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La costruzione del continuo
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Ebook35 pages23 minutes

La costruzione del continuo

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About this ebook

La natura del ‘continuo’ è un problema di singolare profondità del quale si sono occupati filosofi e matematici per più di due millenni. Il problema è astratto ma riguarda situazioni concrete e probabilmente è connesso con la natura profonda dell’operatività della mente umana. L’autore giunge alla conclusione che il continuo non è rinvenibile in ciò che esiste, ma consiste nella sintesi tra ciò che esiste e le sue potenzialità non manifestate, utilizzando esempi concreti ed astratti.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateFeb 26, 2018
ISBN9788827815724
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    La costruzione del continuo - Lario Sinigaglia

    633/1941.

    PREFAZIONE

    L’oggetto del mio lavoro è la natura del continuo ed il suo rapporto con il discontinuo.

    Ho usato come esempio qualche esperienza comune e anche i numeri razionali, irrazionali e reali di cui perciò è richiesta una conoscenza di base, malgrado qualche sommaria spiegazione nel testo. L’argomento è trattato nella scuola dell’obbligo, ma raramente viene approfondito. Eppure gli studiosi vi si impegnano da circa 2.500 anni. Il mio lavoro raggiunge il suo scopo se suggerisce al lettore la profondità dell’argomento e la sua connessione con fatti usuali. Le nozioni sui numeri razionali, irrazionali e reali sono ampiamente e gratuitamente disponibili nel web.

    Lario Sinigaglia

    IL CONTINUO - CAP. I

    Il concetto di continuo è paradossale perché è del tutto assente dalla nostra esperienza; si vorrebbe dire: il continuo non esiste.

    Esiste invece, ma è difficile da descrivere perché ciò che ogni descrizione cattura è un individuo.

    Soffermiamoci dunque sull’individuo e tralasciamo il continuo anticipando solo una conclusione, per ora: ‘continuo’ è ciò che non è individuabile.

    Per contro ‘individuo’ è ciò che è individuabile, cioè circoscrivibile mediante una descrizione di qualsiasi tipo (verbale, grafica, matematico formale) che consenta di riferire proprio ad un individuo determinato dei ‘predicati’, cioè delle proprietà o degli atti e a nient’altro.

    Occorre farsi un’idea molto ampia di ciò che si intende per ‘individuo’. Si tratta di:

    a) Persone, animali, oggetti;

    b) Concetti, proposizioni (frasi), testi vari;

    c) Rappresentazioni di ogni tipo;

    d) Eccetera.

    I linguaggi naturali distinguono gli enti omogenei (per esempio: aria, acqua, sabbia, spazi geometrici) da quelli complessi (per esempio: persone, manufatti, figure geometriche) e di solito i primi sono ‘non contabili’ mentre i secondi sono ‘contabili’.

    I primi sono divisibili a piacere conservando la propria natura mentre i secondi sono normalmente indivisibili. Alcuni enti del primo tipo sono illimitatamente divisibili.

    I linguaggi naturali attribuiscono quindi agli enti del primo tipo una sorta di continuità e perciò di ‘non individualità’, mentre gli enti del secondo tipo sono

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