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Acqua
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Ebook55 pages47 minutes

Acqua

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La realtà, il passato e il futuro si intersecano e vanno a formare il vissuto di ognuno, perchè ognuno di noi si inserisce nella società odierna con le proprie credenze e speranze affinchè ciò che viene fatto oggi abbia significato anche per i posteri come per noi sono state le gesta passate da cui abbiamo tratto insegnamento, nel bene e nel male. Rilevante è la tecnologia perchè può fare la differenza.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateMar 2, 2018
ISBN9788827816547
Acqua

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    Acqua - Anita De Cillia

    Mentre cammina a passo svelto, cadenzato, contando il tempo che passa e sincronizzando il movimento delle gambe, il sole scotta sulla pelle e i rumori di ogni giorno fanno da sfondo all’attività della strada.

    Da quando un tamponamento l’ha costretta al riposo, la passeggiata sul lungomare è l’unico momento di interazione con l’ambiente esterno e con il tempo sociale. Se da un lato questo temporaneo ritiro forzato giova all’equilibrio dell’Io più nascosto e al ritrovamento del legame con la natura, dall’altro la sprona a cercare nuovi interessi che soddisfino la voglia di orizzonti diversi. La società nel suo complesso è intrisa di intersezioni ormai statiche impregnate di arrivismi mai soddisfatti, accordi stantii che si reggono su pilastri ormai marciti incapaci di rispondere alle esigenze attuali il cui peso ha bisogno di essere rivisto alla luce di nuovi programmi e nuove strutture volti a liberare il mercato dei falsi pregiudizi e paure. Praticamente si chiede alla gente di essere se stessa, di rischiare le sicurezze conquistate, ma inefficaci, per politiche universali rispondenti al credo dell’essere umano in quanto creatura vivente di un solo creatore la cui giustizia vuole coerenza e uguaglianza. Se la teoria rispecchia il pensiero di molti, la pratica di questi molti non si rifà alla teoria, così l’agire in contrasto con il pensare rischia di far naufragare anche quelle poche certezze rimaste a gloria del passato. Si cerca equilibrio nell’immenso egoismo che ancora avvolge e travolge l’umanità; si vuole uguaglianza nella stratificazione sociale che fa fatica a rientrare nei sudati privilegi; si abbattono barriere e credenze per costruirne altre ancora più pericolose; si predica l’azione sociale per ricadere nel culto del denaro; si istituisce il tempo libero per punire chiunque pensi di poterne usufruire; si liberano le menti alla nuova demiurgità per nascondere una mentalità incapace di accettare un nuovo potere; l’ideologia si è affermata in quanto modo di pensare e di agire di molti, ma l’utopia rischia di naufragare fra imposizioni di ogni genere senza un fondamento logico, solo perché non si vogliono ammettere i propri errori. Questo è il momento di cambiare.

    I pensieri crescono e si moltiplicano poi trovano altre strade e lasciano posto alla dolce brezza che accarezza il viso al mattino presto, perché sono le sette del mattino, iniziano i preparativi per la giornata laboriosa che si avvicina e non dà tregua a chi deve guadagnarsi la giornata, a chi è responsabile dei flussi economici ovunque abbiano luogo, affinché il ciclo si perpetui e si gridi ancora al miracolo.

    Siamo a luglio e a quest’ora la spiaggia conta pochi ospiti, i più mattinieri, quelli che amano respirare l’odore salmastro del mare non ancora frammisto ai profumi delle creme protettive per il sole. I bagnini aprono le loro sdraie con l’ombrellone, allineano la barca di salvataggio con quelle da affittare, fanno mostra dei loro muscoli abbronzati e si preparano ad affrontare un’altra giornata fra tette al vento e chiappe desiderose di sole, ammiccando a qualche amico e rivaleggiando con i mariti stanchi dalla pelle che sembra uscita per la prima volta dai paltò invernali. Sulle nostre spiagge non si vedono ancora bagnine come quelle che si possono incontrare nei film made in USA. Forse manca la materia prima, sta di fatto che la legge per il volontariato femminile nell’esercito è stata approvata, dopo questo primo passo è molto probabile che si trovino anche donne addestrate al salvataggio in mare.

    Le prime famiglie, quelle che hanno bambini piccoli a cui è sconsigliato affrontare le ore calde della giornata, cominciano ad apparire verso le otto del mattino, con borse, thermos, passeggini, palette e giocattoli pronte a correre in lungo e in largo e a giocare nella sabbia pur di soddisfare i frugoli curiosi intenti a toccare e ad assaggiare tutto quello che incontrano pur di imparare a conoscere il mondo che li circonda.

    Gli anziani si mettono a mollo con

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