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Anni Assassini
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Anni Assassini

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About this ebook

Nell'ottobre del 1968, la studentessa Denise Reid si addormenta una sera, proprio come ogni notte. Così fa, nell'ottobre 2012, Taylor Williams, anche lei di 17 anni.

Al mattino scoprono di aver scambiato posto.

Denise si sveglia nel 2012, nel corpo di Taylor. E Taylor ora occupa il corpo e il tempo di Denise.

Ciascuna deve imparare ad affrontare un salto di quarantaquattro anni. E ciascuna parteciperà ad un discorso elettorale che si trova al centro del piano di un miliardario europeo per distruggere gli Stati Uniti.

Il suo piano? L'assassinio nel 1968 del candidato presidenziale Richard Nixon e del presidente Obama, candidato alla rielezione, nel 2012. Solo Denise e Taylor si frappongono tra lui e la realizzazione del piano, ma come possono due ragazze fermare degli assassini armati?

Per Denise, 2012 e telefoni cellulari, personal computer e la benzina a 6 $ a gallone provengono direttamente da un episodio de "I Pronipoti".

Per Taylor, il 1968 sembra un museo che ha preso vita. Il telefono non funziona se non collegato al muro. Ci sono macchine per scrivere. E i vestiti sono castigati o eccessivamente bizzarri.

Tuttavia, sono i suoi insegnanti che la inorridiscono maggiormente. Criticano gli Stati Uniti più degli hippy del suo tempo. Insegnanti! E gli studenti sono d'accordo!

Ma non tutti. Presto incontra Andre, che scrive in un blog: The Voice of Young Black Republicans. Anche se non distingue un blog dal Wi-Fi, risponderà alle sue numerose domande. La porta a un riunione di conservatori. Non sa che una parte del gruppo, manipolata da un agente del miliardario europeo, progetta di interrompere il discorso del Presidente Obama con dei proiettili invece che con delle semplici proteste.

Taylor non sopporta il fastidioso ragazzo di Denise, ma arriva a fare affidamento su un hippy di nome Georgie. Lui la aiuta a trovare un antico libro nella biblioteca che sarà in grado di rimandarla indietro nel 2012.

Georgie dice anche a Taylor del piano delle Pantere Nere - anche questo voluto dal miliardario europeo - per assassinare Richard Nixon durante il suo discorso elettorale.

Taylor pensa che non sia un suo problema fino a quando Georgie non riuscirà a convincerla che la morte di Nixon nel 1968 farebbe precipitare gli Stati Uniti nella violenza e nel caos. . . e ciò cambierebbe inevitabilmente la realtà del 2012.

Georgie si proclama un passionale, non un combattente, e non si fermerà a guardare il suo paese invaso dall'odio.

Taylor adora Georgie.

Come possono le due ragazze, sotto shock per il salto nel tempo, fermare due assassini a quarantaquattro anni di distanza?

E cosa succederà quando dovranno tornare ai loro rispettivi anni?

In questa avventurosa fiction, due ragazze adolescenti combattono uomini spietati determinati a compiere i crimini in due secoli diversi.

Due omicidi che non si sono verificati nella storia reale, ma che in questo thriller politico un uomo potente e ricco ha in programma di realizzare. Odia la storia così come è avvenuta, perché gli Stati Uniti sono potenti.

Scarica questo eccitante thriller ora.

LanguageItaliano
Release dateFeb 22, 2018
ISBN9781547518746
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    Book preview

    Anni Assassini - Melody Ryan

    Anni Assassini

    di

    Melody Ryan

    NOTE:

    Laughing Deer è una piccola città di fantasia che si trova nello stato del Kiowa, anch'esso inventato e che si trova da qualche parte tra l’Iowa, il Nebraska, il Kansas, l'Illinois, l'Indiana e il Missouri.’

    Prologo

    A 2 chilometri e 44 anni di distanza, due gruppi estremisti tramano due omicidi presidenziali...

    Dan O'Malley

    Giovedì 10 ottobre 1968, ore 20:37

    Dan O'Malley si appoggiò allo schienale della sedia cercando di nascondere l'ansia per il voto,

    Erano mesi che gli appelli, le proteste e le contestazioni non portavano da nessuna parte; invece analizzando, condizionando e manipolando i vari membri del gruppo, la fase uno della sua missione era quasi compiuta.

    Le Pantere Nere di Laughing Deer, erano finalmente pronte a dare il via alla rivoluzione.

    Dei criminali.

    O'Malley dette un'altra boccata della sua Marlboro. Il personaggio che interpretava, tale Peter Brown, era un fumatore, quindi doveva fumare. Non poteva lasciare che le Pantere sospettassero che non fosse Peter.

    Che abitudine schifosa. Sarebbe stato molto felice se avesse potuto tornare al 2012.

    Per non parlare di quanto lo sarebbe stato di ricevere i cento milioni di dollari, o l'equivalente, che gli erano stati promessi per questo lavoro. Ancora non aveva deciso se comprare un castello in Svizzera, in Francia oppure in Italia.

    Le Pantere alzarono la mano destra e dissero: , Facciamolo e E' giusto così.

    Dunque era stato approvato.

    Il presidente e fondatore delle Pantere Nere, Willie McGhee, si rivolse a Dan.

    Peter, ci lasceremo alle spalle il fratello King.

    Quel miserabile di Ray ha infamato il fratello King e la sua filosofia della non-violenza disse Dan È ora di dare una lezione ai Bianchi, gli renderemo la pariglia.

    Gli altri mormoravano e annuivano.

    E poi, disse Dan siamo le Pantere Nere, non l'Esercito della Salvezza.

    Spero davvero che tu sappia cosa stai facendo disse McGhee. Non voglio tornare in prigione.

    Ecco perché non possiamo farlo di nascosto disse Dan sporgendosi in avanti, enfatizzando le sue parole per impedire a quegli uomini di pensare, di capire che ciò che diceva non aveva alcun senso.

    È quello che ha fatto l'FBI. Hanno incastrato un bianco idiota, un teppista da quattro soldi come James Earl Ray che si è preso la colpa, e poi hanno detto che non si trattava di un piano razzista. Se provassimo a nasconderci, ci troverebbero comunque. E la gente non ci sosterrebbe. Questo è ciò di cui abbiamo bisogno: che la gente ci sostenga. Dobbiamo nuotare in un mare di gente.

    Questi delinquenti trasformati in pseudo rivoluzionari non avevano nemmeno colto il riferimento al presidente Mao Tze-tung.

    McGee intervenne: Dovrebbe essere il fratello John Thomas a gestire i dettagli del piano e dell'addestramento, dal momento che è uscito dall'esercito da solo sei mesi.

    Un reduce della guerra del Vietnam, pensò Dan. Perfetto. Probabilmente l'unico in grado di sparare dritto. Che casino di merda volevano scatenare!

    Noi non siamo un pazzo isolato disse Dan E questo è il vantaggio che abbiamo sui servizi segreti. Loro si aspettano un Lee Harvey Oswald al sesto piano del Texas Book Depository. Invece noi il bersaglio lo aspettiamo con tre macchine piene di tizi con le pistole. Li travolgeremo letteralmente.

    Il 20 ottobre, mentre il candidato repubblicano stava facendo un discorso elettorale a Front Street Park, nella città di Laughing Deer, Kiowa, le Pantere Nere si preparavano a vendicare l'assassinio di Martin Luther King esercitando la giustizia del popolo su Richard Milhous Nixon.

    Brian Brunswick

    Giovedì 11 ottobre 2012, ore 20:37

    Brian Brunswick stava seduto sulla sedia girevole di legno della sua cucina, con il mento appoggiato sulla spalliera. Sapeva che questi trogloditi di destra del Midwest, lo consideravano un atteggiamento da capo. Tutti i presenti lo conoscevano come Jack Hatcher.

    Lance Delgado, uno dei membri più tranquilli del comitato direttivo dell'Associazione Americana contro il Comunismo Interno, intervenne: Guardate i sondaggi: dicono che Obama perderà le elezioni. Altri tre mesi e sarà andato. Perché rischiare? Perché non aspettiamo e basta?

    Brian doveva rispondere a questa domanda o la sua missione sarebbe fallita.

    Il candidato repubblicano non è un comunista filo-islamico disse ma questa è la cosa migliore che possiamo dire di lui. È il candidato non-Obama. Ed è comunque un progressista di manica larga. L'America è sempre più invasa da clandestini.

    Si sentirono molti mormorii di approvazione.

    A questo punto, facciamo fuori Obama disse Brian. Il popolo americano capirà che facciamo sul serio. Che reagiamo. Non permetteremo più che l'Europa ci comandi a bacchetta. Potremo sostenere un candidato che rappresenti i nostri valori, i veri valori americani.

    Se questi bifolchi credono davvero in quel coltivatore di mais, pensò Brian, si meriteranno tutto quello che gli succederà.

    Forse le guardie federali gli permetteranno di ascoltare Rush Limbaugh e Glenn Beck quando saranno in carcere.

    A me non importa. Avrò cento milioni di dollari in banca e sentirò parlare della loro rivoluzione fascista su una lontana spiaggia tropicale.

    Nel frattempo la sua mozione era passata.

    Domenica 21 ottobre 2012, durante un discorso elettorale a Front Street Park nella città di Laughing Deer, Kiowa, il presidente Barack Hussein Obama sarebbe diventato il quinto presidente della storia degli Stati Uniti a morire assassinato.

    1

    Denise

    Mercoledì 16 ottobre 1968, ore 09:07

    Queste sono le elezioni più ciniche e feroci da quando i nostri padri fondatori hanno scritto la Costituzione.

    Le parole dell'insegnante di educazione civica di Denise, il signor Svoboda, rimasero sospese nell'aria come sbuffi di polvere da sparo dopo i fuochi d'artificio.

    Non avendo ricevuto risposta, continuava a camminare avanti e indietro, facendo oscillare la cravatta mentre si passava un gessetto giallo da una mano all'altra.

    Seduta in prima fila, Denise individuò una piccola macchia sul davanti dei suoi pantaloni beige. Molto sciatto.

    Il 1° gennaio tutti gli esperti ritenevano che il presidente Johnson avrebbe vinto le elezioni in modo schiacciante. Poi c'è stata l'offensiva del Tet, e Eugene McCarthy lo ha sfidato nelle primarie del New Hampshire.

    Il signor Svoboda si fermò, si girò e fissò la classe, sembrava Marlin Perkins che osservava un branco di leoni a Wild Kingdom.

    A marzo Johnson è diventato il primo presidente della storia americana a ritirarsi dalla corsa per la rielezione, ed è stato solo l'inizio.

    Denise prese un appunto su un foglio di quaderno, modellando con cura le lettere, compiaciuta della sua bella calligrafia.

    L'omicidio di King, pochi giorni dopo, ha scatenato rivolte in tutto il paese e annunciato che siamo all'alba di un buio periodo di anarchia violenta. Sono seguite manifestazioni e dure proteste. Gli studenti hanno occupato Harvard. Robert Kennedy è stato assassinato subito dopo aver vinto le primarie in California. Anche questo non era mai successo prima.

    Denise conosceva già quello che il signor Svoboda stava spiegando alla classe. Leggeva il Laughing Deer Intelligencer ogni mattina e guardava gli approfondimenti in televisione ogni sera. Ascoltava anche suo padre che si lamentava dei comunisti che avrebbero preso il potere.

    I guai sembravano lontani, tuttavia era preoccupata. Si svegliava ogni mattina nel suo confortevole letto e andava a scuola. Laughing Deer era ancora la stessa bellissima cittadina di quando era una bambina. Ma per quanto ancora? Perfino i ragazzini a Laughing Deer erano hippy e ribelli.

    Sembrava impossibile che potessero rovesciare il sistema, eppure nel solo corso dell’anno, avevano chiuso Harvard, Parigi e Chicago.

    Sono sicuro che molti di voi abbiano seguito i disordini alla Convention Democratica in TV disse Svoboda. Non importa da che parte stiate, della polizia o dei manifestanti, ma non è così che un paese democratico sceglie i nuovi leader. La libertà, che molti di noi danno per scontata, è sotto minaccia.

    Indicò Denise. Non è vero?

    Le sue labbra si serrarono, premute insieme come una foto incollata su un cartoncino. Riuscì a malapena a deglutire per schiarirsi la voce. Sì, signore.

    Cosa hai pensato quando hai visto la convention in TV?

    Anche se, stando seduta al banco, teneva le ginocchia unite, la gonna di lana marrone scuro che indossava si era alzata scoprendole un poco le cosce.

    Raddrizzò la schiena, e rispose guardando l'angolo opposto della stanza, lontano dal professor Svoboda. Io, io... non saprei.

    Miss Reid, sappiamo entrambi che ha già letto l'intero libro di testo. Ormai conosce la Costituzione meglio della maggior parte dei docenti di legge. Presto sosterrà gli esami, e io le darò il massimo dei voti, come merita. Ma apprezzerei anche la partecipazione in classe, in modo che gli altri studenti possano beneficiare del suo punto di vista.

    Lo stomaco di Denise era attorcigliato come un panno in lavatrice, il viso le bruciava come ustionato da una griglia rovente e avrebbe voluto sparire in una voragine nel terreno.

    Girò la testa rapidamente da una parte all'altra mentre gli occhi cercavano una via di fuga, ma la campanella non avrebbe suonato che dopo venti minuti.

    Io, io... mi dispiace... non saprei. Mi hanno dato fastidio. La polizia cercava di mantenere l'ordine, ma i manifestanti continuavano ad attaccare.

    Il signor Svoboda alzò la testa e si rivolse a tutti gli studenti. L'educazione civica non è solo quella che si trova nei testi. E' certamente importante, ma solo per ciò che rappresenta

    Denise si guardò intorno. Georgie Sanders, come sempre seduto in fondo alla classe, con le lunghe gambe distese in avanti e la solita espressione piatta, di noia insofferente sul viso. Si trovava anche lui sul palco, in quarta elementare, il giorno che lei cadde, tutti si misero a ridere, e lei vomitò.

    Come al solito Georgie indossava la sua collana hippie: un rozzo monile fatto in casa che includeva legnetti e perline di plastica colorate, un ciondolo da turisti in argento e turchese proveniente da una riserva indiana e un dente di squalo. A Denise faceva venire i brividi. Non capiva perché a Georgie piacesse attirare l'attenzione su di sé con quello stupido oggetto.

    Il signor Svoboda ritornò davanti a lei, la macchia sui pantaloni ora le stava proprio sotto gli occhi. Va tutto bene, Denise? le chiese. Mi dispiace se ti ho turbata.

    Lei scosse la testa come a scrollarsi di dosso il peso di tutto l'universo.

    Ti do il permesso di andare in infermeria.

    No, grazie. Sto bene.

    Tornando al suo tono da insegnante, Svoboda continuò: Il corso di storia americana tratta di come siamo diventati un paese libero. Quello di educazione civica riguarda il modo di restare tali.

    Chissà se Georgie se lo ricordava quello spettacolo? Probabilmente no. Anche lui aveva riso, poi però lo aveva dimenticato. Se solo avesse potuto riuscirci anche lei.

    Sentiva ancora il sapore del burro di arachidi e di gelatina mescolato ai suoi succhi gastrici.

    Il signor Svoboda disse: La nostra democrazia si trova sotto attacco, e non solo da parte dell'Unione Sovietica. Noi dobbiamo difenderla, qui come nel Vietnam del Sud. Sono sicuro che quando verrà il momento, Denise farà la cosa giusta. Non è vero?

    Denise non fece nemmeno di sì con la testa. Certamente, non era niente di nuovo. Lei non aveva nemmeno bisogno di pensarci a certe cose, come il sole che sorge la mattina o mettere una mano sul cuore quando sentiva l'inno nazionale.

    Spero che tutti voi facciate la cosa giusta quando verrà il momento disse il signor Svoboda. Potete iniziare andando a sentire Richard Nixon a Front Street Park questa domenica. Sono trascorsi quarantaquattro anni dall'ultima volta che un candidato presidenziale si è fermato qui a Laughing Deer.

    Georgie Sanders alzò la mano e chiese: Possiamo contestarlo?

    Denise non riuscì a bloccare un sorrisetto che le incurvò gli angoli della bocca. Ricordava di quando al sesto anno aveva una cotta per Georgie. Lui non l'aveva mai nemmeno saputo. Era ancora carino ed era anche un bravo ragazzo, ma il suo estremismo la faceva arrabbiare.

    Il signor Svoboda si unì alle risate. In un paese libero è un diritto, a patto che lo si faccia pacificamente. Questo è il punto.

    Non si preoccupi, signor Svoboda. Sono un passionale, non un combattente.

    Denise doveva ammettere che, se tutti i manifestanti fossero stati come Georgie, non ci sarebbe stato da preoccuparsi di ciò che sarebbe potuto succedere.

    Ma sapeva che non lo erano. Altri estremisti, al pari degli Studenti per una Società Democratica, le Pantere Nere, stavano cercando di distruggere tutto ciò che amava di Laughing Deer e degli Stati Uniti d'America.

    2

    Taylor

    Mercoledì 17 ottobre 2012, ore 09:07

    Pensate che l'anarchia sia possibile negli Stati Uniti?

    La professoressa di Educazione Civica di Taylor, la signora Brownley, spostò la lunga treccia nera venata a tratti da capelli grigi, sulla spalla sinistra. Allargò gli occhi per sollecitare una risposta, sebbene fosse chiaro dal tono di voce che non si aspettasse nulla.

    Taylor girò intorno al suo banco. Davanti a lei, Lorraine McPherson, stava scrivendo sul suo iPhone.

    La signora Brownley proseguì: Abbiamo assistito alle elezioni più controverse e litigiose dal 1968 - e si trattava solo delle primarie repubblicane.

    Fece una pausa, come un attore comico in attesa di risate che non arrivarono.

    E come nel 1968, ci troviamo nel bel mezzo di gravi dissensi sociali. Il Movimento del 99% sta scrivendo la storia, a volte forzando i limiti della libertà costituzionale. Alcuni di loro sono anarchici, e chiamano alla rivoluzione.

    Il ragazzo accanto a Taylor si mise a ridacchiare senza motivo, con un'espressione vuota e insignificante. Taylor non riusciva a capire perché tanti ragazzi bevessero e si sballassero già dal mattino presto. C'erano abbastanza problemi a tenere il passo con la scuola senza doversene creare degli altri.

    Chiunque vinca le elezioni il mese prossimo, dovrà affrontare una nazione economicamente divisa. Tu cosa faresti, Taylor Williams?

    Sempre io!

    Non so. Nessuno voterebbe mai per me.

    E se una formazione della destra reazionaria facesse un colpo di stato?

    Oppure se la sinistra salisse al potere? Aggiunse Andre Peterson. Secondo Taylor era un ragazzo molto attraente. Spalle larghe e vita sottile. Vestiti curati e ricercati, ma non costosi. Portava i capelli molto corti, tranne che per un grosso ciuffo sulla parte alta della testa.

    Sembrava che alla maggior parte dei ragazzi afro-americani non piacesse frequentare Andre. Diceva cose strane.

    La signora Brownley continuò: Bene, cerchiamo di essere imparziali. Se un qualche gruppo estremista si sostituisse al governo, cosa fareste? Taylor?

    La domanda fece sentire Taylor come se avesse mangiato due tranci di pizza al salame di troppo. Non lo so.

    Li lasceresti demolire la Costituzione che protegge la nostra libertà?

    Cosa si aspettava che le rispondesse la signora Brownley? Ma cosa potrei fare io?

    Hai consegnato un compito su Eugene Sharpe eccellente.

    Sì, poteva andare. Disse a voce talmente bassa che Taylor quasi non riuscì a sentirsi.

    È un esperto di rivoluzioni nonviolente, disse la signora Brownley a tutta la classe.

    Quelle cose sono successe in altri paesi, pensò Taylor e disse:

    Avrei paura di rovinare tutto. 

    Tu credi che le tesi di Eugene Sharpe dovrebbero essere applicate ad una democrazia costituzionale come gli Stati Uniti? Ma lui spiega come si rovesciano le dittature, non parla di paesi con governi legittimi aggiunse la signora Brownley.

    Che domanda. Taylor non aveva mai pensato di applicare le tesi di Eugene Sharpe e di rovesciare il governo degli Stati Uniti.

    Il 99% di Occupy Movement lo sta leggendo, disseTaylor. Sembra che siano convinti che gli Stati Uniti siano in realtà una dittatura.

    Lorraine smise di inviare sms, si voltò e guardò Taylor con due occhi che mandavano saette e, senza alzare la mano, disse: Gli Stati Uniti sono una dittatura.

    Perché dici questo? Chiese la signora Brownley.

    Pensate in che modo la polizia ha sgomberato tutti i campi di Occupy l'anno scorso. E che hanno sparato a Scott Olsen alla testa. La polizia di Laughing Deer ha usato i gas lacrimogeni per disperdere la nostra manifestazione di fronte alla Banca di America. L'1% controlla tutto.

    Parleresti ancora così se sapessi che il KGB stesse per portarti via per torturarti e imprigionarti, e forse anche ucciderti? La signora Brownley le chiese.

    Cos'è il KGB? Rispose Lorraine.

    Col mento appoggiato sul palmo della mano e il gomito appoggiato sul banco, Andre Peterson alzò gli occhi al cielo come per invocare clemenza. Le sue labbra si curvarono in un sorrisetto. Il suo disprezzo per Lorraine era tale che Taylor riusciva quasi a sentirlo.

    Andre era uno strano ragazzo, specialmente per essere un nero. Una specie

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