Un mouse tra le dita…

La luna, quella incompresa, malinconica compagna di osservatori fugaci. Molti la scrutano, cercano di comprenderne le forme, i suoi innumerevoli sbalzi di umore. La luna, che dà consigli a coloro che ne chiedono, che rincuora gli infelici, che consola gli amanti, rassicurandoli, creando atmosfere romantiche e suggestive. Che luna questa sera. Eh già, la notte: sta scendendo il buio dai tetti delle case scivolando dai muri, fin sulla terra. L'acqua si è fatta scura, il mare pare calmarsi allorquando la luna timidamente si specchia, vanitosa. La gente frenetica corre verso casa, verso il proprio destino ed è buffo stare qui ad osservare tutto quanto. C'è chi ascolta il sordo rumore dell'acqua accarezzare la scogliera. In silenzio. Nessuno si sofferma sulle cose, aprendo la mente mentre il tempo scorre incurante. Così come la penna che riempie i fogli bianchi del tempo, senza indugiare. Mentre i pensieri scivolano via. Il respiro si fa necessario solo nel momento in cui si volta pagina. L`odore della salsedine che solletica l'olfatto. Ricordi passati. La vita che scorre. C'è anche chi invece sta bene in mezzo al tram tram cittadino. Il traffico, il marasma. Le lunghe attese davanti al semaforo. I clacson, il rumore. Le litigate con gli altri automobilisti. Quel lungo serpente di latta che avvolge tutto, si arrotola al cemento sfregando rumorosamente con il ventre caldo, l'asfalto ruvido e sporco, insinuandosi tra i palazzi, nelle strade, nei vicoli, attorno alle piazze.