Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Il Dilemma del Miliardario - Parte 1
Il Dilemma del Miliardario - Parte 1
Il Dilemma del Miliardario - Parte 1
Ebook97 pages2 hours

Il Dilemma del Miliardario - Parte 1

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

La desideravo... da impazzire. Dovevo trattenermi solamente perché era l'assistente di mio padre?

Ecco a voi la saga Steamy Billionaire Romance.

Gli uomini potenti non diventavano ricchi per caso. Poteva trattarsi di una combinazione di talento, intuito e anche fortuna... parecchia fortuna.

Tag è il figlio di un miliardario e non ha mai lavorato in tutta la sua vita. Ha sempre avuto tutto ciò che desiderava finché una notte a una festa conosce una bellissima ragazza che gli fa capire di volere di più.

Melanie sconvolge la sua vita e il suo cuore.

Quando Tag sarà costretto a sostituire il padre e assumere il ruolo di Amministratore Delegato, troverà una sorpresa a lavoro. Non si aspettava di certo che Melanie fosse l'assistente del padre...

Riuscirà Tag a tenere segreta la loro storia?
 

LanguageItaliano
PublisherBadPress
Release dateApr 14, 2018
ISBN9781547516223
Il Dilemma del Miliardario - Parte 1

Related to Il Dilemma del Miliardario - Parte 1

Related ebooks

Romance For You

View More

Related articles

Reviews for Il Dilemma del Miliardario - Parte 1

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Il Dilemma del Miliardario - Parte 1 - Roxie Odell

    CAPITOLO UNO

    Feci scorrere le mani sul feltro verde del tavolo da biliardo, prendendomi il mio tempo per mettere la stecca in posizione. Potevo sentire Michael innervosirsi dietro di me, mentre picchiettava il piede impazientemente sul pavimento, senza dubbio aspettando di scoprire da che parte scommettere i suoi soldi. Lo faceva con tutto: freccette, beer pong, golf. Ditene uno, probabilmente Michael ci ha scommesso sopra. Vincendo anche. Il suo hobby preferito è succhiare alla gente il denaro duramente guadagnato. Gli rivolgo il sorriso che ha sempre descritto come condiscendente. In parte lo è, ma il mio obiettivo era spezzare la sua lunga catena di vittorie. Lo speravo tanto da proporre una partita a biliardo.

    Lanciai la pallina bianca al centro, creando un tornado di colori, viola, blu e giallo che si colpiscono velocemente. Una pallina a righe è caduta per prima in un buco e molte altre l’hanno seguita, impilandosi una sopra l’altra. Ci volle molto tempo prima che si fermassero e David, il nostro amico, aspettò pazientemente la stecca pronta a impressionare Michael.

    «Bel colpo,» David disse, avvicinandosi alla fine del tavolo.

    Capii fosse sincero e fu piacevole, considerata la nostra compagnia: David, uno scommettitore senza speranze, Jeremy, un alcolista, e la mia ex, Katrina, di cui non riuscivo più a liberarmi. Okay, forse sono stato troppo duro. Dopotutto, Jeremy era un alcolista in via di guarigione.

    David colpì la pallina bianca con troppa forza e tutti la guardammo volteggiare sul tavolo, colpendo tutti gli angoli e le palline, senza mai fare centro.

    Michael si sedette sul bancone del bar, una brutta abitudine ormai. Mandò giù un bicchiere di un liquido marrone e poi poggiò un paio di banconote da cento sul mio lato del tavolo. Ci scambiammo un’occhiata e qualcosa nel suo sguardo mi fece capire che volesse fossimo complici, come se entrambi stessimo facendo uno scherzo a David e non un attacco al suo perfetto repertorio di scommesse.

    Quando arrivò il mio turno, mandai la pallina bianca in buca. Non appena mi voltai nuovamente verso Michael, non stava più sorridendo.

    David ci osservò, cercando di capire se si trattasse di una discussione da evitare o di un’innocua partita.

    «Sai,» Jeremy disse, dando una pacca sulla spalla a David. «Penso che questa volta scommetterò su di te. Drink gratis per una settimana se riesci a battere Tag.»

    «Tag sta perdendo apposta,» Michael si lamentò.

    «Questa è bella!» risi, scuotendo la testa. «Perché tradire la fiducia del mio più caro amico?»

    Michael mi alzò il dito medio prima di tornare al bancone.

    Katrina rise e andò accanto a lui, prendendo una bottiglia di Bud Light, come se potesse aiutarla a stare in equilibrio. Non aveva mai retto bene l’alcol; prima diventava brilla, poi completamente sobria e infine sveniva sul pavimento. Non la capivo proprio.

    Nonostante avessi provato con tutto me stesso a perdere, fu comunque frustrante lasciare vincere David. Era presbite e sembrava non riuscisse a evitare di far cadere la pallina bianca nel buco.

    Dopo un paio di giri di scotch e molta pazienza, rimasero soltanto tre palline a righe e due a tinta unita. Mi bastava solamente che facesse cadere le ultime due e Michael avrebbe perso cinquecento dollari e un bel po’ del suo orgoglio.

    Nonostante la sua goffaggine e la cecità, David riuscì a fare centro ed io mi dovetti sforzare di non ridere per questa piccola vittoria contro il vizio delle scommesse. O forse volevo soltanto battere Michael. Sì, probabilmente era così.

    Colpii la pallina bianca senza alcuno sforzo e posai la mia stecca per prendermi un drink, sicuro che fosse finita. Il bicchiere aveva appena sfiorato le mie labbra quando sentii Michael urlare e Katrina... no, Jeremy, lamentarsi. Mi voltai in tempo per vedere la pallina bianca colpire la numero otto e mandarla in buca. Mi guardai in giro in cerca di altre palline a righe, per sicurezza, ma non ne vidi nessuna. Le uniche a essere rimaste erano di un unico colore.

    Michael andò da Jeremy e gli urlò in faccia, mi sentii quasi in colpa per lui. Voglio dire, sono arrabbiato per il risultato, ma almeno non avevo scommesso niente di valore. Una settimana di drink per Michael corrisponde a una fornitura a vita.

    «Scusa, Tag,» Katrina disse mettendomi una mano sulla spalla, più per reggersi che per confortarmi. «So che volevi fare abbassare la cresta a Michael, ma probabilmente è psicotico. Non puoi battere uno scommettitore psicotico.»

    «Non so te,» David disse avvicinandosi a me senza smettere di guardare Michael e Jeremy discutere. «Ma penso che sia meglio così. Se dovrà finanziare Michael, non gli rimarrà niente per se stesso. Potrebbe ottenere la prima spilla agli AA.»

    Risi, nonostante fossi sicuro ci sperasse realmente.

    David cercò di calmare Jeremy, ma non sarebbe stato facile, considerando che non sapeva perdere e che Michael, al contrario, non sapeva vincere.

    Katrina ed io rimanemmo in silenzio. Da quando avevamo rotto, era sempre così. Restava nei paraggi forse per avere un po’ di compagnia, o per bere gratis, ma sembrava quasi che non fosse realmente presente. Odiavo pensare che fossi il responsabile di questa sua perdita di vitalità. Tuttavia, tornare insieme non avrebbe fatto bene a nessuno dei due.

    La osservai e notai le profonde occhiaie e l’ombra di un triste sorriso sul suo volto mentre guardava David fare da mediatore nella discussione tra i nostri amici.

    I suoi occhi verdi si spostarono su di me e poi tornò a prestare attenzione agli altri. «È una mia impressione,» disse. «O David sembra più felice del solito?»

    «Non saprei. È sempre stato un tipo allegro,» risposi.

    Scosse il capo.  «Credo ci sia dell’altro. Normalmente non proverebbe mai a sfidarti. Qualcosa l’ha reso di buon umore.»

    «Se lo dici tu,» mormorai.

    Posò la bottiglia di birra sul bancone e cominciò a slacciarsi gli stivali. «Ehi, ragazzi. Che ne dite di proseguire la serata nella jacuzzi? Comincia a fare freddo.»

    Ci guardammo e scrollammo le spalle prima di

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1