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I Viaggiatori nel Tempo Libro 1 La Scoperta
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I Viaggiatori nel Tempo Libro 1 La Scoperta

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I Viaggiatori nel Tempo Libro 1 - La Scoperta è una nuova ed eccitante serie su di una dodicenne che scopre una scatola in soffitta che le cambierà la vita per sempre. Con l'aiuto del fratello maggiore, Oliver, e della sua migliore amica, Kate, Holly riuscità a viaggiare verso un altro luogo e un altro tempo. Tutte le grandi avventure poertano però a qualche conseguenza e questo gruppetto di ragazzi non è per nulla preparato a quello che li aspetta.

Insieme a questa scoperta Holly deve anche aver a che fare con i ragazzi più popolari della scuola, una in particolare, il cui intento è rendere la sua vita miserabile. E quando Zac, il ragazzo più carino della classe inizia a mostrare qualche attenzione verso Holly, tutto il suo mondò verrà rivoltato.

Questo è un viaggio pieno di suspence che vi terrà incollati alla sedia, chiedendovi cosa accadrà a breve. È un altro favoloso libro per ragazze dai 9 ai 12 anni, uno di quelli che sicuramente diventeranno un favorito.

LanguageItaliano
Release dateSep 17, 2020
ISBN9781547521654
I Viaggiatori nel Tempo Libro 1 La Scoperta

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    I Viaggiatori nel Tempo Libro 1 La Scoperta - Katrina Kahler

    Libro 1

    La Scoperta

    Prologo

    L'Esperimento

    All'inizio era un rombo leggero, come un tuono in lontananza. Vibrava sotto i miei piedi e scuoteva le pareti. Poi il discreto tremolio si era trasformato in scosse, che saettavano così forte attraverso le assi in legno del pavimento da aver cominciato a tirarle fuori con forza. Un terremoto, doveva essere un terremoto! Non c'erano stati tremori l'ultima volta che lo avevamo fatto, quindi cosa era cambiato? Era calato il panico e volevo dirgli che avevo cambiato idea. Ma era troppo tardi. Il tremore improvvisamente era diventato violento, facendomi cadere sulle ginocchia, con Kate, la mia migliore amica, di fianco a me.

    Mio fratello, al contrario, stava urlando dall'eccitazione. Era tipico di Oliver pensare che quello fosse qualcosa per cui saltare di gioia invece di essere preoccupato. Ma lui era il genio. E avrebbe dovuto essere lui ad accorgersi che qualcosa era andato storto. Terribilmente storto!

    Ci tirammo su usando i mobili, aggrappandoci saldamente a qualsiasi cosa trovassimo per restare in piedi. La faccia di Kate era pallida e la sua bocca aperta sia per lo shock che per l'eccitazione. Sono sicura che la mia espressione non fosse diversa.

    Senza alcun preavviso gli oggetti sparsi nella stanza ed una pila di libri, che erano stati sistemati ordinatamente accanto al banco da lavoro, si sollevarono in aria, volteggiando da soli, come se la gravità non li riguardasse più.

    Il tremolio, che si era fermato per un attimo, riprese così violentemente che aspettavo solo che la casa crollasse sopra di noi, seppellendoci vivi. Pessima idea, quella era stata davvero una pessima idea! Apparvero alcune crepe sui muri, mentre io mi aggrappavo alla mano di Kate. Oliver indietreggiò verso di noi e, con mia gran sorpresa, afferrò l'altra mia mano, deglutendo.

    Penso che abbiamo commesso un errore. Potevo giurare di averlo sentito dire, ma lo scricchiolio che riempiva la stanza si portò via le sue parole.

    Quando presi fiato per poter provare a chiedergli cosa avesse davvero detto, una folata di vento mi spazzò via la voce.

    Poi, per una frazione di secondo, il tempo si fermò. Un silenzio pesante avvolse la stanza. Non ero sicura di cosa mi terrorizzasse di più, se il silenzio, o il tremolio degli oggetti mentre volteggiavano davanti ai nostri occhi. Era la stessa cosa, anche se completamente differente. Cosa avevamo fatto di sbagliato?

    Successivamente, fu come se il tempo avesse accelerato all'improvviso. Tutto si confuse in una foschia sbiadita intorno a noi, e la sensazione di stordimento nel mio stomaco mi salì fino in gola con un impeto nauseante. Strinsi le mani di Kate ed Oliver più saldamente. Incapace di mantenere la presa, li sentii venir trascinati via da me. Le mie viscere si intrecciavano mentre venivo sollevata da terra, con le urla che mi morivano in gola.

    Dopo quelli che sembrarono alcuni secondi, atterrai bruscamente sul sedere e sentii dei grugniti provenire anche da Kate ed Oliver. Aprii gli occhi, sbattendoli mentre cercavo di metabolizzare quello mi circondava.

    E quello che mi circondava era molto diverso.

    Ebbi come la sensazione che il nostro esperimento avesse funzionato. Ma anziché essere gioiosa ed eccitata ero terrorizzata. Completamente ed interamente terrorizzata.

    Capitolo 1

    Tre Settimane Prima

    Questo progetto sarà il peggiore. Borbottai mentre mettevo i libri nel mio armadietto, sperando di poterlo posticipare di qualche altro giorno. L'avevo già messo da parte per una settimana e adesso avevo solo il fine settimana per completare tutto il mio progetto, così che fosse pronto per essere presentato in classe il lunedì.

    A volte la odiavo veramente la scuola.

    Oh, andiamo. Non andrà così male. Kate Roberts, la mia migliore amica fin dalla scuola materna, mi sorrise nel tentativo di risollevarmi il morale. Ma non ero dell'umore giusto per tentare di essere felice. Lei però non si arrese e provò con un altro commento. La tua faccia si bloccherà così, Holly.

    Ora mi sembri mia madre. Scossi la testa verso di lei con un sospiro di frustrazione.

    Kate fece un gran sorriso e chiuse il suo armadietto. Beh, cosa c'è di male in un progetto sugli alberi genealogici? È facile. Io mi sono seduta con mia nonna e l'ho fatta parlare. Mi ha dato abbastanza materiale per almeno cinque progetti.

    Tirai fuori i libri che mi servivano per i compiti del weekend e li misi a forza dentro la mia tracolla. Io non ho una nonna che sia proprio una chiacchierona, e mio nonno è morto prima che io o mio fratello nascessimo. Perciò non è così semplice per me. Ho solo mio fratello e mia madre. E a mia madre non piace per niente che io scavi nella storia della nostra famiglia. Almeno non per quanto riguarda il lato di mio padre. Non ci ha mai detto nulla su di lui.

    Giocherellai con la mia collanina. La maggior parte dei giorni non ci pensavo nemmeno a mio padre, ma con il nostro ultimo progetto per la classe di storia che aveva a che fare con le persone da cui discendevamo e con chi fossero i nostri antenati, era tutto quello a cui avevo pensato nelle ultime settimane. Peccato che non sapessi nulla della parte della famiglia di mio padre. Non ne avevo alcuna idea.

    Non sapevo nemmeno che aspetto avesse mio padre.

    Forse adesso tua madre riempirà tutti i vuoti, specialmente se le dici che ti serve per avere un buon voto. Kate si girò verso di me, piena di speranza, mentre ci allontanavamo dai nostri armadietti rivolte verso l'ingresso della scuola.

    Tutto intorno a noi i ragazzini si agitavano, affrettandosi a raggiungere i bus. Noi non prendevamo il bus. Dovevamo camminare, visto che vivevamo a solo due strade di distanza dalla scuola media. Uno dei benefici del vivere in una piccola città, come diceva sempre mia madre, e io le davo ragione. Adoravo poter andare e tornare da scuola, o dal centro della città. Rendeva tutto così facile, e mi dava più tempo da passare con la mia migliore amica.

    Mentre camminavamo volevo credere alle parole di Kate. Mamma si rifiutava di dire qualsiasi cosa riguardo a che uomo fosse mio padre, ma forse questa poteva essere la mia possibilità per riuscire a capire chi fosse. Se le avessi detto che mi serviva saperlo per un progetto scolastico sicuramente sarebbe stata obbligata a rispondermi, giusto? I miei voti dipendevano da ciò.

    Oddio. Sussurrò Kate prendendomi la mano con forza per costringermi a fermarmi all'improvviso. Eccolo, è lì... il ragazzo dei tuoi sogni.

    Roteai gli occhi, ma allo stesso tempo tirai timidamente una ciocca di capelli sciolti dietro l'orecchio mentre guardavo dall'altro lato del cortile della scuola. Zac Fredericks. Il ragazzo più carino della seconda media, ed anche il più figo. Avevo una cotta per lui da anni, così come metà della popolazione femminile. Aveva i capelli corti e scuri, occhi blu che sembravano sempre sorridenti, ed era alto. Gli arrivavo sì e no al mento. Feci un sorriso più ampio quando lui lanciò uno sguardo nella mia direzione. Le mie mani erano diventate sudate e mi ero aggrappata a Kate, non sapendo bene cosa fare. Il panico mi aveva

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