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Un posto anche per loro
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Un posto anche per loro

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Un posto anche per loro. Per un pensiero che non si esaurisca nel consumo, ma resti aperto alla dimensione spirituale della vita umana – prima di chiudere le porte della nostra esistenza e di consegnare all'indifferenza i nostri giorni. Per temi ostici, quali la morte – la nostra morte! – così facilmente consegnata alla rimozione e all'occultamento, in nome di una sua generica, ripetitiva e ossessiva riproposizione spettacolare. Ove la sorte non è data dall'accadimento di un attimo fuggente, ma dalla nostra capacità di vedere e scegliere. Perché i sogni vanno coltivati come sogni – al pari dei desideri – e non sostituiti dalla fruizione istantanea del piacere. Varcare la soglia è, da sempre, un gesto che ha un significato simbolico. Non è soltanto un passo nel mondo dell'etica, ma diventa un accostarsi al mondo spirituale e religioso. Vuol dire cercare di mettersi in ascolto della nostra relazione con gli altri, il mondo, Dio. Avere un posto anche per loro. Nel nostro cuore. Per avere ancora tempo per ascoltare altri racconti...
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateFeb 7, 2018
ISBN9788827811634
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    Un posto anche per loro - Faustino Ferrari

    Indice

    Copertina

    Titolo

    Copyright

    Colophon

    Introduzione

    Porte

    Un posto anche per loro

    L’edificio

    Il dramma

    Paure

    La chiave di casa

    Bussano

    Recinti

    Questione di porte?

    Muri e prigioni

    La porta chiusa

    Morte

    Medici e malattie

    Per quello che è

    L’ombra della morte

    La compagna di viaggio

    Il più forte

    Doni di nozze

    Giocattoli

    Il pianto

    Quelli che sono rimasti

    La richiesta

    Sorte

    Dietro una stella

    Affacciati al mondo e dimmi che cosa vedi

    Arrivare al mare

    Marinai

    Dietro l’angolo

    Farsi trovare

    Adescamenti

    I giochi del vento

    Si cerca

    Nella notte

    Sogni

    Il sognatore

    Grido di dolore

    L’ultima notte

    Sogni

    All’ombra del tiglio

    Come si fa a sognare?

    Fra la terra ed il cielo

    Il prigioniero

    Non serve denaro

    La solitudine dell’interprete

    Storie

    Soltanto la notte?

    Il venditore di felicità

    Il rabdomante

    Il bambino e l’angelo

    I racconti del mare

    Una doppia stoltezza

    Imparare a volare

    Sicurezza

    Lo straniero che incontri

    Autobiografie

    Faustino Ferrari

    Un posto anche per loro

    Quando è difficile ritrovare

    ciò che non era perduto

    © 2017 Faustino Ferrari

    E-mail: maris9@libero.it

    ISBN 9788827811634

    Youcanprint Self-Publishing

    Copertina: elaborazione grafica di Faustino Ferrari

    I testi possono essere riprodotti, in maniera limitata, cintando la fonte e dando comunicazione all'autore.

    Dio ha creato un paese pieno d'acqua

    perché gli uomini possano vivere,

    e un paese senz'acqua

    perchè gli uomini abbiano sete,

    e un deserto:

    un paese con e senza acqua

    perché gli uomini trovino la loro anima.

    (proverbio tuareg)

    Introduzione

    Nella società dell’informazione esiste ancora un posto per la narrazione? La domanda può apparire al tempo stesso provocatoria, irragionevole o paradossale, visto il successo che stanno ottenendo generi quali il fantasy, il romanzo rosa e la narrativa gialla. Si tratta solitamente di letterature caratterizzate dal divertissement. Prodotti abilmente confezionati. Rispondono a ben precisi criteri di mercato. L’importante è vendere un bene di consumo gradevole, sicuro e che assicuri buoni profitti. L’editore mette a disposizione professionisti dell’editing. Lo scrittore viene aiutato a comporre un’opera che risponda a tutti i requisiti per avere il successo. Il prodotto confezionato risulta alla fine molto attento al target di possibili lettori. Si sono elaborati algoritmi che prevedono come debba essere scritto un libro e quale contenuto debba avere. Lo scrittore ha cambiato il suo modo di operare. Deve elaborare trame che siano avvincenti, possibilmente condite di humour, sex and horror. Almeno uno di questi elementi deve comparire nel suo prodotto – meglio se riesce a mischiarne un paio o tutti e tre ¹.

    Gran parte di questi libri ammiccano continuamente ai lettori, che vi ritrovano tutto ciò che si aspettano di trovare. Certo, ci sono i colpi di scena e le svolte improvvise nello sviluppo delle trame, ma non c’è nulla che possa disturbarli. Devono essere invogliati a consumare il prodotto. Le storie, per quanto siano negative le vicende narrate, devono essere avvincenti e improntate al senso comune. Devono trasmette ai lettori l’idea che, in fondo, anche loro possono aspettarsi qualcosa dalla fortuna. Per citare il titolo di una quasi dimenticata commedia sovietica, se tutto ciò è accaduto a Irkustk, perché non dovrebbe accadere qui, a me. O qualcosa di simile…

    Il sogno così coltivato diventa illusione. A volte abbaglio. Più spesso, incubo. L’immaginazione è tutta volta al fantasticare e non per perseguire nella bellezza della visione onirica il desiderio che sa misurarsi con gli slanci dell’utopia. Un sogno fine a se stesso, prossimo all’oblio, cui si chiede di sospenderci da un vivere valutato alla stregua di una malattia. Vero oppio dei popoli, in una narrazione che intorbidisce le coscienze e le appisola tra l’inganno e l’abbaglio.

    Secondo questa prospettiva le analisi troppo sottili vanno evitate. Meglio usare un linguaggio facile, immediato, più descrittivo e vicino al gergo quotidiano. Si gioca sui sentimenti. Sulle tendenze in atto nella società. Sui temi maggiormente diffusi – da trattarsi political correctly. In un certo senso, tutto è prevedibile – anche là ove s’inserisce un finale a sorpresa o le sorti del/i protagonista/i mutano all’improvviso. Se ci sono molte pagine di sangue e di porno, più o meno soft, tutto ciò s’inserisce in un mercato di consumo che ha bisogno di replicare lo smercio dei suoi prodotti con rinnovate variazioni all’interno di un panorama fermo e consolidato.

    Sono libri che si leggono? Non fosse altro per il battage pubblicitario che ne accompagna l’uscita. E saranno, probabilmente, presto dimenticati. Il consumo necessita del continuo consumo di altri prodotti. Bastano poche settimane, forse qualche mese, perché ciò che era novità diventi vecchio – e, quindi, sorpassato. Non più degno di attenzione. Concentrati, come siamo, sulla fruizione immediata della

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