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Un mondo di dubbi
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Ebook113 pages1 hour

Un mondo di dubbi

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About this ebook

La visione del mondo attraverso gli occhi di una ragazzina e i dubbi di un padre in venti argomentazioni tra il quotidiano e la metafisica.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateApr 9, 2018
ISBN9788827820216
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    Un mondo di dubbi - Marco Parsi

    Indice

    Sommario

    Prefazione

    Introduzione

    Capitolo primo

    Forze della natura

    Capitolo secondo

    Un alleato

    Capitolo terzo

    Fuori dal cilindro magico

    Capitolo quarto

    A gentile richiesta

    Capitolo quinto

    Arriva il circo

    Capitolo sesto

    Come in un film

    Capitolo settimo

    Un puntino nell’universo

    Capitolo ottavo

    Due possibilità

    Capitolo nono

    Superstizioni e magia

    Capitolo decimo

    Un uomo speciale

    Capitolo undicesimo

    Nessuna alternativa

    Capitolo dodicesimo

    Ti sei informata?

    Capitolo tredicesimo

    I bambini non lo sanno

    Capitolo quattordicesimo

    I leoni pigri

    Capitolo quindicesimo

    Io si e tu no

    Capitolo sedicesimo

    La forza che hai dentro

    Capitolo diciassettesimo

    Uomo è animale

    Capitolo diciottesimo

    Voglia di perché

    Capitolo diciannovesimo

    Un bel sorriso

    Capitolo ventesimo

    Un mondo di dubbi

    Ringraziamenti

    Biografia

    Marco Parsi

    Un mondo di dubbi

    Prefazione di Edoardo Boncinelli

    Cosa spinge a volersi scommettere per le nuove generazioni, tralasciando e saltando a piè pari schemi e certezze della vita quotidiana? Ogni uomo trova le sue ragioni nel proprio animo e le coltiva per farle conoscere all'universo o a te che mi siedi accanto. Nell’innocenza razionale di una bambina puoi trovare gli spunti per le risposte alle domande più importanti della tua vita.

    Prefazione

    Prof. Edoardo Boncinelli

    Un’operina fresca e accattivante. Anche pensata. Un avvincente dialogo ideale fra un padre e una ragazzina in fiore. Su che cosa? Su tutto; tutto il mondo di quella felice età mentale ed esistenziale. Personalmente, inclino a pensare che nell’educazione, più che i precetti o i consigli valga l’esempio, ma è chiaro che l’esempio non si può rappresentare per iscritto, e quindi occorre accontentarsi della conversazione, che in questo caso è interessante e scintillante. Non sfuggirà al lettore, che tra le righe del colloquio con la figlia decenne, l’autore dialoga anche con se stesso, perché i temi – la vita e la morte – sono necessariamente sempre gli stessi, e non sono mai esauriti fino in fondo una volta per tutte. Non fosse altro che perché la vita presenta sempre nuove facce e nuove sollecitazioni.

    Si tratta comunque di un discorso laico e coraggioso, una presa di coscienza e di responsabilità oggi non molto comune. Una lettura edificante e istruttiva da raccomandare senza esitazione, perché il cuore deve conversare con il cervello e viceversa. Sempre.

    Introduzione

    A Claudia.

    Adesso hai dieci anni! Cominci ad esser curiosa su tutto, a far domande di ogni genere ma soprattutto ad interrogarmi sugli argomenti fondamentali della vita: la morale, la religione, i rapporti umani, i giusti ingredienti per lo slime…. Scherzo. E’ vero che sei abbastanza grande per ragionarne insieme con specifiche argomentazioni valutative ma, non avendo adeguata preparazione in merito, arranco e mi barcameno a fatica per cercare di renderti chiare le mie idee, che spesso rimangono volutamente vaghe e generali ma che spero ti indirizzino verso una giusta prospettiva.

    Da quest’esigenza di renderti chiaro il mio pensiero nasce l’idea di buttare giù queste righe, a testa bassa, umilmente, senza voler sollevare più di un leggero dubbio in te ed in coloro che le leggeranno. Nella mia ricerca de Un mondo di dubbi si racchiude la visione dell’universo come un’entità positiva che genera sensazioni positive, quale è la prospettiva di una fanciulla come te. A dieci anni l’intelletto non lavora per gerarchie (dio/uomo/animali/vegetali/minerali) ma per affinità con tutti gli elementi della natura, indistintamente. Il pensiero spontaneo di un bambino credo sia quanto di più puro e razionale si possa immaginare, come sapeva bene Picasso che mirava a raffigurare il mondo con gli occhi di un fanciullo, disgiungendone le componenti spaziali tridimensionali per poi ricongiungerle in una raffigurazione finale di insieme.

    Che meraviglia sarebbe se tutti facessero proprie queste prospettive che ogni bambino racchiude in sé e volgessero con gli stessi occhi uno sguardo al mondo per riscoprire la vera bellezza dell’animo umano e la grandiosità di madre natura.

    Ho qualche riscontro di sparute menti illustri che si permettono di scrivere delle loro idee laiche, minuscole lucciole contro il bagliore accecante delle pubblicazioni filo-religiose. Queste pubblicazioni trovano pochissimo spazio sui maggiori canali di informazione se non in quelli del settore saggistico e filosofico, ma ho ancora meno riscontri nel quotidiano di genitori, insegnanti o semplici cittadini del mondo che ambiscono a far conoscere il proprio pensiero, come se qualcosa li (anzi ci) frenasse o scoraggiasse.

    Sicuramente la civiltà del terzo millennio non sta facendo molto per slanciarsi ufficialmente verso idee un po’ più illuministe anzi, al contrario, proliferano angeli, oroscopi, comunità religiose politicizzate (o meglio comunità politiche religionizzate), magia bianca per bambini e ragazzi, tesi scientifiche semplificate o di compromesso, ministri religiosi star della televisione e così via.

    La religione è sempre stata parte integrante di tutte le culture mondiali. Non ritengo sia corretto dare un taglio netto con tali credenze che appartengono alla nostra storia, ma vorrei invitarti solo a prendere le distanze dalle dichiarazioni di fede ed a guardare alla dottrina religiosa come ad un costume ormai culturalmente desueto, con caratteri filosofici ed educativi ormai storicamente superati.

    Da quando l’uomo, qualche decina di migliaia di anni fa, ha iniziato a comunicare con i suoi simili ha sviluppato la capacità di articolare il pensiero in ragionamenti e concetti via via sempre più complessi. La necessità di comunicare ai nostri cari un pericolo, la presenza di cibo o semplicemente la descrizione di uno stato d’animo, ha gettato le basi delle relazioni interpersonali, sociali ed oggi globali.

    Che il nostro cervello abbia sviluppato, contemporaneamente al linguaggio, tutta una serie di facoltà cognitive e percettive che gli hanno permesso di progredire culturalmente e tecnologicamente, è un dato di fatto. Lo stesso progresso è avvenuto ovviamente nel campo delle relazioni sociali: dapprima basilari individuo-individuo (questo bastava per difendere il proprio ruolo all’interno dell’organizzazione tribale) poi sempre più estese all’interno di strutture sociali via via più complesse ed articolate: famiglia,

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