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Diventare una Leggenda
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Diventare una Leggenda

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About this ebook

Il diciassettesimo compleanno di Arianna Grace si avvicina, dopo un anno molto complicato. I quattro clan di Night Humans su cui regna, dearg-dul, baku, tengu e lycan, finalmente, convivono serenamente, ma Arianna fatica a gestire le due famiglie a cui appartiene ed i tre ragazzi che reclamano le sue attenzioni. Devin vuole proteggerla a tutti i costi. Turner vuole renderla felice. Andrew la vuole tutta per sé. Fare una scelta, tra di loro, sarà difficile tanto quanto inevitabile, ma, per arrivarci, Arianna dovrà prima sopravvivere a tutte le trappole che troverà sul suo cammino.

Edward Lucan è disposto a sfruttare suo nipote Andrew per attirare Arianna in una trappola e conquistare, così, il potere necessario per guidare i clan baku. Sfortunatamente per lui, però, i piani del nipote sono molto diversi. Per un anno intero, infatti, Andrew ha aspettato, e sperato, che Arianna lo considerasse più di un amico e sa che è arrivato il momento di fare la sua mossa per conquistarla definitivamente, indipendentemente da quello che pensa lo zio.

Alla tenuta dei dearg-dul, intanto, Arianna scopre i piani dell’ambizioso Lord Seeger che la sta avvelenando per raggiungere i suoi scopi. Dopo aver ucciso il nonno, la prossima vittima dell’uomo sembra essere proprio Arianna. Fortunatamente per lei, la sua squadra conosce tutti i piani dei nemici e sa come anticiparne le mosse per proteggerla. Questo basterà a tenerla al sicuro? Molte persone delle quali Arianna si fida ciecamente le stanno nascondendo dei segreti. Se Arianna vorrà assumere il controllo, dovrà conoscere tutta la verità, prima. Le sveleranno, finalmente, in cosa consiste la leggenda, permettendole, così, di diventare la ragazza leggendaria che tutti aspettavano?

LanguageItaliano
Release dateApr 7, 2018
ISBN9781547523078
Diventare una Leggenda

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    Diventare una Leggenda - B. Kristin McMichael

    Diventare

    – una –

    Leggenda

    Blue Eyes Trilogy – Libro Secondo

    (The Night Human World)

    ––––––––

    Scritto da

    B. Kristin McMichael

    C:\Users\brian\AppData\Local\Temp\AtlHTMLClip\clip_files\Img1131286750000001.png

    ––––––––

    Traduzione a cura di

    Valentina Miele

    TRAMA

    Il diciassettesimo compleanno di Arianna Grace si avvicina, dopo un anno molto complicato. I quattro clan di Night Humans su cui regna, dearg-dul, baku, tengu e lycan, finalmente, convivono serenamente, ma Arianna fatica a gestire le due famiglie a cui appartiene ed i tre ragazzi che reclamano le sue attenzioni. Devin vuole proteggerla a tutti i costi. Turner vuole renderla felice. Andrew la vuole tutta per sé. Fare una scelta, tra di loro, sarà difficile tanto quanto inevitabile, ma, per arrivarci, Arianna dovrà prima sopravvivere a tutte le trappole che troverà sul suo cammino.

    Edward Lucan è disposto a sfruttare suo nipote Andrew per attirare Arianna in una trappola e conquistare, così, il potere necessario per guidare i clan baku. Sfortunatamente per lui, però, i piani del nipote sono molto diversi. Per un anno intero, infatti, Andrew ha aspettato, e sperato, che Arianna lo considerasse più di un amico e sa che è arrivato il momento di fare la sua mossa per conquistarla definitivamente, indipendentemente da quello che pensa lo zio.

    Alla tenuta dei dearg-dul, intanto, Arianna scopre i piani dell’ambizioso Lord Seeger che la sta avvelenando per raggiungere i suoi scopi. Dopo aver ucciso il nonno, la prossima vittima dell’uomo sembra essere proprio Arianna. Fortunatamente per lei, la sua squadra conosce tutti i piani dei nemici e sa come anticiparne le mosse per proteggerla. Questo basterà a tenerla al sicuro? Molte persone delle quali Arianna si fida ciecamente le stanno nascondendo dei segreti. Se Arianna vorrà assumere il controllo, dovrà conoscere tutta la verità, prima. Le sveleranno, finalmente, in cosa consiste la leggenda, permettendole, così, di diventare la ragazza leggendaria che tutti aspettavano?

    ALTRI LIBRI DELL'AUTRICE

    C:\Users\brian\AppData\Local\Temp\AtlHTMLClip\clip_files\Img1131286750000001.png

    Blue Eyes Trilogy:

    La Leggenda degli Occhi Blu

    Diventare una Leggenda

    Vincere la Leggenda (Prossimamente in Italia)

    Day Human Trilogy:

    The Day Human Prince

    The Day Human King

    The Day Human Way

    Witchling Skinwalkers Trilogy:

    The Witchling's Apprentice

    The Wendigo Witchling

    The Witchling Seer

    Merworld Trilogy:

    Water & Blood

    Songs & Fins

    Untitled (Prossimamente)

    Chalcedony Chronicles:

    Carnelian

    Chrysoprase

    Aventurine

    Chrysocolla

    Autoconclusivi:

    To Stand Beside Her

    Conoscere il mio destino fu soltanto l’inizio.

    Compierlo sarebbe stato molto più difficile. – Ari

    UNO

    Arianna Grace frenò più bruscamente di quanto avrebbe voluto, spingendo in avanti, contro le cinture di sicurezza, tutti i passeggeri dell’auto. Arianna arrossì mentre parcheggiava. Guidava, con il foglio rosa, ormai da tre mesi, ma non riusciva ancora a frenare più dolcemente, evitando quel trauma ai passeggeri.

    Scusate, disse con una risatina.

    Thomas Collins la guardò male, dal sedile posteriore, perché quell’imprevisto l’aveva distolto dal libro che stava leggendo. Il lavoro di Thomas come sorvegliante di Arianna, della durata di un anno, sarebbe terminato in meno di due settimane e lui era impaziente di ritornare alla sua vita. Parte di quella vita consisteva nel rialzare la media dei voti per riuscire ad entrare in un buon college.

    Smettila di scusarti, le disse Andrew Lucan, scostandosi i capelli ricci, scuri, dal viso. Andrew era un enigma per Arianna. La sua immagine rock, a cui contribuivano i jeans strappati ed una t-shirt, era nettamente in contrasto con i modi gentili che riservava a lei. È normale essere un po’ impacciati, quando si inizia a guidare. Arianna annuì, non del tutto convinta. Per la legge, Andrew, a diciotto anni, era grande abbastanza per darle lezioni di guida, ma aveva soltanto un anno più di lei.

    Hai già un accompagnatore per la tua festa di compleanno da Gabriel? Le domandò Andrew, con tutta la nonchalance di cui era capace, allungando verso l’alto e flettendo, poi, le sue belle braccia allenate. Arianna si sforzò di non guardare. Era perfettamente consapevole dell’attrazione che provava per lui fin dalla festa di compleanno che suo zio aveva organizzato un anno prima. Da allora, Arianna si era sforzata con tutta se stessa di mantenere con lui soltanto un rapporto di amicizia perché tutti quelli che la circondavano lo consideravano un nemico.

    No, ti stai forse offrendo? Lo prese in giro Arianna, chiedendosi se fosse consapevole di quanto era bello. L’attrazione fisica c’era ancora. Dopo un anno, però, e non essendosi mai incontrati da soli, ma sempre con qualcuno a supervisionare, lo considerava davvero un amico.

    Solo se mi dici di sì, rispose lui. Andrew si girò a guardare il parcheggio del cinema in cui si trovavano. Dopo essersi concentrato per qualche secondo, tornò a guardare Arianna che, però, evitò il suo sguardo.

    Non gli avevi detto che saresti uscita con me? Le chiese Andrew.

    Ehm, no, rispose lei. La testa di Thomas fece capolino dal sedile posteriore.

    Non ancora, si lamentò, tra sé e sé, Thomas.

    Ari, come pensi che potrà mai fidarsi di me se continui a nascondergli che ci vediamo? La rimproverò Andrew. Non che fossero nascosti, in quel momento, ma Arianna preferì non farglielo notare.

    Non si fiderà mai di te. Avrebbe voluto spiegargli perché, ma aveva promesso a Devin che non l’avrebbe fatto. Devin e Andrew erano opposti sotto ogni punto di vista. Erano completamente diversi: Andrew era audace, Devin tranquillo. Si fronteggiavano in una guerra che Arianna sperava di vincere, comandando su entrambi i fronti.

    Arianna lanciò uno sguardo veloce a Devin Alexander. Sembrava completamente a suo agio, appoggiato all’auto, intento a fissare la strada da cui erano arrivati loro. I capelli biondi gli ricadevano sugli occhi azzurri come il cielo. Dall’esterno, sembrava soltanto un ragazzo che aspettava qualcuno con cui andare al cinema. Un ragazzo tranquillo, in una bella giornata primaverile, con indosso un paio di jeans e una maglietta, il suo abbigliamento solito. Arianna, però, sapeva che non era proprio così. Aveva le braccia incrociate sul petto, con le mani strette a pugno premute contro i bicipiti. La sua aria assorta e distaccata nascondeva la rabbia ed i suoi veri pensieri. Sembrava comodamente appoggiato all’auto, ma, in realtà, era molto teso, pronto a lanciarsi nel parcheggio in un secondo.

    Andrew sollevò un sopracciglio, in una domanda silenziosa ad Arianna, ma decise di non esprimere ad alta voce quel pensiero. Tornerai, la settimana prossima, per la festa dei Grace? Le chiese, evitando l’argomento Devin.

    Sì, appena riuscirò ad andarmene dalla tenuta dei Randolph e dalla loro festa di compleanno. Arianna spense il motore.

    Quindi avrai un giorno in più per prepararti all’esame? Andrew conosceva già la data dell’esame, ma voleva convincerla a non partire. Voleva essere il suo accompagnatore alla festa dei Grace e sperava che lei lo prendesse finalmente sul serio.

    Sì, se mi aiuterai a fare un altro po’ di pratica. Avrei voluto prendere la patente prima del mio diciassettesimo compleanno, ma dovrò farmi andare bene di prenderla due giorni dopo, si lamentò Arianna. Tutto quello che era successo nell’ultimo anno le aveva reso praticamente impossibile trovare il tempo per prendere la patente. Conosceva abbastanza bene la teoria, grazie alle lezioni che aveva seguito prima ancora di compiere sedici anni, ma la pratica era tutta un’altra cosa. Vedeva i suoi tutori, Dean e Lilly, soltanto qualche giorno a settimana, ma erano sempre impegnati con la tavola calda. Il resto della settimana lo trascorreva alla tenuta del ricco nonno defunto. Non aveva motivo per imparare a guidare, quando c’erano degli autisti a sua completa disposizione che l’avrebbero portata ovunque.

    Va bene, ma devi promettermi che la prossima volta lo dirai a Devin. Andrew rivolse un cenno della testa al suo rivale. Sapeva che Arianna non l’avrebbe mai perdonato, se avesse fatto del male a Devin e, se avesse continuato a vederla di nascosto, sapeva che sarebbe arrivato ad uno scontro con lui che probabilmente avrebbe vinto.

    Perché? Lui non mi dice dove va, perché io dovrei dirglielo? Arianna si ritrovava sempre tra due fuochi. Tenevano entrambi a lei, ma non si fidavano uno dell’altro.

    Ari. Andrew sospirò. Devi comportarti bene. Devin non si fiderà mai di me se tu continui a mentirgli. Provò ad insistere sul fatto che Arianna avrebbe dovuto dire a Devin di quegli incontri. Andrew era una creatura della notte, un baku per l’esattezza, ma Devin no. Non era facile per Devin fidarsi di una creatura della notte perché un baku aveva sterminato la sua famiglia quando era piccolo. Andrew lo sapeva bene, quello che non sapeva era quanto fosse grande l’odio che nutriva per lui.

    Perché vuoi che si fidi di te? Nella comunità baku, Andrew apparteneva ad un rango inferiore rispetto a quello di Arianna e dello zio di lei, Gabriel. Andrew non le rispose e Arianna cambiò argomento. La mia risposta è sì, verrò alla festa con te. Andrew restò ancora in silenzio, ma a lei non sfuggì la felicità, dietro a quello sguardo torvo. Ci vediamo la prossima settimana, allora? Gli chiese Arianna, imbarazzata, sapendo esattamente come si sentiva lui, ma fingendo di non saperlo. Durante il suo ultimo compleanno, Arianna era diventata una creatura della notte, una molto speciale. Tutte le altre creature della notte, infatti, appartenevano ad una categoria specifica mentre lei era un mix di due categorie ed era l’unica con quelle caratteristiche. Uno dei suoi molti poteri consisteva nel riuscire a sentire esattamente quello che sentivano le persone intorno a lei.

    Sì, stesso posto, stessa ora, le rispose Andrew. Allungò un braccio, prima che lei aprisse lo sportello, e le accarezzò il viso. Arianna, ormai, si stava abituando all’ondata di emozioni che provava quando qualcuno la toccava, ma questa era la più potente di tutte.

    Avrebbe voluto interrompere il contatto visivo, ma, in quel modo, avrebbe sentito ancora di più i sentimenti di lui. Arianna gli toccò la mano. Lui sorrise, vedendo la reazione di lei e capendo che il desiderio era reciproco. Andrew era come una calamita per lei.

    Arianna aprì lo sportello ed uscì dall’auto. Lo richiuse alle sue spalle e si girò, diretta verso la persona che la stava aspettando. Thomas la seguì e si intromise nella loro conversazione silenziosa. Thomas non aveva la capacità dei baku di leggere le emozioni, ma sapeva comunque che Devin ed Arianna erano arrabbiati l’uno con l’altra. Devin rimase appoggiato all’auto a fissare Andrew che se ne stava andando.

    La prossima volta, avvisami se cambi programma, le disse Devin, aprendole lo sportello posteriore.

    Non sei mia madre o mio padre, ribatté Arianna, senza entrare nell’auto. I suoi genitori erano morti per essersi legati pur appartenendo a categorie diverse di creature della notte. Erano un baku e una dearg-dul. La loro unione aveva generato Arianna, un mix delle due categorie.

    Come faccio a proteggerti, se non mi ascolti? Devin si aggrappò allo sportello per non sporgersi in avanti.

    Se non te ne fossi accorto, so badare a me stessa, si lamentò Arianna. Devin si raddrizzò, tenendole aperto lo sportello. Thomas aspettava dietro di loro e non si mosse finché non lo fece Arianna. Quando non ricevette risposta, Arianna sospirò e si sedette al suo posto.

    Non puoi lasciare che sia io a proteggerti? Le chiese Devin, esasperato dai suoi molti tentativi, da lei ignorati, di tenerla al sicuro. Thomas si sedette accanto ad Arianna.

    Che cosa avresti fatto se ti avessi detto che avrei fatto una lezione di guida con Andrew? Gli chiese Arianna, conoscendo già la risposta.

    Te l’avrei impedito. Lui non è un tipo affidabile, lo sappiamo entrambi. Devin mise in moto. Non ci si può fidare di un baku, soprattutto se appartiene ad una famiglia come la sua.

    È qui che ti sbagli, gli rispose Arianna. Suo zio non è affidabile, Andrew lo è. Sacrificherebbe la sua vita per proteggermi. Devin sospirò. Avevano avuto la stessa discussione la settimana precedente e quella prima ancora. Arianna aprì lo sportello, prima che Devin uscisse dal parcheggio. Ho cambiato idea. Non mi serve più un passaggio. Scappò dall’auto, nel parcheggio, fino all’autobus che si stava accostando alla fermata. Thomas la seguì da vicino, senza libri.

    Arianna salì sull’autobus e si sedette in fondo. Thomas rimase in piedi accanto a lei, incerto sul sedersi o meno. Thomas era la sua guardia del corpo, praticamente, non per scelta, ma per restituire un favore allo zio di Arianna. Arianna gli sorrise.

    Non mordo, disse. Lo diceva sempre, quando lui restava a distanza di sicurezza. I tengu non si fidavano molto dei dearg-dul e siccome Arianna, in parte, lo era, lui spesso esitava. Non senza avertelo chiesto, prima. Gli sorrise e Thomas si sedette accanto a lei. La sorvegliava da un anno, ormai, e sapeva che non mentiva. Solo che non riusciva a controllare il suo istinto da tengu.

    Vorrei che vedesse Andrew come lo vedo io, disse Arianna, guardando fuori dove la luce iniziava ad affievolirsi e si accendevano i lampioni. Arianna sentiva che entrambi, Devin e Andrew, stavano seguendo l’autobus. Non era semplice, riuscire a scappare, quando era il sole intorno a cui gravitavano tutti. Arianna avrebbe avuto bisogno di trascorrere del tempo con le amiche, ma quelle erano tutte troppo impegnate a vivere le loro vite normali. Thomas era l’unica persona a cui potesse parlare di tutto.

    Sai che non ti lascerà mai da sola con lui quindi perché continui ad insistere? Le chiese Thomas. Thomas, in realtà, era più dalla parte di Andrew che da quella di Devin, ma siccome il suo lavoro consisteva nell’eseguire gli ordini di Devin, in questo caso, doveva schierarsi dalla sua parte. Penso che Devin lo lascerebbe avvicinare se ci fossero più sorveglianti con te, non soltanto io. Potresti portare qualcun altro.

    Chi? Tutti odiano Andrew, rispose Arianna.

    Turner riesce a controllarsi anche quando è vicino a lui, suggerì Thomas.

    Sì, ma non sopporterei di averli entrambi in auto con me. Turner e Andrew le avevano dichiarato, entrambi, i loro sentimenti per lei. Ti hanno mai spezzato il cuore? Sei mai stato geloso? Thomas rise. Arianna sorrise, sentendolo. Thomas era quasi sempre serio e ad Arianna piaceva molto la sua risata.

    Tra un po’ non dovrai più controllarmi. Un’altra settimana e sarai libero. Che farai dopo? Gli chiese Arianna, provando a cambiare argomento per calmarsi.

    Vorrei migliorare i miei voti. Penso che dovrò ottenere dei crediti extra in ogni materia, le rispose Thomas, sollevando gli occhiali per guardare fuori dal finestrino insieme a lei. Nell’ultimo anno, aveva trascurato le lezioni.

    Mi dispiace. Immagino che passare mezza settimana fuori non aiuti, disse Arianna.

    Ma no, è stato divertente, rispose. Non è stato difficile, nonostante quello che ha combinato il teppista. Thomas pensava che quell’anno trascorso a farle la guardia fosse stato divertente, ma era disposto ad ammetterlo soltanto con lei.

    Dai sempre la colpa a Turner di tutto. Arianna sembrava una madre che sgrida il figlio.

    Beh, è quasi sempre colpa sua, rispose Thomas. Arianna non poteva contraddirlo. Turner era un piantagrane e trascurare la scuola era assolutamente nel suo stile. Anzi, devo correggermi, non quasi. È sempre colpa sua. Arianna rise. La guerra tra Turner e Thomas era molto più profonda di un semplice conflitto tra categorie diverse di creature della notte. I lycan e i tengu non erano mai andati d’accordo. Era per questo che si schieravano gli uni con i baku e gli altri con i dearg-dul, perché anche loro non andavano d’accordo. Arianna pensava che quel conflitto dipendesse dai modi in cui si nutrivano. I baku e i dearg-dul avevano bisogno di sangue per sopravvivere, e per questo erano sempre in competizione per gli umani, mentre i tengu e i lycan potevano nutrirsi di sangue, ma preferivano la carne e, quindi, si litigavano sempre il cibo.

    Dopo le superiori che farai? Arianna riportò la conversazione sulla fine del lavoro di Thomas come suo sorvegliante. Quando sarai libero, che farai? Gli chiese. Thomas avvertì una vena di invidia in quella domanda. Lei non avrebbe potuto andarsene. La sua vita era quella e non avrebbe potuto cambiare il suo destino. Suo nonno era il capostipite dei dearg-dul e lei era la sua unica erede. I baku basavano la leadership sulla potenza e lei, con il doppio della potenza sul baku che la seguiva in linea di successione, sarebbe stato il prossimo capo.

    Andrò al college. Mi hanno già accettato in tre college, ma non sono i miei preferiti. Vorrei studiare medicina, veramente, le rispose Thomas. Arianna si girò, scioccata da quelle parole. Che c’è? Non mi vedi come dottore?

    Non proprio, in effetti, rispose Arianna. L’autobus raggiunse la loro fermata ed Arianna si diresse alla porta. Ti vedo più come uno scienziato pazzo. Thomas finse di offendersi, ma questo la fece ridere ancora di più. Appena prima di svoltare l’angolo, però, smise di ridere.

    Turner Winter era davanti alla tavola calda degli zii di Arianna. Arianna fece cenno a Thomas di tacere. Camminò silenziosamente dietro a Turner e gli saltò sulle spalle. Lui rise, l’afferrò al volo e la girò sottosopra. Arianna si liberò dalla presa di lui e volteggiò in aria, prima di atterrare sui piedi. Turner la sollevò nuovamente e la strinse tra le braccia. Attaccarlo alle spalle era, ormai, una consuetudine. Era quello con i sensi più sviluppati, nella sua unità di protezione, e se fosse riuscita a battere lui avrebbe potuto sconfiggere chiunque.

    Pensavi di riuscirci? Le chiese Turner. Le fece scivolare le mani sulla vita e nascose il viso tra i capelli di lei. Thomas non voleva assistere a quelle dimostrazioni d’affetto quindi entrò nella tavola calda. Turner le tenne la mano e la rimise a terra. Si incamminò verso la locanda, ma Arianna lo fermò. Nell’ultimo anno, erano diventati più migliori amici che fidanzati. Non che Arianna non adorasse Turner e la sua libertà, ma non provava per lui quello che provava per Devin. Turner, comunque, non le aveva mai fatto pressioni.

    Facciamo una passeggiata? Gli chiese, sentendo Devin che parcheggiava dietro alla tavola calda. Poi comparve davanti a loro e Arianna guardò altrove.

    Certo, rispose Turner. Andiamo a fare una passeggiata. Thomas si fermò e si girò. Turner ignorò anche Devin, ma aveva già ottenuto la sua approvazione. Devin si fidava di Turner, era in Andrew che non aveva fiducia.

    Turner tenne Arianna per mano mentre si incamminavano lungo il marciapiede. Thomas li seguiva, a mezzo isolato di distanza, per maggiore sicurezza. Non avevano bisogno di parlare, camminando. Turner riusciva a sentire la tensione di Arianna, dopo la discussione con Devin. Lei gli sorrise ed appoggiò la testa sulla spalla di lui. Turner non metteva mai in dubbio la capacità di giudizio di Arianna, che fosse d’accordo con lei oppure no. Era l’unico che riusciva a capire quel bisogno di libertà. Arianna allungò un braccio per abbracciarlo. Poi si fermò per ricominciare a sentire le sensazioni delle persone che la circondavano. Era quasi impercettibile, ma riusciva a percepire un odore diverso dal solito, proveniente da un punto indefinito alle loro spalle. Qualcuno li stava seguendo, ma non sapeva di chi si trattasse.

    DUE

    Turner avvertì la lieve esitazione di lei e la strinse più forte. Arianna si rilassò, con la mano appoggiata sulla schiena di Turner, e segnalò a Thomas di rimanere ad una certa distanza. Thomas si fermò alla fermata dell’autobus e finse di aspettare. Arianna prese la mano di Turner e continuò a camminare insieme a lui verso il parco. Ben presto, due persone iniziarono a seguirli: un ragazzo piuttosto basso, con i capelli scuri, corti, a spazzola e una bionda più alta di lui. Erano abbastanza vicini da poterli percepire, ma stranamente Arianna non riusciva ancora a capire cosa fossero. Turner le mise un braccio sulle spalle, con fare protettivo, un gesto che, chiunque altro, avrebbe scambiato per una semplice dimostrazione d’affetto.

    Sei sgattaiolata via senza avvisare Devin, di nuovo? Le chiese Turner, concentrandosi sulle persone alle loro spalle.

    ‘Non riesco a capire cosa sono. Non somigliano a nessuna creatura della notte che conosco,’ rifletté, tra sé, Arianna, trasmettendo i suoi pensieri a Turner.

    Non sono sgattaiolata. Sono andata al cinema. E lì ho incontrato Andrew, rispose Arianna. Turner si sforzò di soffocare il ruggito provocato dal sentir nominare Andrew. Le due persone che li seguivano si ritrassero appena, interpretando male quel ruggito.

    Sai che non puoi restare da sola con lui, Turner tornò padrone delle sue reazioni. Non è sicuro.

    Lo è quanto stare con te o Devin, replicò Arianna. Non ero da sola, comunque. C’era anche Thomas.

    Thomas è dalla sua parte, osservò Turner. Thomas espresse la sua disapprovazione, con un colpo di tosse, alla fermata dell’autobus, ora distante un isolato. Thomas era dotato di un udito eccellente. Il ragazzo e la ragazza che li seguivano non sentirono o non prestarono attenzione alla reazione di Thomas.

    ‘Anche io non riesco a capirlo. Se non ti fosse venuto il dubbio, non so se li avrei fiutati. Sembrano simili ai baku e ai dearg-dul, ma non del tutto identici,’ rispose Turner.

    Ad una persona delle tue dimensioni serve protezione, commentò Turner, esagerando la sua altezza per sottolineare il concetto.

    Non mi serve protezione, si lamentò Arianna. Non da Andrew, almeno. Tutto quel testosterone le stava complicando la vita. Era già abbastanza difficile doversi dividere tra di loro per tutto il tempo, ma quella competizione esasperata era davvero una follia.

    ‘Ci stanno seguendo,’ commentò Arianna, senza girarsi. Li sentiva, alle sue spalle. Dal momento che lei era la prima baku donna, la ragazza che li seguiva doveva essere una dearg-dul, ma era un po’ diversa dagli altri dearg-dul. Arianna non avvertiva una differenza fisica, ma c’era qualcosa di insolito nel suo odore.

    Raccontalo a qualcun altro. Turner provò ad alleggerire l’atmosfera per confondere le persone alle loro spalle. Arianna si staccò da lui e gli diede un pugno leggero nella pancia, poi incrociò le braccia imbronciata.

    ‘Era di questo che parlava Gabriel. Devono ritornare vivi e vegeti da dove sono venuti. C’è qualcosa di molto strano, in loro.’ Arianna mantenne il broncio mentre continuavano a camminare.

    ‘Hanno un odore simile al tuo.’ Thomas si riferiva al mix di creature della notte che Arianna rappresentava.

    Io sto ancora crescendo, si lamentò Arianna. Turner era un ottimo stratega e lei sapeva esattamente dove volesse andare a parare con quella conversazione. Se volessi, potrei essere alta quanto te. Arianna mutò nella sua forma di creatura della notte. Divenne più alta di quasi venti centimetri. Così era poco più bassa di Turner. Turner sorrise e lei capì cosa intendeva.

    Sono comunque più alto di te, puntualizzò, mutando anche lui in creatura della notte. Ora era decisamente più alto di lei. Aveva il corpo ricoperto quasi interamente dalla pelliccia e lunghi artigli affilati ad ogni dito. Era un combattente straordinario. Quegli artigli avrebbero potuto essere mortali, se ce ne fosse stato bisogno.

    Non è giusto, piagnucolò Arianna e Turner la sollevò da terra, prendendola tra le braccia e ritraendo gli artigli per non rischiare di ferirla. L’amore incondizionato di Arianna fu attenuato dalla concentrazione di lui. Mettimi giù. Gli diede un colpetto giocoso sul petto. Turner sfregò il suo viso peloso contro quello di lei che si dimenò fra le sue braccia.

    ‘Non possiamo attaccare per primi,’ disse Arianna. ‘Devin e Molina stanno arrivando, ma vogliono che aspettiamo.’

    Qual è la parolina magica? Turner le accarezzò la guancia con la sua.

    Sbrigati? Tirò ad indovinare Arianna. Turner si girò e la mise giù. Doveva seguire gli

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