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Anche la morte va a scuola
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Anche la morte va a scuola

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La morte non è solo la fine dell'esistenza per un individuo, ma può anche essere considerata un lavoro. La morte come l'uomo, vive nel suo mondo, in un'altra dimensione e la sua figura è come tutti noi la conosciamo, uno scheletro con una tunica e la classica falce. È divisa in quattro sezioni. Morte per Decapitazione, Vecchiaia/Giovinezza, Suicidio e Uccisione.
Wise fa parte della sezione per Vecchiaia/Giovinezza e una volta preso l'attestato per richiamare gli anziani e i giovani a vita migliore fa amicizia con altri tre colleghi delle altre tre rispettive sezioni. 
Diventano grandi amici e condividono insieme l'esperienze del loro lavoro ma un nemico li metterà contro perché Wise incomincia a diventare il migliore della sua sezione rischiando di essere più bravo del nemico stesso.
LanguageItaliano
PublisherAndrea
Release dateApr 19, 2018
ISBN9788828309376
Anche la morte va a scuola

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    Anche la morte va a scuola - Andrea Calvaruso

    RINGRAZIAMENTI

    ANCHE LA MORTE VA A SCUOLA

    Questo libro è un opera di fantasia. Nomi, personaggi e avvenimenti sono stati creati dalla fantasia dell’autore. Ogni avvenimento a luoghi o persone sono del tutto casuali

    I CAPITOLO

    " MORTE SICURA"

    Il pullman era sempre il numero 8. Wise si stava dirigendo verso la fermata. Era il primo giorno di scuola e non vedeva l’ora di arrivare per imparare il mestiere più bello del mondo. Del resto lo studio lo ha sempre appassionato ma lo appassionava di più proprio il lavoro che avrebbe svolto. Ne sentì di tutti colori su questo lavoro, soprattutto a casa con il padre e la madre che fino a poco tempo fa svolgevano. Una volta alla fermata aspettò cinque minuti per l’arrivo dell’autobus e una volta arrivato, esso era mezzo rovinato, con un battistrada mezzo forato e con al volante uno scheletro con il cappello e la divisa di autista. Gli aprì la porta, salì e una volta sedutosi, il pullman partì. Il tragitto non sarebbe stato tanto lungo ma era impaziente e vedeva con ossessione le lancette di ossa dell’orologio. Finalmente dopo una mezzoretta arrivò a destinazione. Nell’insegna della scuola sopra l’entrata c’era scritto MORTE SICURA. La scuola era molto ordinata, pulita con le pareti tutte nere circondata da un prato con la vegetazione morta e con lo sfondo cielo azzurro; tutto questo la rendeva spettacolare alla vista. Insieme a lui c’erano altri allievi. Tutti compreso Wise avevano una vestaglia di color nero scuro ed erano tutti degli scheletri. Arrivati al primo piano dell’edificio che era costituito da una sala enorme c’erano i professori e il preside. Quest’ultimo si poteva benissimo distinguere con una tunica di color oro e in corrispondenza della parte sinistra del petto c’era raffigurato il numero otto. Alle nove in punto incominciò l’assegnazione delle sezioni. Wise conosceva le quattro sezioni e la sua preferita era quella della vecchiaia perché accettava di più il far morire chi aveva trascorso per intero la propria vita anche se essa da non molto comprendeva il richiamo di bambini e adolescenti, infatti il nome completo della sezione era Vecchiaia/Giovinezza. Dopo quattro studenti a cui li venne assegnato la propria sezione arrivò il turno di Wise. Si sedette vicino alla cattedra e il preside incominciò a parlargli. <>.

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    Il preside annuì e gli assegnò la sezione che aveva scelto. Finite le assegnazioni che durarono all’incirca tre ore il primo giorno si concluse. Mancavano solo dieci minuti al suono della campana e nell’attesa Wise incominciava a fare amicizie tra i suoi futuri compagni. Conobbe un certo Big che faceva parte da poco della sezione Decapitazione il quale si misero a chiacchierare per un bel po’. Wise gli fece subito una domanda che lo incuriosiva parecchio.

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    <>.

    <>. Suonò la campana e Wise partì subito verso casa. Una volta arrivato a casa, essa era in stile vittoriano con pareti di colore nero, un tetto rosso e con alcuni buchi su di esso, si diresse in cucina dove già i genitori e il suo fratellino più piccolo lo aspettavano dal rientro da scuola. Il pranzo era già sulla tavola e sua madre, uno scheletro con i capelli biondi che li cascavano fino alle clavicole e un vestito da casalinga color celeste gli domandò come era andata la giornata.

    <>.

    <>.

    La madre si ricordò subito del suo primo giorno di scuola.

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    A tavola c’era il piatto preferito di Wise, pasta con piccoli teschi ripieni di salsa al gusto di sangue accompagnata da un bel bicchiere di aranciata andata a male. Il padre invece, uno scheletro che indossava jeans, pullover e degli occhiali neri molto spessi leggeva il giornale e lo incitò a incominciare subito a studiare, pensava che prima prendeva l’attestato e prima incominciava a lavorare.

    <>. <>. Finito di mangiare andò subito a studiare e dopo un’attenta lettura e imparato qualche concetto che lo trattenne per un paio d’ore, insieme al padre incominciò a guardare la televisione. Quasi spesso guardavano dei programmi presi dal satellite terrestre. A lui piaceva molto un telefilm sull’investigazione chiamato C.S.I, diviso in varie serie. La serie sua preferita era C.S.I Miami il quale vide la scena di un donna che venne violentata e poi gettata in mare.

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