3300 secondi (Audio-eBook)
()
About this ebook
Titolo selezionato dalla Commissione Europea - EACEA Education, Audiovisual and Culture Executive Agency per il progetto Lettori oggi, cittadini domani presentato da Camelozampa
Contenuto: Fred Paronuzzi - 3300 secondi (Traduzione: Mirella Piacentini. Cover art: Laurent Moreau)
Da capitolo I a capitolo XXVII
Download (size): 1 file .epub3 - 110 Mb
Questo Audio-eBook è in formato EPUB 3. Un Audio-eBook contiene sia l'audio che il testo e quindi permette di leggere, di ascoltare e di leggere+ascoltare in sincronia. Può essere letto e ascoltato su eReader, tablet, smartphone e PC. Per i requisiti tecnici e una guida alla fruizione potete consultare la Guida all'Audio-eBook.https://help.streetlib.com/hc/it/articles/211787685-Come-leggere-gli-audio-ebook
Related to 3300 secondi (Audio-eBook)
Related ebooks
3300 secondi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI Signori del Tempo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Crante Maco Mannaro Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsOssessione proibita Rating: 2 out of 5 stars2/5#drabble: 60 storie in 100 parole Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDante Pappamolla - alta leggibilità Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa minima importanza Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIn Bilico (e non trattasi di autotrasportatore) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLavorare con lentezza Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRiflessi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRacconti per pesci del mare d’aria Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe avventure di Tom Sawyer Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSolo per poco, solo per sempre Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'ultimo liuto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRomanzo Disumano Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsQuattro mamme scelte a caso Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAl margine del suo mondo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsHo sete di te Rating: 3 out of 5 stars3/5Quella maledetta relazione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa pipa, Mr. Ceb e l'altra Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa testa mozzata Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRadiodrammi di coppia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTenera la notte Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNon è mai una strada dritta. Storia di un cambiamento che sembrava irrealizzabile Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUn fascio di luce Rating: 0 out of 5 stars0 ratings(H) Acca come amore Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsEverywhere in time Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMaionese, Ketchup o latte di soia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTutto ciò che siamo stati Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAnche i pesci hanno il mal di mare Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
General Fiction For You
Sette sfumature di eros Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStoria di una ninfa Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsChiodo fisso Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa tomba e altri racconti dell'incubo Rating: 4 out of 5 stars4/5Confessioni di un prof Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe undicimila verghe. Il manifesto dell'erotismo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsBiografia di Giuseppe Garibaldi Rating: 3 out of 5 stars3/5Suor Monika. Il romanzo proibito Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl settimo papiro Rating: 5 out of 5 stars5/5Gamiani. Due notti di eccessi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl sogno della camera rossa Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTutte le fiabe Rating: 4 out of 5 stars4/5Tutti i romanzi e i racconti Rating: 4 out of 5 stars4/5Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio Rating: 4 out of 5 stars4/5Confessioni di uno psicopatico Rating: 4 out of 5 stars4/5Il giallo di Varese: Una nuova indagine del magistrato Elena Macchi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCome uccidere la tua famiglia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe grandi opere Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTutti i racconti, le poesie e «Gordon Pym» Rating: 4 out of 5 stars4/5I fratelli Karamazov Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTradizioni di famiglia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTutti i romanzi, le novelle e il teatro Rating: 5 out of 5 stars5/5Racconti dell'età del jazz Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa metamorfosi e tutti i racconti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI promessi sposi Rating: 4 out of 5 stars4/5Il giardino segreto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDANTE dalla lingua alla patria: Nel settecentenario della morte (1321-2021) siamo ancora "Figli del Duecento" Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl maestro e Margherita Rating: 4 out of 5 stars4/5Il nome della rosa di Umberto Eco (Analisi del libro): Analisi completa e sintesi dettagliata del lavoro Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Diario di Anne Frank Rating: 4 out of 5 stars4/5
Reviews for 3300 secondi (Audio-eBook)
0 ratings0 reviews
Book preview
3300 secondi (Audio-eBook) - Fred Paronuzzi
testo.
Il tuo dispositivo non riesce a riprodurre la traccia audio.
[Precedente] [Indice] [Successivo]
Camelozampa
presenta
3300 secondi
Scritto da
Fred Paronuzzi
Titolo originale
Là où je vais
Traduzione di
Mirella Piacentini
Lettura di
Eleonora Calamita
Realizzazione il Narratore audiolibri
[Precedente] [Indice] [Inizio] [Successivo]
Il tuo dispositivo non riesce a riprodurre la traccia audio.
[Precedente] [Indice] [Successivo]
11.10
Alla campanella
Léa
Troppo scema. Mi sento davvero troppo scema.
Non il minimo segno, niente. Mi ignora. Sono trasparente. Quasi quasi avrei preferito il suo disprezzo. Una smorfia di sdegno.
Perfino che mi prendesse in giro. Qualunque cosa ma non questo.
Chi è che ha detto che esistiamo solo attraverso lo sguardo altrui? Ieri notte, dopo aver mandato il messaggio su Facebook, un messaggio di cui avevo pesato ogni sillaba, ci ho messo ore ad addormentarmi. Ore durante le quali mi sono immaginata non so quanti scenari possibili.
Ogni volta con delle varianti minime.
Ma, stranamente, questo non me l’ero immaginato. Il vuoto. Non avevo previsto il deserto. Sarà che forse ci credevo alla nostra storia.
Troppo scema, davvero troppo scema. Quando penso che stamattina, mentre salivo le scale, mi reggevo a malapena sulle gambe tanto mi batteva forte il cuore… da straziarmi il petto.
E per cosa, eh, per cosa?
Nella mia scatola cranica c’è uno tsunami, un gran casino fatto di frustrazione, rabbia, desiderio, smania e dolore.
E allo stesso tempo, è di una banalità assoluta: io l’amo da morire e lei se ne frega.
La prof è in ritardo. È da un pezzo che la aspettiamo, in corridoio.
«Io vado via, mi sono rotto, può andarsene affanculo, quella» annuncia spavalda una voce. Ma nessuno si muove. L’abbiamo incrociata mentre andava verso la sala professori con quella sua andatura strana, a scatti, sbilanciata in avanti, come se fosse sul punto di scattare. Senza mai uno sguardo per nessuno.
E in classe è peggio. O fa battute e rompe, o ringhia. L’abbiamo soprannominata Pit Bull
. In più, sembra una vera pila elettrica, sempre in movimento. Sembra di avere alla lavagna un fantoccio che sbraita scomposto. Fa media con il prof di matematica. Lui è più il genere bradipo. Mal rasato, trasandato e più molle di un marshmallow.
È da un’ora che non metto insieme due parole. Ho la luna storta. Di solito non sono così e allora mi lasciano nel mio brodo. Quando mi hanno chiesto come mai ho questa faccia – da funerale, da tossica, da cadavere
– ho borbottato qualche monosillabo non troppo gentile. Nessuno ha insistito. Si vede che ha le sue cose
ha buttato lì Jérémie, che non è mai a corto di quei bei cliché pesanti. Avrei potuto farlo tacere, quel moccioso brufoloso, ma non ne vale la pena.
Oggi mi sento come una bomba pronta a esplodere. E si vede.
Sono le undici e un quarto quando la prof alla fine arriva, col fiato corto e le braccia cariche. Non c’è più anima viva in corridoio.
«Scusatemi» e inizia la litania: la fotocopiatrice si è rotta, la carta si è inceppata, è finito il toner… un classico.
«Prof» fa Baptiste «non c’era bisogno di stressarsi tanto, fa male alla salute».
«Sei molto gentile a preoccuparti» risponde fredda la prof mentre le cadono le chiavi sul pavimento.
«Si figuri, prof, è un piacere».
Entriamo e nel caos prendiamo posto. È strano. Ci spostiamo da un punto all’altro all’inizio dell’anno, poi ci fermiamo.
Prendiamo le nostre abitudini. Il posto che occupo io di solito è due metri dietro a quello di Julie, leggermente a destra. La vedo di tre quarti da dietro, di profilo quando gira la testa.
Se si tira su i capelli, le vedo il collo, lungo e bianchissimo. Mi viene voglia di posare le labbra su quella nuca, di morderla. Guardo la grana compatta della sua pelle e mi viene voglia di assaggiarla.
[Precedente] [Indice] [Inizio] [Successivo]
Il tuo dispositivo non riesce a riprodurre la traccia audio.
[Precedente] [Indice] [Successivo]
Ilyes
«Ilyes! Ehi, Ilyes, sono qui!»
Eh no. Non lui, non adesso. Non ho nessuna voglia di vederlo, ancora meno di rivolgergli la parola. Ma non c’è modo di ignorare la sua voce che sbraita il mio nome dalle panchine sotto i platani. Allora gli faccio un cenno e poi riattraverso la pista ciclabile. Per terra è pieno di mozziconi e sputi. Mi tende il pugno e io ci batto contro il mio.
«Ilyes, fratello! Dove sei andato a finire? Non ti vediamo più. Cosa