Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Il cammino di Angelica
Il cammino di Angelica
Il cammino di Angelica
Ebook78 pages45 minutes

Il cammino di Angelica

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

“Una lettura acuta e intelligentissima del Furioso – ha commentato la professoressa Monica Farnetti in una nota critica a questo originale e fantastico testo – saputa porgere con mano leggera e toni di fiaba. Racconto-saggio, fiaba-saggio, un Ariosto per adulti e bambini, con Angelica regina e tutti quei matti trattati con misericordia e una grande luce sull’umano: che è in Ariosto, certo, ma che non sempre viene colta e restituita”. Pagine che ci guidano in un viaggio fantastico, dove anche il lettore diventa un protagonista, vivendo in prima persona emozioni e sentimenti che lo avvicinano ai grandi personaggi della storia come mago Merlino, Angelica, la fata Morgana, Argàlia, Rinaldo, Orlando e Medoro, perché sognare ci fa sentire pieni di vita e ci riempie il cuore di speranza.
 
LanguageItaliano
Release dateJan 9, 2018
ISBN9788856786033
Il cammino di Angelica

Related to Il cammino di Angelica

Related ebooks

Fantasy For You

View More

Related articles

Reviews for Il cammino di Angelica

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Il cammino di Angelica - Lilliana Ferro

    Albatros

    Nuove Voci

    Ebook

    © 2017 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l. | Roma

    www.gruppoalbatrosilfilo.it

    ISBN 978-88-567-8603-3

    I edizione elettronica dicembre 2017

    A Messer Ludovico Ariosto

    fratello, maestro e amante,

    compagno insostituibile nella mia vita.

    Or se mi mostra la mia carta il vero

    non è lontano a scoprirsi il porto:

    si che nel lito i voti scioglier spero

    a chi nel mar per tanta via mi ha scorto;

    ove o di non tornar col legno intero,

    o d’errar sempre, ebbi già il viso smorto.

    Ma mi par di veder, ma veggo certo.

    veggo la terra e veggo il lido aperto

    Ludovico Ariosto Orlando Furioso Canto XLVI stanza I

    Casa Editrice Bietti 1969

    Morgana, la fata dei miraggi che rendono più bella la vita

    Dietro uno specchio si nasconde e svela

    La fata che ci parla e ci consola

    Giochi disegna e una grande tela

    In cui il racconto per ogni dove vola

    Arazzi sconfinati ci promette

    Tessuti con abile mano

    E presente e passato in trecce mette

    trasformando l’illusione in talismano.

    Prefazione

    Ho incontrato Morgana a New Orleans. Stava nascosta nello spigolo di uno specchio che intravedevo, in un primo pomeriggio destinato al riposo fra l’una e l’altra fatica turistica, sdraiata sul letto di una camera al diciottesimo piano di un hotel.

    Lo specchio è lì sull’angolo, lungo e stretto, in ombra, mentre lo sguardo si sposta di qua di là nella camera, uguale nella sua estraneità e provvisorietà a quella di qualsiasi altro hotel. Lungo il suo spigolo si apre un varco che rende visibili e concrete le immagini dei miei pensieri che si muovono, dentro lo specchio in cui io sono assente, in modo disordinato e scomposto.

    Si giustappongono l’una all’altra e vengono lasciate così ammonticchiate , in una camera che non è una camera, in una casa che non è una casa, in una città che non è una città. Tutto è precario, transitorio, incredibilmente finto. Finto il panorama, dal XVIII piano, di strade che si accavallano e si attorcigliano, ti sembra, all’infinito, su cui sfrecciano macchine che ti passano davanti agli occhi come se fossi al piano terra. Finte le strade che avevo attraversato la mattina, quelle su cui si affacciano Hilton e Holiday Inn supponenti e si incrociano con altre, contenute da muri rabberciati di case vecchie e fabbriche abbandonate coi vetri rotti e drappi immensi di ragnatele. Qualche portone finto pop , l’insegna spenta di un pub o di un ristorante, pronta, l' ho visto la sera prima, al gorgoglio delle luci per le notti favolose dei turisti, con bicchieri di cristallo, candele accese per ogni dove, aragoste, granchi e piramidi di frutta. Finto l’ammasso dei grattaceli con finestre che sembrano loculi e incombono su un Casinò luminescente come un Luna Park.

    Morgana, la fata dei miraggi, dallo specchio mi fa l’occhiolino:

    « Non sono finzioni: sono miraggi. Ognuno vi legge se stesso e pensa di stare interpretando il mondo. Miraggio anche ciò che hai visto ieri: miraggi l’andirivieni grottesco nel quartiere francese con gli incroci grondanti di souvenir e gli ingressi di locali che sembrano antri, la musica di trombe e clarinetti rotolante sulle vie, anch'essa diventata solo merce. Miraggi i boats sul Mississippi con la loro logica da music-hall, miraggio la sterminata distesa di casette e casupole da una parte del delta del fiume tutte rigorosamente abitate da neri e l’altra con ville e giardini a contendersi gli ultimi spazi di terra su cui costruire il segno tangibile del proprio successo, misura unica della propria identità».

    «Forse guardando meglio vedrai anche il legame tra un tuo pensiero lontano e il turbamento che ti procura l'immagine di New Orleans». Poi scomparve, ma io segnai su un blocchetto il nostro colloquio per non dimenticarlo.

    Ritornai su quell’incontro qualche mese più tardi, quando mi passarono davanti agli occhi

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1