnata per alzare lo sguardo, i miei occhi sono fermi a livello dell’inguine. Una sinfonia di voci sexy in una moltitudine di accenti si mescola attorno a me. Altro che flirtare e restare abbagliata, riesco appena a tenere il passo con il flusso, porgendo pacchi regalo, pass, zaini, cartellini, penne, blocchi per appunti e cartelline mentre rispondo alle domande.

    Getto un’occhiata verso i miei colleghi tirocinanti, ma nessuno ha il tempo di chiacchierare. Con i sorrisi stampati in faccia, fanno procedere la fila, smistando i giocatori per squadra e alloggio. Cinquanta squadre di professionisti discendono sulla grande area metropolitana di Phoenix per l’allenamento di primavera, tenendo attive le strutture per l’ospitalità e i resort. Campi per i bambini di tutte le età, centri benessere per le mogli e, naturalmente, i giocatori, i preparatori e gli allenatori hanno bisogno di un posto dove stare.

    C’è un momento di calma nei check-in. Sono sorpresa che G non sia intervenuta. Forse è in sovraccarico da ragazzi sexy, o la mia minaccia di scoreggiarle nel naso l’ha intimidita.

    In ogni caso, mi scosto i capelli dagli occhi, faccio un respiro profondo e mi stravacco sulla sedia pieghevole.

    Todd, il capo, arriva sorridente con passo tranquillo. Quante figurine del baseball hai collezionato?

    Una ed è per fare la babysitter. La capovolgo per fargliela vedere.

    "Ah, peccato, pobrecita. Alla porta stanno arrivando altri campioni."

    "Ehi, non sono

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