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I disturbi del sonno
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I disturbi del sonno

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Potrà sembrare strano, ma le esplorazioni della «zona notturna dell’”anima” rimangono ancora incomplete e problematiche, nonostante gli sforzi coordinati degli studiosi che hanno scelto come tema centrale il mondo del sonno e del sogno. L'idea centrale del libro riguarda la continuità della vita psichica dell'uomo e quindi il tema di fondo sono i passaggi naturali tra i fenomeni della veglia, del sonno e del sogno. In questa prospettiva vengono inquadrate le grandi tappe della ricerca (iniziando dal 1862 quando lo psicologo Alfred Maury pubblicò un saggio sul sonno-sogno): la prima essenzialmente clinica con prevalenti riferimenti alla psicopatologia, la seconda con le scoperte rivoluzionarie sull'attività bioelettrica del cervello, la terza di impostazione biochimica che attualmente prospetta soluzioni veramente sorprendenti sulle interferenze dei «mediatori» che regolano, stimolano o bloccano le manifestazioni psichiche durante gli stati di veglia e di sonno. Schuller espone le ricerche e discute pacatamente i risultati (abbiamo detto che l'informazione è perfetta e tutta di prima mano), ma senza cedere alla tentazione di sopravalutare correnti dottrinarie o di obbedire a certe mode imperanti.Ecco perché sarebbe difficile segnalare qualche parte privilegiata del libro. Si leggano le pagine sull'ipnogramma (tracciato di laboratorio che condensa graficamente tutte le fasi del sonno durante la notte) o quelle sul sonno degli animali; le precisazioni sui rapporti tra sonno e memoria o sui cosiddetti sogni creativi, le note pertinenti sul sonno nelle malattie «di repertorio» o di quelle che impegnano il neurologo e lo psichiatra: il meno che si possa dire è che Schuller domina la materia con assoluta sicurezza e con una dose di prudenza e di saggezza che raramente troviamo nei testi di seria divulgazione scientifica.Per intenderci meglio facciamo qualche esempio concreto. Trattando del sonno-sogno è ovvio riferirci alla psicoanalisi e agli audaci colpi di sonda di Sigmund Freud. Lo fa anche il nostro autore, ma con una caratteristica che vorremmo sottolineare: egli è medico e non lo dimentica mai. Ecco perché Schuller parla giustamente di «stile del dormire», della necessità che abbiamo di inventare il modo di coricarci e di riposare, al di là delle regole imposte dalla moda o dalle teorie dominanti.Ecco perché questo libro può diventare l'amico prezioso di tutti coloro che entrano in crisi quando si avvicina la sera con gli incubi per la notte incombente. Ma amico anche di tutti coloro che vogliono un rapido e sicuro aggiornamento scientifico sui problemi del sonno come sono attualmente prospettati dai ricercatori più qualificati.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateJan 18, 2018
ISBN9788827807040
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    Book preview

    I disturbi del sonno - Edmond Schuller

    Indice

    I disturbi del sonno

    Indice

    Presentazione

    Introduzione

    1. La storia del sonno

    2. Le scoperte scientifiche dei meccanismi del sonno

    3. Il sonno normale

    L’elettroencefalogramma durante il sonno

    Il sonno paradosso

    I cicli di una notte di sonno

    La biochimica del sonno

    4. I meccanismi del sonno e del sogno

    Il neurotrasmettitore

    I meccanismi della veglia

    I meccanismi del sonno lento

    I meccanismi del sogno

    Il cicloveglia-sonno-sogno

    5. La necessità del sonno

    Le esperienze di privazione del sonno

    Le alterazioni biochimichedovute alla privazione del sonno

    La privazionedel solo sonno profondo

    La privazionedel solo sonno paradosso

    6. La funzione del sonno e dei sogni

    Le funzioni del sonno lento

    Le funzioni del sogno

    La riorganizzazione periodica del sistema di veglia

    L’eliminazione

    La creazione

    Il sogno e la memoria

    Il sogno, punto di congiunzione tra passato, presente e futuro

    Il sogno come scelta dei ricordi

    I ricordi dei sogni

    7. Le variazioni fisiologiche del sonno

    Il sonno e l’età

    Il sonno del prematuro

    Il sonno del bambino

    Il sonno dell’adulto

    Sonno, equilibrio del peso e nutrizione

    Sonno e «fatica»

    Sonno e lavoro notturno

    Sonno e condizioni atmosferiche

    Sonno e guida notturna

    Sonno e ciclo mestruale

    Sonno e gravidanza

    Sonno e sessualità

    Il sonno della terza età

    Sonno e qualità della vita

    8. Il sonno e il sogno negli animali

    I ritmi circadiani

    Gli orologi biologici

    L’epifisi: un orologio biologico?

    9. I disturbi principali del sonno

    I piccoli disturbi episodici del sonno

    I terrori notturni

    L’enuresi notturna

    Il sonnambulismo

    Gli arresti temporanei del respiro nel sonno

    Le insonnie

    Le false insonnie

    I falsi «buoni sonni»

    Le insonnie «occasionali»

    L’addormentamento troppo precoce

    L’insonnia da addormentamento

    L’insonnia del mattino

    L’insonnia «bipolare»

    L’eccesso di sonno paradosso

    Le insonnie del bambino

    Le insonnie della terza età

    Le ipersonnie

    L’ipersonnia «semplice»

    La narcolessia

    La «sindrome di Pickwick»

    La sindrome di Kleine e Levin

    L’ipersonnia con microsonni

    L’ipersonnia ormonale

    Le ipersonnie permanenti

    Sonno prolungato o lento risveglio?

    Il sonno nel corso delle malattie neurologiche

    Il sonno degli epilettici

    Il sonno dei parkinsoniani

    La sindrome tetanica

    Amnesia e sonno paradosso

    Sonno e malattie mentali

    L’ipersonnia in psichiatria

    Le insonnie psichiatriche

    I disturbi del sonno in medicina interna

    Sonno e malattie arteriose

    Sonno e ulcera gastroduodenale

    Sonno e asma

    Sonno e tiroide

    Sonno e cirrosi epatica

    L’insonnia e il dolore

    10. I trattamenti dell’insonnia

    I medicamenti del sonno

    Il ruolo dei farmaci

    Difficoltà di ricerca farmacologica

    I criteri clinici essenziali di scelta del farmaco

    La scelta di un farmaco

    Alcuni consigli pratici per dormire

    Lo stile di dormire

    La preparazione al sonno

    Come dormire

    Conclusioni

    Edmond Schuller

    I disturbi del sonno

    Presentazione

    Potrà sembrare strano, ma le esplorazioni della «zona notturna dell’animarimangono ancora incomplete e problematiche, nonostante gli sforzi coordinati degli studiosi che hanno scelto come tema centrale il mondo del sonno e del sogno. Sì, abbiamo teorie e ipotesi di lavoro, abbiamo a disposizione dati di laboratorio e minuziose registrazioni strumentali sul sonno degli animali lungo la scala zoologica, sul sonno del neonato-ragazzo-adolescente-vecchio, sulle influenze che possiamo correlare alle situazioni ipnagogiche della gravidanza e della menopausa, ma non possiamo dire che siamo in grado di tracciare un panorama persuasivo dei fenomeni che avvengono di notte durante i due terzi della nostra esistenza. Tra i tentativi felici di una grande sintesi scientifica questo volume del dottor Edmond Schuller occupa un posto privilegiato: è un testo rigoroso, di un aggiornamento scientifico ineccepibile, ma è al tempo stesso un testo chiaro e del tutto scevro di annotazioni pesanti e spesso oscure che talvolta scoraggiano anche il lettore di buona volontà. Il tono è quello di un piacevole conversatore che si confessa al lettore attraverso confidenze, curiosi riferimenti storici e letterari (e Schuller vi può citare con disinvoltura Paul Valéry o Gide proprio come Freud o Einstein), centrando sempre il discorso sulle recenti scoperte sul piano clinico o del laboratorio.

    L’idea centrale del libro riguarda la continuità della vita psichica dell’uomo e quindi il tema di fondo sono i passaggi naturali tra i fenomeni della veglia, del sonno e del sogno. In questa prospettiva vengono inquadrate le grandi tappe della ricerca(iniziando dal 1862 quando lo psicologo Alfred Maury pubblicò un saggio sul sonno-sogno): la prima essenzialmente clinica con prevalenti riferimenti alla psicopatologia, la seconda con le scoperte rivoluzionarie sull’attività bioelettrica del cervello, la terza di impostazione biochimica che attualmente prospetta soluzioni veramente sorprendenti sulle interferenze dei «mediatori» che regolano, stimolano o bloccano le manifestazioni psichiche durante gli stati di veglia e di sonno. Schuller espone le ricerche e discute pacatamente i risultati (abbiamo detto che l’informazione è perfetta e tutta di prima mano), ma senza cedere alla tentazione di sopravalutare correnti dottrinarie o di obbedire a certe mode imperanti.

    Ecco perché sarebbe difficile segnalare qualche parte privilegiata del libro. Si leggano le pagine sull’ipnogramma (tracciato di laboratorio che condensa graficamente tutte le fasi del sonno durante la notte) o quelle sul sonno degli animali; le precisazioni sui rapporti tra sonno e memoria o sui cosiddetti sogni creativi, le note pertinenti sul sonno nelle malattie «di repertorio» o di quelle che impegnano il neurologo e lo psichiatra: il meno che si possa dire è che Schuller domina la materia con assoluta sicurezza e con una dose di prudenza e di saggezza che raramente troviamo nei testi di seria divulgazione scientifica.

    Per intenderci meglio facciamo qualche esempio concreto. Trattando del sonno-sogno è ovvio riferirci alla psicoanalisi e agli audaci colpi di sonda di Sigmund Freud. Lo fa anche il nostro autore, ma con una caratteristica che vorremmo sottolineare: egli è medico e non lo dimentica mai. Ecco perché riesce a evitare i tanti luoghi comuni della banale divulgazione psicoanalitica e a rimanere agganciato alla osservazione clinica. Come interpretare, ad esempio, la frequenza dei sogni traumatizzanti (incidenti, scontri, ferite, ecc.) in ragazze nel periodo che precede la mestruazione? Si possono tentare ricami troppo sottili e suggerire «tesi abissali », ma è meglio mettere in relazione questi sogni con certi mutamenti ormonali che investono la ragazza in quel delicato periodo dello sviluppo psicosessuale: ecco un esempio di ragionamento calmo e non di « intuizioni fulminanti» che oggi infestano tanti libri di informazione psicologica.

    Altri esempi? Si leggano le pagine sull’enuresi notturna dei bambini (niente apparecchiature elettroniche degne di un Marchese de Sade, ma appoggio e comprensione), sul trattamento dei bambini asmatici (niente barbiturici che deprimono i centri respiratori!), sui cento aspetti dell’insonnia e sulle illusioni di coloro che puntano troppo sui sedativi e sugli ipnotici, sugli stati di ipersonnia o sul sonnambulismo e vi accorgerete subito che l’autore ha una lunga pratica clinica, arricchita da una costante meditazione psicologica (riflessione molto precisa e pertinente: quando abbiamo a che fare con l’insonnia femminile, è saggio indagare in profondità per scoprire insoddisfazioni di natura erotica).

    Come è facile immaginare, molti lettori cercheranno avidamente informazioni sulle strategie per vincere l’insonnia e gli attacchi d’ansia che spesso accompagnano i penosi risvegli di coloro che soffrono di disturbi psicologici. Schuller vi dirà che abbiamo a disposizione più di 300 farmaci psicotropi (che influiscono sulla psiche per regolare, attutire o bloccare i ritmi biologici), ma avvertirà subito che l’insonnia non si cura bloccando un sintomo, dimenticando un fatto di incalcolabile importanza: le droghe distruggono la possibilità di sognare, annullano cioè una manifestazione vitale che « salda » la veglia al riposo notturno. Il sonno chimico può essere profondo, ma è vuoto in quanto neutralizza l’esperienza onirica che è di immenso valore per la nostra vita. Può sembrare incredibile, ma le droghe non stimolano neppure il desiderio di evasione (e tanto meno la creatività come vorrebbero farci credere i tossicomani che si affidano al pericoloso «viaggio psichedelico »). Accettare il sonno notturno deve significare anche accettare i sogni, accettare la possibilità di imprimere alla nostra esistenza nuove dimensioni e di organizzare idee e sentimenti in « programmi » che si riveleranno utili per tutto quanto potremo fare nel futuro.

    Ecco perché Schuller parla giustamente di « stile del dormire », della necessità che abbiamo di inventare il modo di coricarci edi riposare, al di là delle regole imposte dalla moda o dalle teorie dominanti.

    Ecco perché questo libro può diventare l’amico prezioso di tutti coloro che entrano in crisi quando si avvicina la sera con gli incubi per la notte incombente. Ma amico anche di tutti coloro che vogliono un rapido e sicuro aggiornamento scientifico sui problemi del sonno come sono attualmente prospettati dai ricercatori più qualificati.

    Introduzione

    Noi tutti dormiamo più o meno bene: tra le tenebre della nascita e quelle che preannunciano la fine della vita vi sono quelle di tutti i giorni alle quali siamo irresistibilmente sottomessi e che occupano un terzo circa della nostra esistenza. Questo libro è stato scritto per spiegare che cosa è il sonno, come e perché dormiamo, da che cosa può essere turbato il sonno e a partire da quali principi si può cercare di ristabilirlo o almeno di migliorarne la qualità.

    In questi ultimi 10 anni si è potuto conoscere molto sul sonno: studiosi di materie diverse, impegnati in studi convergenti, hanno per vie differenti affrontato l’universo misterioso della notte. Progressivamente, essi hanno elaborato il concetto di tre stadi successivi: la veglia, il sonno e il sogno, trittico fondamentale che regola l’attività del nostro sistema nervoso secondo vie e meccanismi biologici perfettamente definiti. Più le nostre conoscenze progrediscono e più il sonno e il sogno ci appaiono come tappe fondamentali per la regolazione dell’umore e del comportamento, per la memoria e senza dubbio per la crescita e la sopravvivenza umana. Del resto, la maggior parte delle malattie disorganizzano più o meno il nostro sonno.

    Alla vecchia concezione di sonno «passivo », semplice interruzione della coscienza, e a quella del sogno, misterioso stato prossimo alla follia, si è sostituita quella di un appuntamento che ogni individuo ha per ristabilire alcuni equilibri fondamentali, smistare i propri ricordi e soprattutto iniziare tra la propria coscienza e « il resto » un dialogo segreto, unico confronto fuori dal mondo esteriore e dalle sue testimonianze: il sonno non è più la notte della coscienza perché può essere anche il contrario.

    A questo punto possono sorgere molte domande: perché si passa un terzo della vita in questo stato che i nostri predecessori consideravano l’immagine della morte?

    Perché il sogno è un modo di pensare che ricorda irresistibilmente la follia al punto che molti sogni vengono dimenticati? Perché ciascuno di noi ha un’ambivalenza istintiva nei confronti del sonno che desidera e teme allo stesso tempo? Perché la paura di non dormire è così angosciante?

    Le pagine che seguono risponderanno senza dubbio a questi interrogativi, ma nello stesso tempo ne faranno sorgere altri. Comunque, faranno capire che il sonno e il sogno non sono una frattura ma la continuità della vita. Come il giorno precede la notte, anzi la prepara, così il sonno non è che un episodio della vita e l’insonnia è sempre un sintomo la cui causa deve essere curata.

    Grazie ai meccanismi scoperti di recente, apriamo dunque le porte del sonno, mondo segreto e singolare dell’oscurità e del riposo, con la certezza di trovarvi

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